Autore Topic: Cenni di soluzione della Questione Maschile?  (Letto 11746 volte)

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Offline Vicus

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Cenni di soluzione della Questione Maschile?
« il: Dicembre 07, 2018, 03:21:15 am »
L'articolo non parla direttamente di questione maschile, ma dà l'idea della situazione oltralpe che potrebbe far implodere l'intero sistema femminista e sembra estendersi in altri Paesi, tra cui l'Italia con un summit a Roma a breve.
Da non sottovalutare il fatto che forze armate e forze dell'ordine solidarizzano coi manifestanti.
E' presto per dire a cosa porterà tutto questo, forse a nulla o al peggio. Però resta l'impressione che populisti, blogger e parolai siano troppo confusi e zavorrati da compromessi per realizzare qualcosa e non sia più possibile differire riforme strutturali.
Mentre discutiamo dei massimi sistemi, in Francia ci sono già mille feriti e a Parigi hanno issato la ghigliottina...

Intervista al portavoce dei gilet gialli: dialogo, ma il popolo non aspetta
Fonte: euronews

Buongiorno, ben ritrovati qui, per il nostro spazio di approfondimento, con una puntata un po' anomala, cha sarà in francese: logico, ci occupiamo in effetti di una faccenda per il momento tutta francese, ma in realtà rischia di essere piuttosto europea, tra non molto.
Come invitato, come ospite oggi abbiamo Jason Herbert che è uno dei portavoce dei gilet gialli di cui avete ampiamente sentito parlare in questi giorni. Lo intervisteremo quindi nella sua madre.
Allora, benvenuto Jason Herbert, Lei è uno dei portavoce di questo movimento che nessuno ancora conosce in tutta la sua realtà, che è piuttosto articolata. Che cosa rappresenta, in effetti?

Noi rappresentiamo semplicemente la miseria sociale, il disprezzo del governo francese contro il suo popolo, e rappresentiamo la voglia di cambiamento, i francesi hanno voglia di poter lavorare e di poter lavorare degnamente.

Come valuta gli annunci di Emmanuel Macron, che annulla il rincaro delle accise previsto da gennaio? È già un passo positivo, rilevante, o qualcosa di transitorio?

È una buona cosa per i gilet gialli perché dimostra la nostra forza, ma si tratta di aumenti che erano previsti su più anni, e semplicemente ha sospeso l'aumento per il 2019. È già un primo passo da parte del governo, ma ci aspettiamo molto di meglio, perché non è questo che ci consentirà di continuare a vivere.

Ha incontrato il Primo Ministro, Edouard Philippe, prima di questi annunci. Era una situazione tesa, si parlava di minacce contro alcuni di voi rappresentanti, si parlava del fatto che avete chiesto la trasmissione dell'incontro in streaming, cosa che il governo ha rifiutato... Prima di tutto, perché è Edouard Philippe e non Emmanuel Macron a rispondere? E poi, che impressione le ha fatto Edouard Philippe, ha l'impressione che possa essere ben intenzionato?

Penso che in questo incontro Edouard Philippe ha potuto ascoltare quello che avevamo da dire. Ma la mia impressione è che abbia le mani e i piedi legati da Emmanuel Macron, che non abbia alcun margine di manovra possibile, e che sia chiaramente Emmanuel Macron a decidere tutto e che Edouard Philippe non abbia davvero diritto a dire la sua. Non abbiamo incontrato Emmanuel Macron, perché in quel momento era in Argentina. D'altra parte passa molto tempo all'estero e poco in Francia, e c'è da chiedersi se si consideri davvero il Presidente della Francia o piuttosto un presidente del mondo.

C'è una definizione che è comparsa recentemente, 'gillet gialli moderati': in questo quadro, Lei cosa rappresenta? Si riconosce anche in quei gillet gialli che dicono di voler penetrare nell'Eliseo?

I gillet gialli moderati sono semplicemente delle persone che sono pacifiste, che vogliono esprimere in modo pacifico il loro scontento. E che pensano che il dialogo sia necessario. In sintesi è questo. In quanto all'Eliseo, e alle frasi pronunciate da Eric Drouet, la persona che ha detto quelle cose e guida il movimento 17 novembre, non sono necessariamente d'accordo perché il fatto di entrare nell'Eliseo sarebbe effettivamente qualcosa di fortemente simbolico ma non sarebbe quello a farci fare dei passi avanti, e oggi abbiamo bisogno di passi avanti.

