Autore Topic: Cenni di soluzione della Questione Maschile?  (Letto 11745 volte)

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Offline Frank

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Re:Cenni di soluzione della Questione Maschile?
« Risposta #45 il: Gennaio 08, 2019, 00:53:41 am »
Esatto. E' proprio utilitarismo allo stato puro.

Se non ci sono degli interessi che riguardano loro stesse non si mostreranno mai cattive e piene di veleno.

Il comunitarismo non le appartiene.


Senza alcun dubbio.


Citazione
Notare il pugile con che maestria tira i pugni.

Quell'uomo, oltre due lustri fa, è stato campione di Francia nei massimi leggeri.
Tra l'altro mi somiglia pure come stazza.  :sleep:
Lui è alto 1,92 x 91 kg; io 1,90 x 95 kg.

Offline Vicus

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Re:Cenni di soluzione della Questione Maschile?
« Risposta #46 il: Gennaio 10, 2019, 15:42:51 pm »
La situazione evolve e sembra davvero ricalcare il 1789. Leggete i grassetti, sono illuminanti:

LE DUE FRANCE S’AVVENTANO L’UNA CONTRO L’ALTRA

Che le forze dell’ordine usino le armi  una buona volta, e la si faccia finita”: lo ha   detto Luc Ferry 68 anni, docente di filosofia, studioso di Immanuel Kant,  è stato ministro ai tempi di Chirac.  Anzi rincara: “Abbiamo la quarta armata del mondo, è capace di mettere fine a questo schifo”.


Christophe Dettinger,  l’ex pugile che sabato scorso ha  preso a pugni un agente che aveva lanciato una bomba lacrimogena troppo vicina sui manifestanti,  è stato arrestato. Una raccolta di fondi spontanea per aiutarlo a  pagare le spese legali  ha raggiunto in poche ore 140  mila euro, da oltre 6600  persone, chiaramente Gilet Gialli o comunque di reddito modesto.  Per contro,  una raccolta di denaro a sostegno della polizia, ha raccolto 850 mila euro finora, con 31 contributori.

Credo non ci siano due episodi che meglio scolpiscano la maligna divaricazione,  l’odio  e la rabbia  –  e l’estrainetà reciproca – che divide  le due France l’una contro l’altra ritte  dopo il sabato di piazza,  che già passa alla storia come Atto Ottavo.

“Luc Ferry merita congratulazioni  perché ha detto ad alta voce quel che pensano in silenzio  gli attori dello Stato maastrichtiano, i loro giornalisti ed editorialisti, i loro consulenti e i loro intellettuali,  i loro economisti e lobbisti”, commenta sarcastico Michel Onfray: “sotto la crosta  si scopre la vera natura di questo potere: quell’ambiente andato a male che nelle sue cene parigine disprezza la piccola gente. Emmanuel  Macron, Benjamin Griveaux, Edouard Philippe, Luc Ferry, Joffrin,  Bernard Henry Lévy,Quartemer [opinionista di Libé] &  C., fanno il loro lavoro: tutto è ormai in ordine di marcia perché quel che segue si scriva col sangue”.

Non è il solo a annusare il sangue. “Sono tristissima a vedere come  stanno girando le cose nel mio paese, la Francia”, commenta una giovane professionista,  Benedicte Kibler: “un ex ministro che  chiama all’omicidio, un segretario di stato che invoca “un calcio” contro gli italiani… le maschere cadono. Non c’è più ritegno. Il peggio sta arrivando”.

L’allusione è al segretario di Stato per l’Europa, tale Lemoyne, che  contro il sostegno espresso da Di Maio ai Gilet Gialli ha sibilato di voler fare “come Zinédine  Zidane, regolare la cosa a testate”.

https://www.francetvinfo.fr/replay-radio/19h20-politique/soutien-de-l-italie-aux-gilets-jaunes-il-y-a-un-minimum-de-savoir-vivre-estime-le-secretaire-d-etat-jean-baptiste-lemoyne_3115713.html

È terribile vedere queste persone rivelare la loro vera natura, la loro violenza, il loro  settarismo, la loro sete di privilegi, il loro disprezzo per l’interesse generale, l’impostura della loro posizione intellettuale”, chiosa”  Jean-Pierre Salmona, un cardiologo.

