Da oggi noi uomini siamo ufficialmente matti. Chissà quale sarà l'inevitabile cura: internamento con rieducazione LGBT? Castrazione chimica?
Da tempo andavo dicendo che l'ideologia LGBT, che affolla non pochi siti maschili, ha come scopo ultimo la cancellazione della mascolinità. Questo significa anche che chi pensa che gli arcobaleno difenderanno i nostri diritti, sogna.
Ecco le prove:
New York, 9 gen – Secondo l’APA (American Psychological Association) “
la mascolinità tradizionale, segnata da stoicismo, competitività, dominio e aggressività è nel complesso, dannosa“.
Siamo di nuovo dunque davanti alla criminalizzazione “clinica” di tutte le qualità che rendono il sesso maschile, de facto, virile. Nella sua prima pubblicazione che esplica le linee guida per l’analisi di giovani uomini, l’associazione di psicologi stigmatizza
il precedente approccio alla psicoterapia definendolo troppo incentrato sul “maschio bianco” a scapito degli altri gender e delle persone appartenenti alle minoranze, una condotta pienamente coerente con i diktat del nuovo femminismo.[se non vi basta questo a capire cosa ci cucinano gli LGBT non so cos'altro vi ci vuole ]Questa nuova ricerca
rende merito alla prima ondata del femminismo grazie alla quale abbiamo una nuova consapevolezza. “Il modo in cui molti uomini sono stati educati” – cioè ad essere autosufficienti e in grado di prendersi cura di se stessi – “fa sì che essi si chiudano in loro stessi”. Parole sono di Fredric Rabinowitz ricercatore di psicologia presso l’Università di Redlands, in California. La “chiusura” nei confronti del mondo esterno
farebbe insorgere un maggior pericolo non solo per gli uomini di essere violenti [chi era quel tale che parlava di questo forum come covo di violenza?] nei confronti delle proprie compagne, ma anche verso loro stessi.
Dal 1999 al 2014 la percentuale di suicidi tra gli uomini bianchi americani è aumentata del 38%: in questo studio le cause sociali come
la perdita del lavoro, le crisi economiche o familiari sono da escludersi. I maschi sono portati alla disperazione per colpa di “questa visione della mascolinità che richiama l’immagine del cowboy silenzioso, alla John Wayne“. Inutile ricordare che i film western esistono sin dagli anni cinquanta e non hanno mai spinto al suicidio nessuno.
Fortunatamente, però, la medesima ricerca fornisce ai “cattivi” maschi una via di fuga: “Che cos’è il genere ormai negli anni 2010?”, si chiede Ryon McDermott, anch’egli ricercatore e psicologo presso l’Università del South Alabama. “
Non è più solo una questione di maschio-femmina, ci sono anche i non binary.” Per sfuggire ad ansia e depressione, dunque, nel mondo moderno ci si può scegliere il proprio sesso [insomma: o diventate tutti checche o in gabbia], sembra suggerire la ricerca.
https://www.ilprimatonazionale.it/esteri/gli-psicologi-americani-sentenziano-la-mascolinita-una-malattia-mentale-100496/?fbclid=IwAR3wbhSDbOfICxT7L9OKqS9Qam1XovjCFVJHZlaCD2bfhEBHk1gVNHDKWVw