Autore Topic: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"  (Letto 24162 volte)

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Offline nonmorto

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Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
« Risposta #15 il: Giugno 01, 2010, 12:44:56 pm »
Sintetitizzo.

Per la nostra cultura e per i valori oramai assodati e fermi delle democrazie occidentali tutte le forme di violenza, ivi compresa quella in ambito familiare e la fastidiosa e quanto mai odiosa violenza sessuale sono fermamente condannate e rigettate con sdegno.

Il problema che si pone in questo forum e` il perche` ed il percome, il quanto ed il quando. Nel abracciare i valori occidentali ed i diritti dell`umanita` in generale formiamo un preciso atto di accusa alla comune morale sia nell`atto della discussione quotidiana, sia nella formulazione della violenza di genere nei movimenti di opinione e della sua descrizione negli impianti giudiziari e normativi.

I quali danno un giudizio arbitrario ed ingiustificato di quella moltitudine di casi denominati "violenza sulle donne" e descrivendoli come un`universo a se e non correlato con una "violenza" facente parte di un contesto generale assessuato. Ne consegue quindi che nel condannare la violenza la parte maschile sia esautorata da ricevere violenza ma sia solo parte attiva nei confronti del femminile. Una simile visione delle cose e ignorante, sessista, faziosa e pericolosa per la formazione delle nuove generazioni maschili e per quelle presenti che hanno gli stessi diritti di dignita e tutela di quelle femminili.

Il problema secondo me non è condannare la violenza, quello è facile, lo fanno tutti. Il problema è DEFINIRE la violenza. Definire chi è il carnefice e chi la vittima.

È come il processo di Norimberga, come si decide cosa è un crimine di guerra? Un crimine di guerra è tutto ciò che la germania nazista ha fatto e l'america no.

Allo stesso modo, cosa è la violenza? È tutto ciò che non piace alle donne. Lo stupro è la forma di violenza peggiore. La castrazione è una pena da dare. Il concetto di diritto umano è saltato del tutto.

Prova a dire che tra le pene del nostro codice deve essere inserito lo stupro, ad esempio stupro per donne che uccidono i figli. La gente sarà inorridita e ti risponderanno che lo stato deve impedire gli stupri, non farli. Il concetto di violenza lo definisce la classe dominante e quando l'unica cosa che puoi fare contro il potere è suicidarti e portare altra gente con te, il terrorismo è la forma peggiore di violenza, quando sei una donna ed il tuo potere deriva dal fatto che selezioni tu a chi dare la g***a lo stupro è il reato peggiore del mondo.

Poi tu parli di violenza come se fosse una cosa tra individui, però la violenza c'è anche tra gruppi, tra stati (si chiama guerra), tra tifoserie avversarie e così via, quella tra gruppi è molto più grande che quella tra individui. I morti di mafia son tantissimi, così come i morti in guerra, i morti per risse casuali o mariti che uccidono mogli o viceversa sono una quantità risibile sulla popolazione totale. Gli umani sono animali sociali, vivono in gruppi ed hanno meccanismi di gruppo.

La violenza va inquadrata tra gruppi di persone, non tra singoli.

Il problema dell'ideologia femminista imperante è che ogni volta che una donna subisce violenza la subisce perché appartiene al gruppo di individui di donne, non perché appartiene ad altri gruppi. Secondo l'ideologia femminista esiste un gruppo compatto di uomini che fa violenza sulle donne, i gruppi in realtà non sono questi e non esiste un gruppo compatto di uomini che odia le donne.

I tg e tutta la tv servono a questo, dovrebbero dirti quali sono i gruppi di potere e come il potere si esercita, se uno guarda il tg sente solo di violenza contro le donne. Tre morti di mafia al giorno eppure solo le donne uccise da uomini vanno al tg. Il gruppo di persone che sta nella mafia non esiste al tg, esiste invece un altro gruppo composto da individui di sesso maschile, che è un capro espiatorio. Tutta la tv, i tg ed i giornali servono a questo, a dare a questo gruppo, composto da tutti gli individui di sesso maschile, tutte le colpe di questo mondo, le colpe che altri gruppi hanno.

Il tg serve a nascondere il potere, non a svelarlo. Per questo c'è gente tipo skorpion che arriva qui e condanna senza se e senza ma la violenza del gruppo finto degli individui di sesso maschile. Mica condanna la mafia o altri gruppi, condanna i maschi.

