Autore Topic: Minacce velate ai siti antifemministi  (Letto 6856 volte)

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Re: Minacce velate ai siti antifemministi
« Risposta #30 il: Giugno 02, 2010, 03:58:03 am »
Abbiamo a che fare con donne...."cazzute"? O...."con le palle"?

Solo delle gran coglione.

 :rofl2: :yahoo: :clap:

Online Jason

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Re: Minacce velate ai siti antifemministi
« Risposta #31 il: Giugno 03, 2010, 18:46:05 pm »
Ecco altre ENORMI bugie dette sui siti di FB antifemministi

http://www.facebook.com/pages/Donne/132061460139782#!/note.php?note_id=113344258707874&id=100001099606888&ref=mf



FALSI GRUPPI CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE CHE FANNO VERA ISTIGAZIONE ALL'ODIOCondividi. giovedì 13 maggio 2010 alle ore 9.18
disclaimer
In questa nota non si fanno precise accuse riguardo espliciti reati ma si analizza un metodo comunicativo e le sue distorsioni. Nulla è inventato ma tutto è tratto da materiale di pubblica lettura. Anche il nome del signor Furlanetto (che compare in sovrabbondanza su internet in siti e forums dall'Italia all'Indonesia, dal Manzanarre al Reno, purtroppo, per la sua libera scelta di dare il massimo rilievo possibile alla sua vicenda umanda) è citato in base alla sua stessa ammissione di essere uno degli amministratori della pagina in questione. Non preciso queste cose per prevenire eventuali denunce ma solo per tranquillizzare qualcuno che sembra essersi convinto che il diritto di critica su materiale pubblico non sia già più consentito.


Oggi mi soffermo sulla pagina di maggiori dimensioni gestita dal signor Gianni Furlanetto (come dichiara egli stesso in questa nota http://www.facebook.com/home.php?filter=app_102452128776#!/note.php?note_id=122466144439076&id=107756955922429&ref=mf), ovvero l'ingannevole NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE che risponde a questo link http://www.facebook.com/home.php?filter=app_102452128776#!/noviolenzadonne?ref=search&sid=100001069967919.1403959850..1

(e che ha già pronta una pagina in sostituzione, nel caso questa venisse fatta chiudere http://www.facebook.com/home.php?filter=app_102452128776#!/noallaviolenzasulledonne?ref=search&sid=100001069967919.1403959850..1).

Entrambe le pagine sono il clone dell'omonima pagina pubblica fondata da persone normali ed equilibrate, gestita da uomini e donne e patrocinata dalla regione Piemonte e dal comune di Torino, quindi riconosciuta dalle istituzioni e che trovate qui http://www.facebook.com/pages/NO-ALLA-VIOLENZA-SULLE-DONNE/62921437148?ref=search&sid=100001069967919.1403959850..1&v=app_2347471856#!/pages/NO-ALLA-VIOLENZA-SULLE-DONNE/62921437148?v=wall&ref=search


La pagina si presenta con questa illustrazione che già parte malissimo mettendo due parole sullo stesso piano "femminismo" e "maschilismo" portando avanti un malinteso che si sta radicando di questi tempi: le parole che terminano in "ismo" non sono necessariamente parole che indicano estremismi.

Mentre il maschilismo vuole la sottomissione della donna all'uomo, il femminismo non ha mai preteso una cosa così assurda come la sottomissione dell'uomo alla donna ma le pari opportunità. Attenzione, non la parità assoluta, giacché anche la legge nel suo mantenersi uguale per tutti (più o meno) viene applicata adattandola alle situazioni. Il femminismo si è sempre prefisso il raggiungimento della pari dignità, del pari rispetto e delle pari opportunità tenendo conto delle diversità naturali tra uomo e donna.

