Autore Topic: Il futuro della nostra società  (Letto 1967 volte)

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Offline Domenico

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Il futuro della nostra società
« il: Gennaio 26, 2019, 23:24:03 pm »
Alla luce degli avvenimenti a livello politico degli ultimi anni, e di una vera parità tra i sessi, quale società potremmo auspicarci in un un futuro, da un punto  di vista di struttura economico-sociale? Una società più di tipo contadino, come era nel passato, e quello su cui io stesso ho spesso espresso un parere favorevole? Oppure una società simile a quella odierna, ossia industrializzata, ecc, ma con dei cambiamenti ad essa? E soprattutto, che tipo di rapporto ci dovrebbe essere con le tecnologie, in una ipotetica società futura?
In che modo questo cambiamento potrebbe essere realizzato?

Offline freethinker

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Re:Il futuro della nostra società
« Risposta #1 il: Gennaio 27, 2019, 09:50:32 am »
Alla luce degli avvenimenti a livello politico degli ultimi anni, e di una vera parità tra i sessi, quale società potremmo auspicarci in un un futuro, da un punto  di vista di struttura economico-sociale? Una società più di tipo contadino, come era nel passato, e quello su cui io stesso ho spesso espresso un parere favorevole? Oppure una società simile a quella odierna, ossia industrializzata, ecc, ma con dei cambiamenti ad essa? E soprattutto, che tipo di rapporto ci dovrebbe essere con le tecnologie, in una ipotetica società futura?
In che modo questo cambiamento potrebbe essere realizzato?
Domenico, questa è veramente una bella domanda!  Non c'è dubbio che, nella società occidentale, le basi naturali della civiltà stessa siano state stravolte negli ultimi anni, in nome di un modernismo e di un "progresso" che non solo non faranno progredire proprio nulla, ma avranno effetti catastrofici sull'intera società civile.
Quando tanti paesi, in nome dell'uguaglianza tra uomini e donne, creano leggi che permettono di giudicare le persone in base al sesso, vale a dire decretano per legge che la legge NON è uguale per tutti, che tipo di giustizia puoi ragionevolmente aspettarti? Al massimo, quella che sancisce l'intoccabilità della nuova razza delle ariane!

Oppure: quale contributo alla società potremo aspettarci da una generazione cresciuta nelle scuole a femminismo e gender?
E' più che evidente che ci vuole un "reset" hardware, come il tasto da premere sul computer quando si è creata una situazione di instabilità tale da non essere più gestibile dal sistema operativo; alcuni su questo forum prevedono che questo reset avrà la forma di una gravissima crisi economica e non credo che siano lontani dalla realtà.

In tale evenienza, la logica conseguenza di una tale gravissima crisi (che potrebbe anche sfociare in guerra civile), sarebbe inevitabilmente il ritorno ad un'economia di sopravvivenza, alla coltivazione di orti e piccoli allevamenti di animali da utilizzare per l'alimentazione (galline, conigli, maiali ecc.) E, in un contesto simile, puoi immaginare che fine farebbero le lamentazioni femminili su fessbuc; semplicemente, morirebbero di morte naturale :lol:

Poi, da lì si potrebbe ripartire per cominciare ad utilizzare le tecnologia in modo più corretto: non contro l'uomo, ma come dovrebbe sempre essere, a favore dell'uomo (e della donna, ma senza esagerare, perchè è sicuramente più faticoso zappare che lavare i piatti).
Fortunatamente la tecnologia ci ha fornito strumenti che potrebbero esserci utili e ci permetterebbero di non ripartire da zero (pensiamo a pannelli solari, pale eoliche e micro-turbine), ma secondo me ci andremmo molto vicini (alla società contadina dei nostri nonni).
Riassumendo: piccole comunità, dove si riscoprirebbero i valori veri della vita; e, ultimo ma non ultimo, abolizione delle migliaia di leggi inutili, se non dannose e grottesche, che sono state create ad arte per arrivare al completo sfacelo attuale. Che non a caso, ci richiede l'Europa. 
Those who would give up essential liberty to purchase a little temporary safety deserve neither liberty nor safety.
Benjamin Franklin, Historical Review of Pennsylvania, 1759

