Qui si rischia di fare coi gay quello che Stasi e Augello hanno fatto con gli incel.
Soprattutto se si dice una cosa come questa:
i gay non stanno su quei siti per farci un favore (il gay medio, peraltro ultrafavorito dal sistema, se ne sbatte di rapporti con le donne, false accuse e padri separati), ma per mandare avanti la loro ideologia che nega la maschilità in radice e ha irrinunciabili punti di contatto col femminismo.
Il femminismo si occupa dello sfruttamento degli uomini, i gay uomini non si possono adoperare per aumentare il loro sfruttamento. È troppo vago quindi parlare di maschilità o maschilismo, bisogna chi viene sfruttato e a favore di chi.
Il gay medio non è assolutamente favorito dal sistema in quanto è uomo e peraltro tende a non arricchire la classe eletta, che sotto sotto lo disprezza. Non per caso ci occupiamo di diritti maschile e di questione maschile e non di diritti maschili eterosessuali o di questione maschile eterosessuale.
Ok, avranno meno empatia verso i padri separati, come ne hanno meno i celibi; la ginarchia e l'odio antimaschile sono fenomeni a tutto tondo che coinvolgono tutti gli uomini.
P.S. non bisogna confondere i gay con gli effemminati (le checche), i quali sono una minoranza all'interno della popolazione omosessuale. Molti omosessuali sono all'estremo di come li descrivete: palestrati, sposati, tatuati, machi.