Un altro "gruppo" agguerrito molto potente è quello dei pedofili, non sono mica singoli individui disturbati e linciati in tutti i modi possibili, noooooooooooo, sono un gruppo molto ben organizzato (!!???) e molto potente, a livello internazionale (???!!!!), hanno loro il vero potere (????). Quanti servizi sulla pedofilia fa la tv con questo senso generale? Quanti sulla mafia?

Skorpion io direi di andare a linciare qualche pedofilo o qualche altro maschio, così si che sei un uomo. No come chi combatte la mafia e ci resta secco.
« Ultima modifica: Giugno 01, 2010, 12:57:17 pm da nonmorto »

Offline Rita

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Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
« Risposta #16 il: Giugno 01, 2010, 12:48:19 pm »
Sintetitizzo.

Per la nostra cultura e per i valori oramai assodati e fermi delle democrazie occidentali tutte le forme di violenza, ivi compresa quella in ambito familiare e la fastidiosa e quanto mai odiosa violenza sessuale sono fermamente condannate e rigettate con sdegno.

Il problema che si pone in questo forum e` il perche` ed il percome, il quanto ed il quando. Nel abracciare i valori occidentali ed i diritti dell`umanita` in generale formiamo un preciso atto di accusa alla comune morale sia nell`atto della discussione quotidiana, sia nella formulazione della violenza di genere nei movimenti di opinione e della sua descrizione negli impianti giudiziari e normativi.

I quali danno un giudizio arbitrario ed ingiustificato di quella moltitudine di casi denominati "violenza sulle donne" e descrivendoli come un`universo a se e non correlato con una "violenza" facente parte di un contesto generale assessuato. Ne consegue quindi che nel condannare la violenza la parte maschile sia esautorata da ricevere violenza ma sia solo parte attiva nei confronti del femminile. Una simile visione delle cose e ignorante, sessista, faziosa e pericolosa per la formazione delle nuove generazioni maschili e per quelle presenti che hanno gli stessi diritti di dignita e tutela di quelle femminili.

quoto Vargan.

Sulla violenza sessuale: non ho mai sentito (se ci sono) casi saliti agli onori della cronaca di denunce su omosessuali: possibile che un omosessuale (sia esso uomo e donna) non abbia mai approcciato, con diversi gradi e modalità interpretabili come molestia o violenza così come accade oggi nell'universo particolare della violenza uomo/donna di cui parla Vargan, un uomo o una donna adulti eterosessuali?
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline icarus.10

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Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
« Risposta #17 il: Giugno 01, 2010, 13:00:54 pm »
) io ritengo che chi si macchia, per esempio, di violenza carnale non sia degno di essere chiamato "essere umano",  


Skorpion, evitiamo di "disumanizzare", per piacere.

Lasciamo questo sporco compito alle femministe, ai leghisti e fascisti.

Noi siamo un' altra cosa.

Chi stupra una donna è un malato di mente con problemi esistenziali e di carenza affettiva e sessuale(e solo un malato di mente può avere una erezione al pene di fronte ad una donna non consenziente).

Non esiste la violenza di genere("violenza contro le donne", "violenza contro gli uomini"), ma la Violenza e basta. La Violenza è asessuata e pertanto colpisce indiscriminatamente, uomini e donne.

La violenza maschile colpisce più gli uomini che le donne. Ma per le sadiche e naziste femministe, l'unica violenza vera è quella Sessuale(più lo Stalking, cioè telefonare molte volte all'ex fidanzata o moglie). Le altre, sono violenze di Serie B
« Ultima modifica: Giugno 01, 2010, 21:37:46 pm da Jason »
"Sono contraria alla pena di morte e all'ergastolo, eccetto che per stupratori, pedofili, e per coloro che maltrattano cani, gatti e...criceti"

Offline nonmorto

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Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
« Risposta #18 il: Giugno 01, 2010, 13:05:38 pm »
Mi è venuto in mente un altro esempio di come la violenza sia di gruppo e raramente individuale, prendiamo skorpion, avete visto come si è affrettato a linciare gli stupratori? È tipico che se c'è uno stupro non si ferma nessuno, scappano tutti o fanno finta di nulla, ma appena uno stupratore viene fermato da qualcuno coraggioso si forma una folla gigantesca per linciare, si affrettano tutti a soccorrere i deboli, il linciato? Nooooo, lui è il forte, i linciatori.

Così skorpion, è molto bravo ad aggregarsi al gruppo dei linciatori perché la violenza funziona così, per gruppi. Da solo non avrebbe il coraggio di andare contro un altro gruppo. "Difende" i deboli quando ha le spalle coperte da un gruppo. Se la prende con gli stupratori perché così fa gruppo con altri "difensori delle donne" e perché sa che nessuno li difenderà.

