"L'Italia fa schifo": il ritornello per perdere sovranità

[Vicus]

Contento lui

[Frank]

Di recente ho letto questo post, scritto da una tunisina residente in Italia dal 1970...

Pensate cosa pensano i nord europei di questo paese
Mi metto nei loro panni a seguire queste notizie
Beh! Io non manderei i miei figli a studiare qua
Non li manderei neanche per turismo
Ne parlerei solo male, come di una casbah di un paese sperduto .
E Mentre sto con gli amici a cena
Lo sconsiglierei come viaggio per persone di qualsiasi età !
Perché le brutte notizie purtroppo arrivano amplificate e si aggiungono alle etichette stereotipate del passato !
Altro che mandolini e spaghetti
Con questo orrore senza veli
Il turismo , gli investimenti ed i viaggi culturali
Vanno tutti a Putt ane!
Grazie per aver distrutto questo paese
E manco potete darne la colpa ai migranti
Avete fatto tutto da soli votando sto merdol@rio senza precedenti in tempo di pace !
Amarezza !

Quello che è significativo di questa gente proveniente da paesi di merda, è che non solo seguitano a vivere in un Paese che disprezzano e di cui parlano sempre male - sputando così nel piatto in cui mangiano -, ma si guardano bene dallo spiegare sia i motivi per cui se ne andarono dai loro "meravigliosi" luoghi di origine, sia di evidenziare le magagne dei succitati paesi. *

La tizia in questione è questa qui.

https://promosaik.blogspot.com/2015/11/nefissa-labidi-scultrice-berbera-larte.html

Nefissa Labidi nasce nel 1961 in Tunisia da origini berbere, arriva in Italia ancora bambina all'età di nove anni e passa la sua infanzia nella ridente toscana, più precisamente nella città di Firenze. Gli anni delle manifestazioni a cavallo del '68 l'hanno aiutata a plasmare il carattere combattivo che la rappresenta sia nella quotidianità che nell'attivismo. Inizia gli studi classici senza però portarli a termine. Studia insieme a molti studenti stranieri, tra cui rifugiati palestinesi, afghani, cittadini greci e si interessa per i diritti umani. Vive anche a Roma, e spesso si reca in Francia per lavori stagionali, soprattutto nei mesi della vendemmia. Il suo percorso artistico nell'intarsio del legno inizia in Umbria circa venti anni fa, quando vi si trasferisce con la bimba ed il compagno. In Umbria conosce lo scultore Daniele Parasecolo che lei definisce un amico generoso che le insegna quest’arte. Questo tipo di lavoro artigianale richiede attenzione ed una profonda pazienza, infatti Nefissa l'ha denominato il lavoro delle tre P, Pratica, Passione e Pazienza.

@@

*
https://www.corriere.it/esteri/18_gennaio_12/corruzione-caro-vita-rivolte-perche-tunisia-rivolta-1d9048ae-f7de-11e7-8658-d0b955e4d0a9.shtml?fbclid=IwAR28_8fHXqVLwSE8eNeuShc-TNAXgACa5cljThLImAlTdJk-Fppq62O933M



http://www.yabasta.it/spip.php?article2249&fbclid=IwAR35K1N-gwN5vuIRopcHrafksBT5V7EngrqwsDsMRv2GWjR5O2bh02xSG54

[Vicus]

La solita scioperata piena di privilegi. Avete notato come la maggior parte degli immigrati siano francofoni? Indovinate chi li scarica da noi, prendendosi il petrolio libico come compenso?*
E come mai buona parte dei nostri politici ha la Légion d'Honneur? Indovinate dove mandano a studiare i loro figli. C'è tutta una casta di tesserati PD figli di papà (ma non solo) che fanno miracolose carriere all'estero (dove se non sei di "sinistra" e possibilmente donna non ti prendono neppure come bidello).
Una mia compagna di scuola ora è professoressa universitaria a... Lilla, un'altra (una mezza capra) fa l'avvocato per conto di una banca francese.
Siamo una colonia in amministrazione controllata.

* "Oro nero a noi, omo nero a voi"

[Duca]

Nel nostro Paese ci sono molti problemi, è indubbio, però coloro che dicono che l'Italia fa schifo li manderei a calci in culo a vivere in Centro America, nel Sud est asiatico e soprattutto in uno stato africano a scelta.

[Vicus]

e soprattutto in uno stato africano a scelta.

Anche lì qualcunA ne trovi, con le ONG... sempre figlie di papà con agganci in un certo partito ovviamente.

[Frank]

Io li manderei a vivere in paesi di merda (letteralmente) come questo.

https://www.liberoquotidiano.it/news/esteri/13281623/africa-studio-ghana-sporco-cacca-pubblico-strada-campi-diarrea-mortalita-danno-economico-.html

Africa, la drammatica verità sui ghanesi: perché fanno la cacca in strada e in pubblico
19 Novembre 2017

Africa, la drammatica verità sui ghanesi: perché fanno la cacca in strada e in pubblico
Perché il Ghana è il settimo Paese più sporco del Mondo? Semplice: un ghanese su cinque è costretto a defecare in pubblico, per le strade o nei campi. Non si tratta di semplice "folklore", ma di un problema culturale, un disastro economico e un dramma nazionale. Un report della World Bank ha puntato il dito su questo "vizio" che coinvolge 4,8 milioni di abitanti, con un costo esorbitante in termini di spesa pubblica e sanitaria e addirittura di vite umane. Ogni anno 19.000 ghanesi, di cui 5.100 bambini sotto i 5 anni, muoiono a causa di complicazioni legate alla diarrea, e quasi il 90% di queste morti è direttamente attribuibile a acqua infetta e mancanza di igiene. "Per molte persone in Ghana - ha spiegato David Duncan, responsabile di WASH (Water, Sanitation and Hygiene, ndr) nell'ufficio dell'Unicef in Ghana - questo è normale, in particolare nel nord del Paese, dove circa 3 famiglie su 4 devono effettivamente recarsi nella boscaglia per andare al bagno. Per loro è normale, è il loro modo di vivere da generazioni, quindi è necessario un cambiamento culturale per superare il problema".

