Autore Topic: Meglio le donne italiane o le straniere?  (Letto 30753 volte)

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Offline gluca

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Re:Meglio le donne italiane o le straniere?
« Risposta #45 il: Gennaio 15, 2019, 12:35:36 pm »
Anch'io sono convinto che la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna sia la forma più funzionale di organizzazione della società, nonché la più efficiente.
Ma a una condizione, ovvero che la donna faccia la casalinga, e non per costrizione, ma perché contenta di farlo, come mia madre.
Far lavorare le donne oggi, nel pieno della più colossale crisi da sovraproduzione di tutti i tempi, con la metà della popolazione divisa tra disoccupati e sottoccupati, è un nonsenso sotto tutti i punti di vista.
Quando furono spinte a farlo, un motivo c'era: allora, tutto era "labour intensive", e la forza lavoro disponibile era meno di quella che serviva, anche perché la popolazione maschile in età lavorativa era stata in parte decimata dalla guerra. Fu indubbiamente una colossale cazzata, dettata solo dalla cupidigia di vedere il PIL crescere a due cifre tipo Cina, ma allora non ci si rese conto del danno colossale che si stava facendo, nel momento in cui si andava a toccare uno degli equilibri più delicati su cui si è sempre retta, per millenni, la società umana. Ma ormai è stata fatta, e indietro non si torna. Nessuna donna accetterebbe, oggi, di tornare a fare la casalinga a tempo pieno.
Oggi, dopo 4 decenni di crescita costante e cospicua della produttività del lavoro per via del progresso tecnologico, è l'esatto contrario: non c'è più abbastanza lavoro per darne a tutti.
Paradossalmente, oggi, dal mio punto di vista, sarebbe molto più funzionale un' economia pianificata di stampo socialista.
Quello che ne erano, al tempo, alcuni dei principali difetti, oggi, sarebbero pregi: la scarsa produttività, per la società nostra, sarebbe una mano santa, perché permetterebbe di risolvere il problema della disoccupazione, e il livellamento dei redditi, dal punto di vista della QM, un' altra mano santa, perché farebbe cessare il puttaneggiamento giovanile delle donne dietro agli alfa, con conseguente impennata della natalità, anche a causa della minore pressione lavorativa (è noto che la DDR, al tempo, avesse tassi di natalità due volte la BDR, anche per via del fatto che la pressione lavorativa sulle donne era assai inferiore e che queste disponessero di una serie di leggi estremamente azzeccate a tutela della stessa: asili nido gratis per tutte, congedi di maternità lunghissimi, eccetera eccetera; inoltre, la casa assegnata dallo stato, non incentivava i divorzi per accaparrarsela).
Ovviamente non sto parlando della Stasi e porcherie varie, ma solo dell' impianto economico.
La società ideale non esiste. Esiste solo, per ogni periodo storico, quella più adatta alle caratteristiche di quel dato luogo in quel dato momento, e, qui da noi, secondo me, è fuori di dubbio che, il capitalismo, abbia fatto il suo tempo, anche perché, se ci stiamo lentamente estinguendo, il motivo è da ricercarsi lì.
N.B.
Il sottoscritto è sempre stato un keynesiano convinto, NON un socialista.
Soltanto, nel corso degli anni ho capito una cosa: che il capitalismo "buono", quello dell' Italia del boom, con le nazionalizzazioni e quant'altro, non è altro che uno specchietto per le allodole. Questo, perché ha un difetto enorme: non ha gli anticorpi per resistere alla propria degenerazione, e, di conseguenza, non appena si verificano le condizioni, inizia un rapido processo di involuzione che lo porta a diventare, nel giro di qualche lustro, una sorta di neofeudalesimo, innescando una spirale autodistruttiva sia a livello economico che sociale, alla fine della quale, l'unico sbocco è rappresentato dalla sua implosione, con tutto ciò che ne consegue.
Il capitalismo, per sua stessa natura, può essere solo totalitario. Il capitalismo "buono" è solo una pia illusione.
« Ultima modifica: Gennaio 15, 2019, 12:51:49 pm da gluca »

Offline Vicus

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Re:Meglio le donne italiane o le straniere?
« Risposta #46 il: Gennaio 15, 2019, 12:47:26 pm »
Mi dispiace per te, ma io l'ho visto e lo vedo eccome, nel senso che nella mia cerchia sociale le donne straniere sposate con uomini italiani sono in prevalenza buone mogli che aiutano il marito in casa e, se c'e' bisogno, anche economicamente con piccole o grandi occupazioni e, comunque, hanno un marito con una posizione economica del tutto ordinaria e comparabile alla propria.