Marlène Schiappa, giovane segretaria di Stato ai Diritti della Donna, femminista, progressista, che ama proporsi  con procaci scollature,  ha ordinato la chiusura della raccolta di fondi  a favore del pugile, e ovviamente è stata  sepolta  sui social da insulti, minacce di morte, di stupro, inviti a suicidarsi.

La femminista Marlène Schiappa riceve messaggi così: "Farebbe meglio a tener chiuse le gambe"


Mentre incidenti e scontri dei manifestanti con la polizia si accendono qua e là anche nei giorni feriali,   si moltiplicano  – denuncia Le Monde totalmente schierato contro i Gilet – “vandalismi, lettere di insulti, intrusioni nelle rappresentanze  e domicili”  dei deputati del partito di Macron, per lo più giovani europeisti della Erasmus Generation [le donne saranno il 99%?], spaventati e disorientati.

https://www.lemonde.fr/politique/article/2019/01/09/face-aux-menaces-et-aux-violences-le-desarroi-des-deputes-la-republique-en-marche_5406554_823448.html

Il Gran Dibattito  Nazionale – che  terrorizza i ministri

In questo clima, Macron ha avuto l’idea di calmare la collera e la rivolta annunciando il lancio del “grande dibattito nazionale”, “una riflessione profonda  e condivisa”  che dovrebbe cominciare il 15 gennaio. In tutta la Francia, i cittadini avranno la parola per tre mesi, per  proporre come riformare lo Stato, la democrazia, la fiscalità, la transizione ecologica (sic).

E’ in qualche modo la riedizione post-moderna dei  “cahiers de doléance”, i  quaderni delle lamentele che furono raccolti  per mesi  tra la popolazione nel  1789,  in previsione  dell’elezione degli Stati Generali, e che ebbero parte essenziale nel formare nel  popolo una coscienza rivoluzionaria.

Proprio per questo l’iniziativa  ha sparso sgomento e inquietudine nei ranghi ministeriali. “Ci vogliono sei mesi per organizzare tali dibattiti, è rischiosissimo!”, ha  confidato un ministro (anonimo) a France 2. “Si apre un vaso di Pandora”, sussurra un deputato macroniano.  Edouard Philippe (il primo ministro) e Bruno Le Maire (economia) vorrebbero il dibattito chiuso e limitato ad argomenti precisi. Effettivamente il governo ha fissato quattro temi, il cui tono paternalistico non sfuggirà:

“Per meglio accompagnare i francesi ad abitare, spostarsi, riscaldarsi”. “Rendere la nostra fiscalità più giusta, più efficace e  più competitiva”. “Fare evolvere la pratica della democrazia”,   “rendere lo Stato e i servizi pubblici più vicini ai francesi e più efficaci”. S’intende, senza  mettere in discussione le grandi  “conquiste della libertà”  della Erasmus Generation: “Pena di morte, diritto all’IVG (all’aborto)  e unioni civili  (LGBT)  non saranno sul tavolo”,  ha dichiarato in anticipo il portavoce del governo Benjamin Griveaux.

Altra incognita, i 36 mila sindaci a cui è affidata la realizzazione concreta del “gran dibattito”. Francois Baroin, il capo della Associazione dei Sindaci di Francia (AMF) ha suggerito discretamente ai sindaci di  “non incoraggiare i dibattiti”. Il gran timore di Macron in persona è che il popolo reclami  la reintroduzione dell’imposta sulla grandi fortune, una delle richieste roventi dei Gilet Gialli, e che lui ha cara perché convinto che grazie alle esenzioni,  “personalità con grandi fortune” verranno a stabilirsi in Francia e ad investire.

