Autore Topic: Nascita del femminismo?  (Letto 5800 volte)

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Offline Roberto1970-

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Nascita del femminismo?
« il: Maggio 21, 2019, 15:31:57 pm »
Essendo nuovo qui, da quando mi sono reiscritto, ammettendo si di non avere partecipato ancora attivamente alle discussioni...
Mi chiedevo quanto qui su questo forum si sappia a riguardo della nascita del femminismo?

Cercando in rete parole chiavi come femminismo e Rothschild escono fuori articoli interessanti, (IL MOVIMENTO FEMMINISTA E LA CIA, LA MASSONERIA ETC...) quanto ci sia di vero dietro non saprei dirlo con certezza storica (potrebbero benissimo essere tutte fesserie certo, ma come possiamo provarlo?).

Ebbene il link che sto per postare parla di cospirazione, liberi quindi di non credere, ma domande nascono comunque da questo spunto.

http://antimassoneria.altervista.org/il-femminismolarma-per-riscrivere-il-genere-umano/

Mi chiedo semplicemente se qui in questo forum si tenta forse di combattere o resistere qualcosa che va al di lá del semplice conflitto tra uomo e donna, ma abbia radici ben piú profonde tra i mali della nostra umanitá.
Forse la questione maschile é uno degli effetti collaterali di questa guerra iniziata "anche" attraverso l'allontanamento (tradimento?) della donna dall'uomo?
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Offline Frank

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Re:Nascita del femminismo?
« Risposta #1 il: Maggio 21, 2019, 21:16:23 pm »
Roberto, son teorie di vecchia data... che personalmente reputo a dir poco semplicistiche.

Offline Vicus

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Re:Nascita del femminismo?
« Risposta #2 il: Maggio 21, 2019, 21:52:43 pm »
Non è possibile verificare tutti i punti dell'articolo, ma è (o dovrebbe essere) chiaro a tutti che il femminismo è un'arma di disintegrazione familiare e sociale. Il ruolo di Planned Parenthood nella vicenda pare acclarato, ma ad oggi deve ancora essere tracciata una mappa dei poteri che hanno architettato e diffuso il femminismo, fenomeno internazionale così coordinato che non può essere né spontaneo né casuale.
La Questione Maschile farebbe molto più rapidamente progressi se si divenisse consapevoli dell'origine artificiale del femminismo e del suo ruolo puramente distruttivo e si facessero serie ricerche sulla sua struttura ideologica e sulle sue finalità e conseguenze per la società.
Ad oggi molti vedono il femminismo come la degenerazione casuale di qualcosa di buono, dovuta al più a contingenti ragioni economiche (centri antiviolenza), ma pochi mettono in discussione gli assunti di base su cui il femminismo prospera, che risalgono (soprattutto) al '68.

La maggior parte degli uomini considera ancora positive le rivoluzioni che hanno dato carburante al femminismo, reso la donna pericolosa per l'uomo ed esautorato l'uomo stesso dalla società:
1. Il lavoro femminile, che (insieme al mantenimento) ha permesso alla donna di liberarsi dall'uomo senza conseguenze e in generale ne ha inasprito il carattere e la volubilità (quando sei economicamente autosufficiente non cerchi più uomini affidabili ma oggetti sessuali)
2. La pillola, che ha "liberato" la donna da responsabilità familiari aprendo la strada a ipergamia, capricci e divorzi facili con ovvie conseguenze per l'uomo
3. L'aborto, che elimina anch'esso responsabilità e bisogno di stabilità, facendo tra l'altro piazza pulita di qualunque stigma sociale verso le ragazze madri
4. La promiscuità sessuale, che unita alle suddette rivoluzioni ha accentuato esponenzialmente l'ipergamia femminile, chiudendo il rubinetto del sesso alla gran parte degli uomini (anche sposati)
5. Il divorzio, che in una società materialista/consumista in cui l'uomo non può contar nulla, non può che avvantaggiare la donna e che gli uomini continuano a confondere col ripudio di altre culture.
« Ultima modifica: Maggio 22, 2019, 01:44:58 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Jason

