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Paul Craig Roberts: la delegittimazione del maschio bianco

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Vicus:
Sanno farsi rispettare perché hanno un codice culturale (oso dire religioso) che li tutela. Ma noi queste cose da Medioevo non le vogliamo, con le conseguenze del caso

Davide:

--- Citazione da: Vicus - Febbraio 16, 2019, 23:53:12 pm ---Sanno farsi rispettare perché hanno un codice culturale (oso dire religioso) che li tutela. Ma noi queste cose da Medioevo non le vogliamo, con le conseguenze del caso

--- Termina citazione ---

Ma al di là dell'aspetto soprannaturale, cos'ha di così terribile il loro codice culturale?

Vicus:
Nulla, a parte che si propone la distruzione della civiltà europea, che considera l'essere umano un ingranaggio in una massa per cui non deve pensare né dev'essere libero, che quindi sterilizza arte, scienza e filosofia ovunque prenda piede (tutto ciò che esiste nei Paesi islamici è mutuato dalla cultura occidentale). Fatti un giro nei quartieri islamici di Milano o Londra e vedi se ti vien voglia di vivere in posti simili.

Per approfondimenti:

L'islamista crede che ciò che non emana direttamente da Allah - il Corano - è l'anti-Allah, demoniaco. Come noto, ciò ha dato forza estremistica alla tendenza, già presente nel "grande" Islam, di confondere l'ordine direttamente spirituale e quello civile e politico. Non c'è spazio per nessuna "laicità" e nessuna autonomia di ricerca e d'indagine; la legge civile deve coincidere con la legge coranica, la Sharia.

Si sa che quest'attitudine ha congelato l'evoluzione culturale dell'Islam. La stessa indagine scientifica fu bloccata una volta per tutte nel XIII secolo dalla credenza che Dio crea miracolosamente il mondo istante per istante; al contrario, Tomaso d'Aquino rese possibile la scienza occidentale riconoscendo che Dio mantiene il mondo attraverso "cause seconde", indagabili con la ragione. Ma, specie l'islamismo fondamentalista contemporaneo ha dato un vigore estremo, e mai abbastanza deplorato, a due delle forze degradanti che covano nell'Islam: l'ipocrisia e la subalternità.

Quando un despota medio-orientale o un'oligarchia di ayatollah proclama d'aver instaurato una "repubblica islamica", o d'essersi fornito della "bomba atomica islamica", ciò configura un esercizio deliberato d'ipocrisia e una confessione involontaria di subalternità all'odiato Occidente: i concetti di "repubblica" e "atomica" sono stati elaborati interamente fuori dell'Islam - da Atene a Washington - nella civiltà del Grande Satana occidentale. Gli ayatollah si appropriano del primo senza capire affatto che cosa significhi in termini di libertà, diritti individuali, autonomia e razionalità da riconoscere all'uomo. Difatti ogni repubblica "islamica" non è altro che un'incarnazione della forma politica consueta dell'Islam: il dispotismo. Perché al contrario di quello del Vangelo il Dio del Corano è il Despota divino, che "ha fatto il fuoco caldo ma poteva farlo freddo" (tout se tient, e la teologia ha ricadute dirette nella politica). Quanto all'atomica "islamica", non è che una bomba occidentale i cui progetti si spera di comprare dall'estero detestato. Difatti la fisica atomica è nata negli ultimi due secoli in un esiguo quadrangolo di mondo, tra Roma, Londra, Parigi e Berlino, che ha accettato in pieno la razionalità greca e romana, ma a cui l'Islam - fors'anche per sua fortuna - è radicalmente estraneo. Il mondo estraneo al Corano, l'anti-Allah, è singolarmente vasto, fruttifero e potente: non si può ignorare. Bisogna venirvi ipocritamente a patti, copiarlo mentre lo si rigetta, ed è giocoforza dipendere da esso mentre si proclama di non volerci avere a che fare.

gluca:

--- Citazione da: Vicus - Febbraio 17, 2019, 01:06:41 am ---Non c'è spazio per nessuna "laicità" e nessuna autonomia di ricerca e d'indagine

--- Termina citazione ---
Quando c'era l'inquisizione, qua da noi, era uguale.
https://it.wikipedia.org/wiki/Galileo_Galilei

Davide:
Vicus, è interessante quello che dici, però è possibile che, a contatto con la civilità occidentale, loro si integrino conservando solo il bello della loro civiltà. Comunque, è sempre bello avere nei nostri paesi delle persone che si sottraggono al pensiero dominante, al politicamente corretto. Io poi credo che lo sviluppo dei vari paesi dipenda essenzialmente dalla genetica delle loro popolazioni, e non dai fattori culturali, tanto è vero che, tra i paesi meno sviluppati al mondo, ci sono molti paesi cristiani; ovviamente la religione cristiana non c'entra niente: c'entra la genetica delle popolazioni subsahariane.

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