Autore Topic: Paolo VI santo. O no?  (Letto 4150 volte)

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Offline Vicus

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Re:Paolo VI santo. O no?
« Risposta #15 il: Ottobre 23, 2018, 02:57:41 am »
Per una religione è nefasto NON averlo, il senso del ridicolo.
E non vale solo per le religioni.
La maniera migliore per screditare qualsiasi cosa è farla cadere nel ridicolo.
Forse è per questo che Bergoglio si è fatto fotografare col naso da clown. E' stato ed è tuttora acclamato da tutte le logge possibili, gli hanno dedicato anche serie TV e film, persino Wim Wenders si è preso la briga di realizzare un film su di lui.
« Ultima modifica: Ottobre 23, 2018, 06:21:29 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Paolo VI santo. O no?
« Risposta #16 il: Ottobre 23, 2018, 06:45:56 am »
Per quanto riguarda i cosiddetti silenzi e le mancate scomuniche di Pio XII, non sono uno storico ma questi fatti sono certi:

1. I concordati con gli Stati non implicano l'approvazione della loro ideologia - anzi, sono ancor più necessari in nazioni dove il cattolicesimo è minacciato. Vedi Cina, dove nessuno dice che la Chiesa è "comunista" perché fa il concordato.

2. Neppure Pio XI scomunicò il nazismo, ma per qualche ragione non viene additato come Pio XII. In realtà entrambi i Papi condannarono queste dittature. Pio XII disse in un radiomessaggio:
"La innumerevole moltitudine di coloro che, privi di ogni diretta o indiretta sicurezza della propria vita, non prendono più interesse ai veri ed alti valori dello spirito, si chiudono alle aspirazioni verso una genuina libertà, si gettano al servigio di qualsiasi partito politico, schiavi di chiunque prometta loro in qualche modo pane e tranquillità. E la esperienza ha dimostrato di quale tirannia in tali condizioni anche nel tempo presente sia capace la umanità."

3. Pio XII condannò anche i campi di sterminio nazisti:
"Centinaia di migliaia di individui che, senza colpa, qualche volta solamente per ragioni della loro nazionalità o razza, sono stati designati per la morte o per l'estinzione progressiva"
"Perché a causa della loro nazionalità o della loro stirpe erano destinati a costrizioni sterminatrici"
.

Da notare che né Winston Churchill né il presidente americano Roosevelt hanno denunciato lo sterminio e non avevano ragioni per tacere, non avevano fedeli sparsi in tutto il mondo che potevano subire ritorsioni naziste. Il Papa decise di parlare lo stesso, lo fece e fu l'unico a farlo. E i riconoscimenti ricevuti da alte personalità del mondo ebraico, come da gente semplice che ha avuto la vita salva, sono lì a testimoniarlo.

4. In base ad un articolo di 30 Giorni, rivista di CL, il rabbino capo della comunità ebraica di Roma Zolli si convertì al cattolicesimo immediatamente dopo la Liberazione, assumendo il nome di Eugenio in onore di Papa Pacelli che aveva salvato tanti suoi correligionari. E, pare (riferisce sempre l'articolo), anche per il silenzio e le omissioni degli Alleati.
E' inoltre storicamente accertato che i Rockefeller collaborarono agli esperimenti "scientifici" nei campi di sterminio nazisti (ma nessuno trova da ridire) e Soros denunciò e fece avviare ai suddetti campi di concentramento molti suoi correligionari, dichiarando per di più che quello era stato il "periodo più felice della sua vita". Oggi Soros è ascoltato col cappello in mano a Bruxelles.

5. "Avrebbe potuto osare di più" è l'altra accusa che più ricorre contro Pio XII il quale sapeva che le sue denunce pubbliche avrebbero avuto un effetto devastante: non avrebbe certo fermato i nazisti o suscitato manifestazioni di piazza, ma anzi avrebbe reso ancor più crudele la sorte degli ebrei e dei cattolici! In un discorso del 1943 (ma ci sono altri documenti) spiegò: "Ogni nostra parola da noi rivolta alle pubbliche autorità doveva essere da noi seriamente ponderata e misurata nell'interesse dei sofferenti stessi..."
Di fronte a un occupante, peraltro in ritirata, una vita salvata in più vale mille proclami.