Esistono pure le gold diggers, ovviamente, ma forse per la legge del "similes cum similibus " non ne incontro tante nella mia vita sociale.(IN ALTRE PAROLE: non frequento i ricchi con la moglie-trofeo, perche' io stesso sono un tizio qualunque).

Ogni esperienza fa storia a se', ma bisogna vedere anche di quali straniere si parla. Per quanto mi riguarda ho molte remore a dire che nere, sudamericane e  est-europee sono migliori a prescindere, ciascuna di queste per motivi specifici.
Inoltre ritengo che una straniera, se e' nata o ha vissuto a lungo in Italia tende a ragionare come un'italiana e quindi non c'e' vantaggio a scegliere lei invece di una connazionale.
Non metto in dubbio le tue esperienze, ma resta la domanda sul perché, visto anche il noto pregiudizio che c'è in Asia verso gli occidentali, non abbiano scelto uomini del loro Paese. Da me gli immigrati asiatici si vedono e si sposano solo tra loro, raramente vedo coppie miste.
Nella mia breve esperienza con asiatiche (su Skype, visti i costi del viaggio) non ho visto alcuna differenza con le occidentali: indulgenza verso il divorzio, mentalità da carriera, fissa per sport maschili (canoa, speleologia, una voleva scalare le pareti rocciose con i figli nel marsupio) presunzione e stranezze assortite.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Rivarol

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Re:Meglio le donne italiane o le straniere?
« Risposta #47 il: Gennaio 15, 2019, 12:53:25 pm »
Paradossalmente, oggi, dal mio punto di vista, sarebbe molto più funzionale un' economia pianificata di stampo socialista.
Quello che ne erano, al tempo, alcuni dei principali difetti, oggi, sarebbero pregi: la scarsa produttività, per la società nostra, sarebbe una mano santa, perché permetterebbe di risolvere il problema della disoccupazione, e il livellamento dei redditi, dal punto di vista della QM, un' altra mano santa, perché farebbe cessare il puttaneggiamento giovanile delle donne dietro agli alfa, con conseguente impennata della natalità, anche a causa della minore pressione lavorativa (è noto che la DDR, al tempo, avesse tassi di natalità due volte la BDR, anche per via del fatto che la pressione lavorativa sulle donne era assai inferiore e che queste disponessero di una serie di leggi estremamente azzeccate a tutela della stessa: asili nido gratis per tutte, congedi di maternità lunghissimi, eccetera eccetera; inoltre, la casa assegnata dallo stato, non incentivava i divorzi per accaparrarsela).

Piccolo OT.
Bisogna anche dire che molta gente, erroneamente, pensa che il liberalismo-progressista-proimmigrazione di oggi sia una forma di comunismo. In realtà il comunismo, quello vero, non ha nulla a che spartire con l'ideologia dominante di oggi. Tale ideologia viene continuamente bollata come "comunista", il che è assolutamente sbagliato.
Se uno va a vedere come funzionavano le società comuniste storiche capisce immediatamente che erano società molto più conservatrici di quanto si possa pensare. Non è un caso che il femminismo sia arrivato molto in ritardo nei paesi ex comunisti.

Offline gluca

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Re:Meglio le donne italiane o le straniere?
« Risposta #48 il: Gennaio 15, 2019, 12:54:16 pm »
Verissimo.
Le patacche progressiste nel socialismo ce le hanno infilate a forza nei paesi occidentali negli anni 70, per acchiappare qualche voto in più perché volevano andare al potere a tutti i costi.
Solo qualche decennio fa, uno come Vladimir Luxuria , in una qualsiasi sezione del PCI, sarebbe stato sbattuto fuori a calci in culo.
http://www.ilgiornale.it/news/politica/sinistra-politicamente-corretta-che-settantanni-deride-e-1386748.html

Offline gluca

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Re:Meglio le donne italiane o le straniere?
« Risposta #49 il: Gennaio 15, 2019, 15:48:07 pm »
Aggiungo un'ultima considerazione.
Il sistema socialista, nei fatti, finora, è stato l'UNICO che sia riuscito a realizzare CONCRETAMENTE la parità uomo/donna.
In Unione Sovietica, le donne andavano sì in missione nello spazio, come qui e molto prima di qui, ma LE VEDEVI PURE AD ATTAPPARE LE BUCHE PER STRADA, cosa che, QUI, non si è MAI vista.
Non a caso, alla maggior parte di loro, il socialismo, non piaceva affatto, perché la parità, nei fatti, le prime a NON volerla, SONO PROPRIO LORO, dato che, con la parità VERA, diritti e DOVERI, avrebbero solo da RIMETTERCI.