Tuttavia va evidenziato una volta di più un dato di fatto: se tanti (troppi) stranieri residenti nel Bel Paese usano un certo linguaggio verso l'Italia e gli italiani, è anche e soprattutto perché gli stessi italiani non fanno altro che darsi la zappa sui piedi.
Come ho già avuto modo di scrivere in passato, un grosso difetto dei nostri esterofili connazionali, è quello di parlar male dell'Italia (spesso in maniera compiaciuta) anche in presenza di stranieri, i quali si sentono poi autorizzati a fare la morale e a rompere i coglioni. Stranieri che in presenza di italiani si guardano bene dal fare altrettanto; ossia dall'elencare le magagne dei loro rispettivi paesi di merda, ed ancor di meno dall'usare una terminologia sprezzante verso il proprio paese e i propri connazionali.
Perché la differenza sostanziale è proprio questa: gli stranieri sono patriottici, gli italiani (a parte una ristretta minoranza) no.
Gli italiani sono il cavallo di troia degli stranieri, proprio perché complessati, privi di orgoglio nazionale, sfaldati, affetti e afflitti da una mentalità da perdenti, che li rende subordinati e psicologicamente sottomessi di fronte a qualsiasi straniero.

[freethinker]

Io li manderei a vivere in paesi di merda (letteralmente) come questo.

https://www.liberoquotidiano.it/news/esteri/13281623/africa-studio-ghana-sporco-cacca-pubblico-strada-campi-diarrea-mortalita-danno-economico-.html


Tuttavia va evidenziato una volta di più un dato di fatto: se tanti (troppi) stranieri residenti nel Bel Paese usano un certo linguaggio verso l'Italia e gli italiani, è anche e soprattutto perché gli stessi italiani non fanno altro che darsi la zappa sui piedi.
Come ho già avuto modo di scrivere in passato, un grosso difetto dei nostri esterofili connazionali, è quello di parlar male dell'Italia (spesso in maniera compiaciuta) anche in presenza di stranieri, i quali si sentono poi autorizzati a fare la morale e a rompere i coglioni. Stranieri che in presenza di italiani si guardano bene dal fare altrettanto; ossia dall'elencare le magagne dei loro rispettivi paesi di merda, ed ancor di meno dall'usare una terminologia sprezzante verso il proprio paese e i propri connazionali.
Perché la differenza sostanziale è proprio questa: gli stranieri sono patriottici, gli italiani (a parte una ristretta minoranza) no.
Gli italiani sono il cavallo di troia degli stranieri, proprio perché complessati, privi di orgoglio nazionale, sfaldati, affetti e afflitti da una mentalità da perdenti, che li rende subordinati e psicologicamente sottomessi di fronte a qualsiasi straniero.

Esatto, Frank: non sentirai mai un francese, un inglese o un tedesco, o uno spagnolo evidenziare le magagne di casa loro, e si che di problemi ne hanno a iosa. Vogliamo parlare della Svezia, dei gilet gialli e di Macron, oppure della May?
Dovremmo essere orgogliosi di essere i discendenti di quei Romani che insegnarono a tutta Europa a costruire gli acquedotti e, visto che siamo in tema...le fognature!

[Frank]

Esatto, Frank: non sentirai mai un francese, un inglese o un tedesco, o uno spagnolo evidenziare le magagne di casa loro, e si che di problemi ne hanno a iosa. Vogliamo parlare della Svezia, dei gilet gialli e di Macron, oppure della May?
Dovremmo essere orgogliosi di essere i discendenti di quei Romani che insegnarono a tutta Europa a costruire gli acquedotti e, visto che siamo in tema...le fognature!

Infatti... ed è quello che dico anch'io.

Devo dirti che io "sento" molto quel passato... e credo che tu capisca molto bene cosa voglio dire.

[KasparHauser]

Dovremmo essere orgogliosi di essere i discendenti di quei Romani che insegnarono a tutta Europa a costruire gli acquedotti e, visto che siamo in tema...le fognature!

Per quanto...Giuseppe Prezzolini sostiene che gli Italiani non siano affatto discendenti diretti dei Romani ma un popolo affatto nuovo al pari dei Francesi, Spagnoli e Anglosassoni.
La natura del tutto differente dei due popoli starebbe lì a comprovarne la tesi.

[Vicus]

Per quanto...Giuseppe Prezzolini sostiene che gli Italiani non siano affatto discendenti diretti dei Romani ma un popolo affatto nuovo al pari dei Francesi, Spagnoli e Anglosassoni.
La natura del tutto differente dei due popoli starebbe lì a comprovarne la tesi.

Sorprende un po' sentirlo dire da un romano

[KasparHauser]

E' che mi piacerebbe essere orgoglioso più per ciò che rappresenta Roma oggi che per quello che ha rappresentato in un tempo lontano e glorioso. Ma è un esercizio che al momento non posso permettermi.
E poi ho trovato illuminante la tesi di Prezzolini contenuta nel libro "L'italia finisce", un opera destinata a lettori americani (infatti è tradotta dall'inglese). Questo equivoco, secondo Prezzolini, per cui saremmo i diretti discendenti dei Romani, non è stato privo di ricadute negative per la storia dell'Italia, basti pensare a Mussolini (ma non solo) e al suo richiamo alla storia di Roma antica.

[Vicus]

Anche il resto d'Europa discende culturalmente dai Romani, lo voglia o no