In seguito l'illustrazione dice "no agli estremismi politici" (che c'entrano con la violenza sulla donna?), "no alle discriminazioni sessiste" , solo al 7° posto troviamo "no alla violenza sulle donne" e così via...
Poi, ancora un modo per discriminare le femministe come fossero un gruppo a parte, una lobby di pazze "un gruppo di cui le femministe hanno paura e parlano male" . Beh, che se ne parli male è ovvio e ne parlano male anche molti uomini, per fortuna.

Poi finalmente viene fuori un pezzetto della verità ovvero che il gruppo è 1) contro la violenza sulle donne (di cui nella pagina non si parla assolutamente MAI se non quando si tratta della violenza commessa da un'individuo femminile su un'altro individuo femminile, cosa che serve loro a dimostrare come le donne siano violente sempre e comunque) 2) contro la violenza sugli uomini (sulla quale è incentrata la quasi totalità del materiale linkato all'interno) 3) e contro chi ha strumentalizzato la violenza sulle donne per usarla a scopo di divisione sociale e fomentare odio. Chi ha mai fatto una cosa del genere per Furlanetto & co? Le donne stesse, ovvero le femministe, che, secondo le sue deliranti teorie, hanno usato la violenza esercitata da alcuni uomini su alcune donne come strumento per demonizzare l'intero genere maschile e generare odio.

Odio? Io ne conosco poche di femministe che davvero odino gli uomini completamente, anzi, nelle mie conoscenze non ce n'è nessuna. Forse, azzardo io, qualche lesbica traumatizzata da piccola, così come qualche omosessuale di sesso maschile può avere scarsissima simpatia per le donne. Può succedere ma sono casi isolati, non certo la maggioranza.

Furlanetto allude a donne che si sposano (per odio, suppongo) , poi decidono di divorziare (sempre per odio) e su suggerimento di mefistofeliche associazioni antiviolenza (femministe e quindi fomentatrici d'odio per il maschio, popolate da donne arcigne, stregacce che dietro la porta dei loro uffici hanno un tiro a segno con la faccia di Brad Pitt al quale tirare freccette) fanno poi causa per maltrattamenti (tutte quante?) e sottraggono i bambini ai poveri papà innocenti. Eh sì. Per Furlanetto questa è la prassi. Lo racconta di continuo e i suoi commentatori sembrano avere vissuto tutti la stessa storia. Insomma, il mondo scoppia di mogli in fuga verso i centri antiviolenza ( che, com'è notorio hanno più sedi e più appartamenti per donne in fuga dell'intera catena Hilton Hotel e non languono affatto per mancanza di fondi), fomentate a denunciare alla polizia falsi maltrattamenti, a farsi repertare lividi e ferite creati ad arte ed a sottrarre i figli perché, si sa, per la Furlanetto Family noi tutte non vediamo l'ora di allevare figli da sole, soprattutto le femministe.

Poi arriva il tocco d'internazionalità. La frase in inglese sul fondo dell'immagine che recita "Ascoltare le stesse parole utilizzate ad ottenere potere politico orientato ad annientare l'intera popolazione maschile, ci ha fatto iniziare a lavorare a questa pagina" .
Bene. In primo luogo siamo già caduti lontanissimo da dove eravamo partiti ( No alla violenza sulle donne). In presenza di uno psichiatra, chiunque dicesse una simile baggianata riceverebbe un TSO. Le femministe mirano al potere politico (ancora oggi si creano le quote rosa per invogliare le donne a partecipare ai governi, alle amministrazioni ma sono proprio le donne stesse a non interessarsi alla politica o a non trovare il tempo peri occuparsi a tempo pieno della politica come fanno gli uomini) per annientare la popolazione maschile (fantascientifico!) ed ecco perché hanno creato la pagina, mica per difendere le donne dalla violenza? No! Per difendere il maschio bianco occidentale, che notoriamente è la specie protetta del pianeta (non certo la dominante).
Mi dispiace ma non solo non ci siamo ancora affrancate da una cultura che ci penalizza come persone ma lavatrici ed aspirapolveri non hanno risolto il problema di essere ancora le sole ad occuparci della gestione di casa e famiglia e non perché fosse ciò che desideravamo ottenere.