Per quanto triste l'unico modo per gli uomini di farsi sentire è di crearlo davvero un gruppo di uomini, che prima non esisteva, era solo un capro espiatorio, perché la violenza facile è quella dei gruppi contro un singolo, ma se gli uomini si riuniscono e formano davvero un gruppo non potranno più essere linciati come singoli.

In realtà il 99% degli individui su questo pianeta sono dei codardi e basta un gruppo 100 volte più piccolo di quello linciante per non essere linciati, quindi siamo sulla buona strada.
« Ultima modifica: Giugno 01, 2010, 13:13:46 pm da nonmorto »

Offline nonmorto

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Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
« Risposta #19 il: Giugno 01, 2010, 13:25:39 pm »
Avete presente il calcio? È una gigantesca metafora della vita umana, gli individui si dividono in gruppi e si fanno la guerra l'uno con l'altro, i poliziotti, i tifosi di una squadra, i tifosi dell'altra squadra. Non è che degli individui vanno allo stadio e si menano in modo casuale l'uno con l'altro.

Il femminismo dice che non esistono i poliziotti, i romanisti ed i laziali, ma solo i biondi (gruppo inventato) che fanno violenza sui mori, in modo tale che i gruppi veri rimangono all'oscuro di tutti.

I tg riportano le partite come scontri tra biondi e mori, ogni giorno mandando un biondo che picchia un moro in tv come notizia ed usando altri strumenti linguistici strani, del tipo "ecco un altro caso di violenza sulle donne" tipo "ecco un altro caso di violenza sui mori".

Chi dice che il loro modello di realtà è un modello stupido è in realtà d'accordo con i biondi, è un negazionista che nega la violenza dei biondi, in fondo ogni giorno si vede un moro picchiato in tv, come si fa a negarlo? In tv lo stupratore colpevole si difende sempre al processo, risultando il più odioso possibile, oggi difendere gli uomini richiama i mille processi per stupro in tv, veri o nelle fiction, dello stupratore odioso e della donna che piange, per questo per condannare la violenza dei mori bisogna condannare di più e più fermamente quella dei biondi prima.


A volte delle persone mi accusano di appartenere a questo gruppo di maschi oppressori, magari dicendomi che questo gruppo ha la maggior parte dei soldi del pianeta, si sente spesso, no? Gli uomini hanno tot% delle ricchezze, come se esistesse un gruppo di maschi globale riunito. In realtà son pochissimi individui di sesso maschile ad avere tutti i soldi, non il gruppo dei maschi.

Io rispondo "tu sei maschio, no? Metti tutti i tuoi soldi sul mio conto, non dovrebbe cambiare nulla, passiamo da un maschio ad un altro, i soldi appartengono allo stesso gruppo". È come se io avessi accesso ai soldi di Bill Gates perché sono maschio, è ridicolo, ma la maggior parte della gente crede a certe assurdità.

Non c'è il capo maschio globale che decide cosa fare, c'è il capo mafia, quello si, come non c'è il capo femmina mondiale. Se una donna si arricchisce non è un vantaggio per tutte le donne, ma solo per quella donna e per la sua famiglia, quello si che è un gruppo vero. I maschi non prendono decisioni tutti insieme e poi agiscono, non hanno soldi comuni per tutti i maschi, non sono un gruppo vero, sono un gruppo finto creato ad arte, un capro espiatorio. Un capro espiatorio che può esistere proprio perché gli individui di sesso maschile NON sono un gruppo, anzi si odiano l'uno con l'altro perché competono per le stesse risorse (le femmine).

Quindi uno che viene qui e condanna la violenza di un gruppo finto fa violenza vera, violenza di stato, non la combatte.
« Ultima modifica: Giugno 01, 2010, 13:39:52 pm da nonmorto »

Offline Utente Cacellato

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Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
« Risposta #20 il: Giugno 01, 2010, 13:37:03 pm »
Mi pare chiaro che la violenza sulle donne sia soltanto condannabile!!!

Ma noto una differenza tra i due generi: mentre noi siamo sempre pronti ad assumerci le nostre responsaiblità e nessuno qui nega il fatto che vi sia (e, ahimè, accidenti se c'è) una violenza maschile sulle donne, dall'altra parte non si registra lo stesso fenomeno!
La violenza femminile sugli uomini esiste eccome (sia essa fisica o psicologica, diretta o indiretta) ma.... omertà pare essre la parola d'ordine!
Anzi: nemmeno omertà: si nega anche l'evidenza.