6. Se i comunisti vennero scomunicati, molto probabilmente è per preservare la democrazia che permetteva simili atti senza perdite di vite umane. E scongiurare un disastro civile salvando, appunto, delle vite.
« Ultima modifica: Agosto 12, 2024, 03:35:11 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Paolo VI santo. O no?
« Risposta #17 il: Ottobre 23, 2018, 09:17:06 am »
Per quanto riguarda i cosiddetti silenzi e le mancate scomuniche di Pio XII, non sono uno storico ma questi fatti sono certi:

1. I concordati con gli Stati non implicano l'approvazione della loro ideologia - anzi, sono ancor più necessari in nazioni dove il cattolicesimo è minacciato. Vedi Cina, dove nessuno dice che la Chiesa sarebbe "comunista" perché fa il concordato.

2. Neppure Pio XI scomunicò il nazismo, ma per qualche ragione non viene additato come Pio XII. In realtà entrambi i Papi condannarono queste dittature. Pio XII disse in un radiomessaggio:
"La innumerevole moltitudine di coloro che, privi di ogni diretta o indiretta sicurezza della propria vita, non prendono più interesse ai veri ed alti valori dello spirito, si chiudono alle aspirazioni verso una genuina libertà, si gettano al servigio di qualsiasi partito politico, schiavi di chiunque prometta loro in qualche modo pane e tranquillità. E la esperienza ha dimostrato di quale tirannia in tali condizioni anche nel tempo presente sia capace la umanità."

3. Pio XII condannò anche i campi di sterminio nazisti:
"Centinaia di migliaia di individui che, senza colpa, qualche volta solamente per ragioni della loro nazionalità o razza, sono stati designati per la morte o per l'estinzione progressiva"
"Perché a causa della loro nazionalità o della loro stirpe erano destinati a costrizioni sterminatrici"
.

Da notare che né Winston Churchill né il presidente americano Roosevelt hanno denunciato lo sterminio e non avevano ragioni per tacere, non avevano fedeli sparsi in tutto il mondo che potevano subire ritorsioni naziste. Il Papa decise di parlare lo stesso, lo fece e fu l'unico a farlo. E i riconoscimenti ricevuti da alte personalità del mondo ebraico sono lì a testimoniarlo.

4. In base ad un articolo di 30 Giorni, rivista di CL, il rabbino capo della comunità ebraica di Roma Zolli si convertì al cattolicesimo immediatamente dopo la Liberazione, assumendo il nome di Eugenio in onore di Papa Pacelli che aveva salvato tanti suoi correligionari. E, pare (riferisce sempre l'articolo), anche per il silenzio e le omissioni degli Alleati.
E' inoltre storicamente accertato che i Rockefeller collaborarono agli esperimenti "scientifici" nei campi di sterminio nazisti (ma nessuno trova da ridire) e Soros denunciò e fece avviare ai suddetti campi di concentramento molti suoi correligionari, dichiarando per di più che quello era stato il "periodo più felice della sua vita". Oggi Soros è ascoltato col cappello in mano a Bruxelles.

5. "Avrebbe potuto osare di più" è l'altra accusa che più ricorre contro Pio XII il quale sapeva che le sue denunce pubbliche avrebbero avuto un effetto devastante: non avrebbe certo fermato i nazisti o suscitato manifestazioni di piazza, ma anzi avrebbe reso ancor più crudele la sorte degli ebrei e dei cattolici! In un discorso del 1943 (ma ci sono altri documenti) spiegò: "Ogni nostra parola da noi rivolta alle pubbliche autorità doveva essere da noi seriamente ponderata e misurata nell'interesse dei sofferenti stessi..."
Di fronte a un occupante, peraltro in ritirata, una vita salvata in più vale mille proclami.

6. Se i comunisti vennero scomunicati, molto probabilmente è per preservare la democrazia che permetteva simili atti senza perdite di vite umane. E scongiurare un disastro civile salvando, appunto, delle vite.