Veniamo alla tassa sulle fortune. Il governo dice che non si tocca, pensa che debba restare una delle vostre rivendicazioni o è possibile relativizzarla?

Deve restare una rivendicazione, semplicemente perché i francesi hanno l'impressione che si chieda sempre di pagare ai lavoratori poveri, delle classi popolari e medie, e che i ricchi siano privilegiati e non paghino mai.

Sabato prossimo qui a Lione, dove si trovano i nostri studi, ci sarà la festa delle luci, ci sarà anche un'altra manifestazione, rischia di essere una situazione molto tesa, non solo a Lione ma è qui che si sovrappongono molte cose. Che appelli lancia?

Appelli alla responsabilità, alla misura, bisogna davvero fare attenzione a quello che si farà. Come ho detto il dialogo è fondamentale, sarebbe grave se ci fossero ancora morti o feriti, devo ricordare che abbiamo già quasi mille feriti, è troppo. Ma se ci sono dei disordini, delle violenze, delle persone che muoiono e sono ferite, la responsabilità ricadrà sul governo o sul Presidente della Repubblica che ci mettono troppo tempo a reagire con delle proposte concrete.

Che futuro vede per il movimento? Vi organizzerete politicamente, mirate magari alle elezioni europee?

Assolutamente no. Per una ragione molto semplice, ed è che i francesi non ne possono più della politica attuale, non ne possono più del sistema politico francese che dura da trenta-quarant'anni. La forza dei gilet gialli sta esattamente nel fatto di non essere politicizzati.

Nell'introduzione iniziale in Italiano ho detto che si tratta di un movimento francese ma non totalmente, rischia di essere presto europeo, sia perché sono rivendicazioni presenti un po' ovunque sia perché, che io sappia, ci sono già dei contatti in corso con altri movimenti, altre esperienze minori di cui abbiamo saputo più o meno recentemente in Italia e in altri Paesi, c'è stata una piccola riunione a Barcellona, ce ne sarà un'altra a Roma, non so esattamente quale frazione partecipi a cosa... Cosa mi può dire su questo?

È un movimento che sta prendendo una dimensione europea perché per molti il problema è in effetti il potere, la supremazia dell'Europa sugli Stati e sulla sovranità dei popoli. È per questo che il movimento dei gilet gialli si esporta in Germania, in Belgio, in Spagna o in Italia e altri Paesi, perché i cittadini europei sanno bene che il problema principale è l'Europa, o il funzionamento attuale dell'Europa che esercita una supremazia totale sugli Stati europei.

Nello stesso tempo state, credo, strutturando il movimento. È nato in modo un po'... molto su Facebook, sulle reti sociali, e a un certo punto ci vuole una struttura, un'organizzazione, altrimenti non se ne esce più. Personalmente ho incontrato dei gilet gialli nella Valle della Maurienne, bloccavano il tunnel del Fréjus... Ho avuto l'impressione che fossero un po' più organiozzati di quello che dicevano, però mi dicevano 'noi non ci riconosciamo in quei portavoce, nei parigini' eccetera. Come organizzare tutto questo, visto che è molto variegato?

Ciascuno è libero di fare quello che vuole, è la particolarità del movimento dei gillet gialli. Alcuni vogliono un'organizzazione, altri non la vogliono perché pensano che il fatto di non essere organizzati sia un punto di forza, che mette maggiormente in difficoltà il governo francese. Alcuni si organizzano, a livello locale, e ne hanno il diritto. Altri preferiscono restare disorganizzati per poter mettere in atto delle azioni piuttosto spontanee e avere un effetto sorpresa nei confronti del governo e delle istituzioni.

È un contesto nel quale mi pare che sia difficile diventare portavoce, perché bisogna in qualche modo rappresentare un'area più o meno maggioritaria, e bisogna anche prendersi il rischio - e credo che già accada - di subire pressioni o minacce, e bisogna essere pronti eventualmente ad assumere un ruolo anche dopo. Ha già subito pressioni o minacce, è pronto a subirne? Ed è pronto a rivestire un ruolo diverso in un futuro più o meno vicino?