Offline TheDarkSider

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Re:Meglio le donne italiane o le straniere?
« Risposta #50 il: Gennaio 15, 2019, 16:26:14 pm »
Non metto in dubbio le tue esperienze, ma resta la domanda sul perché, visto anche il noto pregiudizio che c'è in Asia verso gli occidentali, non abbiano scelto uomini del loro Paese. Da me gli immigrati asiatici si vedono e si sposano solo tra loro, raramente vedo coppie miste.
E' difficile dare una risposta in generale, ogni paese dell'Asia "profonda" fa storia a se'.

Tutto sommato, e nonostante le mie esperienze, in generale hai ragione. Di regola una donna nel suo periodo di massimo valore sessuale, cioe' da giovane nubile, tende a sposare un uomo del suo paese anche perche', normalmente, avra' un sacco di corteggiatori tra cui scegliere.
Ci sono anche donne che preferiscono o si innamorano di occidentali ma tutto sommato non sono la regola.

Ed e' vero che tante si rivolgono al "mercato estero" quando hanno bisogno urgente di soldi e non sono piu' attraenti per gli uomini del proprio paese perche', ad esempio, hanno la famiglia a carico e/o hanno figli da mantenere e/o non sono piu' giovani.


Nella mia breve esperienza con asiatiche (su Skype, visti i costi del viaggio) non ho visto alcuna differenza con le occidentali: indulgenza verso il divorzio, mentalità da carriera, fissa per sport maschili (canoa, speleologia, una voleva scalare le pareti rocciose con i figli nel marsupio) presunzione e stranezze assortite.
Bisogna vedere di quale classe sociale erano le donne che hai contattato, pero': e' chiaro che se contatti donne laureate di estrazione urbana e borghese troverai una mentalita' materialista non molto diversa da quella occidentale.
Se vuoi donne piu' all'antica devi cercare nelle citta' piccole o nei paesi di campagna e devi evitare donne troppo istruite: qui diro' una cosa un po' qualunquista, ma purtroppo piu' le donne studiano piu' peggiorano come compagne perche' diventano superbe e carrieriste.
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina

Offline Vicus

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Re:Meglio le donne italiane o le straniere?
« Risposta #51 il: Gennaio 15, 2019, 18:46:49 pm »
Bisogna vedere di quale classe sociale erano le donne che hai contattato, pero': e' chiaro che se contatti donne laureate di estrazione urbana e borghese troverai una mentalita' materialista non molto diversa da quella occidentale.
E infatti erano tutte laureate, una era "architetto" a Singapore e dopo una sola chiamata già pretendeva che attraversassi il mondo per bere un caffé con lei. Un'altra mi vedeva come accompagnatore in cordate coi pargoli sulla schiena. E' uno stile di vita più americano che asiatico.
Citazione
qui diro' una cosa un po' qualunquista, ma purtroppo piu' le donne studiano piu' peggiorano come compagne perche' diventano superbe e carrieriste.
Malgrado la retorica femminista mi pare una verità con cui dobbiamo fare i conti: carriera e cura della prole si escludono a vicenda.
Alle donne di una volta non interessava neppure studiare, solo dopo le hanno convinte che se non imitavano gli uomini non erano nessuno, coi risultati che vediamo.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Warlordmaniac

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Re:Meglio le donne italiane o le straniere?
« Risposta #52 il: Gennaio 16, 2019, 12:13:28 pm »
Non a caso, alla maggior parte di loro, il socialismo, non piaceva affatto, perché la parità, nei fatti, le prime a NON volerla, SONO PROPRIO LORO, dato che, con la parità VERA, diritti e DOVERI, avrebbero solo da RIMETTERCI.
Concetto talmente vero che lo si dovrebbe tatuare addosso.