Poi vengono gli avvertimenti: "Il dibattito è libero e aperto a tutti.

I post RITENUTI inutili e/o fuorvianti saranno però rimossi.

I post contenenti offese, istigazioni alla violenza o espressioni contrarie all'uso civile di questo spazio saranno, ugualmente, rimossi."

Interessante. Peccato non si possa postare affatto, peccato cancellino OGNI COMMENTO ( e bannino chiunque) che pure civilmente si discosti dall'idea che l'amministratore vuole trasmettere senza subire interferenze che possano indurre i lettori al pericolosissimo esercizio del pensiero. Per fortuna la censura è un lavoro facile perché le loro pagine- tutte uguali- sono commentate pochissimo.
Invece, per quanto riguarda i post inneggianti alla violenza o alle offese, vedremo più avanti.

Veniamo al contenuto

Apro la pagina stamattina, giovedì 13 Maggio 2010, sono circa le 6 del mattino (sono una femminista insonne. Anche sull'insonnia abbiamo un record. Spero che i maschilisti si impegnino presto per strapparci il primato per l'insonnia e per la stitichezza). Ho lo screen shot dell'intera pagina ma ritengo sia superfluo pubblicarlo (potete tutti loggarvi sulla pagina quando volete, tanto i links sono sempre gli stessi) ma intendo soffermarmi sui dettagli interessanti che rinvengo:





Questi sono i primi links che leggo. Prima di tutto, sappiate che le pagine di questo gruppo di "antifemministi" sono tutte sempre le replicanti di pagine femministe. Le ragazze di Femminismo A Sud hanno denunciato l'intervento della mano maschilista su Wikipedia ed aperto il gruppo apposito, ed ecco che i Furlanetto Boys aprono una pagina identica che sostiene il concetto specularmente contrario e cioè che siano le femministe a manipolare Wikipedia.

Ecco la scottante denuncia che avrà sicuramente fatto saltare migliaia di democratici sulle loro sedie:
una certa Erin Pizzey (scusate l'ignoranza ma non ho consultato Wikipedia, tanto più che non fanno che dire che sia manipolata e una giustamente si spaventa! Ma di certo voi conoscerete benissimo tale personaggio di storica portata la cui parola sul femminismo è legge) sosteneva che le femministe avessero i piani segreti per distruggere gli uomini e quelle lazzarone che fanno? Vanno a manomettere la sua biografia!

Davvero un post utile ai fini dell'antiviolenza sulle donne!

Vediamo un altro scatto:





Di nuovo l'allarme per la salvezza di Wikipedia e la terribile storia di Erin Pizzey, alla quale le femministe addirittura uccisero il cane! E via commenti. "Inquietante!" . Ora, tutto il rispetto per gli animali, che io difendo ed adoro ma con il tributo di sangue pagato dalle femministe e dalle donne in secoli e millenni di storia non so quanto l'assassinio di un cane (ma poi aveva le prove costei? Anche io posso scrivere che degli sciovinisti mi hanno ucciso i gatti ma come faccio a dimostrarlo?) meriti il suo spazio nella storia dell'umanità, eppure è degno di essere commentato dall'onnipresente Belinda Gatta che sulle morti dei cani di misconosciuti personaggi storici sa tutto ma che, una volta, in una delle infinite pagine della Furlanetto Band mi scrisse che le donne nella storia non hanno mai fatto nulla, mai una scultura, una scoperta, mai neppure una canzone memorabile ( costringendomi a farle una lezioncina di storia e di musica contemporanea che neppure ad un bimbo di 3 anni sarebbe mai stata necessaria).

Vediamo ora qualche commento a caso...





Qui ho evidenziato ciò che c'era da leggere e non credo ci sia necessità di commentare...





