Io penso che si stiano facendo troppe divisioni inutili.
Cerca di farlo capire a Davide come ha già fatto Rino Dalla Vecchia e invitalo a seguire il consiglio di un commentatore: che si occupi di tematiche serie invece di fare campagne di criminalizzazione di stampo femminista contro gli uomini.
Potreste dirmi brevemente quali critiche muovete a Stasi e come mai lo definite "la Stasi", al femminile? Non leggo questo forum da molto tempo e sono rimasto indietro. Un grazie anticipato!
E' tutto nel topic. La Stasi era la polizia politica della Germania Est che censurava e bollava come pazzo e criminale chi non era d'accordo col Partito Unico.
Da qualche tempo, attacca senza motivo apparente ampie categorie di uomini, dai cattolici (non siamo in Svezia) ai celibi che chiama "Incel" e dipinge addirittura come potenziali assassini solitari (in pieno stile Stasi). All'osservazione che questa criminalizzazione è tipica delle femministe, risponde che le femministe hanno ragione.
Una marea di gente gli ha detto perché sta dividendo il fronte maschile, compreso il fondatore del movimento maschile in Italia, Rino Dalla Vecchia. MRA Italia, un riferimento su FB per i diritti maschili, ha detto che è in atto una campagna di linciaggio di stampo femminista contro i celibi.
E' una storia che va avanti da settimane, malgrado le numerose critiche oggi ha rincarato la dose attaccando i forum come il nostro che definisce "depositi di disastri umani, riserve anzi gulag dove disagio, solitudine e segregazione fermentano producendo odio, risentimento e inedia, in un circolo vizioso senza fine, che di tanto in tanto esplode come un vulcano in violenza agita verso gli altri o verso se stessi."
Non interviene mai sugli spazi maschili che usa solo come bacheca personale per il suo blog. Sfotte e definisce "snowflake" chi non accetta in blocco "la sua linea editoriale" e non consente a scrivere sul suo blog sotto la sua supervisione, per dargli visibilità.
Bolla come "inutile filosofia con sigaro e brandy" qualunque discussione fuori dal suo sito, che verta su tematiche maschili che non siano false accuse e affido.
Da tempo ha cessato di occuparsi di tematiche essenziali come identità maschile, ruolo dell'uomo oggi, famiglia, paternità (se non in riferimento all'affido) e, ovviamente, gender: si è infatti nettamente avvicinato a posizioni omosessiste e siti favorevoli all'adozione da parte di coppie omosessuali, ospitando sul suo sito LGBT che considera "indispensabili" (a lui) e trattando con la massima deferenza commentatori LGBT, che scrivono su siti femministi e omosex contro i "maschilisti".
Sono da sempre numerosi i commenti su Facebook e altrove, riguardo al fatto che non partecipa né linka mai spazi diversi dal suo e che usa la rete dei diritti maschili solo per darsi visibilità.
Può bastare?
Un tipo del genere non sta lavorando bene per niente e si sta dimostrando ormai da tempo un irresponsabile autoreferenziale, che sputa con arroganza persino sulla gente che lo segue e non si sa cosa farà dei nostri diritti una volta arrivato a posizioni di vera responsabilità. E' certo che non terrà mai conto del contributo e delle osservazioni di altri, requisito indispensabile di chi pretende di rappresentare qualcuno.
Dice di essere l'unico (insieme a un sito omosessista) a fare qualcosa, ignorando realtà come MRA e le associazioni dei padri separati.
Per ora non ha cambiato proprio nulla a parte scrivere lettere a sindaci e autoproclamarsi
uomo della Provvidenza.
Ricordo che questo topic è stato aperto unicamente in risposta a insistenti attacchi al suo stesso pubblico maschile, compreso quello di forum come il nostro. Quando la smetterà e avrà un atteggiamento più rispettoso e democratico verso ampie frange di uomini, ne riparleremo.