Autore Topic: Beppe Grillo andò in crociera sul Britannia con Draghi. Bonino conferma  (Letto 1707 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline Vicus

  • Moderatore Globale
  • Pietra miliare della QM
  • ******
  • Post: 21255
  • Sesso: Maschio
Beppe Grillo, nel 1992, era a bordo del "Britannia".
Sì, proprio quella Britannia, sulla quale i potentati inglesi costrinsero il Governo Italiano a dare il via alle privatizzazioni industriali, ovviamente allo scopo di arricchire ancora di più chi tiene in mano. Assieme all'attuale leader del M5S erano presenti Mario Draghi, Mario Monti, Emma Bonino, Giuliano Amato, vari esponenti della famiglia Agnelli, il presidente della Banca Warburg, Herman van der Wyck, il presidente dell' Ina, Lorenzo Pallesi, Jeremy Seddon, direttore esecutivo della Barclays de Zoete Wedd, il direttore generale della Confindustria, Innocenzo Cipolletta e decine di altri manager ed economisti internazionali, invitati dalla Regina Elisabetta in persona.
Mentana era al porto di Civitavecchia con la troupe del TG5, intervistò per qualche minuto Beppe Grillo che era sbarcato dal tender del panfilo Britannia, Grillo al microfono disse che a bordo del Britannia erano state discusse cose molto interessanti. La sua risposta è importante, perchè colloca Grillo in una posizione netta rispetto alla politichina che sta tentando di affermare manipolando giovani cervelli.
Anche Emma Bonino ha confermato la presenza a bordo del comico genovese: "Non so a che titolo fosse lì, ma la cosa mi parve abbastanza strana. Oggi tutto è più chiaro"
In quei giorni vi furono indignate prese di posizione della stampa. Vi furono preoccupate interrogazioni parlamentari. E vi fu un coro di voci allarmate che denunciarono la «regia occulta» dell'incontro, le strategie dei «poteri forti», la «svendita dell'industria italiana». L'uso del panfilo della Regina Elisabetta sembrò dimostrare che la crociera del Britannia era stata decisa e programmata dal governo di Sua Maestà. E il fatto che l'evento fosse stato organizzato da una società chiamata «British Invisibles» provocò una valanga di sorrisi, ammiccamenti e battute ironiche.
 (Ecco perché NO)
Cominciamo dal nome degli organizzatori. «Invisibili», nel linguaggio economico-finanziario, sono le transazioni di beni immateriali, come per l'appunto la vendita di servizi finanziari. Negli anni in cui fu governata dalla signora Thatcher, la Gran Bretagna privatizzò molte imprese, rilanciò la City, sviluppò la componente finanziaria della sua economia e acquisì in tal modo uno straordinario capitale di competenze nel settore delle acquisizioni e delle fusioni. Fu deciso che quel capitale sarebbe stato utile ad altri Paesi e che le imprese finanziarie britanniche avrebbero potuto svolgere un ruolo utile al loro Paese. «British Invisibles» nacque da un comitato della Banca Centrale del Regno Unito e divenne una sorta di Confindustria delle imprese finanziarie. Oggi si chiama International Financial Services e raggruppa circa 150 aziende del settore. Nel 1992 questa organizzazione capì che anche l'Italia avrebbe finalmente aperto il capitolo delle privatizzazioni e decise di illustrare al nostro settore pubblico i servizi che le sue imprese erano in grado di fornire.
 
Come luogo dell'incontro fu scelto il Britannia per tre ragioni. Sarebbe stato nel Mediterraneo in occasione di un viaggio della regina Elisabetta a Malta. Era invalsa da tempo l'abitudine di affittarlo per ridurre i costi del suo mantenimento. E, infine, la promozione degli affari britannici nel mondo è sempre stata una delle maggiori occupazioni del governo del Regno Unito".
http://italian.irib.ir/analisi/articoli/item/167041-mentana-%E2%80%9Cbeppe-grillo-era-a-bordo-del-famoso-britannia-nel-1992-%E2%80%9D-emma-bonino-%E2%80%9Cnon-so-a-che-titolo-fosse-l%C3%AC%E2%80%9D
Perché questo pro-memoria è importante?
Grillo è funzionale al Progetto del Colle?

