Autore Topic: Foto di squadrismo femminista (Non Una di Meno & Co.)  (Letto 6019 volte)

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Offline Vicus

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Re:Foto di squadrismo femminista (Non Una di Meno & Co.)
« Risposta #15 il: Marzo 16, 2019, 18:46:04 pm »
non avrebbero da fare un cazzo in casa e invece cretine vanno a lavorare, pensano alla carriera cioè subire umiliazioni e guadagnare un bel menga che poi spenderanno in scarpe vestiti e cazzate varie.
Grande Duca, post da manuale.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Foto di squadrismo femminista (Non Una di Meno & Co.)
« Risposta #16 il: Marzo 16, 2019, 21:27:00 pm »
non avrebbero da fare un cazzo in casa e invece cretine vanno a lavorare, pensano alla carriera cioè subire umiliazioni e guadagnare un bel menga che poi spenderanno in scarpe vestiti e cazzate varie.
Ma è proprio per quello che ci vanno, a lavorare.
Lo sperpero compulsivo è un disturbo del comportamento che hanno tutte, ce l'hanno proprio di default, scritto nel DNA a caratteri cubitali.
Mai conosciuta in vita mia una donna che non ce l'avesse. Manco una.
Non sperperano solo quelle che non hanno materialmente la possibilità di farlo.

Online Frank

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Re:Foto di squadrismo femminista (Non Una di Meno & Co.)
« Risposta #17 il: Marzo 17, 2019, 01:31:01 am »
Sì ma almeno finché non diventeremo un sultanato (per referendum) rimane un potere "vicario". Un po' come l'Arabia Saudita che senza gli USA non esisterebbe.

Una volta percepivano (se occorreva) l'uomo italiano come una "forza oscura"; oggi no, perché viene ridicolizzato ogni minuto, mentre magari inconsciamente sanno bene che il musulmano non solo fruisce della più totale impunità, ma qualsiasi reazione viene tacciata di razzismo.
E' come quei commercianti che sanno bene che se anche vengono rapinati da stranieri 27 volte, se reagiscono sotto la minaccia di un'arma finiscono loro in galera.

Resta un fatto: di fronte ai musulmani le "terribili femministe" :doh: se la fanno sotto.
Ergo, senza uomini (autoctoni) che gli parano il culo, sono in nulla assoluto.

https://www.controinformazione.info/le-femministe-svedesi-costrette-ad-abbandonare-i-quartieri-di-stoccolma-per-le-molestie-dei-mussulmani/

Citazione
LE FEMMINISTE SVEDESI COSTRETTE AD ABBANDONARE I QUARTIERI DI STOCCOLMA PER LE MOLESTIE DEI MUSSULMANI
 1 Aprile 2017  da Redazione  30 commenti
Avevano fatto campagna per accogliere l’immigrazione da tutti paesi, per “abolire le frontiere ed abbattere i muri”, parlavano della necessità dell’integrazione delle altre culture, alcune femministe storiche della Svezia, come Nalin Pekgul, Zelida Dagli, che comparivano di frequente  in TV e parlavano per esaltare i vantaggi della “società multicuturale”, adesso sono costrette a riconoscere che loro stesse devono abbandonare il quartiere di Tensta o di Husbym,  dove risiedevano,  in quanto l’invasione islamica di questi quartieri di Stoccolma ha creato molti problemi ai cittadini svedesi e anche loro, come le altre donne svedesi, non si sentono sicure, sono state minacciate di morte e temono di essere molestate per strada come accade frequentemente a molte donne svedesi.

Le femministe svedesi hanno ricevuto una dose di realtà per mano dell’Islam, religione verso cui erano solite essere timidamente combattive.


Poco a poco stanno abbandonando le aree di Stoccolma controllate dagli immigrati–Husby y Tensta-e riferiscono che i fondamentalisti sono quelli che dettano legge all’interno di questi quartieri.

Nalin Pekgul, è una femminista ed ex membro del Parlamento dove era fra gli esponenti del Partito Socialdemocratico. Per 30 anni ha vissuto nel quartiere di Tensta ed adesso assicura di non sentirsi più sicura in quella zona della città. Lei stessa ha denunciato al network TV, STV, che i mussumani radicali hanno preso il controllo del quartiere e che le risulta impossibile visitare il centro del distretto senza essere molestata.