Qui ho evidenziato la presenza del fantasma di una certa Anna che suppongo di fosse accorta di trovarsi non esattamente in un gruppo contro la violenza sulle donne, ed i cui commenti sono stati democraticamente rimossi (se avesse scritto, invece, che le donne sono tutte assassine e/o stupratrici e che meritano tutte la morte più dolorosa nessuno dei suoi commenti sarebbe stato rimosso.).

Veniamo alla perla della pagina: il nostro amico, che non è un totale sprovveduto, anche se usa trucchetti elementari, decide il colpo grosso e cioè posta un video di uno spezzone tratta dalla famosa trasmissione intellettuale "La Pupa e il Secchione" su Italia Uno. Una trasmissione piena di donne-tipo e per nulla falsa, per nulla organizzata, sceneggiata, costruita ad arte secondo un copione e per nulla orientata a dare delle donne un'immagine mortificante e falsa. Ovviamente, quello sopra è un tono sarcastico. Non ho visto il video ma ne ho intuito il contenuto dai commenti. Qui ci vorrebbe un sociologo per rilevare come la visione di una scena imbecille ed artefatta ma ad alto impatto emotivo spinga la gente a reagire con violenza verbale.
Ammirate.









Ecco, vedete alla fine? All'improvviso qualcuno ragiona. Ogni tanto può succedere, ecco perché l'umanità non si è estinta (ancora, ma avanti di questo passo...). Ho sottolineato l'intervento miracoloso di un uomo col cervello: Andrea Mignacca. L'unico a tentare di far ragionare una massa di banderuole fomentate. Voglio stringere la mano a quest'uomo!





Infine, nella pagina si fa ampia opera di mistificazione della campagna antiviolenza promossa dalla deputata del PD Anna Paola Concia, colpevole di essere solo una campagna contro la violenza maschile sulle donne e non contro ogni violenza. Vero. Una campagna equa doveva tener conto della violenza delle donne sugli uomini, degli uomini sulle donne, delle donne sulle donne (ma non degli uomini sugli uomini giacchè tutti gli uomini sono individui pacifici che non si ammazzano mai tra loro per gelosia, rivalità, per un parcheggio, per liti condominiali, per rapina, per mafia o per guerre. Mai), persino delle donne sulle margheritine dei parchi pubblici! Eh! Invece siamo settari, eh. Brutto vizio quello di noi donne di farci picchiare ed ammazzare. Però abbiamo altri grandissimi talenti: manipolare i dati Istat, i dati ministeriali, la storia dell'umanità, la cronaca nera, uccidere uomini dotati del doppio della nostra forza e -non ultimo- nascondere i cadaveri perché, secondo i maschietti, la violenza femminile sugli uomini supera quella maschile sulle donne.
Vediamo come omaggiano la deputata del PD:








Eros ci fa sapere che la Concia è impegnata nel male. Lady Darth PD! A dire il vero, Eros intuanuablabla, questo personaggio dall'aria selvaggia, imperversa tutto il giorno in tutte le pagine e con una violenza verbale che mi fa venire voglia di ringraziarlo perché grazie a commenti come i suoi posso più agevolmente dimostrare gli effetti dell'istigazione all'odio sessista (in un commento Eros si rivolge non solo alle femministe ma alle donne tutte, alla faccia del titolo della pagina) che questa gente produce.

Ed è andata anche bene. In passato avevo letto di peggio su queste stesse pagine e per mano di questi stessi commentatori. Erano stati meno lusinghieri.





Sia chiaro, quindi, che siamo noi ad odiare gli uomini e non loro ad odiare le donne, del resto come fate ad essere così malfidati? Non avete letto il titolo? Dopo aver intestato la pagina al no alla violenza alle donne che altro pretendete? Che si parli pure di violenza sulle donne? Sì, in effetti se ne parla pure ma mai con toni di condanna (altrove questi personaggi sono soliti scrivere che veniamo uccise perché lo meritiamo, perché mai dovrebbero condannare mani maschili assassine e tradire lo spirito di corpo proprio ora?).