Ciò dà l’idea di quanto siano vecchie e superate  le idee e il sistema che i signori cercano di salvare, il globalismo liberista e l’austerità dei bilanci  secondo Maastricht, sotto  i colpi di maglio rivoluzionari.

“Perché”, spiega Arnaud Benedetti, accademico di storia, la rivolta dei Gilet Gialli nasce dalla ferita non cicatrizzata  del referendum del 2005”, quando i francesi votarono no al trattato di Maastricht che è stato imposto loro, “e il referendum lacerato”.  Assistiamo, dice, a “un ritirarsi spettacolare ed inquietante dall’adesione al quadro del ‘legale razionale’ “ da parte dei rivoltosi,  “che provoca dall’altra parte una reazione, una sorta di neo-reazionari che cementa in un irrepressibile movimento di autodifesa le forze politiche, intellettuali, amministrative, economiche aggrappate alla salvaguardia della loro posizione. Da una parte e dall’altra, si sta passando agli estremi”.

Karine Bechet-Golovko, la commentatrice franco-russa per Russia Today, accosta l’iniziativa di Macron ai “Cento Fiori di Mao”, quando il dittatore cinese proclamò che  avrebbe accettato nuove idee dal basso: “Lasciate cento fiori fiorire, cento scuole di pensiero comporsi”, e finì con  la fame, le stragi e i lager per  i diplomati  della Rivoluzione CulturaleL’idea di Macron è di inscenare una finzione e non cambiare niente.  I Gilet Gialli chiedono : 1) un calo significativo di tutte le tasse e imposte sui generi di prima necessità; 2)  L’introduzione del Referendum d’Iniziativa Cittadina su ogni materia (il che comporta la modifica della Costituzione); 3) un taglio a tutte le rendite salari, privilegi e pensioni degli eletti e degli alti dirigenti dello Stato”.  Insomma vera rivoluzione, tutto il potere al popolo.

Il risultato, preconizza Bechet-Golovko, sarà  per la Francia un “tempo dei Torbidi” simile al disordine sanguinoso che attraversò la Russia all’inizio del ‘600. E vede il primo indizio nella scelta da  parte di Macron della persona cui far gestire il grande dibattito nazionale  sanitizzandolo:  la senatrice Chantal Jouanno. Che ha dovuto dimettersi fra insulti e  minacce  appena s’è saputo che per questo compito, riceve  uno stipendio di 14.709 euro mensili –   praticamente  ciò che un Gilet Giallo spera di guadagnare in un anno.

Che dire?  Invidio la nettezza delle posizioni  in Francia:  i ministri “progressisti” e “democratici” che   vogliono chiamare l’esercito a sparare sulla folla rivelandosi della stessa pasta dei più retrivi ed ottusi nobili dell’Ancien Régime, palesemente non sentendo come concittadini e compatrioti questi rivoltosi che li disturbano; i rivoltosi che  si  battono  contro i parassiti pubblici e i loro grossi stipendi,  sempre più incattiviti e determinati.    La linea di conflitto qui è chiara, limpida. In Italia, la “linea” è sul far entrare 47 negri portatici qui da  scafisti tedeschi*, in una rissa e confusione demenziale, false lacrime di pietà, sconfitta sui principi su cui si doveva tener duro.  La prossima volta gli scafisti tedeschi porteranno seicento negri, e li accoglieremo. Dimenticato il punto centrale: il conflitto è  fra quelli che i soldi allo Stato li prendono, ed opprimono e taglieggiano tutti quelli che i soldi  allo Stato li danno.

https://i0.wp.com/www.maurizioblondet.it/wp-content/uploads/2019/01/schiappa.jpg?resize=260%2C300&ssl=1

* Secondo me ciò avviene perché in Italia c'è ancora un certo margine di tolleranza.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Massimo