Minacce e pressioni le riceviamo già da una decina di giorni, dal giorno in cui siamo stati incaricati di fare i portavoce. Eravamo preparati, ma non ci aspettavamo quel livello. Non ci aspettavamo che fosse così esteso. Evidentemente è molto difficile, ma resta il fatto che quelle pressioni e quelle minacce hanno un peso a titolo individuale, ma se siamo qui è per un obiettivo collettivo, un obiettivo comune. Dunque a titolo personale non mi lascio scoraggiare da quelle minacce, perché sono qui per un obiettivo collettivo, che è prevalente rispetto al mio interesse personale.

Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline COSMOS1

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Re:Cenni di soluzione della Questione Maschile?
« Risposta #1 il: Dicembre 07, 2018, 08:23:31 am »
non ho capito la soluzione ...
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Offline Vicus

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Re:Cenni di soluzione della Questione Maschile?
« Risposta #2 il: Dicembre 07, 2018, 09:04:48 am »
Posto che il fenomeno gilet gialli può avere diverse chiavi di lettura, la soluzione potrebbe essere che il sistema sta implodendo da sé.
« Ultima modifica: Dicembre 07, 2018, 15:44:07 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline gluca

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Re:Cenni di soluzione della Questione Maschile?
« Risposta #3 il: Dicembre 07, 2018, 11:37:41 am »
il sistema sta implodendo da sé.
Esatto.
Stanno facendo tutto loro, a noi basta starcene seduti sulla riva del fiume e aspettare.

Offline Kratos

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Re:Cenni di soluzione della Questione Maschile?
« Risposta #4 il: Dicembre 07, 2018, 11:58:22 am »
Esatto.
Stanno facendo tutto loro, a noi basta starcene seduti sulla riva del fiume e aspettare.

 ;) ^_^
Ciò che solamente conta è che ci troviamo in mezzo ad un mondo di rovine a domandarci sempre più dolorosamente: esistono ancora uomini tra queste rovine? La devastazione che abbiamo d’intorno è soprattutto di carattere morale in un clima generalizzato di anestesia e disorientamento.

Offline COSMOS1

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Re:Cenni di soluzione della Questione Maschile?
« Risposta #5 il: Dicembre 07, 2018, 12:19:42 pm »
Esatto.
Stanno facendo tutto loro, a noi basta starcene seduti sulla riva del fiume e aspettare.
no, non è esatto. Se vogliamo essere realisti dobbiamo sapere che il crollo del sistema lascerà solo macerie. Dobbiamo imparare a lavorare, a fare sacrifici, a sgobbare.
Come facevano i nostri nonni. E chi non impara oggi, non avrà tempo per imparare domani
gillet gialli e 5S (ma anche Lega) mi sembrano troppo centrati sui diritti
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Offline Kratos

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Re:Cenni di soluzione della Questione Maschile?
« Risposta #6 il: Dicembre 07, 2018, 12:37:43 pm »
no, non è esatto. Se vogliamo essere realisti dobbiamo sapere che il crollo del sistema lascerà solo macerie. Dobbiamo imparare a lavorare, a fare sacrifici, a sgobbare.
Come facevano i nostri nonni. E chi non impara oggi, non avrà tempo per imparare domani
gillet gialli e 5S (ma anche Lega) mi sembrano troppo centrati sui diritti

Vuoi meno diritti di quelli che abbiamo ora?
No, perché a me sembra di essere già sotto il limite.
Ciò che solamente conta è che ci troviamo in mezzo ad un mondo di rovine a domandarci sempre più dolorosamente: esistono ancora uomini tra queste rovine? La devastazione che abbiamo d’intorno è soprattutto di carattere morale in un clima generalizzato di anestesia e disorientamento.

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Re:Cenni di soluzione della Questione Maschile?
« Risposta #7 il: Dicembre 07, 2018, 13:32:29 pm »
Vuoi meno diritti di quelli che abbiamo ora?
No, perché a me sembra di essere già sotto il limite.
i diritti sono qualcosa che qualcuno garantisce
nel crollo del sistema non resterà più nulla
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Re:Cenni di soluzione della Questione Maschile?
« Risposta #8 il: Dicembre 07, 2018, 13:44:32 pm »
i diritti sono qualcosa che qualcuno garantisce
nel crollo del sistema non resterà più nulla

Questo è vero.

Ma peggio di così può forse andare?
Ciò che solamente conta è che ci troviamo in mezzo ad un mondo di rovine a domandarci sempre più dolorosamente: esistono ancora uomini tra queste rovine? La devastazione che abbiamo d’intorno è soprattutto di carattere morale in un clima generalizzato di anestesia e disorientamento.