E Chi L'Ha Visto ha perso la sua utilità sociale perché si occupa di donne! E noi donne facciamo per caso parte della società? Nooo! Non siamo la maggioranza delle vittime di omicidi e sparizioni e anche se per caso lo fossimo, occuparsi delle donne non ha alcuna utilità sociale. Insomma, per certa gente noi veniamo, volendo intuire la cinica classifica nelle loro teste, molto dopo gli immigrati di Rosarno e persino dopo gli animali domestici. E gente così commenta in una pagina chiamata "No alla violenza sulle donne" mentre io, donna, non posso farlo perché bannata.

Volete sapere la verità? Le 170 mila persone iscritte hanno tutte frainteso il senso di quel benedetto titolo e, sapete come succede, uno è nella home, legge gli inviti, legge la condanna alla violenza, pensa sia giusto e clicca "mi piace". Mica pretenderete pure che, con tutto quello che c'è da fare su facebook, si vada anche a vedere il contenuto della pagina?
Volete sapere come va interpretato quelo titolo? Va interpretato come "basta al concetto di violenza sulle donne, non se ne può più. Rimuoviamolo!". Ora sì che tutto quadra!

So che è un post lunghissimo ma c'è parecchio da dire per insegnare alla gente a riconoscere tali truffe ideologiche ed istigazioni alla paranoia sessista. Successivamente analizzeremo un po' il perché dell'ossessivo ripetersi di linsk a favore dell'affido congiunto, contro le presunte false denunce per violenza, a favore dei papà bistrattati, eccetera.

Che facciamo allora? Vogliamo restare in queste pagine a farci prendere per i fondelli? E se pure costui fosse l'impavido difensore dei padri e dei mariti indifesi, non usa metodi troppo sleali e subdoli per rappresentare delle vittime? Ma non è assurdo che una pagina contro la violenza sulle donne sia gestita da un individuo per sua stessa ammissione sotto processo per avere aggredito la moglie? ( Ma dove sta scritto che lui ha ammesso di aver aggredito la moglie ? Ecco come le femministe distorcono le realtà dei padri separati: criminalizzandoli!!! Ecco a voi il femminismo)
http://www.giannifurlanetto.it/cassazione1.jpg
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Offline Guit

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Re: Minacce velate ai siti antifemministi
« Risposta #32 il: Giugno 04, 2010, 13:26:35 pm »

Secondo loro affermare che la voce "Violenza di genere" sia applicabile a uomini e donne significa vandalizzare wikipedia.

Con questa gente non c'è dialogo.
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Online Jason

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Re: Minacce velate ai siti antifemministi
« Risposta #33 il: Giugno 04, 2010, 13:52:24 pm »
Citazione
Secondo loro affermare che la voce "Violenza di genere" sia applicabile a uomini e donne significa vandalizzare wikipedia.

In realtà secondo questa gente (che ricordiamolo ci sono pure maschietti pentiti lì in mezzo) sono maschilisti tutti quelli che non sono femministi estremisti , quindi una femminista che riconosce che ci sono falsi abusi e quant'altro, diventa anch'essa maschilista

Citazione
Con questa gente non c'è dialogo.

Non solo, ci pigliano pure in giro...

Eccolo, ci ha risucchiato. E ora abbiamo ben due spazi dedicati alla satira maschilista contro di noi. Uno è il sito del suddetto (whois ip) alla conquista del web e l'altro è un blog che sta su gruppo google un po' più misero, per nulla divertente, per quanti sforzi il poverello faccia per farsi notare mandando giù trackback su trackback per avere almeno noi come lettrici, perciò non lo citiamo nemmeno.

Sai poi se anche a google ci lavora qualcuno che ha simpatie per queste cose, che attualmente ci si chiede come mai il web sembra interamente soddisfare i voleri del maschio vero.