Se Gesù Cristo si fosse preoccupato di quello che sarebbe accaduto ai suoi discepoli, non si sarebbe mai sacrificato per l'umanità. Invece di avere preoccupazioni di carattere "politico" per i suoi seguaci, disse chiaramente ai suoi apostoli: "Hanno perseguitato me e vedrete che perseguiteranno anche voi. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato". Altro che essere "diplomatico" con le autorità ebree e le autorità romane della Palestina del suo tempo. Se parimenti Pio XII, invece di essere stato "diplomatico" con le autorità naziste si fosse dedicato a condannare senza mezzi termini il nazismo e i suoi crimini, probabilmente avrebbe perso la vita, dopo l'occupazione tedesca di Roma nel 1943, ma forse gli italiani di oggi sarebbero tutti cattolici, invece di ridere dietro alle buffonate di Papa Bergoglio.

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Re:Paolo VI santo. O no?
« Risposta #18 il: Ottobre 23, 2018, 12:28:05 pm »
Se Gesù Cristo si fosse preoccupato di quello che sarebbe accaduto ai suoi discepoli, non si sarebbe mai sacrificato per l'umanità. Invece di avere preoccupazioni di carattere "politico" per i suoi seguaci, disse chiaramente ai suoi apostoli: "Hanno perseguitato me e vedrete che perseguiteranno anche voi. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato". Altro che essere "diplomatico" con le autorità ebree e le autorità romane della Palestina del suo tempo. Se parimenti Pio XII, invece di essere stato "diplomatico" con le autorità naziste si fosse dedicato a condannare senza mezzi termini il nazismo e i suoi crimini, probabilmente avrebbe perso la vita, dopo l'occupazione tedesca di Roma nel 1943, ma forse gli italiani di oggi sarebbero tutti cattolici, invece di ridere dietro alle buffonate di Papa Bergoglio.
Gesù Cristo non ha fatto proclami sulla pelle degli altri. Se Pio XII l'avesse fatto, non sarebbe mancato il giudizio della storia.
Sulle omissioni degli Alleati, e le connivenze di Rockefeller e Soros silenzio quasi assoluto.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Paolo VI santo. O no?
« Risposta #19 il: Ottobre 23, 2018, 12:45:46 pm »
Su Pio XII sono state dette molte cose.
Se vuoi il mio parere, l'errore che fece fu lo stesso del suo predecessore, che però, a differenza di lui, se ne accorse: quello di non considerare il nazifascismo IMPLICITAMENTE incompatibile con il cristianesimo, in quanto regime totalitario.
Dal mio punto di vista, la sua fu un'omissione dettata dalla volontà di non mettersi contro una parte del clero, il quale era antimarxista nella sua interezza, ma, al suo interno, aveva non pochi simpatizzanti del passato regime, i quali speravano di utilizzare i rimasugli dello stesso in chiave anticomunista (nota la sua diatriba con De Gasperi).
Pio XII, A GUERRA FINITA, regnò per ben altri 13 anni, durante i quali, non ebbe MAI una sola parola di condanna nei confronti del nazifascismo. Si limitò a criticare e condannare SEMPRE e SOLTANTO il marxismo.
Solo che l' Italia, a differenza del secondo, il primo lo aveva toccato con mano, e A GUERRA FINITA, una maggiore chiarezza nel condannarlo senza se e senza ma l' avrebbe sicuramente apprezzata.

Offline Vicus

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Re:Paolo VI santo. O no?
« Risposta #20 il: Ottobre 23, 2018, 13:31:07 pm »
Condanne ve ne furono prima, compresa l'enciclica di Pio XI. L'Italia usciva da una guerra anche civile e, a differenza del defunto fascismo, c'era il concreto pericolo del marxismo che avrebbe strumentalizzato condanne a posteriori. Come puntualmente accadde col Concilio che tacque sulle stragi non passate, ma contemporanee al comunismo (la Pacem in Terris fu soprannoninata Falcem in Terris). Determinando un esponenziale aumento dei voti comunisti in un'epoca in cui il comunismo non scherzava, e non lo fa neanche oggi considerando le notevoli restrizioni alla libertà religiosa in Cina, chiese abbattute comprese.

