Autore Topic: L'omosessualità è davvero innata?  (Letto 13106 volte)

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Offline Warlordmaniac

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Re:L'omosessualità è davvero innata?
« Risposta #15 il: Dicembre 04, 2018, 11:12:53 am »
Non ti seguo più.
Agli antipodi ci sono le caratteristiche innate e quelle acquisite. Le prime spesso riassunto con termini come DNA, biologia, natura, le seconde come cultura, ambiente, educazione, esperienze.
La maggior parte delle caratteristiche umane sono miste tra le innate e le acquisite.
non posso dire precisamente quanto di innato e quanto di acquisito ci sia in un orientamento omosessuale, ma io ho parlato di "incontrollabile" che non corrisponde fedelmente alla posizione innatista totalitaria, indico solo che una persona si ritrova involontariamente con quel tipo di preferenze, come io mi ritrovo con un'eterosessualità che non ho scelto.
non sono neanche così convinto che si possa deviare il corso della crescita volontariamente, Cioè se mia madre o mio padre volessero che diventassi omosessuale, non vedo come possano agire su un fattore istintivo e non controllabile.

Offline COSMOS1

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Re:L'omosessualità è davvero innata?
« Risposta #16 il: Dicembre 04, 2018, 11:51:29 am »
vi ho raccontato della mia amica lesbica?
il nonno rimase vedovo che la mamma aveva 10 anni o poco meno. La matrigna non la voleva in casa e la misero in orfanotrofio.
Crebbe e divenne una splendida figliola, arrivando a vincere la fascia di miss regione da qualche parte. Sposò un ufficiale dell'aeronautica, bello ma sempre in giro per il mondo.
Quando nacque la mia amica quindi la madre viveva nel terrore che il marito la tradisse in uno dei suoi viaggi e la abbandonasse come già l'aveva abbandonata il padre. Per lei ogni donna era una rivale, anche la figlia.La mia amica quindi non riuscì a sviluppare serenamente il suo complesso edipico: per non perdere la madre doveva rinunciare ad innamorarsi del padre.
Così divenne lesbica: rinunciò ad innamorarsi degli uomini per non perdere la madre.
Fece innumerevoli sedute psicologiche e tutti si concentrarono sul fatto che lei aveva un problema con il padre. Un giorno le chiesi in quale occasione avesse provato il massimo grado di felicità. Lei mi rispose: una volta in macchina in Svezia con la sua amante mentre viaggiavano in mezzo ad una pianura completamente coperta dalla neve. Le chiesi se si rendeva conto di cosa avesse detto. Lei disse di no. Le dissi: quello era l'utero, eri felice perchè eri con tua madre, avevi tutto. Lei rimase colpita e credo che da quel momento la sua omosessualità si sia incrinata.

ecco, se vogliamo parlare di omosessualità partiamo dai fatti. Come diceva Pasteur: la scienza si fa con tanta osservazione e poco ragionamento.
Dio cè
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Offline Kratos

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Re:L'omosessualità è davvero innata?
« Risposta #17 il: Dicembre 04, 2018, 12:37:37 pm »
Agli antipodi ci sono le caratteristiche innate e quelle acquisite. Le prime spesso riassunto con termini come DNA, biologia, natura, le seconde come cultura, ambiente, educazione, esperienze.
La maggior parte delle caratteristiche umane sono miste tra le innate e le acquisite.
non posso dire precisamente quanto di innato e quanto di acquisito ci sia in un orientamento omosessuale, ma io ho parlato di "incontrollabile" che non corrisponde fedelmente alla posizione innatista totalitaria, indico solo che una persona si ritrova involontariamente con quel tipo di preferenze, come io mi ritrovo con un'eterosessualità che non ho scelto.
non sono neanche così convinto che si possa deviare il corso della crescita volontariamente, Cioè se mia madre o mio padre volessero che diventassi omosessuale, non vedo come possano agire su un fattore istintivo e non controllabile.

