SUOR GERTRUDE, A STILUM CURIAE: ABBIAMO DEI BENI, TEMIAMO CHE IL VATICANO CI VOGLIA COMMISSARIARE…
Suor Gertrude ci ha scritto una lettera accorata e piena di preoccupazione. Questo perché teme – e come darle torto? – che prima o poi i devastatori della vita religiosa, Braz De Aviz e Fernando Carballo rivolgano la loro funesta attenzione al suo convento. I risultati, sarebbero quelli di cui siamo tutti ben consci, a vedere
la fine di tante congregazioni religiose. Leggiamo che cosa ci scrive la buona suora.
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Caro dottore Tosatti, qui in convento,
in attesa di essere anche noi commissariate, osserviamo con grande attenzione quello che nel frattempo succede ai fratelli e sorelle che stanno già vivendo questo
“calvario” imposto a : -chi prega troppo, -chi è troppo devoto alla Madre di Dio, – chi si riconosce nel carisma del suo Fondatore/ Fondatrice, – chi celebra e, nel nostro caso, chi assiste alla Santa Messa Tridentina o di San Pio V.Il nostro attuale maggior timore, caro dottore, è legato alla percezione, sempre più forte, che si stia decidendo di obbligare i monasteri di monache, come noi, ad essere centralizzati.
Il che significherebbe cancellare la clausura, distruggere la nostra vocazione e
interrompere quel “concerto” di preghiere che tiene su il mondo…Osservando poi ciò che accade in Curia dal punto di vista economico,
la preoccupazione che il nostro primo timore possa avvenire presto, sta nell’esproprio dei nostri beni, che da secoli servono a mantenere la preghiera in clausura. Se ci privano di quelli ci privano di libertà.
Ci stiamo infatti preoccupando anche dei Commissariamenti ed espropri, perché senza beni saremo private della libertà di esistere e pregare.
Come esempio vorrei proporre quello dei
Francescani dell’Immacolata, che è curioso nella sua dinamica confondente. Si sta cercando infatti di obbligare i Francescani dell’Immacolata ad avere intestazione e controllo delle loro proprietà; al fine di poterle espropriare, però.
I legittimi proprietari delle proprietà dei beni dei frati, che han fatto voto di povertà, sono le Associazioni di Benefattori. Se le Associazioni di Benefattori restano proprietarie, queste NON possono esser espropriate (perché non rispondono a dicasteri vaticani); ma se si trasferisce la proprietà ai Francescani dell’immacolata, il Commissariante (Vaticano) le può espropriare, quando vuole.
Curiosamente, al contrario, da un’altra parte, osserviamo che si vuole obbligare i
Cavalieri di Malta ad abbandonare tutte le loro proprietà a favore del loro Ordine (SMOM), che si impegnerà a mantenerli …(ma chi ci crede?)
Siamo suore di clausura e non abbiamo che pochissimi (e solo autorizzati, come nel mio caso) rapporti esterni, per cui “non sappiamo” esattamente ciò che succede, ma, mi creda, lo percepiamo (come dono soprannaturale). Ma ciò che oggi percepiamo, ci preoccupa (non ci angoscia solo perché mettiamo tutto nelle mani di Dio),
ci preoccupa vedere una Chiesa che sembra voler esser contro il naturale e contro il soprannaturale. Ho detto “
voler essere”, non essere, incidentalmente.
Il contro-natura sembra ormai dominare il mondo e persino parte della Chiesa. Ma se il capo supremo della chiesa, la massima autorità morale al mondo, non conferma più la sua dottrina, sembra disconoscere che ci sia una natura e una contro natura , ciò significa che questa Chiesa rifiuta la Creazione.Rifiuta conseguentemente il Peccato originale e la Rivelazione.
Fino a quando Dio lo permetterà?
http://www.marcotosatti.com/2019/07/29/suor-gertrude-a-stilum-curiae-abbiamo-dei-beni-temiamo-che-il-vaticano-ci-voglia-commissariare/