Perché la Roma “che tutto sa e nulla tace”  (Publio Cornelio Tacito) è piena di fremiti e sussurri. Che dicono:
Circola voce che l’obbiettivo del Colle sia di mettere Draghi prima al governo e poi alla presidenza della repubblica, il tutto tessendo manovre di palazzo e senza passare per gli elettori.
“Sperano che con Zingaretti  si ribalti la maggioranza: imbarcherebbe dei grillini. PD più FI più parte o tutto il M5S.  Forse anche la Lega (di Giorgetti, Maroni? Che così non resterebbe dalla partita del Quirinale).
Draghi sarà presentato come nuovo salvatore della patria e scudo dalle minacce europee. Quindi prima premier e poi presidente della Repubblica. A quel punto si può pure andare ad elezioni e può pure vincere Salvini, tanto il Colle sarebbe blindato…”
Ai distratti, converrà ricordare che Mario Draghi era anche lui sul Britannia quel 2 giugno 1992: come funzionario del ministero del Tesoro (ossia stipendiato da noi come servitore dello Stato), concordò  con la finanza anglosassone  la svendita a “interessi privati multinazionali, alcuni dei patrimoni industriali e bancari più prestigiosi del nostro paese”, e d’Europa: IRI, Eni eccetera. (….)  Fu poi affidato ai mass media, ed al nuovo governo Amato, il compito di trovare gli argomenti, parlare dell'urgente necessità di privatizzare per ridurre l'enorme deficit del bilancio.   L'obiettivo è semplicemente quello di prendere il controllo di ogni aspetto della vita economica italiana sfruttando le numerose scuse di ingovernabilità, corruzione, partitocrazia, inefficienza, ecc.”
Leggete il resto sul sito di Nuova Solidarietà, il gruppo Larouche, a cui va l’enorme merito di aver rivelato e  divulgato il complotto del Britannia.
https://www.movisol.org/09news177.htm
Non ho alcun modo di sapere se il sussurro romano  - il Colle   farebbe cadere il governo per mettere Draghi presidente del Consiglio e  poi proiettarlo alla presidenza della repubblica -  sia fondato, e fino a che punto. Ma i significativi voltafaccia di Beppe Grillo sui vaccini e  contro Salvini, ed anche l’invito di tenere una concione ad Oxford  in gita-premio , ma dove certamente avrà incontrato gente più importante di quattro studenti -  possono essere un indizio preparatorio del regime change in via di progettazione.
Si deve leggere anche l’articolo dell’amico “Mitt Dolcino”,  che da sempre ritiene il M5S  “ il capolavoro assoluto dei poteri esterni nel creare un partito “alternativo” di successo (civetta?) in un paese considerato inferiore e quindi da depredare: la lista M5S..... Spiegando che i partiti-civetta servono per canalizzare il malcontento dei votanti! Guarda caso queste furono precisamente le parole di Beppe Grillo quando incensava il suo Movimento, ai tempi del Vaffa Day, come strumento per evitare che le destre estreme prendessero il potere”.
Ma leggete voi il resto,  un elenco completo dei rapporti anglo   che Grillo ha tenuto segreti come ha potuto, e  dei suoi mutamenti:
 Grillo cercò di nascondere di essere andato all'ambasciata british
https://www.mittdolcino.com/2019/01/16/il-primo-vero-partito-civetta-eu-tsipras/
Apparentemente il disegno del Colle (s esiste) sembrerebbe perdente: la UE cade a pezzi, la Brexit, la Francia  in insurrezione,  il gruppo di Visegrad,  gli economisti di Berlino  che parlano di una uscita dall’euro… “Il Colle” dunque, mettendo Draghi al timone,  farebbe  dell’Italia l’ultimo giapponese della difesa dell’euro disfunzionale, e della UE e la sua ideologia anti-umana, ormai contestata apertamente?
Merkel e Macron trasformano la UE in dittatura a due
Forse bisogna considerare che il “Progetto del Colle” (se esiste) è in realtà un sottoprogetto, per inserire l’Italia come terra subalterna e paese di spoliazione nel Progetto primo, quello che rapidissimamente stanno concludendo Macron  e Angela Merkel, e che firmeranno già il 22 gennaio:  il Trattato Franco-Tedesco di  Aix-La –Chapelle [mentre in Italia si parla ancora di secessione].
Questo trattato è, né più né meno, la  “fusione” dei due paesi e prime economie della UE in un blocco unito
. Sancisce la convergenza di Francia e Germania in “politica estera, difesa, sicurezza interna ed estera, diplomazia,  giustizia, polizia,   politica energetica, ricerca, persino esportazione  di armamenti”.
Insomma in tutto e per tutto.
 