Capisco. In effetti il discorso è complesso. Ti dico che l'omosessualità può essere curata, ma sarebbe troppo lunga da spiegare qui.
Ciò che solamente conta è che ci troviamo in mezzo ad un mondo di rovine a domandarci sempre più dolorosamente: esistono ancora uomini tra queste rovine? La devastazione che abbiamo d’intorno è soprattutto di carattere morale in un clima generalizzato di anestesia e disorientamento.

Offline Kratos

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Re:L'omosessualità è davvero innata?
« Risposta #18 il: Dicembre 04, 2018, 12:39:14 pm »
vi ho raccontato della mia amica lesbica?
il nonno rimase vedovo che la mamma aveva 10 anni o poco meno. La matrigna non la voleva in casa e la misero in orfanotrofio.
Crebbe e divenne una splendida figliola, arrivando a vincere la fascia di miss regione da qualche parte. Sposò un ufficiale dell'aeronautica, bello ma sempre in giro per il mondo.
Quando nacque la mia amica quindi la madre viveva nel terrore che il marito la tradisse in uno dei suoi viaggi e la abbandonasse come già l'aveva abbandonata il padre. Per lei ogni donna era una rivale, anche la figlia.La mia amica quindi non riuscì a sviluppare serenamente il suo complesso edipico: per non perdere la madre doveva rinunciare ad innamorarsi del padre.
Così divenne lesbica: rinunciò ad innamorarsi degli uomini per non perdere la madre.
Fece innumerevoli sedute psicologiche e tutti si concentrarono sul fatto che lei aveva un problema con il padre. Un giorno le chiesi in quale occasione avesse provato il massimo grado di felicità. Lei mi rispose: una volta in macchina in Svezia con la sua amante mentre viaggiavano in mezzo ad una pianura completamente coperta dalla neve. Le chiesi se si rendeva conto di cosa avesse detto. Lei disse di no. Le dissi: quello era l'utero, eri felice perchè eri con tua madre, avevi tutto. Lei rimase colpita e credo che da quel momento la sua omosessualità si sia incrinata.

ecco, se vogliamo parlare di omosessualità partiamo dai fatti. Come diceva Pasteur: la scienza si fa con tanta osservazione e poco ragionamento.

Direi che il caso è esemplare. Anch'io infatti parlo di difetto dello sviluppo più che altro.
Ciò che solamente conta è che ci troviamo in mezzo ad un mondo di rovine a domandarci sempre più dolorosamente: esistono ancora uomini tra queste rovine? La devastazione che abbiamo d’intorno è soprattutto di carattere morale in un clima generalizzato di anestesia e disorientamento.

Offline gluca

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Re:L'omosessualità è davvero innata?
« Risposta #19 il: Dicembre 04, 2018, 14:05:32 pm »
Anch'io infatti parlo di difetto dello sviluppo più che altro.
In molti casi potrebbe tranquillamente essere così.
Tuttavia, non me la sento di affermare che la causa possa essere SEMPRE e SOLTANTO questa.

Offline Vicus

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Re:L'omosessualità è davvero innata?
« Risposta #20 il: Dicembre 04, 2018, 14:23:14 pm »
In molte culture e subculture (come quella hippy) l'omosessualità non è disapprovata, è semplicemente sconosciuta. Se avesse cause biologiche si manifesterebbe in tutte le culture.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline gluca

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Re:L'omosessualità è davvero innata?
« Risposta #21 il: Dicembre 04, 2018, 15:10:43 pm »
Uno però non è che nasce hippy come nasce aborigeno o altro: ci diventa.
Magari non si tratta di una cultura che presenta particolari attrattive per chi ha una sessualità di questo tipo.
Non so, a me non sembra ci siano sufficienti evidenze per affermare che la causa possa essere soltanto una e riferibile a problemi nello sviluppo dell' individuo.
Non posso escluderlo, ma non mi sento di escludere nemmeno il contrario.
L' essere umano è una macchina molto complessa, e siamo ancora lontani dall' avere capito interamente i suoi meccanismi di funzionamento.
Basti pensare che i tumori li curiamo ancora con la statistica.