Le attuali eccezioni su Pio XII sembrerebbero influenzate dalla narrativa dell'attuale potere (femminismo incluso), che nasconde le proprie colpe attuali sotto il tappeto della retorica autocelebrativa su un regime sconfitto 75 anni fa.
« Ultima modifica: Ottobre 23, 2018, 14:07:07 pm da Vicus »
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Re:Paolo VI santo. O no?
« Risposta #21 il: Ottobre 23, 2018, 14:13:04 pm »
Condanne ve ne furono prima, compresa l'enciclica di Pio XI. L'Italia usciva da una guerra anche civile e, a differenza del defunto fascismo, c'era il concreto pericolo del marxismo che avrebbe strumentalizzato condanne a posteriori
Dal mio punto di vista, proprio perché l' Italia usciva da una guerra civile, sarebbe stata opportuna, da parte del pontefice allora regnante, una condanna del totalitarismo in re ipsa, anche e soprattutto in funzione delle catastrofi che aveva provocato in tutto il mondo.
Un' enciclica al riguardo lo avrebbe consegnato alla storia dissipando ogni dubbio sul suo pensiero.

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Re:Paolo VI santo. O no?
« Risposta #22 il: Ottobre 23, 2018, 23:35:34 pm »
Certo, in tal modo si sarebbe inimicato mezzo mondo, ma un Papa deve essere un faro, non un fanalino di coda.
Pure Benedetto XV sapeva di inimicarsi mezzo mondo, clero compreso, quando, durante il primo conflitto mondiale, definì la guerra un'inutile strage e il suicidio dell' Europa civile, chiedendo di far tacere i cannoni, però lo disse e scrisse ugualmente.
Tra l' altro, una presa di posizione netta da parte sua, con un' enciclica di  ferma condanna, nel periodo immediatamente successivo alla fine del conflitto, avrebbe, dal mio punto di vista, sicuramente avuto ripercussioni pure 30 anni dopo, quando nell' Argentina di Videla, una parte del clero locale, tra omertà e collaborazione, scrisse un' altra pagina vergognosa della storia della Chiesa, come peraltro ammesso, anni fa, dallo stesso Bergoglio.
Quella del rapporto tra Chiesa e regimi totalitari invece, purtroppo, è una storia dove le ombre sono tante almeno quante le luci, a causa dei silenzi e delle omissioni di vari pontefici, non solo di Pio XII.

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Re:Paolo VI santo. O no?
« Risposta #23 il: Ottobre 24, 2018, 01:50:17 am »
Quanto ho già detto mi pare risposta sufficiente. Ma non posso fare a meno di constatare come neppure qui, nessuno critichi le visite papali a Fidel Castro e nella Polonia comunista (che non erano un'approvazione del comunismo), il concordato con la Cina, e soprattutto i crimini e la collusione coi nazisti di Rockefeller e Soros.
Citazione
Pure Benedetto XV sapeva di inimicarsi mezzo mondo, clero compreso, quando, durante il primo conflitto mondiale, definì la guerra un'inutile strage e il suicidio dell' Europa civile, chiedendo di far tacere i cannoni, però lo disse e scrisse ugualmente.
Lo scrisse pure Pio XII: "Nulla è perduto con la pace, tutto può esserlo con la guerra".
« Ultima modifica: Agosto 12, 2024, 03:38:52 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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« Risposta #24 il: Ottobre 24, 2018, 02:00:25 am »
Quanto ho già detto mi pare risposta sufficiente. Ma non posso fare a meno di constatare come neppure qui, nessuno critichi le visite papali a Fidel Castro e nella Polonia comunista
Per quanto mi riguarda, possiamo metterci tranquillamente pure quelle.
Quanto a Soros, l'unica cosa che mi sento di dire è che, sempre per quanto mi riguarda, prima crepa e meglio è.