Autore Topic: Il futuro nigeriano dell'Italia  (Letto 1154 volte)

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Offline Vicus

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Il futuro nigeriano dell'Italia
« il: Agosto 24, 2019, 09:51:33 am »
Non amo leggere né tantomeno pubblicare articoli così crudi. Ma lo ritengo necessario per far conoscere la reale situazione del nostro Paese. Significativa l'opinione di Claudio Risé. Buona lettura (per modo di dire):

All’Italia fa difetto la semplice capacità di vedere la realtà. Pamela squartata e divorata è, ha scritto Claudio Risé su La Verità, una bella metafora dell’Italia stessa.

La commistione di magia, cannibalismo e capacità organizzativa è una cosa nuova per chi tratta il crimine organizzato come un puro fenomeno criminale.
Quella nigeriana è una «mafia» vera e propria, apparentemente più moderna della Triade cinese, e sicuramente più stabile delle micro-mafie kosovare, bulgare, romene che emergono variegatamente in Europa.

Ricordiamo inoltre che il Codice Criminale nigeriano prevede alla sezione 319 la pena di morte per gli omicidi. Motivo per cui l’Italia, a causa della sua legge che proibisce l’estradizione in un Paese con tale pena, mai potrebbe rispedire indietro gli assassini anche più efferati. Anzi, mi ha confidato un lavoratore della pubblica amministrazione, vi sono casi in cui la richiesta d’asilo è fatta proprio su questo argomento: ho ucciso un uomo in Nigeria, non potete mandarmi indietro — né tantomeno mettermi in galera perché di questo omicidio non avrete mai certezza.

Il sacrificio umano, lo squartamento, e la probabile cannibalizzazione della povera Pamela sono una realtà con la quale l’Italia dovrebbe fare i conti. Perché importando a spese del contribuente masse di nigeriani – e non solo – stiamo giocoforza importando questa orgia di morte.

Lo potrebbe capire anche un bambino. Non lo capisce la politica italiana dell’era Kalergi; non lo capisce la Chiesa immigrazionista che ha rinunciato – così mi è capitato di udire apertis verbis da un prete dell’accoglienza – a convertire gli stranieri. Oppure finge di non capirlo.

Perché, al di là della Black Axe, i cult sono diffusi in tutta la società nigeriana – e con ampi aiuti dalle forze governative –, al punto che è desiderabile entrarvi per non incorrere nella loro violenza. Le famiglie senza cultisti sono attaccate, intimidite, sfruttate [sarà presto così anche in Italia?]


l’Italia si africanizza.

L’Italia si ri-paganizza. E non per servire gli dèi che si studiano al Liceo Classico [...]

https://www.coscienzamaschile.com/index.php/topic,1311.msg4184.html#msg4184
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Frank

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Re:Il futuro nigeriano dell'Italia
« Risposta #1 il: Agosto 24, 2019, 10:28:54 am »
Della mafia nigeriana ne ha parlato più volte anche Alessandro Meluzzi.



https://www.ilprimatonazionale.it/politica/profezia-meluzzi-mafia-nigeriana-106121/

Citazione
In Italia entro 10 anni guerra tra mafia nigeriana e cinese”. La profezia di Meluzzi
Di Valerio Benedetti -26 Febbraio 2019
Roma, 26 feb – Un rapporto dei servizi segreti tedeschi sulla mafia nigeriana ha confermato la pericolosità del fenomeno e potrebbe riaprire un dibattito che, forse, non è mai veramente partito. Lo sa bene il noto criminologo Alessandro Meluzzi, che già da un anno ha sollevato la questione, ricevendo in cambio la solita (e ridicola) accusa di «razzismo». Ora, però, l’allarme degli 007 tedeschi sembra dar ragione a Meluzzi, il quale prevede un futuro fosco per l’Italia e l’Europa. 

Quanto è pericolosa la mafia nigeriana?
Pericolosissima. Gli affiliati sono peraltro ricchissimi, grazie alle immense rimesse economiche dello spaccio di droga che finiscono in Nigeria e che vengono poi riciclate in altra droga e armi. Si tratta quindi di un circuito infernale. Di più: con i soldi della droga, del petrolio e della tratta umana conquisteranno l’Europa. I mafiosi nigeriani saranno la base militare dell’invasione africana. Avremo infatti le mafie magrebine e afro-islamiche, e poi avremo la mafia nigeriana che svolgerà un ruolo determinante. Un mio amico dei servizi segreti italiani – che ovviamente non posso citare – sostiene che nel giro di meno di un decennio l’unico vero scontro militare in Italia sarà tra la mafia cinese e le mafie africane e afro-islamiche per il controllo del territorio, con uno Stato italiano praticamente distrutto. Uno scenario da incubo.

Ci spieghi meglio.
La mafia cinese non si farà sottomettere e quindi ci sarà uno scontro militare per il controllo del territorio italiano. Le nostre Forze armate, infatti, sono ormai indebolite, la politica è frammentata, la cultura catto-marxista è dominante, per tacere di Vaticano e le varie Caritas ecc. Ecco, tutte queste forze sono destinate a soccombere. E se il flusso migratorio dovesse riprendere, se il tappo dei porti chiusi di Salvini saltasse, ne arriverebbero altri 50mila come l’anno scorso. Si tratta di 50mila soldati, non di famigliole. Sarà una specie di sbarco in Normandia. Allora saremo perduti in breve tempo.

Secondo lei in Italia è un problema sottovalutato?
Sicuramente. Ma attenzione: questo non è «un» problema, ma «il» problema. Ce ne renderemo conto nel giro di qualche mese. Ci sono 100mila spostati nigeriani in Italia, ossia un esercito di 100mila uomini. Che cosa possono fare, se non catastrofi?

Chi dovrebbe agire, e come, per risolvere il problema?
Lo Stato e gli apparati dello Stato. Ma solo di recente le questure e i servizi hanno iniziato a occuparsi seriamente del problema. Io l’ho fatto più di un anno fa e sono stato ricoperto di insulti e contumelie. Molti miei amici mi chiedono perché io non abbia fatto richiesta per ottenere la scorta. È semplice: perché io non sono Saviano. Non la voglio la scorta. Io mi considero un soldato e non ho quindi bisogno di scorte.

E come dovrebbe rispondere lo Stato?
A una minaccia militare si dà una risposta militare. Bisogna colpire la mafia nigeriana alle radici. Sapendo ormai dove sono i capi, le centrali e i punti di spaccio, sarebbe necessario fare dei rastrellamenti militari, in particolare nei punti di spaccio, e poi procedere con delle espulsioni di massa. O comunque dobbiamo rinchiuderli in centri di accoglienza da cui poi non possono uscire. Insomma, bisogna cominciare dagli spacciatori e poi ampliare il raggio d’azione.

Valerio Benedetti

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Re:Il futuro nigeriano dell'Italia
« Risposta #2 il: Agosto 24, 2019, 10:53:01 am »
Meluzzi viene citato dall'articolo. Come vedi le soluzioni sono semplici, ma non a portata di mano perché manca del tutto la volontà politica.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.