Offline Sardus_Pater

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Re:L'omosessualità è davvero innata?
« Risposta #22 il: Dicembre 04, 2018, 15:13:48 pm »
L'esempio di Cosimo dimostra come si possa arrivare a conclusioni precise in maniera scientifica e senza applicare roghi contro gli 'invertiti' che appunto spesso non scelgono di diventare così.
La teoria della scelta, che non mi convince per niente, non spiega ad esempio quanto subìto dal diciasettenne Lewis Allan Reed detto "Lou" quando confessò al padre di essere bisessuale. Non poteva essere tanto masochista da volere le sedute di elettroshock che allora si somministravano per "curare" l'omosessualità. In realtà quel ragazzo, già fragile di suo, fu ulteriormente traumatizzato e cominciò a farsi di eroina.

PS Cosimo, son pieno di nodi non risolti. Quanto prendi a seduta :lol: ?
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline Kratos

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Re:L'omosessualità è davvero innata?
« Risposta #23 il: Dicembre 04, 2018, 15:32:47 pm »
L'esempio di Cosimo dimostra come si possa arrivare a conclusioni precise in maniera scientifica e senza applicare roghi contro gli 'invertiti' che appunto spesso non scelgono di diventare così.
La teoria della scelta, che non mi convince per niente, non spiega ad esempio quanto subìto dal diciasettenne Lewis Allan Reed detto "Lou" quando confessò al padre di essere bisessuale. Non poteva essere tanto masochista da volere le sedute di elettroshock che allora si somministravano per "curare" l'omosessualità. In realtà quel ragazzo, già fragile di suo, fu ulteriormente traumatizzato e cominciò a farsi di eroina.

Infatti non c'è libertà di scelta. L'anima ed il corpo sono connessi e non esistono anime gender. Chi è maschio nel corpo è maschio eterosessuale nell'anima e chi è femmina nel corpo è femmina eterosessuale nell'anima.
Non c'è libertà di scelta nemmeno nell'omosessualità. Gli omosessuali o i trans vengono costretti dalle loro condizioni socioeconomiche a diventare quello che diventano e soprattutto dalla perversione e dalla cattiveria delle comunità nelle quali vengono allevati, e dalla controcultura che viene loro imposta.
Probabilmente anche molte delle cosiddette malattie genetiche - se sono malattie non possono essere "genetiche" - sono a loro volta determinate dal male.
Ciò che solamente conta è che ci troviamo in mezzo ad un mondo di rovine a domandarci sempre più dolorosamente: esistono ancora uomini tra queste rovine? La devastazione che abbiamo d’intorno è soprattutto di carattere morale in un clima generalizzato di anestesia e disorientamento.

Offline Vicus

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Re:L'omosessualità è davvero innata?
« Risposta #24 il: Dicembre 04, 2018, 15:42:06 pm »
senza applicare roghi contro gli 'invertiti' che appunto spesso non scelgono di diventare così.
D'accordissimo ma non penso che oggi nessuno accenda roghi. Diverso il caso dell'ideologia omosessista e dell'eterofobia imposta persino nelle scuole e in spazi MRA, che nega in radice l'identità maschile.

Essere "arborigeno" non è una scelta. Se l'omosessualità fosse innata, esisterebbe in tutte le culture almeno in forma di tabù mentre in molte di esse è semplicemente assente.
E' stato rilevato che l'omosessualità come la prostituzione sono sconosciute in culture poco specializzate, forse è una spiegazione più precisa di quella psicanalitica (del resto nelle culture primitive complessi di Edipo e simili sono assenti).
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Davide

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Re:L'omosessualità è davvero innata?
« Risposta #25 il: Dicembre 04, 2018, 18:00:07 pm »
Il discorso è complesso, anche perché ogni ricerca scientifica in tal senso deve purtroppo fare i conti con il tremendo furore ideologico che c'è sull'argomento. Le uniche ricerche rigorose in tal senso, però, parrebbero dire che il cervello degli uomini omosessuali è molto simile a quello delle donne eterosessuali, e, viceversa, il cervello delle donne omosessuali è molto simile a quello degli uomini eterosessuali. Un altro esperimento scientifico, condotto usando un pletismografo penile per misurare le reazioni del pene di fronte a certe immagini, avrebbe indicato che gli uomini etero reagiscono solo di fronte a immagini di donne, i gay reagiscono solo di fronte a immagini di uomini, e i sedicenti bisessuali ... esattamente come i gay! Insomma, da questo esperimento parrebbe che gli uomini bisessuali non esistano.