Il testo del Trattato  è stato pubblicato da La Tribune.   Consta di 28 articoli. Vi  delinea la  creazione di un “Consiglio dei ministri franco-tedeschi”, “ di un consiglio franco-tedesco di difesa e sicurezza”,   di un “Consiglio franco-tedesco di  esperti economici”   che concordano “una unità comune in vista di operazioni in paesi terzi” .
“Un membro del governo di uno dei due stati prende parte, almeno una volta a trimestre e in alternanza, ai consigli dei ministri dell’altro stato”.
...e noi  mediterranei, in colonie
Non è nemmeno il caso di far notare come  ciò cambi totalmente la natura della cosiddetta “Unione” Europea. Gli altri stati membri nemmeno esistono: Italia, Spagna, Grecia,. Portogallo, non sono invitati nei “consigli franco-tedeschi”, nemmeno esistono per loro due;  e  si intende che dovranno semplicemente obbedire alle decisioni che ne usciranno. Nessuna uguaglianza di diritti politici e di partecipazione alla sovranità.  La situazione sarà tenuta sotto controllo da governi (come quello Tsipras) che andranno ad ascoltare il diktat  tedesco, parleranno tedesco, e poi porteranno le disposizioni in patria. E’ davvero la “ri-colonizzazione” che vede in corso Thierry Meyssan, dove ad essere colonizzati,  tramite governi collaborazionisti   (un classico del colonialismo) fabbricati da partiti-civetta, sono Italia, Spagna,Grecia, Portogallo  - domani Ungheria e Polonia.
Questa metamorfosi della UE  è evidente alla lettura del Trattato.
L’articolo 1 (“Affari europei”)  prescrive che “i due stati approfondiscono la loro cooperazione in materie di politica europea. Agiscono in favore di una politica estera e di sicurezza comune efficace e forte, e  rinforzano ed approfondiscono l’Unione economica e monetaria. …Il Mercato Unico e una Unione competitiva, “promuovendo la convergenza economica, ficale e sociale in tutte le dimensioni”.
E’  palese qui che bisognerà “convergere” secondo le norme e i dettami tedeschi (che hanno già fatto tanto male ai paesi dl Mediterraneo), e che gli italiani (o gli spagnoli) non avranno alcuna voce in capitolo  né possibilità di influenzare le decisioni – nemmeno vi parteciperanno per finta (come oggi). E   nemmeno i francesi, perché Macron, ormai privo di ogni legittimità in patria, non ha altra via d’uscita dalla rivoluzione  dei Gilet Gialli e dalle dimissioni, che aggrapparsi alla Merkel e alle condizionalità tedesche. Allo stesso modo un governo  “del Colle” con Draghi al timone, e i voti dei grillini in parlamento.  Non hanno altra via che rendersi utili servendo, per continuare a godere dei loro privilegi nella UE.
Ciò è perfettamente confermato all’articolo 3:
“i due stati approfondiscono la cooperazione in  materia di politica  estera, difesa, di sicurezza estera ed interna (!) …per rafforzare la capacità di azione autonoma d’Europa. Essi si consultano  per definire posizioni comuni in tutte le decisioni importanti”  -   si consultano loro due in tutto ciò che riguarda la UE;  senza  gli altri stati membri. Ciò sancisce  nel modo più plateale che nella UE esistono stati di serie A, e altri di serie B  o C. Come vuole il Colle,   stati che non devono “mercanteggiare” per esempio i bilanci europei. Devono pagare e zitti.
Articolo 4
…i due stati “si prestano aiuto e assistenza con tutti i mezzi di cui dispongono, compresa la forza armata” . Contro i nemici esterni, certo, come no. “Solo che subito dopo il trattato detta”: i due stati approfondiscono la loro cooperazione in materia di politica estera, di difesa, di sicurezza estera – e interna”.  Insomma non escludono di mandare le truppe nei paesi di serie B e C che si ribellassero.
Allarmante il punto tre  dell'art. 4 “Entrambi i paesi svilupperanno un approccio comune alle esportazioni di armi per quanto riguarda i progetti comuni”  L’esportazione di armi diventa la loro priorità? Dove siete,  pacifisti italioti?
Con l’articolo 5,  praticamente, la Francia di Macron consegna in condominio il seggio permanente al Consiglio di Sicurezza, tanto fortemente voluto da Berlino:  i due Stati
“.. stabiliranno scambi all'interno delle loro rappresentanze permanenti presso le Nazioni Unite a New York, in particolare tra le loro squadre del Consiglio di sicurezza, le loro rappresentanze permanenti presso l'Organizzazione del trattato del Nord Atlantico e le loro rappresentanze permanenti presso le Nazioni Unite  ed Unione europea, nonché tra gli organismi dei due Stati responsabili del coordinamento dell'azione europea.
Infatti, detta l’articolo 8,
“L'ammissione della Repubblica Federale di Germania come membro permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite è una priorità della diplomazia franco-tedesca”.
Più chiaro di così. E senza che gli altri europei possano obiettare o fare domande.
Articolo 20
“  i due stati   approfondiscono  l'integrazione delle loro economie al fine di stabilire una zona economica franco-tedesca con regole comuni. Il Consiglio economico-finanziario franco-tedesco promuove l'armonizzazione bilaterale della loro legislazione, in particolare nel campo del diritto commerciale, e coordina regolarmente le politiche economiche tra la Repubblica francese e la Repubblica federale di Germania per promuovere la convergenza tra i due stati e migliorare la competitività delle loro economie”.
Di nuovo: armonizzazione “bilaterale”  -   rigorosmente a due, escludendo gli altri  -  che sono lasciati nella posizione di satelliti o colonie.
Leggete voi il resto:
https://www.latribune.fr/economie/union-europeenne/le-nouveau-traite-franco-allemand-qui-sera-signe-le-22-janvier-804036.html
 