Quindi mentre a quanto pare l'uomo ha l'onestà morale, la donna pare esserne totalmente priva.

E mentre dalla nostra parte la si condanna, dall'altra parte (vogliamo riportare vari testi, gruppi, femminaziste, fikesekke et C.???) tale violenza viene addirittura propagandata e raccomandata!!!!!!! E con tanto di espliciti inviti e incitamenti alla violenza sugli uomini!!!
Mai contraddire una femmina: riuscirà tranquillamente a farlo da sola in 5 minuti!
La donna che costa di meno è quella che paghi
E' la donna che porta la vita... ma è l'uomo che la finanzia!!!
"I fatti mi hanno dato talmente ragione che quasi me ne vergogno!" (Indro Montanelli)

Offline nonmorto

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Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
« Risposta #21 il: Giugno 01, 2010, 13:54:59 pm »
Scusate ma non cadiamo nel tranello delle femministe.

Una volta parlavo con una donna che quando ho detto che gli stupri al tg non dovrebbero essere riportati, sono solo notizie porno e ricerca di capri espiatori, perché non indicano un cambio di potere tra gruppi o un potere vero, questa mi ha detto "eh si ti piacerebbe che non li riportano più eh"

Ed io basito "scusa, IO cosa ci guadagno se non viene detto ai quattro venti che tizio ha stuprato tizia?"

E poi sono stato bruscamente interrotto perché stavamo per litigare e mi hanno portato via, sono un attaccabrighe mezzo matto ... voglio dire se tizio stupra tizia il gruppo dei maschi non è che ci guadagni molto, in genere c'è il fidanzato di tizia che si altera un pochino, non ho ben capito cosa avrei dovuto guadagnarci nel fatto che non venisse detto.

Di fatto quasi tutti oggi ragionano così, con il gruppo di maschi e femmine a confronto. Quello delle femmine forse esiste perché le donne si coalizzano subito quando si tratta di dare addosso agli uomini.

Offline icarus.10

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Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
« Risposta #22 il: Giugno 01, 2010, 13:55:32 pm »
 
Citazione
La violenza femminile sugli uomini esiste eccome (sia essa fisica o psicologica, diretta o indiretta) ma.... omertà pare essre la parola d'ordine!

Già. Soprattutto quella psicologica. E si badi bene, che la violenza psicologica non è criticare il piatto di minestra cucinato dalla moglie oppure essere contrario che lei si compri la pelliccia(nella "ricerca" dell'Istat commissionata dal Ministero delle Pari Opp sulla violenza contro le donne, questi due esempi che ho citato sono stati catalogati come violenza morale e psicologica), ma giocare e violentare i sentimenti dell'altro, come ad esempio, essere abbandonati dopo anni e anni di rapporto(essere abbandonati comporta una sofferenza interiore mostruosa),  e poi, come se non bastasse, essere mandati via dalla(propria) casa, a dormire nella proprio auto, non vedere più i propri figli e e versare anche alla sadica ex moglie assegni su assegni di mantenimento. Il risultato è sofferenza, povertà, disperazione, depressione, e in non pochi casi, anche il suicidio. Questa è la violenza psicologica. E poi, come se non bastasse, questi poveri padri separati distrutti o suicidi si vedono anche offendere e schernire da sadiche pseudogiornaliste e da femminaziste come le Fike a Sud

Diciamo la verità: mentre per la violenza fisica, il sesso maschile è predominante, per la violenza psicologica, invece lo sono le donne. E la violenza psicologica è ancora più terribile di quella fisica, perchè lascia segni devastanti, ti uccide dentro, è invisibile ,non può essere dimostrata,non viene punita nè tanto meno considerata(eccetto quando a "subirla" sono le donne, cioè non comprare la pelliccia alla moglie.)
 .

 

Citazione
E mentre dalla nostra parte la si condanna, dall'altra parte (vogliamo riportare vari testi, gruppi, femminaziste, fikesekke et C.???) tale violenza viene addirittura propagandata e raccomandata!!!!!!! E con tanto di espliciti inviti e incitamenti alla violenza sugli uomini!!!