Offline Warlordmaniac

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Re:Meglio le donne italiane o le straniere?
« Risposta #53 il: Gennaio 16, 2019, 12:20:07 pm »
Anch'io sono convinto che la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna sia la forma più funzionale di organizzazione della società, nonché la più efficiente.
Ma a una condizione, ovvero che la donna faccia la casalinga, e non per costrizione, ma perché contenta di farlo, come mia madre.
Far lavorare le donne oggi, nel pieno della più colossale crisi da sovraproduzione di tutti i tempi, con la metà della popolazione divisa tra disoccupati e sottoccupati, è un nonsenso sotto tutti i punti di vista.
Quando furono spinte a farlo, un motivo c'era: allora, tutto era "labour intensive", e la forza lavoro disponibile era meno di quella che serviva, anche perché la popolazione maschile in età lavorativa era stata in parte decimata dalla guerra. Fu indubbiamente una colossale cazzata, dettata solo dalla cupidigia di vedere il PIL crescere a due cifre tipo Cina, ma allora non ci si rese conto del danno colossale che si stava facendo, nel momento in cui si andava a toccare uno degli equilibri più delicati su cui si è sempre retta, per millenni, la società umana. Ma ormai è stata fatta, e indietro non si torna. Nessuna donna accetterebbe, oggi, di tornare a fare la casalinga a tempo pieno.
Oggi, dopo 4 decenni di crescita costante e cospicua della produttività del lavoro per via del progresso tecnologico, è l'esatto contrario: non c'è più abbastanza lavoro per darne a tutti.
Paradossalmente, oggi, dal mio punto di vista, sarebbe molto più funzionale un' economia pianificata di stampo socialista.
Quello che ne erano, al tempo, alcuni dei principali difetti, oggi, sarebbero pregi: la scarsa produttività, per la società nostra, sarebbe una mano santa, perché permetterebbe di risolvere il problema della disoccupazione, e il livellamento dei redditi, dal punto di vista della QM, un' altra mano santa, perché farebbe cessare il puttaneggiamento giovanile delle donne dietro agli alfa, con conseguente impennata della natalità, anche a causa della minore pressione lavorativa (è noto che la DDR, al tempo, avesse tassi di natalità due volte la BDR, anche per via del fatto che la pressione lavorativa sulle donne era assai inferiore e che queste disponessero di una serie di leggi estremamente azzeccate a tutela della stessa: asili nido gratis per tutte, congedi di maternità lunghissimi, eccetera eccetera; inoltre, la casa assegnata dallo stato, non incentivava i divorzi per accaparrarsela).
Ovviamente non sto parlando della Stasi e porcherie varie, ma solo dell' impianto economico.
La società ideale non esiste. Esiste solo, per ogni periodo storico, quella più adatta alle caratteristiche di quel dato luogo in quel dato momento, e, qui da noi, secondo me, è fuori di dubbio che, il capitalismo, abbia fatto il suo tempo, anche perché, se ci stiamo lentamente estinguendo, il motivo è da ricercarsi lì.
N.B.
Il sottoscritto è sempre stato un keynesiano convinto, NON un socialista.
Soltanto, nel corso degli anni ho capito una cosa: che il capitalismo "buono", quello dell' Italia del boom, con le nazionalizzazioni e quant'altro, non è altro che uno specchietto per le allodole. Questo, perché ha un difetto enorme: non ha gli anticorpi per resistere alla propria degenerazione, e, di conseguenza, non appena si verificano le condizioni, inizia un rapido processo di involuzione che lo porta a diventare, nel giro di qualche lustro, una sorta di neofeudalesimo, innescando una spirale autodistruttiva sia a livello economico che sociale, alla fine della quale, l'unico sbocco è rappresentato dalla sua implosione, con tutto ciò che ne consegue.
Il capitalismo, per sua stessa natura, può essere solo totalitario. Il capitalismo "buono" è solo una pia illusione.
Sarai keynesiano ma Marx non diceva cose differenti: l'economia socialista non era considerata la migliore di tutte ma semplicemente la diretta conseguenza del capitalismo. Per Marx anche il sistema socialista dovrà essere sostituito da un altro sistema economico più efficiente.

