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La grande menzogna del femminismo - Santiago Gascò

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Frank:
Alle pagine 184-185, Santiago scrive:

"Le donne erano pagate meno per lo stesso lavoro", sostiene il femminismo. Non è vero. Donne, uomini e bambini venivano pagati a seconda della loro produttività. In certi settori specifici le donne risultavano più produttive e venivano pagate di più. Comunque, l'uomo risultava spesso più produttivo in molti mestieri (ad es. il regime fascista italiano valutò la resa produttiva di una donna un 40% inferiore a quella di un uomo). Fino all'Ottocento la produzione era il parametro più ovvio di misura, il pagamento a cottimo spesso la norma. Di fatto, esiste un nesso innegabile tra il baratto e la produzione dell'oggetto (senza tener conto del tempo lavorato).
E' ovvio che nel lavoro a cottimo, dove è premiata solo la produzione, al di là della razza, del sesso e dell'età, gli uomini, più produttivi, guadagnassero più delle donne, e queste più dei bambini.

[...]

La discriminante della forza fisica non solo ha determinato la divisione dei ruoli e il diverso guadagno, ma ha innalzato l'uomo a vittima predestinata del lavoro, per rischio e quantità. Per una semplice questione di efficienza produttiva, agli uomini sono stati assegnati i lavori più pesanti, nocivi e pericolosi. La forza fisica permetteva di lavorare la terra, costruire le strade e i ponti, estrarre i minerali, innalzare gli edifici. Tra i due sessi, incontrovertibilmente, era l'uomo a offrire questa forza.

Vicus:
E' davvero un testo notevole: documentato, chiaro, sintetico. Col permesso di Santiago, bisognerebbe riportarne degli estratti sul forum. Che ne dici di copiare il tuo post nella sezione in evidenza?

Frank:

--- Citazione ---Che ne dici di copiare il tuo post nella sezione in evidenza?
--- Termina citazione ---

Fai pure.

gluca:

--- Citazione da: Frank - Maggio 07, 2019, 00:02:16 am ---il regime fascista italiano valutò la resa produttiva di una donna un 40% inferiore a quella di un uomo

--- Termina citazione ---
Secondo me, se si considera la visione d'insieme, non arriva manco alla metà, anzi, è nettamente sotto: considerata la miriade di problemi e rotture di coglioni di ogni genere che creano sui posti di lavoro, e il fatto che usano 10 volte più la lingua che le mani (parecchie, per farle star zitte più di 80 secondi consecutivi, toccherebbe imbavagliarle, oltre che a sconcentrarti ti fanno letteralmente venire il mal di testa con quelle voci fastidiose peggio delle unghie sulla lavagna), nonché il fatto che, almeno rispetto agli uomini, tendono sempre a ragionare come se tutto sia loro dovuto, e il fatto che, se ti tocca dividerti una mansione con una di loro, alla fine fatichi e ti stressi molto di più che se la facessi da solo perché un cavallo in calore è 10 volte più razionale di una qualsiasi di loro, per me, se uno dai posti di lavoro le togliesse del tutto, forse calerebbe un po' la produttività complessiva perché qualcosa alla fine fanno, ma la qualità degli ambienti lavorativi farebbe un salto del 200% (e la cosa si rifletterebbe positivamente pure sulla produttività del lavoro stesso), non fosse altro per via del fatto che non ci sarebbe più praticamente nessuno a mettere zizzania sparlando di tutti con tutti.
I cazzi loro non sanno manco cosa siano, e servono solo a renderti la vita sgradevole in qualsiasi ambito te le trovi attorno.
Io sui luoghi di lavoro le ho sempre trovate insopportabili, tra quelle che si appiccicano per farsi i cazzi tuoi, le paranoiche, le logorroiche, le approfittatrici, le mignotte, le arroganti, le maldicenti, e compagnia cantante, io, sinceramente, per non averle attorno, darei non un rene, ma entrambi.

santiago:
Ho inserito il titolo dell'opera, che mancava nell'entrata realizzata il mese scorso da Barnart (ringrazio)
Nella mia presentazione, che ho realizzato entrando nel Forum, si stanno succedendo dei commenti sull'opera.

A mio avviso, sarebbe meglio ricondurre in futuro tutti i commenti, dicussioni, critiche, se avverranno, sullo stesso contenitore, qui.
Vi ringrazio a tutti
Spero che l'opera possa essere per voi interessante, e i vostri contributi possano servire a migliorarla.

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