Autore Topic: Articolo veementemente antifemminista  (Letto 2340 volte)

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Offline Vicus

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Articolo veementemente antifemminista
« il: Giugno 29, 2018, 01:43:14 am »
Da leggere integralmente:
https://www.coscienzamaschile.com/index.php/topic,587.msg1656.html#msg1656

Alcuni passaggi:

“le femministe hanno creato aspettative nelle donne che vanno contro la natura di se stesse e degli uomini: una continua ed esacerbata competizione di ruoli; la ricerca inappagata di essere libere da ogni dovere di appartenenza ad un legame affettivo stabile; la scelta di decidere in proprio se uccidere o meno il proprio figlio in grembo; la determinazione di ritagliare sempre più ampi spazi per se stesse in uno spasmodico inseguimento della vita sociale sia per quanto riguarda gli impegni lavorativi che quelli ricreativi; il culto per il proprio corpo e spese corrispettive; la scelta di liberarsi senza conseguenze del proprio coniuge o compagno, anche quando sono stati messi al mondo dei figli; fino ad arrivare, avendo eliminato l’identità dell’essere donna e dell’essere uomo, al plauso per le unioni omosessuali. “  E’ evidente che siamo al di là della rivendicazione, superata dal desiderio compulsivo di consumo, comodità di vita, principio di piacere (lustprinzip) esteso all’intera vita. Le donne, in ossequio all’uguaglianza scambiata per parità, hanno raggiunto e superato l’uomo nei suoi vizi e difetti.

svirilizzazione integrale della società, assai gradita alle oligarchie.

indispensabile era distruggere la figura del Padre, surrogato terreno di Dio, per aprire le porte a quella che Robert Hughes ha definito la cultura del piagnisteo, rappresentata dal politicamente corretto nonché dal continuo innalzamento dell’asticella dei “diritti”. Si è determinato un matriarcato psicologico (Jean Claude Michéa) caratterizzato dalla demonizzazione instancabile di ogni principio virile, bollato all’istante come sessista, eteropatriarcale, omofobo.

Da una parte un uomo svirilizzato, debole e debosciato, dall’altro una donna de femminilizzata: due soggetti alienati da se stessi, lontani dalla natura, impauriti dall’incontro e dal confronto, egoisti, armati di bilancino e calcolatrice per soppesare il dare e l’avere nelle relazioni reciproche.
L’uomo senza virilità e la donna sua nemica childfree, transumani e transessuali, sono destinati ad annegare nel mare magnum di una libertà priva di scopi. Controparti di un conflitto permanente, non più coniugi, padri, madri, non più figli, dunque non più persone.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.