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Re:Cenni di soluzione della Questione Maschile?
« Risposta #47 il: Gennaio 10, 2019, 19:09:13 pm »
In Francia la situazione sta deteriorandosi di brutto. Aspettiamoci il peggio. Diceva Metternich:" Quando Parigi starnuta, l'Europa si busca il raffreddore". E di Europa Metternich s'intendeva. Sono passati appena 230 anni dalla Rivoluzione Francese. Anche allora l'esercito del Re di Francia non era niente male. Ma non potè nulla contro il furore popolare. Come allora, sul trono di Francia c'è un imbecille succube di una donna. Ma almeno Maria Antonietta aveva pressapoco la stessa età di Luigi XVI, non del suo nonno. I gilet gialli rischiano di rivelarsi i nuovi sanculotti che porteranno alla ghigliottina la coppia presidenziale. Tanto più che si è recentemente dimesso (e non lo ha messo in risalto nessuno) il capo di Stato Maggiore francese: una cosa mai successa prima. Gran brutto segno. Bruttissimo segno.

Offline Vicus

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Re:Cenni di soluzione della Questione Maschile?
« Risposta #48 il: Gennaio 10, 2019, 21:29:26 pm »
In l'esercito (la Grande Muta la chiamano oltralpe) e le forze dell'ordine lavorano col gilet giallo addosso, e voltano le spalle ai superiori (v. YouTube) all'alzabandiera. I Gilet dal canto loro vorrebbero al governo il generale De Villiers. Quindi i propositi degli snowflakes sui giornali appaiono poco più che velleità.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Cenni di soluzione della Questione Maschile?
« Risposta #49 il: Gennaio 12, 2019, 19:28:45 pm »
Non ho visto questi disordini quando sono stato in Francia a dicembre scorso (anche se incendi per strada ce n'erano), ma la fonte è attendibile, anche se con qualche francesismo :D:
E' un vero bollettino di guerra e forse, per una volta il governo svedese (ma anche canadese e svizzero) ha ragione: fate scorte.

SUSANNA PACCIONE:
Buongiorno, vi scrivo dalla Francia dove sono immigrata dall’Italia nel 99. Sono una delle portavoci dell’insurrezione dei gilets jaunes, in Dordogna. Abbiamo bisogno del vostro aiuto, dell’aiuto di tutti. Dico insurrezione perché non si tratta più né di movimento né di manifestazione sociale, questi stadi sono già superati da un pezzo. Abbiamo a che fare con un potere esecutivo sordo ad ogni rivendicazione e che tenta di risolvere un problema politico con la repressione violenta. Contiamo oramai più di mille feriti e 12 morti, centinaia di gente arrestata, tribunali in panne e non molliamo. Sabato prossimo, verremo trattati come hooligans, ritireranno fuori i blindati e continueranno a picchiare selvaggiamente vecchi e donne [OK ho capito ma andiamo al sodo :)], a ferire mortalmente liceali, a gasare bambini. Questo mio post serve a far passare un solo ed unico messaggio : La violenza di cui vi fanno parte i media francesi é diventata disgraziatamente l’unica risposta umanamente possibile di fronte alla reazione del governo. Questo post é una bottiglia gettata in mare, spero il messaggio sia colto, letto e capito. Sono incaricata dal mio gruppo di contattarvi oltralpe per trasmettere quella realtà che tentano di nascondere senza alcuna vergogna.  Resto a vostra disposizione per altri chiarimenti, testimonianze, prove irrefutabili. Grazie

