Io apprezzo sinceramente il tuo essere proiettato nel futuro, credimi.
Soltanto, quello che ancora non sono riuscito a capire, è in che modo riterresti di gestire il presente.
Tu, mi sembra di capire, come me, non hai figli, giusto?
Se tu avessi un figlio maschio 25enne, come gli consiglieresti di impostare la sua vita?
Quali dovrebbero essere, dal tuo punto di vista, le sue priorità? Gli daresti consigli su come rapportarsi con l'altro sesso? Se sì, quali?
Io queste domande me le pongo, perché ritengo che, il fatto di non avere figli, possa portare un uomo a vedere le cose da una prospettiva differente, talvolta fuorviante.
Se io avessi un figlio 25enne, la "pillola rossa" gliela somministrerei sicuramente, anche se sarei perfettamente consapevole del fatto che, questo, molto probabilmente, lo porterebbe ad evitare il matrimonio e la procreazione (la situazione attuale l'abbiamo descritta poco sopra).
Cercherei di metterlo in guardia allo scopo di proteggerlo, perché sentirei il preciso dovere morale di farlo.
Dal mio punto di vista, per evitare il tracollo demografico, nei prossimi 15 anni (pensare di riuscire a cambiare le cose in modo sostanziale prima di 3 lustri almeno è pura illusione), il prezzo da pagare sarebbe che, i padri, dovrebbero deliberatamente "offrire i figli alla patria", ovvero, in pratica, farne carne da tritacarne (il matrimonio in Italia, oggi, questo è, lo sappiamo benissimo entrambi, e anche senza sposarsi, le cose cambiano poco, se metti al mondo un figlio, il coltello dalla parte del manico ce l'ha sempre e comunque la madre).
Tu te la sentiresti di farlo?