Secondo la sua testimonianza, la situazione per la donna nella vita pubblica si è deteriorata negli ultimi anni. Nota che si è registrato un aumento del fondamentalismo religioso nella mentalità degli uomini della zona, molti dei quali sono immigrati e figli di stranieri. Pegkul ha riferito anche che lei stessa ha cercato di combattere la situazione organizzando incontri e conversazioni in luoghi pubblici, cafè del quartiere, teatri ma ha dovuto presto smettere.


Manifestazione di mussulmani in Svezia

“Sono un volto conosciuto a Tensta e non voglio creare problemi quando vengo molestata”, si difende, spiegando inoltre che questo è uno dei motivi per cui non si reca da tempo al centro del quartiere. Alla domanda se sarebbe rimasta a vivere nella zona, risponde: “spero che questo finisca. Uno non deve dimenticare che quì la grande maggioranza delle persone non sono fondamentalisti “. Nonostante i desideri, sembra che i mussulmani hanno di fatto imposto la loro legge (la sharia).

Zelida Dagli, una ex politica del Partito della Sinistra, ha finito per traslocare da Husby. La femminista descrive la nascita di una specie di “polizia morale” nel quartiree che pretende di controllare il comportamento delle donne.

Le aggressioni contro le femministe si sono trasformate in un grande problema, sottolinea. “Si sono diffuse voci che noi vogliamo togliere alle donne il velo islamico. Mi hanno detto di fare attenzione, e da quel momento non mi sono più sentita sicura”, ha denunciato.

Da allora vive in una zona centrale di Stoccolma ed afferma di essere molto felice di poter vestire e dire quello che vuole senza paura di subire rappresaglie. La femminista riconsidererebbe di tornare a vivere ad Husby, sempre e quando l’area possa tornare ad essere sicura come lo era prima dell’arrivo della massiccia inmigrazione di islamici.

Attualmente, Husby, come la zona proibita di Rinkeby, è fortemente popolata da migranti, la gran maggioranza provenienti dall’Africa e dal Medio Oriente. Lo scorso maggio, i lavoratori di una catena TV norvegese sono stati aggrediti da un gruppo di locali mentre tentavano di intervistare l’ economista Tino Sanandaji.

Fonte: La Gaceta.es

Traduzione e sintesi: Luciano Lago


Ma per fortuna che ci sono le "supereroine marvel" a spaccare tutto e al tempo stesso a salvare il mondo...  :rofl1:

https://www.nytimes.com/2019/03/15/arts/captain-marvel-trolls.html?fbclid=IwAR3voHF60ydeYh0Y2Bs9SuZufXlBaUy9zx4DHCXDsL8zAu_Akl1Uu_rsRAU

Citazione
IN HER WORDS

Trolls Tried to Sink ‘Captain Marvel.’ She Triumphed.
Those who targeted the new superhero film were, in part, incited by comments made by its star, Brie Larson, who called it a “big feminist movie.”

Maya Salam
By Maya Salam
March 15, 2019

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Claire Merchlinsky


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CreditClaire Merchlinsky
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“This is not a revolution, it’s a restoration. Girls have always read comics.”

— Kelly Sue DeConnick, the comic book writer whose reimagining of Captain Marvel was the basis of the new film

Trolls tried to torpedo the new “Captain Marvel” movie — but in the end, the shero Carol Danvers (who’s been Captain Marvel in the comic books since 2012) prevailed. The film sailed past $500 million in ticket sales in its first week.

ICYMI: Within hours of the movie’s release on March 8 (International Women’s Day), in what appeared to be a concerted effort, some 58,000 online reviews of “Captain Marvel” had tanked its rating on Rotten Tomatoes — leaving the film with an abysmal score of around 30 percent.

Rotten Tomatoes fixed the problem by that afternoon, removing about 50,000 of the reviews, which the site said had been written before the film was released. Among other measures, the site swiftly eliminated prerelease audience reviews altogether.

“We’re doing it to more accurately and authentically represent the voice of fans,” the site said, “while protecting our data and public forums from bad actors.”

Now, the movie’s audience score is around 62 percent, and the “Tomatometer,” which analyzes ratings from film critics, is at 79 percent, slightly below the average for Marvel movies.