Abbiamo iniziato ad occupare, ognuno nel proprio villaggio o città un punto nevralgico [quindi: non sono semplici manifestazioni] perché il governo aveva deciso di aumentare la tassa sulla benzina per finanziare la transizione ecologica, il che non era vero. Insomma, Macron ha mentito e ha iniziato ad essere insultante ( siamo ignoranti,fumatori di sigarette che circolano con macchine inquinanti). La realtà è che sono mesi che ingoiamo rospi mostruosi (regali di milioni di euro a chi non ne ha bisogno e un trattamento fiscale allucinante per i più demuniti). Dunque abbiamo continuato a ritrovarci, a parlare tra noi e con le persone che passavano. Ci siamo resi conto che la popolazione era ai ferri corti. Anziani costretti a lavorare a 73 anni, madri che decidevano di non scaldare più la casa per comprare cibo piuttosto che elettricità… vi passo i dettagli, si piangeva ogni giorno davanti a situazioni insostenibili. Il 24 novembre molti di noi sono montati a Parigi. Pensavamo che sarebbe stato sufficiente essere numerosi per essere ascoltati. La sera stessa, abbiamo visto i tg mentire senza pudore sulle cifre; eravamo quattro gatti. Quelli che erano montati a Parigi si erano fatti bastonare dai CRS, erano traumatizzati sopratutto le signore di una certa età. Abbiamo preparato l’atto secondo, l’uno dicembre. Stavolta gli anziani sono restati e sono saliti a Parigi gente più giovane. La polizia ha controllato l’identità di chiunque voleva manifestare; chi mostrava i documenti è stato bloccato sui champs élysées come in una fan zone dalla quale non hanno potuto muoversi e quelli che non si sono sottomessi al controllo d’identità, perché non si è mai sentita una cosa del genere per manifestare, sono stati bloccati all’arco di trionfo e si sono fatti massacrare tutta la giornata. a questo punto le immagini violente hanno iniziato a circolare, ma si trattava di gente disarmata, che ha tentato di difendere la fiamma del soldato ignoto cantando la marsigliese, i black blocs fanno cosi?
Il giorno dopo, la gente piangeva per strada, è dura quando ti rendi conto che non sei più in democrazia; gli anziani che avevano già vissuto la resistenza tremavano di rabbia. I liceali hanno raggiunto il movimento due giorni dopo ed è stato un massacro, ragazzini sfigurati, occhi saltati, mani strappate dai flashball. Macron ha dato ordine di sparare sul suo popolo. Con la collaborazione delle televisioni che non fanno altro che diffondere immagini troncate. In sostanza, qui ci si chiede perché un governo che deve per forza conoscere le vere cifre dei simpatizzanti al movimento ( e siamo migliaia) tenti di provocare a tutti i costi una reazione violenta. Il 31 dicembre i suoi auguri di fine d’anno si sono ridotti ad un insulto deliberato verso la popolazione, trattandola di folla piena d’odio. Il punto è che ora la gente è veramente fuori di sé, ma vi assicuro che questo è il triste risultato di settimane di maltrattamenti e violenze, insulti e umiliazioni. Abbiamo in nostro possesso decine di filmati che confermano cio’ che vi scrivo. I prefetti hanno ordine di fare sparire tutto cio’ che c’è di giallo dalle strade :doh: :doh:, i porta voce come me si fanno imbarcare [=arrestare] tutti i sabati senza ragione, gli avvocati si fanno trascinare fuori dai tribunali dalla polizia, siamo tutti schedati da novembre ed il prossimo sabato si annuncia una carneficina, lo so che è dura da credere, siamo i primi a svegliarci tutte le mattine sperando che non sia vero. c’è modo di diffondere la nostra testimonianza in altro loco perché sti maledetti 2000 caratteri non bastano! per favore
« Ultima modifica: Gennaio 12, 2019, 22:22:44 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Cenni di soluzione della Questione Maschile?
« Risposta #50 il: Gennaio 12, 2019, 22:15:27 pm »
Hanno lasciato che venisse eletto Lolito Amore de Nonna perché la Le Pen gli faceva schifo?
CAZZI LORO.
Noi, ESSENDO ITALIANI, siamo stati più intelligenti di loro, e, quando siamo andati a votare, abbiamo lasciato loro, col cerino in mano.
Con le Marie Antoniette, dovrebbero saperlo meglio di noi, come fare.