Esatto, basta farsi un giro su Donna Moderna,su Libero.it, sui vari gruppi e forum al femminili. Ultimamente, poi, è uscito un libro di "istruzioni" per le donne, intitolato: "Come farlo soffrire".  
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Offline nonmorto

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Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
« Risposta #23 il: Giugno 01, 2010, 14:07:49 pm »
Secondo me se combattete l'idea della violenza maschile sulle donne con quella femminile sugli uomini siete caduti nel tranello dei gruppi inventati. È vero che quella femminile sugli uomini è derisa, minimizzata, incentivata e quella maschile sulle donne è enfatizzata al massimo e rappresentata come il male supremo, ma il punto è che il gruppo degli uomini non esiste, ci sono individui maschili, raccolti in altri gruppi, questi individui si odiano l'uno con l'altro e non aspettano altro che il proprio gruppo vada a fare la guerra ad un altro gruppo maschile con la scusa di difendere le donne.

Ricordatevi che il nostro cervello è quello dell'uomo delle caverne ed è fatto per funzionare in quel periodo, non va molto oltre a "fai gruppo, ammazza i vicini, prendigli le donne".

Offline Zoltan2

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Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
« Risposta #24 il: Giugno 01, 2010, 18:26:25 pm »
Ok, abbiamo appurato che al giorno d'oggi il potere utilizza gli attriti fra uomo e donna per governarci meglio e per celare altre e ben più importanti questioni.

Comunque...

Voi potete indignarvi di fronte ad uno stupratore, nello stesso modo in cui vi indignate di fronte a una donna che maltratta il marito.

Peccato che nella pratica, nella realtà, nessuno "vede" il secondo tipo di violenza, anche nei casi più estremi.

Invece il primo tipo di violenza (lo stupro) non solo è riconosciuto come violenza, ma è "visto" anche quando non vi è mai realmente stato. Lo si "vede" quando, come e perché fa più comodo.

E...

Ci saranno sempre dei maschi a difendere le donne stuprate, ma nessuna donna e nessun uomo difenderà davvero un uomo danneggiato dalla violenza invisibile delle donne. Perché? Perché le donne sono "da proteggere" per natura, un uomo no. E' una tendenza istintiva che non si può distruggere.


Vi rendete conto che con le vostre conclusioni non si ottiene il risultato sperato? Voi volete condannare la violenza in ogni loro forma? Bene, iniziamo a stilare una serie di leggi a tutela dello stato psico-fisico di un uomo: Per iniziare, proporrei una legge per cui una donna non può scassare i co***oni al proprio uomo se osserva le altre donzelle passeggiare sul lungo mare.

Oppure... mi viene in mente una proposta di legge dove si dice che una donna non può ricattare il proprio uomo con il sesso.

Sì, perché allora anche quella è violenza.  

E di questo passo, volendo condannare ogni tipo di violenza, non faremo altro che rovinarci tutti la vita.

La violenza esiste, deve esistere, e dovrà sempre esistere. Il segreto sta nel cercare il male minore per tutti.  :sleep:
« Ultima modifica: Giugno 01, 2010, 18:31:24 pm da Zoltan2 »
La donna media sogna 10, pretende 10 e ottiene solitamente 8.
L'uomo medio sogna 8, chiede 4, e, se gli va bene, ottiene 1.

Offline skorpion72

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Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
« Risposta #25 il: Giugno 01, 2010, 20:29:09 pm »
Qua si vuole far capire semplicemente che la violenza contro le donne è un fenomeno da condannare, perchè le femministe pensano che qui la giustifichiamo...
E poi moralmente noi siamo superiori a loro, la violenza gratuita sia su donne che uomini è da allontanare.
Esatto, hai centrato quello che io volevo dire. Io ho scritto altri post contro i torti subìti da noi o contro quello che scrivono le nostre "amiche", sono anche andato "in trasferta" più volte, ero iscritto ad un partito e me ne sono andato (dopo avere litigato svariate volte) proprio perché era ed è su posizioni veterofemministe e se ne frega delle nostre condizioni, quindi non ho nulla di cui vergognarmi, e non mi mette in imbarazzo il condannare la violenza anche quando la subiscono le donne, la cosa non mi mette in difficoltà.