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Re:Nascita del femminismo?
« Risposta #3 il: Maggio 21, 2019, 22:19:42 pm »
Non è possibile verificare tutti i punti dell'articolo, ma è (o dovrebbe essere) chiaro a tutti che il femminismo è un'arma di disintegrazione familiare e sociale. Il ruolo di Planned Parenthood nella vicenda pare acclarato, ma ad oggi deve ancora essere tracciata una mappa dei poteri che hanno architettato e diffuso il femminismo, fenomeno internazionale così coordinato che non può essere né spontaneo né casuale.
La Questione Maschile farebbe molto più rapidamente progressi se si divenisse consapevoli dell'origine artificiale del femminismo e del suo ruolo puramente distruttivo e si facessero serie ricerche sulla sua struttura ideologica e sulle sue finalità e conseguenze per la società.
Ad oggi molti vedono il femminismo come la degenerazione casuale di qualcosa di buono, dovuta al più a contingenti ragioni economiche (centri antiviolenza), ma nessuno o quasi mette in discussione gli assunti di base su cui il femminismo prospera, che risalgono (soprattutto) al '68.

La maggior parte degli uomini considera ancora positive le rivoluzioni che hanno dato carburante al femminismo, reso la donna pericolosa per l'uomo ed esautorato l'uomo stesso dalla società:
1. Il lavoro femminile, che (insieme al mantenimento) ha permesso alla donna di liberarsi dell'uomo senza conseguenze e in generale ne ha inasprito il carattere e la volubilità (quando sei economicamente autosufficiente non cerchi più uomini affidabili ma oggetti sessuali)
2. La pillola, che ha "liberato" la donna da responsabilità familiari aprendo la strada a ipergamia, capricci e divorzi facili con ovvie conseguenze per l'uomo
3. L'aborto, che elimina anch'esso responsabilità e bisogno di stabilità, facendo tra l'altro piazza pulita di qualnque stigma sociale per le ragazze madri
4. La promiscuità sessuale, che unita alle suddette rivoluzioni ha accentuato esponenzialmente l'ipergamia femminile, chiudendo il rubinetto del sesso alla gran parte degli uomini (anche sposati)
5. Il divorzio, che in una società materialista/consumista in cui l'uomo non può contar nulla, non può che avvantaggiare la donna e che gli uomini continuano a confondere col ripudio di altre culture.

Concordo pienamente e faccio delle preciazioni .

Aggiungerei un punto 6. , la televisione che ha operato molto bene nel diffondere gli altri 5 punti .
In ogni caso ritengo una priorità assoluta il 4 - ed il 5 che è un suo diretto successore - . La riforma dell'assegno di mantenimento ridurrà alcuni divorzi opportunistici di femministe predatorie ma non è ancora sufficiente .
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Offline Vicus

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Re:Nascita del femminismo?
« Risposta #4 il: Maggio 22, 2019, 01:39:37 am »
I media hanno avuto sicuramente un ruolo determinante nella diffusione del femminismo, che sarebbe stato impensabile senza di essi.
La riforma (leggi abolizione) del mantenimento non potrà farsi senza rivedere gli altri punti, che provengono tutti dalla stessa filosofia, né da sola potrà bastare perché non è l'unico fattore di disgregazione delle coppie.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Roberto1970-

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Re:Nascita del femminismo?
« Risposta #5 il: Maggio 22, 2019, 06:52:14 am »
Il ruolo di Planned Parenthood nella vicenda pare acclarato, ma ad oggi deve ancora essere tracciata una mappa dei poteri che hanno architettato e diffuso il femminismo, fenomeno internazionale così coordinato che non può essere né spontaneo né casuale.

4. La promiscuità sessuale, che unita alle suddette rivoluzioni ha accentuato esponenzialmente l'ipergamia femminile, chiudendo il rubinetto del sesso alla gran parte degli uomini (anche sposati)

Qui la tua risposta é stata esaustiva. Concordo inoltre sul fatto che la promiscuitá sessuale sia stato qualcosa di INDOTTO dai suddetti poteri e NON emerso come conseguenza di un fenomeno sociale. Probabilmente le nuove generazioni me compreso hanno subito una sorta di programmazione sin da quando eravamo in fasce allo scopo di farci ingoiare la pillola.