Vabbe', facciamo un riassunto. Dicevamo (a parte i dubbi su facebook che sembrerebbe fare il cecchino dei maschilisti):

"Facebook non bastava più ( e neppure wikipedia) e allora chi pratica attivamente l'antifemminismo sul web ha deciso di usare l'artiglieria pesante. Dopo il sito (questo era il suo whois ip) che ricorda il titolo del blog di Mary "un altro genere di comunicazione", ecco l'annuncio dell'altro sito web pronto a scalare le vette del rank per piazzarsi ai primi posti della ricerca su google. Si chiama "femminismo.net" (femminismo - le fonti indiscrete) e anche qui basta un semplice whois ip per vedere su quale dominio poggia la temeraria soggettività maschile che sta attuando metodi da guerriglia comunicativa."

Stamattina scopriamo che s'è puppato anche "Femminicidio" (whois ip) che sembrerebbe ispirato al blog di Barbara Spinelli.

Ora abbiamo anche un processo di identificazione con la nostra madre terra. Questi maschi veri si sentono un po' femmine del sud (vorremmo dire che qui scrivono anche uomini, ma non importa :P) anche se dal dominio sembrerebbe che abitano sempre nello stesso nord. Vorrebbe essere uno spazio di satira, nulla a che fare con quello fatto da non sappiamo chi dal titolo "maschio puro 100%". Sostanzialmente l'antifemminista usa il delirio dell'accozzaglia di parole prive di sostanza come una nostra sorella ci spiega perfettamente QUI.

Il punto vero è che è il progetto dei maschilisti a sembrare un po' nazista, perchè è un progetto di controllo dei corpi e delle menti delle donne e dei bambini con l'utilizzo della psichiatria (Pas) esattamente come facevano ai tempi del nazismo. Si vede che anche noi ci meritiamo quei buffi tizi dell'illinois. :D

E che vuoi farci, noi abbiamo questo brutto vizio di ricordare al mondo che le donne e i bambini sono esseri umani...

Ps: continuiamo ad ammirare molto la tecnica da guerriglia comunicativa. Anche se sarebbe più credibile se non si partisse dall'avere a disposizione una quantità illimitata di mezzi e risorse. Così non è guerriglia. E' solo una corsa al monopolio. Dovremmo dire grazie per averci permesso di esistere fino ad ora? Come dire: la democrazia paritaria è una illusione. E' quella cosa che ti viene concessa dai maschi fino a che chi ha potere non decide di fare quello che gli pare. Ma noi, questo, lo abbiamo sempre saputo.

Diario delle capitane: Qui Femminismo a Sud, abbiamo ossigeno ancora per qualche giorno, i viveri cominciano a scarseggiare, il grande fratello ci guarda dall'alto e ci controlla. Sta venendo a prenderci. Vorremmo fuggire altrove ma Marte è già preso e Saturno è pieno zeppo di turisti che di questa stagione ti fanno impazzire. Ripieghiamo su Ovularia, 1000 metri quadri di riserva in web per le donne. Anno 2010. Terra.

--->>>Ma ri-grazie al compagno Alessio Spataro per la vignetta!  :)


Simpatico anche da parte mia, non c'è che dire. Peccato però che qui non ci vengono mai perchè sanno che le loro teorie non reggono. Eppure non c'è nulla di male di un confronto di idee .

PS ribadisco il mio divieto a inviare email a quel sito.

PS2 : leggete la mia firma personale  :)
« Ultima modifica: Giugno 04, 2010, 13:59:12 pm da Jason »
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
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Offline Guit

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Re: Minacce velate ai siti antifemministi
« Risposta #34 il: Giugno 04, 2010, 13:58:28 pm »
PS ribadisco il mio divieto a inviare email a quel sito.

Concordo. Occupiamoci delle cose con maggior serietà. Oltretutto per dire due scemenze impiegano pagine e pagine. Lettura noiosa.
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