La mia idea è che gli uomini possano nascere o etero (la stragrandissima maggioranza) o gay, e che i bisessuali non siano altro che gay che raccontano balle. Penso inoltre che i gay siano, per intenderci, "donne nel corpo di uomini", ossia che l'attrazione sessuale sia strettamente connessa alla mascolinità/femminilità: in pratica, se hai un cervello maschile, ti piacciono le donne e solo le donne; se hai un cervello femminile, ti piacciono gli uomini e soltanto gli uomini.

Offline Kratos

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Re:L'omosessualità è davvero innata?
« Risposta #26 il: Dicembre 04, 2018, 18:10:23 pm »
Le uniche ricerche rigorose in tal senso, però, parrebbero dire che il cervello degli uomini omosessuali è molto simile a quello delle donne eterosessuali, e, viceversa, il cervello delle donne omosessuali è molto simile a quello degli uomini eterosessuali.

Inutile dire che questi "risultati" di "esperimenti" sono fuffa.
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Offline Davide

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Re:L'omosessualità è davvero innata?
« Risposta #27 il: Dicembre 04, 2018, 18:23:07 pm »
Inutile dire che questi "risultati" di "esperimenti" sono fuffa.

Può darsi pure che siano fuffa, però avrai sicuramente notato anche tu una notevole correlazione tra omosessualità maschile ed effeminatezza, no?

Offline Kratos

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Re:L'omosessualità è davvero innata?
« Risposta #28 il: Dicembre 04, 2018, 18:35:57 pm »
Può darsi pure che siano fuffa, però avrai sicuramente notato anche tu una notevole correlazione tra omosessualità maschile ed effeminatezza, no?

Senz'altro. Anche se non ho conosciuto molti gay in vita mia. Ho altre frequentazioni.
Ciò che solamente conta è che ci troviamo in mezzo ad un mondo di rovine a domandarci sempre più dolorosamente: esistono ancora uomini tra queste rovine? La devastazione che abbiamo d’intorno è soprattutto di carattere morale in un clima generalizzato di anestesia e disorientamento.

Offline Davide

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Re:L'omosessualità è davvero innata?
« Risposta #29 il: Dicembre 04, 2018, 19:17:48 pm »
Senz'altro. Anche se non ho conosciuto molti gay in vita mia. Ho altre frequentazioni.

Mi riferisco ai gay che vediamo in televisione, nel mondo dello spettacolo ecc.: sicuramente si tratta di un campione statistico poco rappresentativo, però in genere quelli che si definiscono gay sono anche effeminati. Un gay dichiarato che effettivamente non ha nulla di effeminato è Alessandro Cecchi Paone; per giudicare in maniera obiettiva, tuttavia, avremmo dovuto vederlo da bambino: da adulti, infatti, si può imparare ad avere un certo atteggiamento imposto dalle circostanze e dalla convenienza, mentre da bambini piccoli difficilmente ci si può nascondere. Se tu guardi i bambini piccoli, infatti, e io in questo sono avvantaggiato perché ho un nipotino, vedi chiaramente che i maschietti sono diversissimi dalle femminucce, che hanno altri atteggiamenti e che ai maschietti piacciono i giochi da maschietti e alle femminucce piacciono i giochi da femminucce, e tutto ciò in maniera del tutto spontanea, fin dai primissimi anni di vita, se non addirittura mesi, alla faccia di quelli che sostengono che tutto ciò è frutto di un fantomatico sistema patriarcale e altre idiozie del genere.

 Ci sono però delle eccezioni: alcuni maschietti sono effettivamente effeminati e preferiscono fare le cose che fanno le bambine, e alcune femminucce sono effettivamente mascoline e preferiscono fare le cose che fanno i bambini. Ebbene, non pensi che siano loro, e soltanto loro, gli omosessuali? E se mostrano questi comportamenti fin da piccolissimi, non è normale pensare che siano nati direttamente così?