A mio parere il punto é per quanto queste possano essere teorie di vecchia data, é proprio la radice del fenomeno che bisogna scoprire se si vuole porre in atto un cambiamento concreto se non altro di consapevolezza personale.

Inoltre penso che andare contro qualcosa di grosso come il femminismo porterebbe solo a uscire fuori dai cardini della societá se prima i media non ammettono le vere ragioni che lo hanno portato e diffuso.
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Offline giacca

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Re:Nascita del femminismo?
« Risposta #6 il: Maggio 22, 2019, 08:07:53 am »
La promiscuità credo che sia limitata a poche persone.

Offline Vicus

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Re:Nascita del femminismo?
« Risposta #7 il: Maggio 22, 2019, 08:13:19 am »
Concordo inoltre sul fatto che la promiscuitá sessuale sia stato qualcosa di INDOTTO dai suddetti poteri e NON emerso come conseguenza di un fenomeno sociale.
Poco ma sicuro, la società ha dovuto subire una vero lavaggio del cervello (e un'autentica violenza) per cambiare costumi fino a questo punto. Oltretutto è stata una presa in giro, il sesso è diventato una chimera per la maggioranza degli uomini e quando c'è è di cattiva qualità, come ormai ammettono anche i film che ritraggono storie senza senso.
Inoltre penso che andare contro qualcosa di grosso come il femminismo porterebbe solo a uscire fuori dai cardini della societá
Il femminismo è uno di questi cardini, molti pensano che si possa rimuovere da questa società lasciandola per il resto identica a se stessa, il che è un'illusione e la ragione della lentezza con cui progrediscono i diritti maschili.
La promiscuità credo che sia limitata a poche persone.
Esattamente, alzi la mano chi, pur avendo un buon fisico, una buona posizione sociale ecc. non ha dovuto fare numeri da circo per avere poche donne di mediocre aspetto e di livello umano anche peggiore. A meno di essere un bagnino poliglotta a Riccione in agosto, ma questa non è la regola per il 99% degli uomini.
« Ultima modifica: Maggio 23, 2019, 00:20:21 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Nascita del femminismo?
« Risposta #8 il: Maggio 22, 2019, 16:13:10 pm »
Volevo aprire un thread su questo argomento.
I Rothschild, almeno agli inizi poi non so, non c'entrano niente con la nascita del femminismo, così come i Rockefeller (che sono saliti sul carro in un secondo momento). La nascita della questione maschile ha più di una data: il 1946 nasce la CIG che l'anno dopo diventa CIA (Gloria Steinem, Ford Foundation ecc.), il 1950 o il '51 quando per la prima volta nella storia dell'umanità il numero di addetti al settore terziario supera quello degli altri due settori (nascita del lavoro femminile negli uffici), il 1970 quando quello sciagurato di Reagan, allora governatore della California, casca nella trappola e firma la prima legge sul divorzio senza dolo (no fault divorce), pensando tra le altre cose che così si eviteranno i casi di false accuse nei contenziosi di separazione (sì sì), il 1971 quando Erin Pizzey apre il primo rifugio antiviolenza e le femministe si buttano a pesce nel business, il 1980 quando con la vittoria di Reagan le femministe abbracciano entusiasticamente il carrierismo che in precedenza almeno a parole combattevano, il 1989 con la caduta del Muro e il 1999 con Seattle e l'inizio dell'odierna era finanziaria e la fine dello stato nazione. Se fino a Berlino l'uomo era utile dopo Seattle l'uomo diventa ostacolo per il mercato liberista di merci e persone, sfruttando l'edonismo della Nuova Donna post-Muro.
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline freethinker

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Re:Nascita del femminismo?
« Risposta #9 il: Maggio 22, 2019, 18:24:03 pm »
Di certo alla nascita del femminismo hanno contribuito molti fattori, che avete elencato con precisione.
Tuttavia ho notato che in generale molti hanno un'idea molto romanzata del femminismo, che fanno risalire alle manifestazioni delle suffragette, che vedono come pioniere della "liberazione" della donna.

