Come sempre, se avete fretta non perdetevi i grassetti dove si parla anche di movimenti femministi e metoo.
L'interesse di questo articolo in riferimento ai diritti maschili, sta principalmente nella devastazione simbolica operata dal femminismo, che tende a cancellare ogni traccia di valori maschili dalla società. Di Roberto Dal Bosco.
Nel 1992, il predicatore TV Pat Robertson avvertì dei pericoli del femminismo. Per il tele-reverendo
il femminismo avrebbe indotto «le donne a lasciare i loro mariti… praticare la stregoneria, distruggere il capitalismo e
diventare lesbiche».
Tutto si può dire meno che non avesse ragione.
Il bello è che tale profezia potrebbe trovare il favore della maggioranza delle femministe. «Molte delle streghe di oggi sarebbero felicemente d’accordo» scrive la scrittrice americana Tara Isabella Burton, che sta studiando questo fenomeno, oramai spudorato, del «progressismo occultista». La Burton, che ha analizzato libri, giornali, siti internet, sta per uscire con un libro, Strange Rites: New Religions for a Godless World.
Notiamo che in mainstreaming di un satanismo progressista non è cosa solo americana, ma
perfino italiana: ricordiamo un articolo, forse ora sparito, di un giornale per il pubblico giovane che sostanzialmente diceva:
ma insomma, i satanisti vogliono l’aborto libero, libertà di culto, libertà sessuale... Che c’è di male? Anzi, a pensarci bene, possono essere il vero volto della sinistra di oggi, spavaldo e senza compromessi.
Il Satanic Temple protesta a favore dell’aborto davanti a Planned Parenthood:
Wicca e patriarcato
Verso la fine del 2018, l’onnipresente catena di cosmetici Sephora ha annunciato che avrebbe venduto un «Kit Strega starter». Il colosso dovette fare marcia indietro, per la protesta delle sedicenti streghe: «cultural appropriation», un’accusa tremenda nell’America annegata nella palude del politicamente corretto, dove
puoi perdere il posto di lavoro se emerge una foto di una festa in costume dove ti sei travestito da negro (la cosa ha un nome: blackface, ed è peggio che uccidere un bambino).
I vecchi giornali che puntano ai millennial non ne fanno mistero.
Il femminile Marie Claire pubblica l’articolo «Questa è Resistenza vera: le streghe dicono che stanno per distruggere il patriarcato» e Broadly «Come le femministe socialiste della WITCH usano la magia per lottare contro il capitalismo». Perfino per i rotocalchi è diventata visibile la connessione, nell’esperienza millennial, tra politica di sinistra e occultismo. Mettiamo l’accento sull’attacco al (supposto) patriarcato, un’altra tendenza del mondo moderno emersa con spudoratezza, in particolare nel caso, ha notato Steve Bannon, del #metoo.
La strega del XXI secolo
Il lato femminile di questa tendenza ha una base precisa.
«Mentre la tradizionale cultura New Age si concentra principalmente sull’esperienza delle donne (di solito bianche),
la cultura della strega contemporanea si impone come orgogliosamente, strettamente in una intersezione: una comunità ombrello per tutti quelli spinti a fianco dalla cultura (bianca, di destra, maschia, cristiana) dominante».Di qui il recupero di ogni possibile cascame pagano o apertamente satanico.
«I simboli e le immagini del perturbante, del demoniaco e persino del diabolico sono rifusi come icone del falsamente accusato, erroneamente incolpato, del capro espiatorio».
Come da modello della leggenda nera, con
le povere streghe arse sul rogo con accuse false da masse cristiane inferocite con a capo un maschio (bianco, ovviamente, e cristiano, ovviamente), cioè l’inquisitore.
La strega del XXI secolo […] è ogni donna... al contempo divinità femminile,
ferocia femminile e trasgressione femminile» — scrive Kristin J. Sollee nel
libro del 2017 Witches, Sluts, Feminists: Conjuring the Sex Positive.
La novità progressismo occultista è che questo non fa mistero della sua frequentazione, fatta davvero senza più alcun pudore, con il lato oscuro dell’essere. Mentre i praticanti della New Age caratterizzarono la loro pratica come immancabilmente benigna
la stregoneria femminista contemporanea rivendica l’oscurità occulta come una risposta legittima, se non addirittura necessaria, all’oppressione strutturale patita.Gli obiettivi non sono solo fantasie ideali.
Il Tempio di Satana ha intentato, perdendola, una causa per la liberalizzazione totale dell’aborto in Missouri. Quando poche settimane fa support dell’aborto hanno marciato nella South Carolina State House per protestare contro il divieto di abortire in Alabama, i manifestanti avevano cartelli che li identificavano come «i nipoti delle streghe che non si potevano bruciare».
Cartello riemerso ad altri eventi femministi, che riecheggia il noto «tremate, tremate, le streghe son tornate» delle femministe italiane negli anni della contestazione.
Ricordiamo tutti cosa esse, grazie alla regia radicale, ottennero alla fine: oltre 6 milioni di morti per aborto in Italia, più la strada spalancata alla fecondazione in vitro (che produce ora ancora più morti dell’aborto), quest’ultima degna alchimie delle streghe da Malleus Maleficarum.
Inutile ricordare, di fondo, che le streghe erano essenzialmente delle mammane. Ricordiamo La Quaestio XI del Martello delle streghe, il manuale dell’Inquisitore del Cinquecento: «
le streghe ostetriche in diversi modi uccidono nell’utero i concepiti, provocano l’aborto, e se non fanno questo, offrono ai diavoli i bambini appena nati»
Il ritorno della «civiltà» pagana
Steven D. Smith, professore di legge all’Università di San Diego, nel suo saggio Pagans and Christians in the City: Culture Wars From the Tiber to the Potomac sostiene che gran parte di ciò che intendiamo come la marcia del secolarismo è un’illusione, e che dietro le quinte quello che sta realmente accadendo nella battaglia culturale moderna altro non è se non il ritorno di una concezione religiosa pagana, che è stata per metà sepolta (anche se mai completamente) dall’ascesa del cristianesimo.
«
C’è una religione civile che, come il paganesimo civico vecchio stile, rende identici i doveri religiosi e politici, e tratta la città dell’uomo come la città di Dio (o degli dei), il luogo in cui noi stessi creiamo il paradiso invece di aspettare la prossima vita o l’apocalisse» ha scritto con grande lucidità il columnist Ross Douthat.
Una religione civica immanente, che «sta gradualmente sostituendo la forma più biblica di religione civile che ha segnato la storia americana fino agli ebrei protestanti-cattolici».
Chiunque creda che queste siano previsioni fatte per aria, si informi su chi è una sicura candidata democratica alle primarie presidenziali 2020, Marianne Williamson.