Editors’ Picks

How Do You Know When It’s Time to Break Up?

When the Dominatrix Moved in Next Door

Amy Schumer Doesn’t Care What You Think (That Much)
[READ MORE: When ‘Captain Marvel’ Became a Target, the Rules Changed]

But “Captain Marvel” is not the only recent female-led film in the comic or sci-fi realm to be swarmed by trolls. As my colleague Cara Buckley wrote this week: “The all-female remake of ‘Ghostbusters,’ ‘Black Panther’ and ‘Star Wars: The Last Jedi,’ which had a diverse cast, all found themselves in the cross hairs of armchair critics, some aligned with alt-right groups.”

Last year, a Facebook group called “Down with Disney’s Treatment of Franchises and Its Fanboys” posted an event called “Give Black Panther a Rotten Audience Score on Rotten Tomatoes.” The group had also claimed responsibility for sinking scores for “Star Wars: The Last Jedi.”

Those who appeared to have targeted “Captain Marvel” were most likely incited by comments made by Brie Larson, the titular star. Last year, Larson vowed to seek out more underrepresented journalists after noticing she was being interviewed by mostly white men. She had a similar critique about film critics: “I do not need a 40-year-old white dude to tell me what didn’t work for him about ‘A Wrinkle in Time.’ It wasn’t made for him.”

She also told “Entertainment Tonight” that the vision for the film was clear during an early meeting with Marvel: Make “a big feminist movie.”

Even if the trolls tried to stop her, make a big feminist movie she did.

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______

Study: Even in a galaxy far, far away, women can’t have love and power.
As the “Star Wars” heroines Padmé Amidala and Princess Leia fell in love with Anakin Skywalker and Han Solo, respectively, their outfits grew more skimpy, they grew more helpless, and their focus shifted away from their roles as political leaders and toward more passive roles as romantic partners, according to a new study by researchers at Florida State University.

"Objectification is obvious with costumes like Leia's gold bikini or Padmé’s black leather corset dress,” said Mary C. King, one of the researchers. But it was the many subtle ways that characters’ looks were altered — more color, softer hairstyles — that she said surprised researchers the most.


https://movieplayer.it/articoli/captain-marvel-leroina-di-cui-abbiamo-bisogno-nonostante-critiche_20439/

Online Frank

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Re:Foto di squadrismo femminista (Non Una di Meno & Co.)
« Risposta #18 il: Marzo 17, 2019, 11:43:33 am »
Quanto alla foto dello squadrismo , io le lascerei fare tranquille, non fosse altro che si autoflagellano da sole con quei cartelli ridicoli, e vederle prese per i fondelli da parte anche di altre donne non è niente male .

Jason, a parte alcune che sul web dicono di disapprovare tutto ciò, quante donne conosci, personalmente, che si dissociano dalle puttanate piagnucolose e colpevolizzanti delle suddette mentecatte ?
Io nemmeno una.
Idem per alcuni miei amici (una manciata, non di più...) che si occupano delle medesime questioni.

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Re:Foto di squadrismo femminista (Non Una di Meno & Co.)
« Risposta #19 il: Marzo 17, 2019, 11:56:03 am »
Duca

Citazione
non avrebbero da fare un cazzo in casa e invece cretine vanno a lavorare, pensano alla carriera cioè subire umiliazioni e guadagnare un bel menga che poi spenderanno in scarpe vestiti e cazzate varie.

Molti anni fa, quando vivevo nelle Marche (avevo 26 anni e ancora non mi relazionavo con le femmine dell'est...), frequentavo una ragazza di 23 anni,* la quale lavorava in una copisteria, ma non perché ne avesse bisogno, bensì "per una soddisfazione personale".
Sue testuali parole.
Poi, quale cazzo di soddisfazione ci fosse nel lavorare in una copisteria, lo sapeva solo lei...

@@

* Una tizia con la quale fu una specie di impresa arrivarci "al dunque", considerando tutte le paranoie che si portava dietro in materia di sesso.

Offline Warlordmaniac

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Re:Foto di squadrismo femminista (Non Una di Meno & Co.)
« Risposta #20 il: Marzo 17, 2019, 11:56:16 am »
Ci conviene tifare per loro, quindi lo sfacelo, o per i loro fallimenti politici?