Ho perso il conto delle persone che mi hanno fatto notare che una delle ultime nazioni a concedere il diritto di voto alle donne sia stata la Svizzera; casualmente le stesse persone ignorano completamente che ogni cittadino svizzero di sesso maschile deve prestare servizio militare per 15 giorni all'anno!
Those who would give up essential liberty to purchase a little temporary safety deserve neither liberty nor safety.
Benjamin Franklin, Historical Review of Pennsylvania, 1759

Offline Sardus_Pater

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Re:Nascita del femminismo?
« Risposta #10 il: Maggio 23, 2019, 22:07:44 pm »
Se avessi la macchina del tempo cercherei di evitare l'assassinio di Robert Kennedy nel 1968. Con lui alle primarie forse non ci sarebbe stato il tumultuoso casino della convention del Partito Democratico a Chicago e l'asinello avrebbe sicuramente vinto le presidenziali, impedendo la nascita della Commissione Mc Govern-Fraser con cui si dette maggiore importanza alle primarie ma aprì le porte del partito alle quote, con un massiccio ingresso di donne e in séguito di gay.
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Offline Frank

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Re:Nascita del femminismo?
« Risposta #11 il: Maggio 25, 2019, 00:20:39 am »
Personalmente non credo affatto che la promiscuità sessuale sia stato qualcosa di indotto dai cosiddetti "poteri forti".
Non credo assolutamente a queste cose.
Secondo me è soltanto la conseguenza della c.d. evoluzione della società.

Poi vabbe', ognuno è libero di pensarla come gli pare, tanto siamo nel campo delle opinioni.

Offline Vicus

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Re:Nascita del femminismo?
« Risposta #12 il: Maggio 25, 2019, 04:22:11 am »
Certamente, ognuno è libero di dire la sua ci mancherebbe, ma senza i media, la moda e la musica sarebbe stato impensabile trasformare una società contadina o borghese in un bordello. L'uomo è un animale conservatore e serve molto tempo e molta competenza per cambiare radicalmente una collettività, l'urbanesimo e l'industrializzazione non bastano a spiegare il fenomeno, per esempio l'America fino agli anni '60 era un Paese fin troppo moralista anche nelle leggi: nei già sfrenati anni '20, andare in una camera d'albergo con una donna era un reato.
L'apporto di vari centri di potere alla rivoluzione del '68 è ormai dimostrato e inconfutabile. La saggezza popolare sapeva quello che oggi stiamo imparando a nostre spese: la promiscuità sessuale destabilizza e fa implodere la società. Famiglie "allargate", figli contesi e alienati, denatalità, conflitti di coppia e assenza di sesso per la maggior parte degli uomini ne sono il frutto.
In un'epoca di cambiamento continuo e accelerato, l'essere umano ha bisogno più che mai di stabilità e legami non solo di coppia ma comunitari, di parentela e di "clan". Continui cambi di lavoro e residenza in quartieri-dormitorio, figli affidati a falansteri comicamente denominati nidi, relazioni in cui l'altro è consumato come una merce e poi gettato via rendono impossibile una società equilibrata e durevole.
Può essere divertente le prime volte, a vent'anni, ma già allora molti sentono la futilità di queste relazioni e la mancanza di radici si paga in seguito.
Molti uomini lo capiscono, ma pagano per la stupidità e cattiveria di donne lasciate libere di ridurre la società in macerie.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Frank

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Re:Nascita del femminismo?
« Risposta #13 il: Maggio 25, 2019, 10:46:34 am »
Vicus

Citazione
, ma senza i media, la moda e la musica sarebbe stato impensabile trasformare una società contadina o borghese in un bordello.


Eh!, appunto, il progresso, quindi l'evoluzione della società, nel bene come nel male.
Non ci vedo alcun complottismo in tutto ciò, ma solo una conseguenza.



Offline Frank

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Re:Nascita del femminismo?
« Risposta #14 il: Maggio 25, 2019, 10:53:13 am »
Comunque, resta un fatto: le società "perfette" non sono mai esistite,* né mai esisteranno, proprio perché la specie umana nasce già "difettosa" e imperfetta di suo.
Altro discorso è che si possa migliorare; e qui ci siamo.

@@

* Nemmeno tu vorresti vivere nelle società del passato, fra guerre, pestilenze, carestie, vita media di 37 anni (ai tempi di Garibaldi era quella la vita media in Italia) e quant'altro.