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Un marxista difende la famiglia come baluardo anticapitalista

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gluca:
A proposito di Proudhon, c'è un libretto che egli scrisse e che val la pena leggere:
https://books.google.it/books?id=ZKZTwiBsopwC&pg=PA210&lpg=PA210&dq=pornocrazia+proudhon&source=bl&ots=8hOk5hxMhG&sig=ACfU3U1QltDH5fPyo1iG82o38mgAC-cwdA&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjkkZe0s6XgAhXk1uAKHa87CSM4ChDoATAHegQIBRAB#v=onepage&q=pornocrazia%20proudhon&f=false
Pagina 165:
"Allo stesso modo affermo che, al di fuori del matrimonio e della subordinazione del sesso femminile a quello maschile, l'unione tra uomo e donna è impossibile".

Vicus:
Doveva aver cambiato idea se poi disse che la famiglia andava abolita perché costava troppo alla collettività

Massimo:
Da uomo NON di sinistra stimo Fusaro: ha mantenuto le sue idee senza rinnegarle, come hanno fatto quasi tutti i sinistrorsi che hanno venduto l'anima per uno stipendio in un giornale, in un ente statale o parastatale o al servizio di qualche banca o multinazionale. Invece lui è rimasto fedele al suo retaggio ideale o culturale. Di più: ha saputo rileggere la realtà del mondo di oggi alla luce della sua cultura di sinistra. La sua visione dell'elite mondiale che ha messo in atto misure e manovre atte ad impoverire e rendere precaria la popolazione per arricchirsi ulteriormente ed accrescere il suo potere schiavizzando la popolazione con il debito e il lavoro precario rendendoli dei servi della gleba moderni tramite la globalizzazione che si è rivelata a tutti gli effetti una glebalizzazione, coincide perfettamente con l'opinione che ho io su quello che sta accadendo sulla scena mondiale. Inoltre lui ha capito benissimo (e lo ha detto) che il femminismo è lo strumento della finanza e del capitalismo mondiale per distruggere la famiglia individuale che è il più valido ostacolo al dilagare della società liquida che è l'habitat ideale del trionfo del capitalismo assoluto che intende reingegnerizzare la società partendo appunto dalla distruzione della famiglia, in modo che ci sia e resti l'individuo e solo l'individuo, nella massa, il quale senza l'apporto e il supporto della famiglia è così più facilmente sfruttabile e dominabile dal capitale e dalle imprese. Basta vedere le proteste degli imprenditori nei confronti del reddito di cittadinanza ("nessuno lavorerà più per ottocento Euro al mese" dicono senza vergognarsi e spudoratamente) per rendersene conto. Questo, Fusaro lo ha capito. E io, uomo non di sinistra, dico: "Bravo Fusaro!".

Vicus:
Oltretutto senza la famiglia i consumatori non si riproducono :P

selassiae:
è più marxiano che marxista. La famiglia è sempre stata al centro del comunismo e della politica economica nazionale.
Difatti la disgregazione di essa aumenta solo la produzione e la competizione.
Una volta mi fecero un esempio, non so fino a che punto pertinente. In una stanza ci sono 3 persone con una lampadina accesa.
Se 3 persone sono divise vivono in 3 case con 3 lampadine accese.
Tu non hai forza, sulla carta sei uguale e libero, di fatto no. Sei solo un singolo, fecondazione assistita che costa cara.
Inoltre sei fuori dai legami del branco, come per ogni specie animale. In realtà non sei più coalizzato, non maturi ne fai frutto delle esperienze di tutti.
Manca lo scambio di esperienza.
Lascio un link inoltre, se può esser utile: http://www.lab80.it/pagine/la-teoria-svedese-dell-amore-the-swedish-theory-of-love-di-erik-gandini-svezia-2015-90

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