La nausea nella lettura di questo "regno della libertà" europea che ci preparano, mi vieta di proseguire.   Visto come si  adeguano gli italiani  al Colle, al Grillo e al Draghi, c’è solo da sperare nei Gilet Gialli.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Massimo

  • WikiQM
  • Storico
  • ***
  • Post: 7003
Re:Beppe Grillo andò in crociera sul Britannia con Draghi. Bonino conferma
« Risposta #1 il: Gennaio 18, 2019, 12:09:24 pm »
Sei sicuro che questa non sia una ricostruzione ex-post? Nel 1992 a che serviva Grillo? Si poteva prevedere, a distanza di 18 anni, che avrebbe poi fondato un movimento politico che sarebbe alla fine arrivato al governo? Stiamo attenti a non attribuire alle elites una loro lungimiranza e una preveggenza di lungo periodo che invece non hanno affatto.

Offline Vicus

  • Moderatore Globale
  • Pietra miliare della QM
  • ******
  • Post: 21255
  • Sesso: Maschio
Re:Beppe Grillo andò in crociera sul Britannia con Draghi. Bonino conferma
« Risposta #2 il: Gennaio 18, 2019, 12:45:13 pm »
Sei sicuro che questa non sia una ricostruzione ex-post? Nel 1992 a che serviva Grillo? Si poteva prevedere, a distanza di 18 anni, che avrebbe poi fondato un movimento politico che sarebbe alla fine arrivato al governo? Stiamo attenti a non attribuire alle elites una loro lungimiranza e una preveggenza di lungo periodo che invece non hanno affatto.
Grillo sul Britannia c'era, e non per uno spettacolo comico. Non fu una crociera di piacere, furono invitati tutti i grandi nomi dell'industria e della finanza italiana ai quali furono impartite le istruzioni per privatizzare l'Italia.

Molto probabilmente non si prevedeva di utilizzare Grillo dopo 18 anni. Ma le élite hanno sempre pronti vari personaggi e strategie, da usare secondo necessità.

E' sintomatico che Grillo (non è il primo) abbia cominciato molto bene per raccogliere voti, per poi fare dietrofront su molti punti essenziali del suo stesso programma, Italexit in primis.
Inoltre non ha un programma politico degno di questo nome, in Corea un partito della decrescita non prenderebbe neanche una preferenza.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.