Santo sicuramente no, ma era un genio, un cialtrone di genio. Come ho detto mi interessa l'opera più che la persona: il 90% dei registi di Hollywood fanno di tutto e di più (altro che metoo) ma nessuno ne parla e tutti vanno a vedere i loro film che non valgono 1/100 di quelli di Pasolini, che mostra la cultura popolare del nostro Paese distrutta col rullo compressore da una classe dirigente autoctona e straniera.
Solo De Seta ha fatto qualcosa di paragonabile.
I suoi film non sono mai banali e scremando il ciarpame ci sono sempre eccellenti spunti di riflessione.
Molti lo considerano una sorta di comunista degenerato ma intanto criticò il '68 denunciandone con coraggio il carattere "borghese", vedendovi la naturale evoluzione della civiltà dei consumi di cui si era accorto soltanto del Noce.*
Inoltre i suoi film sono ben lontani dal linguaggio pedestre della sinistra, c'erano riferimenti finissimi (e non leziosi come in Zeffirelli) alla storia dell'arte, sia nella composizione che nella narrazione.
A suo modo fu tra i pochissimi che videro gli esiti barbarici dell'epoca della secolarizzazione (altro tema che scorre nei suoi film come un fiume carsico), la formattazione della società italiana sul modello del ceto medio americano, che nonostante i suoi ideali non vede o condona i peggiori abusi, a causa della sua ignoranza e semplicismo (il mito del giustiziere)** indotti dai media e dalla cultura popolare.
C'è ben poco (direi quasi nulla) di comunista in tutto ciò (e infatti fu espulso dal partito), paragonarlo a certi cinematografari di sinistra degli anni '60 mi pare non gli renda giustizia.
* Che non era certo comunista ma chissà perché, rimase isolato anche lui come Amerio e altri.
** Per esempio, McLuhan definì Superman il prodotto non inoffensivo di una mente immatura e barbarica. Da noi, ci fu il castigamatti Bud Spencer la cui famiglia aveva legami con gli USA, probabilmente non solo di carattere commerciale e Tomas Milian, il re dei poliziotteschi spaccatutto (e altro omosessuale, ma nessuno lo critica come Pasolini) che si formò in America e fu anche amico del figlio di Batista.