Un paio di riflessioni:
Vicus ha scritto:“Parlando di Spagna, leggo ora questo, con prove a iosa, se ce ne fosse ancora bisogno, del legame tra femminismo e dittatura LGBT”
1. Come già avevo accennato, la Spagna oggi è una miniera di follia, le notizie assurde si susseguono una dietro l'altra. La prima notizia che elenca Vicus merita una profonda riflessione per capire l'illogicità di questa nefasta ideologia:
- Le terapie e consulenza di “riconversione” di omosessuali a eterosessuali sono vietate per legge (Comunidad de Madrid, tra l'altro la legge è stata promossa e approvata dal partito di destra spagnolo che era il governo, Partido Popular, ciò che ci fa capire, semmai ci fosse bisogno, che la guerra ideologica iniziata dal femminismo è trasversale, non è una guerra tra sinistra e destra)
- Le terapie e consulenza di “riconversione” di eterosessuali a omosessuali sono libere, anzi promosse e finanziate pubblicamente (gratuiti gli interventi di riconversione), anche nelle scuole attraverso incontri e laboratori di gruppi e associazioni LGBT (Lo stabilisce la stessa legge)
2. Ringrazio a Frank per i suoi apprezzamenti sul libro. Vicus ha scritto a proposito di alcune citazioni:
“Mi pare necessario un commento a queste leggi (letteralmente) barbariche...”
Il libro (“La grande menzogna del femminismo”, I Volume) contiene un sacco di riflessioni e citazioni su molti argomenti (forse Frank, che lo sta leggendo, può confermare). Lo scopo di tutto il libro è smentire una dietro l'altra tutte le mezze verità o falsità che per anni il femminismo ci ha gettato adosso. Il libro non vuole essere un'analisi antropologica.
Nello specifico delle citazioni, la tesi femminista è “nella storia la donna è sempre stata la schiava, in tutte le culture ed epoche, discriminata, oggetto di violenza, ignorata dalle leggi, ecc.”, tesi esplicitata anche questa da numerose citazioni femministe contenute nel libro.
L'antitesi: numerose citazioni che lo smentiscono, tra le quali troviamo quelle elencate da Frank. Ad esempio, per adoperare una citazione non usata da Frank in pag. 592:
[I vichinghi] «[...] per legge era vietato stuprare le vichinghe. I trasgressori erano condannati a morte. Questa punizione era per loro totalmente eccezionale, poiché non era prevista la condanna a morte in nessun altro ambito» (Abc, 18/05/2015)
Conclusione per quanto riguarda la protezione della legge: nella cultura vichinga la protezione della figura femminile era tenuta nella massima considerazione, più dell'uomo. Qualsiasi danno ad un uomo, non solo l'omicidio, ma anche un danno di carattere sessuale, ad esempio, la castrazione, era punita di meno.
Ancora oggi in alcuni paesi lo stupro (femminile!) è sanzionato con la pena di morte, cosa che non può dirsi ad esempio per le mutilazioni varie del corpo.