Autore Topic: Il marciapiede  (Letto 1466 volte)

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Offline Vicus

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Re:Il marciapiede
« Risposta #1 il: Dicembre 26, 2018, 01:18:18 am »
Questo è nulla a confronto alla Shari'a che vige in certe aree francesi e inglesi (e non solo). Possiamo considerarle prove generali di un Occidente che si sta adeguando.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline gluca

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Re:Il marciapiede
« Risposta #2 il: Dicembre 26, 2018, 01:52:15 am »
Curiosamente, però, di dividere le classi nelle scuole, non se ne parla affatto.

Offline Vicus

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Re:Il marciapiede
« Risposta #3 il: Dicembre 26, 2018, 02:49:42 am »
Infatti. Dalla Sposa Meccanica:

CLASSI MISTE

Dopo cinquant'anni di classi miste a scuola, che dire dell'abbassamento nel quoziente eterosessuale?

Perché no? Se gli impieghi moderni sono neutri, non è forse necessario un sesso neutro che vi si accordi?


Pensate che un qualsiasi grosso bue sia un essere maschile?

Una struttura sessuale psicologicamente differenziata deriva dal far convivere ragazzi e ragazze nelle stesse classi?

Questa scena è destinata ad arricchirsi di richiami all'infanzia e alla tradizione nazionale, che arriva fino a Tom Sawyer e al piccolo edificio scolastico rosso [la scuola rurale], oltre che alla scuola progressista. Ma la co-educazione e l'educazione del bambino « simmetrica » o neutrale avevano radice in una serie di circostanze diverse da quelle attuali. La scuola costituita da un'unica aula era il risultato delle privazioni della vita di frontiera e la co-educazione era semplicemente dovuta al fatto che si poteva dare uno stipendio ad un solo insegnante per tutta la scuola. All'inizio quindi non si parlava dell'ideale della classe mista.
Oggi ci sono sia i mezzi economici che gli insegnanti e la co-educazione è divenuta un ideale. Le spiegazioni e la difesa di questo nuovo ideale sono scarse, e si riducono tutte ad una singola argomentazione ufficiale, e cioè che lo stare insieme « aiuta Johnny e Mary a capirsi reciprocamente ». Questo suggerimento curioso e poco plausibile nasconde un miscuglio di speranze, timori e inganni altrettanto promiscuo quanto la vecchia teoria e pratica del « dormire vestiti nello stesso letto » [secondo l'usanza puritana, i fidanzati dormivano insieme con l'uomo cucito in un sacco per evitare rapporti] tipica del New England. Quest'ultima istituzione perdura come « petting » e la co-educazione può esser considerata semplicemente la versione da scuola superiore e da università del dormire insieme vestiti.
« Mademoiselle » dell'aprile 1950 pubblica una favola per addormentare i bambini dal titolo Soluzione per due sconosciuti di Peggy Harding Love, che narra di Abbie « la quale va alle scuole superiori... per quattro anni ambivalenti », degli « scherzi grossolani negli angoli » e di come Abbie « divenne sempre più consapevole del ragazzo che le era seduto accanto ». Il nome di questo ragazzo entusiasmante è Ray. Per Abbie e Ray, come per la maggior parte degli studenti, le poche frasi citate costituiscono una descrizione abbastanza completa del significato e della funzione della scuola oggi. L'autorevolezza delle materie, l'entusiasmo di iniziare ad acquisire le discipline che sono state apprese da ogni mente civile: tutti questi aspetti dell'istruzione si perdono nella nebbia rosea che circonda gli studenti mentre diventano « consapevoli » della persona di sesso opposto seduta nel banco accanto.
La co-educazione, quindi, entra in questo libro come un segmento del mondo fantastico dell'uomo industriale. L'educazione è neutra in un mondo di parti sostituibili e consumabili. La tecnologia non ha bisogno né di persone né di cervelli ma di « mani ». Non rendendoci conto del processo automatico livellatore della scienza applicata, abbiamo lasciato che ci portasse al punto in cui gli stessi programmi di studio e la stessa aula servono per preparare ragazzi e ragazze ad un tempo, per la routine neutra e impersonale della produzione e della distribuzione.
Preoccupata dai problemi e dalle funzioni della differenziazione dei sessi, la dottoressa Mead in Male and Female non ci dice nulla di positivo sulla co-educazione. La competizione sessuale fra i giovanissimi è da lei giustamente considerata come un mezzo per sterilizzare il sesso. E dopo aver preso in esame i modelli dell'educazione dei bambini in società diverse, conclude che la maggior armonia e i rapporti tra adulti « più specificatamente sessuali » si verificano in quelle società dove « si trova una nettissima divisione tra il gruppo dei ragazzi e quello delle ragazze ». Ci sono tutti gli elementi di una commedia esilarante in una situazione in cui questa esponente dell'antropologia e della sociologia avverte gli studenti coscienziosi della nuova scienza che per divertirsi di più a letto bisogna amare « il terzo incomodo » ed evitare la classe mista. Quando la scienza più avanzata proclama che « la bisnonna aveva proprio ragione », ci si può aspettare che la giostra del tempo porti tante altre vendette. Broadway sarà presto matura per una com
media musicale di Rodgers e Hammerstein' sull'argomento di Male and Female.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline JAROD72

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Re:Il marciapiede
« Risposta #4 il: Dicembre 27, 2018, 21:31:04 pm »
Per il marciapiede è una sperimentazione che è partita dalla svezia.

Offline freethinker

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Re:Il marciapiede
« Risposta #5 il: Dicembre 28, 2018, 15:00:50 pm »
A proposito di società con ragazzi e ragazze che vivono esperienze completamente diverse, anche nel gioco, riuscite a immaginare  delle ragazzine inventare un gioco simile?

E' la "scena del marciapiede", da "mon oncle" di J. Tati  :lol:
Those who would give up essential liberty to purchase a little temporary safety deserve neither liberty nor safety.
Benjamin Franklin, Historical Review of Pennsylvania, 1759

Offline Vicus

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Re:Il marciapiede
« Risposta #6 il: Dicembre 28, 2018, 20:04:30 pm »
Si respira un senso di freschezza e libertà nel mondo descritto da quei film.

Chissà se l'esperimento del marciapiede funzionerà con turchi e ghanesi. Voi che dite? :lol:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.