In rilievo > L'universo della Questione Maschile
Davide Stasi appoggia apertamente il matrimonio (quindi le adozioni) gay
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Vicus:
La faccia di bronzo di Stasi non sembra avere confini, come (duole dirlo) la dabbenaggine di chi gli dà credito.
Nell'articolo di oggi, dopo aver gettato fumo negli occhi con un'apparente critica alla Cirinnà, a Bibbiano e al gender, espone il suo VERO programma per salire al potere con l'appoggio degli LGBT e dei fessi che lo voteranno:
Innanzitutto tiene a rassicurare il potere che quando critica gli LGBT non parla seriamente:
"Intendiamoci, non sono le istanze legate a diritti umani da riconoscersi a chiunque, a prescindere dall’orientamento sessuale, a essere oggetto di opposizione. Consentire a due persone dello stesso sesso di sposarsi, con tutti i diritti e doveri connessi, o garantire loro di non essere discriminate o penalizzate in nessun caso e in nessun contesto, non è solo giusto, è SA-CRO-SAN-TO. Perché la sfera affettivo-sessuale è privata [davvero? E le conseguenze per i figli e la società?], dunque non può e non deve avere alcuna influenza sul percorso di vita civica o relazionale generale di una persona.
Poi ribadisce, temendo che la leccata di stivali non sia bastata:
Ma se si parla di Cirinnà e dintorni, non si parla di questo, deve essere chiaro [e per voi, è chiaro adesso?]. L’incantesimo di quella gente nasconde sotto la parola “diritti” quelle che in realtà sono manipolazioni sociali o affermazione di privilegi."
Per chi non volesse capire: e quali mai potranno essere i diritti e doveri connessi al matrimonio se non la filiazione e l'adozione? Qualcuno ha letto una riga di Stasi (per quel che vale) contraria a queste ultime? Come la mettiamo con gli abusi e le alterazioni del carattere che subiscono i bambini adottati da LGBT in tutto il mondo? Con quale faccia chi scrive queste cose afferma di essere contro Bibbiano e il gender? Siamo al bipensiero orwelliano, dove in un articolo c'è tutto e il contrario di tutto.
Poi dà la stura alla demagogia, rubando le idee ad altri (senza citarli ovviamente) e usandole come moneta falsa per confondere i lettori:
"Non a caso la comunità LGBT gli ha tributato una standing ovation, nella prospettiva di una più potente e più profonda imminente criminalizzazione dell’uomo, specie se eterosessuale, padre e bianco."
Questa frode degli uomini, esibendo idee altrui, per portare avanti senza alcuna vergogna programmi agli antipodi di quelle idee, è quanto di più rivoltante ci possa essere.
Qualunque buffone come Grillo può salire su un palco e fare demagogia, ma conta la prova dei fatti, che puntualmente lo rivela per quello che è.
Il pubblico che foraggia Stasi con bonifici, tweet e commenti non si accorge dell'inganno perché vede solo quel che vuole vedere: parole (che costano poco anche perché le idee sono rubate ad altri) su Bibbiano, Elisabetta Frezza (scovata chissà in quale forum?) che c'entra come i cavoli a merenda ma che funge da più o meno consapevole paravento per il vero programma della Stasi. La stessa Stasi che con un'arroganza senza pari ospita femministi e LGBT sul suo blog ma tacita la legittima critica con insulti ("ciccio"), patologizzazione dell'avversario in pieno stile Stasi della Germania Est ("stai come i pazzi", "farnetichi"), insinuazioni ("forum covo di violenti e stragisti") e ovviamente censure dei commenti.
In tutto ciò stupisce (ma forse non dovrebbe) che i pezzi da novanta del movimento maschile facciano discretamente ma solidamente quadrato attorno a un personaggio del genere. Per ingenuità o per inconfessabili affinità ideologiche? Per dirla con Sciascia: "E' una domanda in cui mi sgomento, in cui mi smarrisco".
E' sintomatico che per finanziarsi venda i suoi romanzetti, con cui ha cominciato la sua carriera:
E' l'attività per cui sembra veramente tagliato. Ma il suo romanzo più riuscito (con molti plagi) è quello che ha per protagonista Davide Stasi in veste di difensore dei diritti maschili. Attenti però al finale, che per gli uomini potrebbe non essere lieto.
Vicus:
Nell'articolo di oggi Stasi parla di "femminismo tossico e militante". Non è la prima volta. Se le parole hanno un senso, per Stasi esisterebbe un femminismo non tossico, quindi buono. Gli ho chiesto chiarimenti, ma mi aspetto i soliti evasivi giri di parole se non di peggio.
Combattere il femminismo concedendogli parzialmente ragione secondo voi a cosa porta?
Vicus:
Aggiornamento: nessun chiarimento pervenuto e commento verosimilmente censurato. Bell'esempio di trasparenza verso i futuri NON elettori.
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