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Re:Cenni di soluzione della Questione Maschile?
« Risposta #9 il: Dicembre 07, 2018, 17:12:24 pm »
Dobbiamo imparare a lavorare, a fare sacrifici, a sgobbare.
Puoi lavorare quanto vuoi, sgobbare quanto vuoi, fare tutti i sacrifici che vuoi, ma, se lasci che i frutti di ciò che fai, li raccolga chi li usa contro di te, tutto ciò che puoi fare, non solo non ti sarà di nessuna utilità: ti si ritorcerà contro.


Offline Vicus

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Re:Cenni di soluzione della Questione Maschile?
« Risposta #10 il: Dicembre 07, 2018, 17:27:23 pm »
i diritti sono qualcosa che qualcuno garantisce
nel crollo del sistema non resterà più nulla
Il sistema crolla perché non garantisce i diritti più elementari. E' divenuta una questione di sopravvivenza.
Citazione
Dobbiamo imparare a lavorare, a fare sacrifici, a sgobbare.
Il popolo sopporta e sgobba e va di male in peggio. :D
Citazione
Se vogliamo essere realisti dobbiamo sapere che il crollo del sistema lascerà solo macerie.
Abbiamo toccato il fondo, non sarà difficile mettere in piedi qualcosa di meglio.
« Ultima modifica: Dicembre 07, 2018, 19:20:25 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Cenni di soluzione della Questione Maschile?
« Risposta #11 il: Dicembre 07, 2018, 19:47:55 pm »
Abbiamo toccato il fondo, non sarà difficile mettere in piedi qualcosa di meglio.
Quello lo abbiamo toccato 10 anni fa, da allora stiamo scavando.

Offline Sardus_Pater

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Re:Cenni di soluzione della Questione Maschile?
« Risposta #12 il: Dicembre 08, 2018, 13:57:18 pm »
Le femministe hanno fatto il lavaggio del cervello alle donne dicendo che hanno più diritti di quanto effettivamente non si possano permettere.
Nostro compito è "risciacquare" il cervello delle donne col massimo garbo, perché uomo non è per forza sinonimo di aggressivo, e fare capire che mandare gli ex mariti a dormire in macchina o avere corsie preferenziali nel mondo del lavoro è un sistema che presto si ritorcerà loro contro.
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline Vicus

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Re:Cenni di soluzione della Questione Maschile?
« Risposta #13 il: Dicembre 09, 2018, 00:47:40 am »
Nostro compito è "risciacquare" il cervello delle donne col massimo garbo
E funziona? Le donne non ascoltano i loro pari ma solo il potere, perché hanno una mentalità gregaria. Quando il film mediatico cambierà, "cambieranno" anche loro.

Sui gilet gialli come dicevo, sono possibili varie chiavi di lettura. Pare infatti che Macron sia stato abbandonato dai suoi padrini (come Attali, che vagheggia "macchine per uccidere" per gli uomini in età da pensione). La rivolta dei gilet gialli potrebbe essere stata da loro sfruttata per disarcionare il golem, divenuto ormai ingombrante. Come De Gaulle nel '68, dimessosi il quale la "ricreazione" finì come per incanto.
Tuttvia, il fenomeno dei gilet gialli mostra fino a che punto sia esasperato il popolo. Quando scoppierà la bolla economica mondiale (una delle poche certezze sul futuro), regia o no la società femminista imploderà.
Già ora la UE è alle corde:  Ha contro lo UK che sta finalizzando la Brexit, gli USA con Trump che le danno addosso, in Francia la rivolta dei giubbotti gialli” più il rallentamento dell’economia.
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Offline gluca

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Re:Cenni di soluzione della Questione Maschile?
« Risposta #14 il: Dicembre 09, 2018, 01:46:29 am »
Attali, che vagheggia "macchine per uccidere" per gli uomini in età da pensione
Quello della "plebaglia europea".
quell'individuo ha bisogno urgente di un TSO.
Un altro sociopatico pinochettiano come il sicario col loden.
Una roba creata da questi qua non può che finire come le emorroidi, in un lago di sangue e merda.
(lo disse del fascismo, in tempi non sospetti, un famoso medico, che ci azzeccò in pieno).