Vediamo se rischio di andare OT.
Per quello che ne capisco, sia a livello macro che anche micro la dimensione politica più importante (e determinante) è la geopolitica.
Difesa, commercio, energia, cultura, relazioni diplomatiche.....: ogni cosa ne dipende.
Tutti d'accordo? Spero di si.
E la geopolitica ha sempre, ripeto sempre, agito per aree d'influenza.
Noi (Italia) possiamo anche auspicare d'uscire dall'area d'influenza americana e andare, che so....verso quella russa.
Lo ipotizzo rimanendo sul campo da gioco a noi possibile.*, perché le aree d'influenza hanno bisogno di prossimità territoriale: vedi il disastro cubano.
Potremmo cercare una terza via (amici di nessuno...come fu la Jugoslavia di Tito).
O ancora costruire nel tempo piena equidistanza e autonomia (amici di tutti....alla Svizzera).
Oppure, come si sta cercando di fare, divenire noi stessi parte integrante di un gigante geopolitico chiamato Europa.
Ma qui sta il punto "vero" a mio avviso.
La Germania (e a rimorchio la Francia) hanno già da tempo (da sempre?) fatto capire quale sarà lo spazio che l'Italia potrà avere.
E' già successo (ahinoi), una manciata di decenni fa.....
Penso questo: Germania e Stati Uniti sono potenze imperiali per loro costituzione. Sta scritto nel loro DNA.
Comincerei a porla in termini di convenienza. E di costi.
Tutto sommato, forse, avere il padrone di casa che abita in un'altra città è meglio che averlo al piano di sopra.
Esiste una terza ipotesi, seppure di scuola. La saldatura tra l'Europa e la Russia (che è comunque un paese europeo) in chiave anti-americana (non dal punto di vista militare però: sennò.....so' ca@@i).
L'uscita della GB dalla UE potrebbe favorire questo processo, in quanto partner storico degli USA. Una specie di super ambasciata europea per loro.
Comunque sia, a parte tutte queste elucubrazioni planetarie, credo che il nodo della geopolitica europea rimanga l'Africa, che non a caso è in via di colonizzazione da parte dei Cinesi.
Fin qui ha creato solo problemi (e non solo per il magreb). Credo che potrebbe diventare la soluzione di parecchi problemi, a cominciare da quello migratorio.
Quasi un miliardo e trecento milioni di persone, con tassi di crescita demografica esponenziali, che vanno tenute nei loro territori e che nel contempo hanno bisogno di quasi tutto ciò che "noi" possiamo dare loro.
La condizione però è che l'Europa esca da questa melassa della "correttezza politica di facciata" e si faccia aggressiva dal punto di vista politico.
Qui la Russia insegna.
* Spagna e Portogallo ad esempio hanno le loro (relativamente piccole) aree d'influenza in america latina.