Quando lo conobbi aveva ancora il padre, che del cattivo maestro era l' archetipo: gli aveva già programmato tutta la vita, non c'è bisogno che io specifichi in che modo.
Dopo un po' lo perse, poco dopo che io avevo perso il mio.
Fu allora che io, con molto tatto e delicatezza, cominciai a smontare una ad una tutte le balle che il padre (che era una brava persona, ma anziana, e totalmente invulnerabile ai cambiamenti avvenuti nella società negli ultimi 40 anni: il progetto di vita che aveva fatto per lui poteva andar bene negli anni 60, non oggi) gli aveva inculcato: in buona sostanza, gli feci capire che, il mondo di oggi, è perfettamente antitetico rispetto a quello nel quale aveva vissuto suo padre ai tempi della sua giovinezza, dunque, quello che andò bene al tempo per il padre, NON poteva più andar bene OGGI per lui, dato che, a differenza degli anni 60, oggi, il rischio di trovarsi con un pugno di mosche in mano e il culo per terra è altissimo, e, per uno come lui, che un po' di beni al sole li ha, NON vale ASSOLUTAMENTE la pena correrlo.
Una "pillola rossa" grande come un uovo di pasqua, insomma.
Trattandosi di una persona decisamente intelligente, tuttavia, la deglutì.
Capito PERCHE' mi ringrazia ancora oggi?