Dire che mi fa schifo chi abusa di una donna non toglie niente alla causa maschile, condannare chi ritiene le donne esseri inferiori (e qualcuno di questi l'ho anche conosciuto) non significa sminuire, per esempio, i torti subiti dai padri separati, o il sacrificio degli uomini morti sul lavoro, questo lo dico a scanso di equivoci, anche se molti hanno capito questo concetto semplice, tranne uno, al quale evidentemente ho toccato i suoi fantasmi ancestrali, ed al quale non rispondo, anche perché che ti vuoi ragionare con uno che dice di apprezzare di più uno stupratore piuttosto che chi, come me, le donne le ama e le rispetta?
I discorsi delle femministe fanno sempre molto "rumore"...il problema è che puzzano anche da morire

Offline nonmorto

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Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
« Risposta #26 il: Giugno 01, 2010, 21:41:59 pm »
Esatto, hai centrato quello che io volevo dire. Io ho scritto altri post contro i torti subìti da noi o contro quello che scrivono le nostre "amiche", sono anche andato "in trasferta" più volte, ero iscritto ad un partito e me ne sono andato (dopo avere litigato svariate volte) proprio perché era ed è su posizioni veterofemministe e se ne frega delle nostre condizioni, quindi non ho nulla di cui vergognarmi, e non mi mette in imbarazzo il condannare la violenza anche quando la subiscono le donne, la cosa non mi mette in difficoltà.

Dire che mi fa schifo chi abusa di una donna non toglie niente alla causa maschile, condannare chi ritiene le donne esseri inferiori (e qualcuno di questi l'ho anche conosciuto) non significa sminuire, per esempio, i torti subiti dai padri separati, o il sacrificio degli uomini morti sul lavoro, questo lo dico a scanso di equivoci, anche se molti hanno capito questo concetto semplice, tranne uno, al quale evidentemente ho toccato i suoi fantasmi ancestrali, ed al quale non rispondo, anche perché che ti vuoi ragionare con uno che dice di apprezzare di più uno stupratore piuttosto che chi, come me, le donne le ama e le rispetta?

Non metto in dubbio che ami e rispetti le donne, ho un po' di dubbi sugli uomini.

PS: il valore di un uomo non si misura in base a quanto rispetta le donne.

Dimmi solo una cosa skorpion, ci sono donne che non sono esseri umani o gli esseri subumani sono solo di sesso maschile? E per esseri subumani che intendi? Che hanno perso il loro status di essere umano e che non hanno più diritti umani? Possono essere torturati o uccisi ad esempio?

Non credi sia un po' troppo facile condannare la violenza nel modo più politicamente corretto possibile e poi evitare di rispondere a tutta una serie di domande?

Sai come è, non rispetto molto chi arriva e dice "i maschi si dividono in due categorie, esseri umani ed esseri subumani, quelli che non rispettano le donne sono subumani".

Le donne si dividono in due categorie, essere umani ed esseri subumani, quelle che non rispettano gli uomini sono esseri subumani, tu che ne dici di questa frase skorpion? E se vivessimo in un mondo dove stuprare le donne subumane fosse lecito anzi incentivato, tu cosa penseresti di chi la pronuncia?
« Ultima modifica: Giugno 01, 2010, 22:00:19 pm da nonmorto »

Offline nonmorto

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Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
« Risposta #27 il: Giugno 01, 2010, 22:02:45 pm »
E poi "non vedo come dire che ci sono alcune donne subumane possa influire sui diritti per le donne". Non credi che dal momento che hai chiamato qualcuno subumano gli hai negato i diritti fondamentali? Dire che ti batti per i diritti umani, ma non tutti sono esseri umani, è una contraddizione molto pesante.

Offline nonmorto

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Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
« Risposta #28 il: Giugno 01, 2010, 22:15:01 pm »
Ma poi questi "difensori delle donne e dei bambini" è così evidente che sono solo dei violenti che cercano scuse. Skorpion lo sa che che pochi euro al giorno potresti salvare un bambino che muore di fame? Ne muoiono 100,000 mila al giorno, però visto che non c'è un maschio beta da colpevolizzare non vanno al tg, qui la colpa è dei maschi alpha, non sentirai di un bambino morto di fame al tg.

Dimmi skorpion, quanti euro hai donato per salvarli? Ah... tu forse li salvi picchiando maschi beta che ne stuprano qualcuno? Sai, 50,000 di questi bambini erano bambine, non dovevi salvarle?

Spiegami bene cosa intendi con la tua frase iniziale "la donna vada rispettata prima di tutto perché persona fisicamente più debole, e noi uomini abbiamo il dovere di difenderle." Questa frase, unita all'altra sul fatto che alcuni maschi sono esseri subumani, bhe... danno l'impressione che tu la violenza la vuoi fare, non combatterla e che combatterla sia solo una scusa per farla.

Online Jason

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Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
« Risposta #29 il: Giugno 01, 2010, 22:21:50 pm »
Calma!!
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America