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Re:Cenni di soluzione della Questione Maschile?
« Risposta #51 il: Gennaio 12, 2019, 22:49:59 pm »
Colpa anche di Attali che ha messo Macron sul trono e degli USA che ci vedono ancora come sciuscià del dopoguerra.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Cenni di soluzione della Questione Maschile?
« Risposta #52 il: Gennaio 12, 2019, 23:09:36 pm »
A votare non ci va solo quel disadattato sociopatico lì.
Se hanno fatto la cazzata di spianare la strada a quell' altro burattino, è semplicemente colpa loro punto. Loro la WWII l'hanno VINTA, non PERSA come noi per colpa di quel mentecatto del mascellone, dunque gli USA non c'entrano.
Viceversa, se noi non l' abbiamo fatta, il merito è, principalmente, di alcuni esponenti dell'attuale classe dirigente, i quali, negli ultimi anni, hanno fatto un meticoloso lavoro di controinformazione in rete sulla vera natura e il funzionamento della UE e della moneta unica.
Cosa, questa, che, da loro, è mancata completamente, complice anche la loro innata spocchia.

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Re:Cenni di soluzione della Questione Maschile?
« Risposta #53 il: Gennaio 12, 2019, 23:37:54 pm »
Il problema è che Soros può contare su uno stuolo di servi, non solo a Bruxelles ma anche tra i pezzenti.
Sai quanti ce ne sono di scugnizzi che si vendono per un piatto di lenticchie: università, carriera, persino moglie sotto l'ala dei poteri forti. Un amico (che l'aveva letto su un libro) diceva quarantamila solo in Italia.
E ci tocca avere a che fare con questi imbecilli, dal Parlamento al luogo di lavoro ai social. Ma la verità piano piano viene sempre a galla.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Cenni di soluzione della Questione Maschile?
« Risposta #54 il: Gennaio 13, 2019, 00:09:30 am »
Il problema è che Soros può contare su uno stuolo di servi, non solo a Bruxelles ma anche tra i pezzenti.
Sai quanti ce ne sono di scugnizzi che si vendono per un piatto di lenticchie: università, carriera, persino moglie sotto l'ala dei poteri forti. Un amico (che l'aveva letto su un libro) diceva quarantamila solo in Italia.
E ci tocca avere a che fare con questi imbecilli, dal Parlamento al luogo di lavoro ai social. Ma la verità piano piano viene sempre a galla.
Quarantamila persone su quarantasei milioni di aventi diritto al voto contano quanto una pisciata nel lago Trasimeno.

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Re:Cenni di soluzione della Questione Maschile?
« Risposta #55 il: Gennaio 13, 2019, 00:24:23 am »
Anche se il film descrive un'altra categoria il concetto è lo stesso (bisogna incollare il link)

Codice: [Seleziona]
https://youtu.be/iu7W5geQEXg?t=2481
Qui lo spiega anche meglio (sicuramente capisci l'inglese):

Codice: [Seleziona]
https://youtu.be/JSjxuJjgVHM?t=3180
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Re:Cenni di soluzione della Questione Maschile?
« Risposta #56 il: Gennaio 13, 2019, 01:29:22 am »
Mi limito ad osservare che non è che se uno è massone il suo voto viene conteggiato 10 volte.
Votare serve, e spesso è risolutivo, se ci sono rappresentanti degni di tale nome.
A maggio credo proprio che ne avremo la dimostrazione plastica.

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Re:Cenni di soluzione della Questione Maschile?
« Risposta #57 il: Gennaio 13, 2019, 01:46:02 am »
Ma chi influenza le elezioni con i media e con brogli? E che succede quando la maggioranza dei candidati sono compromessi coi poteri forti?
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Cenni di soluzione della Questione Maschile?
« Risposta #58 il: Gennaio 13, 2019, 14:22:57 pm »
Ma chi influenza le elezioni con i media e con brogli? E che succede quando la maggioranza dei candidati sono compromessi coi poteri forti?
1) se hai 2/3 della gente contro hai voglia a imbrogliare
2) si votano quelli che non lo sono

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Re:Cenni di soluzione della Questione Maschile?
« Risposta #59 il: Gennaio 13, 2019, 14:27:13 pm »
1) Con clientele e frammentazione politica si fanno stallare le riforme strutturali
2) Tutti i politici sono compromessi o vengono "persuasi" ad adeguarsi una volta sulla poltrona
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.