Grazie per la vostra accoglienza.
Sì, sono l'autore di “Il secondo sesso capovolto”, solo che ha cambiato titolo e si chiama “La grande menzogna del femminismo”.
Dopo un immenso ritardo (non per volontà mia) il libro è in vendita da aprile.
In sostanza ho preso “Il secondo sesso” di Simone de Beauvoir è l'ho capovolto. Il mio editore ha sostenuto (forse con ragione) che il grande pubblico non conosce Simone de Beauvoir, e men che meno l'opera “Il secondo sesso”, dunque è stato cambiato il titolo.
“La grande menzogna del femminismo” è un titolo più semplice, e di sicuro ha il vantaggio di far arrabbiare a non poche femministe.
Per quanto riguarda le mucche e la loro denuncia, in Spagna la famigerata legge di violenza di genere prevede non solo la denuncia diretta ma anche quella di un terzo estraneo. In pratica la Procura apre d'ufficio un procedimento nei confronti del presunto colpevole anche contro il parere della vittima (in questo caso delle mucche
)
Non sono molto informato per l'Italia, ma chi è interessato al femminismo animalista può trovare in Youtube dei video di manifestazioni in Spagna e anche in Argentina.
Anche se il femminismo animalista può sembrare una madornale cretinata, e lo è, ci offre uno spunto di riflessione molto interessante sulla forma mentis delle femministe. Il femminismo animalista protesta per i “diritti delle femmine non-umane” innanzitutto negli allevamenti industriali (le mucche). Basta essere un po' informati per sapere che negli allevamenti industriali (i pulcini nei pollai, le mucche ma anche i buffali maschi) i maschi di certe specie sono sterminati mentre alle femmine viene graziata la vita per produrre uova, latte,... Una bella metafora di quello che capita agli esseri umani, sacrificabili i maschi in situazioni di pericolo (guerre, lavori forzati, disastri industriali tossici,...), mentre le donne riescono a vivere fino la vecchiaia. Le femministe non riescono nemmeno a intravedere l'asimmetria che esiste tra maschi e femmine. Volendo essere gentili, si può affermare che le femministe hanno una assoluta carenza di empatia verso la sofferenza maschile.