Per quanto riguarda i cosiddetti silenzi e le mancate scomuniche di Pio XII, non sono uno storico ma questi fatti sono certi:
1. I concordati con gli Stati non implicano l'approvazione della loro ideologia - anzi, sono ancor più necessari in nazioni dove il cattolicesimo è minacciato. Vedi Cina, dove nessuno dice che la Chiesa è "comunista" perché fa il concordato.
2. Neppure Pio XI scomunicò il nazismo, ma per qualche ragione non viene additato come Pio XII. In realtà entrambi i Papi condannarono queste dittature. Pio XII disse in un radiomessaggio:
"La innumerevole moltitudine di coloro che, privi di ogni diretta o indiretta sicurezza della propria vita, non prendono più interesse ai veri ed alti valori dello spirito, si chiudono alle aspirazioni verso una genuina libertà, si gettano al servigio di qualsiasi partito politico, schiavi di chiunque prometta loro in qualche modo pane e tranquillità. E la esperienza ha dimostrato di quale tirannia in tali condizioni anche nel tempo presente sia capace la umanità."
3. Pio XII condannò anche i campi di sterminio nazisti:
"Centinaia di migliaia di individui che, senza colpa, qualche volta solamente per ragioni della loro nazionalità o razza, sono stati designati per la morte o per l'estinzione progressiva"
"Perché a causa della loro nazionalità o della loro stirpe erano destinati a costrizioni sterminatrici".
Da notare che né Winston Churchill né il presidente americano Roosevelt hanno denunciato lo sterminio e non avevano ragioni per tacere, non avevano fedeli sparsi in tutto il mondo che potevano subire ritorsioni naziste. Il Papa decise di parlare lo stesso, lo fece e fu l'unico a farlo. E i riconoscimenti ricevuti da alte personalità del mondo ebraico, come da gente semplice che ha avuto la vita salva, sono lì a testimoniarlo.
4. In base ad un articolo di 30 Giorni, rivista di CL, il rabbino capo della comunità ebraica di Roma Zolli si convertì al cattolicesimo immediatamente dopo la Liberazione, assumendo il nome di Eugenio in onore di Papa Pacelli che aveva salvato tanti suoi correligionari. E, pare (riferisce sempre l'articolo), anche per il silenzio e le omissioni degli Alleati.
E' inoltre storicamente accertato che i Rockefeller collaborarono agli esperimenti "scientifici" nei campi di sterminio nazisti (ma nessuno trova da ridire) e Soros denunciò e fece avviare ai suddetti campi di concentramento molti suoi correligionari, dichiarando per di più che quello era stato il "periodo più felice della sua vita". Oggi Soros è ascoltato col cappello in mano a Bruxelles.
5. "Avrebbe potuto osare di più" è l'altra accusa che più ricorre contro Pio XII il quale sapeva che le sue denunce pubbliche avrebbero avuto un effetto devastante: non avrebbe certo fermato i nazisti o suscitato manifestazioni di piazza, ma anzi avrebbe reso ancor più crudele la sorte degli ebrei e dei cattolici! In un discorso del 1943 (ma ci sono altri documenti) spiegò: "Ogni nostra parola da noi rivolta alle pubbliche autorità doveva essere da noi seriamente ponderata e misurata nell'interesse dei sofferenti stessi..."
Di fronte a un occupante, peraltro in ritirata, una vita salvata in più vale mille proclami.
6. Se i comunisti vennero scomunicati, molto probabilmente è per preservare la democrazia che permetteva simili atti senza perdite di vite umane. E scongiurare un disastro civile salvando, appunto, delle vite.