Offline gluca

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Re:Meglio le donne italiane o le straniere?
« Risposta #54 il: Gennaio 16, 2019, 12:32:59 pm »
Io la vedo così.
Il capitalismo keynesiano gestito correttamente è, di gran lunga, il sistema più efficiente per quanto riguarda la creazione della ricchezza: va benissimo per ricostruire un paese dalle macerie di una guerra o per sviluppare rapidamente un paese in via di sviluppo, dato che, in tali condizioni, crea molta ricchezza nel giro di pochi lustri (il famoso moltiplicatore keynesiano), ma non è adatto a gestire nel lungo termine l'economia di un paese sviluppato, perché permette a molti individui di accumulare ingenti ricchezze, che, puntualmente, essi useranno per trasformarlo in una plutocrazia feudale (quello che hanno fatto i banchieri in Italia).

Offline Vicus

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Re:Meglio le donne italiane o le straniere?
« Risposta #55 il: Gennaio 16, 2019, 14:55:36 pm »
Dunque, vediamo: il capitalismo è totalitario ma il socialismo con la Stasi va bene. Anzi, fa fare la fila alle donne sotto casa nostra, specialmente se abbiamo da dar loro qualche biro e calza in nylon. E poi, ci sono i socialisti Soros e Attali alla UE (detta UERSS) che ci stanno preparando il paradiso, cosa volere di più.
Anche se Attali (qualcuno li ha mai votati questi qui) si sente così sicuro che già parla di "macchine per uccidere" per tutti, quella sì è libertà. Nel frattempo possiamo sperare che, bussando alla porta col cappello in mano, ci diano un piatto di minestra.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline gluca

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Re:Meglio le donne italiane o le straniere?
« Risposta #56 il: Gennaio 16, 2019, 15:08:46 pm »
L' EURSS è la sintesi perfetta del peggio del sistema sovietico e del capitalismo americano.
Sia il socialismo che il capitalismo hanno pregi e difetti, come ho cercato di spiegare, senza paraocchi, sopra.
Qui siamo, semplicemente riusciti nella non facile impresa di prendere il peggio dell' uno e dell' altro sistema, quando, secondo me, quello che andrebbe fatto, è esattamente il contrario.
Che lo si ammetta o no, il fatto che l'uno per cento degli individui possa accumulare mezzi economici smisurati E' un problema , perchè NON C'E' MODO di impedire loro di usarli contro il restante 99% (che è quello che stanno facendo da 30 anni a questa parte), e i danni che fanno in questo modo sono incalcolabili e sotto gli occhi di tutti, sia a livello sociale che economico.
Per quanto riguarda i due personaggi di cui sopra, pure io posso definire me stesso come la reincarnazione di Cristo, se trovo qualche coglione che se la beve.

Offline gluca

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Re:Meglio le donne italiane o le straniere?
« Risposta #57 il: Gennaio 16, 2019, 15:25:19 pm »
In soldoni:
Se a uno va bene una società di tipo feudale, poi non può lamentarsi dello ius primae noctis, perché fa parte del pacchetto.

Offline Vicus

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Re:Meglio le donne italiane o le straniere?
« Risposta #58 il: Gennaio 16, 2019, 16:17:25 pm »
Per quanto riguarda i due personaggi di cui sopra, pure io posso definire me stesso come la reincarnazione di Cristo, se trovo qualche coglione che se la beve.
C'è persino chi si beve la favola del paradiso socialista. Chissà chi lo realizzerà, Attali Jr e i suoi sodali. O a quella dello ius primae noctis:

«Lo ius primae noctis è una straordinaria fantasia che il medioevo ha creato, che è nata alla fine del medioevo, ed a cui hanno creduto così tanto, che c'era quasi il rischio che qualcuno volesse metterlo in pratica davvero, anche se non risulta che sia mai successo davvero.
In realtà è una fantasia: non è mai esistito.»
(Alessandro Barbero)
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline gluca

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Re:Meglio le donne italiane o le straniere?
« Risposta #59 il: Gennaio 16, 2019, 16:22:53 pm »
Figurati, c'è pure chi si beve ancora la favola del socialismo buono. Chissà chi lo realizzerà, Attali Jr e i suoi sodali
Bersi quella del capitalismo buono, nel 2019, è pure peggio.
Dal 1989 son passati 30 anni, ci poteva stare se fossero passati 30 mesi.
http://www.affaritaliani.it/esteri/germania-iil-69-dei-tedeschi-dell-est-rimpiange-la-ddr-436269.html