Offline Vicus

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Re:Il futuro della nostra società
« Risposta #2 il: Gennaio 27, 2019, 14:24:57 pm »
Il mondo del futuro sarà scadente sotto il profilo consumistico, e somiglierà agli scenari "postbellici" cui ci stanno abituando da anni manga e telefilm: coltivazione diretta delle derrate anche in città, autonomia alimentare ed energetica, pochi beni d'uso si lunga durata. E' uno scenario su cui ormai non ci sono dubbi: già in diverse metropoli la gente coltiva verdure sui balconi o le raccoglie dai cigli della strada, si installano alveari nei parchi pubblici ed è invalso l'uso dei pannelli solari.
Citazione
Oppure: quale contributo alla società potremo aspettarci da una generazione cresciuta nelle scuole a femminismo e gender?
E' più che evidente che ci vuole un "reset" hardware, come il tasto da premere sul computer quando si è creata una situazione di instabilità tale da non essere più gestibile dal sistema operativo; alcuni su questo forum prevedono che questo reset avrà la forma di una gravissima crisi economica e non credo che siano lontani dalla realtà.
Uno dei lati positivi di tutto ciò è che spazzerà via (per mancanza di fondi pubblici) tutti i parafernalia che hanno condotto la civiltà alla catastrofe, dal femminismo alle paturnie gender, dalle trasmissioni tossiche sui media a modelli pseudofamiliari e procreativi al di fuori di ogni raziocinio.

Sta nascendo un mondo in cui saremo liberi di essere uomini, senza femministe e LGBT a romperci le scatole e darci lezioni persino nei nostri spazi.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Domenico

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Re:Il futuro della nostra società
« Risposta #3 il: Gennaio 27, 2019, 23:36:43 pm »

E' più che evidente che ci vuole un "reset" hardware, come il tasto da premere sul computer quando si è creata una situazione di instabilità tale da non essere più gestibile dal sistema operativo; alcuni su questo forum prevedono che questo reset avrà la forma di una gravissima crisi economica e non credo che siano lontani dalla realtà.

In tale evenienza, la logica conseguenza di una tale gravissima crisi (che potrebbe anche sfociare in guerra civile), sarebbe inevitabilmente il ritorno ad un'economia di sopravvivenza, alla coltivazione di orti e piccoli allevamenti di animali da utilizzare per l'alimentazione (galline, conigli, maiali ecc.) E, in un contesto simile, puoi immaginare che fine farebbero le lamentazioni femminili su fessbuc; semplicemente, morirebbero di morte naturale :lol:


Sicuramente molti di voi avranno sentito parlare di alcuni giovani, i quali in precedenza facevano un lavoro del tipo impiegato in banca, o un qualcosa di simile, e tutto ad un tratto rinunciano alla propria professione per andare ad aprirsi una impresa agricola, o comunque un lavoro che abbia piu a che fare con la natura, rispetto alle attività precedenti.
Questo sembra essere un fenomeno che sembra essersi acuito appunto nel periodo della crisi economica, quando la delusione della crisi ha portato appunto a  questo. Noto inoltre, specie nei piu giovani, una sorta di malessere verso un certo tipo di società, anche se magari attraverso qualche timida affermazione e non in maniera cosi radicale dal volere tornare ad una società contadina.

Parlando al riguardo di un certo "reset" del sistema, come auspicato da Freetinker e dallo stesso Vicus, entrambi parlavate di un reset che dovrebbe avvenire con una grave crisi economica; considerato che la crisi economica del 2008, seppur grave, ha portato solo ad alcuni timidi miglioramenti nella nostra società, e che secondo alcuni analisti, il 2019 è il potenziale anno di inizio per una nuova crisi economica,

https://www.nytimes.com/2018/12/10/style/2019-financial-crisis.html
https://www.forbes.com/sites/raulelizalde/2018/12/17/another-warning-that-a-2019-recession-is-coming/

questo potrebbe essere il segnale definitivo per un cambiamento nella società?
Nel senso che all'insorgere cosi rapido di due crisi economiche, la gente si renda conto molto piu chiaramente della bolla  in cui abbiamo vissuto, e verranno proposti cambiamenti molto piu radicali, questa volta a livello politico, e non semplicemente come contributo di singoli cittadini?

