In realtà, l'economia della DDR, assieme a quella della Cecoslovacchia, era la più avanzata del blocco socialista.
Tanto che, molte cose, le esportavano con successo anche nei paesi occidentali, dato che erano competitive a livello di qualità prezzo e di qualità discreta, in alcuni casi più che buona.
Ricordo la macchina fotografica Praktica che acquistò mia sorella negli anni 80, o il piano Petrof che ho a casa.
Anche per l'elettronica e l'informatica erano abbastanza avanti, anche se non a livello dei paesi occidentali (ma avevano cominciato ad investirci più tardi): producevano per il mercato locale anche dei PC tipo Atari con una CPU tipo Motorola 68000.
Era decisamente arretrato invece il settore automotive, fermo, come tecnologia, agli anni 60. Solo l' URSS e la Cecoslovacchia lo rimodernarono in modo sostanziale, ma nella seconda metà degli anni 80.
Comunque, il sistema economico non è che c'entrasse molto con la Stasi. Quelle erano scelte politiche.
E quello della Germania Est, a parte alcuni settori tipo le auto, funzionava abbastanza bene.
Del resto è noto che l'economia pianificata funziona molto meglio nei paesi piccoli, al tempo ci fecero studi sopra al riguardo (vantaggi comparati, ecc.).
E va detto che i risultati che ottennero li ottennero con un handicap in partenza enorme: dovevano ricostruire migliaia e migliaia di abitazioni e fabbriche rase al suolo dalla guerra, non solo senza i soldi degli americani, ma pagando enormi danni di guerra all' URSS (portarono via intere fabbriche, col treno, dopo averle smontate).