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Re:Foto di squadrismo femminista (Non Una di Meno & Co.)
« Risposta #22 il: Marzo 17, 2019, 12:04:27 pm »
Le donne si "rieducheranno" quando non avranno più il sostegno dello Stato e dei tribunali (e le università smetteranno di dar loro il 30 e lode politico). E quando non guadagnaeranno più degli uomini, in lavori spesso inutili e futili ("archeologa" di cantiere,* mentre gli uomini si fanno il mazzo tra betoniere e martelli pneumatici).

* A spese dello Stato ovviamente
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Jason

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Re:Foto di squadrismo femminista (Non Una di Meno & Co.)
« Risposta #23 il: Marzo 17, 2019, 12:47:04 pm »
Le donne si "rieducheranno" quando non avranno più il sostegno dello Stato e dei tribunali (e le università smetteranno di dar loro il 30 e lode politico). E quando non guadagnaeranno più degli uomini, in lavori spesso inutili e futili ("archeologa" di cantiere,* mentre gli uomini si fanno il mazzo tra betoniere e martelli pneumatici).

* A spese dello Stato ovviamente

Io lo chiamo assistenzialismo donnista . E te lo dice uno abbastanza keynesiano .
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Online Jason

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Re:Foto di squadrismo femminista (Non Una di Meno & Co.)
« Risposta #24 il: Marzo 17, 2019, 12:48:26 pm »
Jason, a parte alcune che sul web dicono di disapprovare tutto ciò, quante donne conosci, personalmente, che si dissociano dalle puttanate piagnucolose e colpevolizzanti delle suddette mentecatte ?
Io nemmeno una.
Idem per alcuni miei amici (una manciata, non di più...) che si occupano delle medesime questioni.

10 anni fa ti avrei detto senza troppi paterni NESSUNA.

Adesso invece , avendo a che fare coi gruppi mra , ti posso dire con certezza assoluta che si, ci sono dnne che si dissociano. Che poi siano la minoranza rispetto alla marea analfabeta (funzionale), questo è altrettanto vero, ma con me sfondi una porta aperta.
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Re:Foto di squadrismo femminista (Non Una di Meno & Co.)
« Risposta #25 il: Marzo 17, 2019, 13:45:14 pm »
Io lo chiamo assistenzialismo donnista
Secondo me è un semplice travaso di risorse, da A a B.  la parola "assistenzialismo" è sbagliata, perché implica un bisogno che di fatto non c'è.
Il travaso di risorse c'è perché, se loro dovessero campare di quel che producono (cioè un cazzo), farebbero una vita di merda peggio degli uomini, e il sistema nostro, che è un castello di carte che si regge sostanzialmente solo sul loro consenso, dato che gli uomini che ci guadagnano, in un sistema siffatto, son una netta minoranza, senza di loro, e, soprattutto, senza il loro famelico sperpero compulsivo, crollerebbe  peggio del sistema sovietico in men che non si dica.

Offline Warlordmaniac

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Re:Foto di squadrismo femminista (Non Una di Meno & Co.)
« Risposta #26 il: Marzo 17, 2019, 14:44:24 pm »
Cosa vuoi dire di preciso ?
Vi ho chiesto se per vedere un mondo migliore bisogna sperare in un ulteriore peggioramento del clima nazista del mondo in cui viviamo o sperare ancora che le cose si aggiustino senza peggioramenti. Sto parlando della dittatura culturale nazifemminista.

Offline Warlordmaniac

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Re:Foto di squadrismo femminista (Non Una di Meno & Co.)
« Risposta #27 il: Marzo 17, 2019, 14:45:42 pm »
Le donne si "rieducheranno" quando non avranno più il sostegno dello Stato e dei tribunali (e le università smetteranno di dar loro il 30 e lode politico). E quando non guadagnaeranno più degli uomini, in lavori spesso inutili e futili ("archeologa" di cantiere,* mentre gli uomini si fanno il mazzo tra betoniere e martelli pneumatici).

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E quando?

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Re:Foto di squadrismo femminista (Non Una di Meno & Co.)
« Risposta #28 il: Marzo 17, 2019, 15:31:01 pm »
E quando?
Quando chi ci comanda davvero non riterrà più utile affossare l'Occidente.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.