Per quanto riguarda il rapporto con la tecnologia, noto invece un maggiore disinteresse da parte delle persone verso di essa, anche se il tutto va preso con le pinze: basti pensare alle sentenze emesse sulla pericolosità dei telefoni cellulari, oppure al fatto che una nazione come la Francia ponga il divieto di cellulari a scuola, dopo anni in cui i tablet per i bambini venivano addirittura incoraggiati come "educare i ragazzi alle nuove tecnologie".

https://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/francia-niente-cellulare-a-scuola-il-divieto-diventa-legge_3144748-201802a.shtml

Per non dire delle lamentele che spesso noi stessi abbiamo sui telefonini, o sul fatto che le automobili siano una tecnologia positiva oppure no,oppure una sorta di resistenza verso tecnologie come le auto a guida autonoma, o l'intelligenza artificiale ( cosiddette tecnologie del futuro).

L'impressione che ho, è come se vi sia un certo cambiamento nel rapporto con la tecnologia, ma vi sia una certa riluttanza a passare da una società industriale come lo siamo ora, ad una società simile a quella del passato: ho notato una tendenza, al momento di criticare la società di oggi, al puntare il dito contro la globalizzazione, il capitalismo, come se essi stessi non esistessero dalla notte dei tempi,  e non pensare al criticare l'industrializzazione eccessiva di oggi.



Offline Vicus

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Re:Il futuro della nostra società
« Risposta #4 il: Gennaio 28, 2019, 00:04:51 am »
Il sistema imploderà probabilmente più per bancarotta e defezione dei cittadini che per altri motivi. Già ora questa mentalità da giungla sta rendendo l'amministrazione un caos.

La tecnologia è un'ottima cosa nella misura in cui serve l'uomo e non viceversa. E' urgente recuperare il contatto con la natura e i suoi ritmi, ed utilizzare (se non scartare) gli aggeggi tecnologici che ci affollano in funzione di ciò.
Vale anche per il femminismo, e per le sue superfetazioni come il transumanesimo e l'ideologia LGBT che sono il prodotto di una cultura anti-naturale.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Domenico

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Re:Il futuro della nostra società
« Risposta #5 il: Gennaio 28, 2019, 00:56:33 am »
Il sistema imploderà probabilmente più per bancarotta e defezione dei cittadini che per altri motivi. Già ora questa mentalità da giungla sta rendendo l'amministrazione un caos.

La tecnologia è un'ottima cosa nella misura in cui serve l'uomo e non viceversa. E' urgente recuperare il contatto con la natura e i suoi ritmi, ed utilizzare (se non scartare) gli aggeggi tecnologici che ci affollano in funzione di ciò.
Vale anche per il femminismo, e per le sue superfetazioni come il transumanesimo e l'ideologia LGBT che sono il prodotto di una cultura anti-naturale.
La bancarotta è la crisi del debito sarà probabilmente la causa scatenante"comw già accennato dagli esperti. Cosa intendi per defezione?

Offline Vicus

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Re:Il futuro della nostra società
« Risposta #6 il: Gennaio 28, 2019, 01:44:51 am »
Intendo l'aumento dell'inefficienza amministrativa e lo sciopero degli uomini
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Domenico

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Re:Il futuro della nostra società
« Risposta #7 il: Gennaio 28, 2019, 22:19:24 pm »
Intendo l'aumento dell'inefficienza amministrativa e lo sciopero degli uomini

E, considerando il fatto che la gente sta iniziando a capire che il mondo in cui viviamo é un sistema corrotto, io credo che la crisi che sta per venire può veramente essere un punto di svolta