Non cercate la logica in queste uscite di Davide Stasi - Stalker Sarai Tu e neppure la naturale tendenza dell'uomo a non darsi martellate sugli attributi.
Sembra che Davide abbia una irrefrenabile propensione a pestare i piedi a quelle stesse persone, da poi cui esige un robotico sostegno alle sue campagne, gazebo e raccolte firme. E che puntualmente insulta quando questo sostegno non arriva.
Lascio al lettore decidere se sia semplice stupidità e masochismo o qualcosa di peggio. Di certo i suoi articoli che un giorno affermano una cosa, l'altro il suo esatto contrario suscitano qualche legittimo interrogativo.
Molti però ancora si meravigliano che non ci siano torme a seguirlo verso il sol dell'avvenire maschile. Gli stessi che probabilmente si guardano bene dal dirgli di risparmiare a noi e alla causa maschile questa serie di autogol. O forse glielo dicono e allora c'è davvero da preoccuparsi.
Leggiamo nel pezzo di oggi:
"
Il femminismo ha della religione gli stessi caratteri dogmatici, la stessa rigidità verso la realtà fattuale e anch’esso ha i suoi riti e le sue liturgie."
Oggi l'argomento di Stasi è che la religione come il femminismo sono mali simili da estirpare. Come in tutte le comunità umane, c'è sicuramente una larga fetta di pubblico che si beve proprio tutto, e il contrario di tutto. Ma prova a convincere per esempio un musulmano che è femminista perché è religioso. O personaggi del calibro di Budda (che le donne proprio non poteva vederle) o di San Paolo che predicava l'obbedienza della moglie al marito.
Stasi parla di inquisizione ma censura gli innocui commenti di altri attivisti maschili, dichiarando però "porti aperti" a femministi e LGBT che scrivono su siti femministi.
Dopo aver evocato i soliti roghi delle streghe (notorio cavallo di battaglia femminista), prosegue con uno
spudorato elogio delle donne di oggi:"[...]
le donne non operano secondo i dettami femministi. E il più delle volte, quando gli capita di incocciare in una predicazione femminista più esplicita, inorridiscono.
La maggioranza delle donne non si sente a disagio nel proprio ruolo, conosce le proprie eccellenze e i propri limiti, sa sfruttare le prime e cerca di compensare i secondi. E non odia gli uomini, non considera ogni atto sessuale uno stupro, né il corteggiamento come una molestia o manifestazione di oppressione sessuale.
Interpreta la relazione con il proprio compagno in modo tendenzialmente costruttivo e cooperativo, dove ognuno dà un contributo al benessere della coppia , e l’idea degli stereotipi non la sfiora minimamente.
Una schiacciante maggioranza di donne continua a sognare un matrimonio d’amore, una famiglia stabile e moderna, dei figli, un lavoro soddisfacente e commisurato al merito e agli sforzi formativi Per quanto numerose, le coppie che si separano, con tutte le anomalie connesse, sono meno di quelle che
restano insieme lealmente, costruttivamente e con amore."
Mi spiace farvi risvegliare dagli anni '50, ma temo che la favola sia finita. Ma forse non per lui, attardato nel Medioevo a caccia di inquisitori:
"Esse diffondono una predicazione divisiva (perché sulla divisione campa),
retrograda e oscurantista, come spesso è stata quella della Chiesa sui temi generali,
ancorata a un fanatismo dogmatico e apolide nella realtà. Eppure la maggioranza accoglie gli estremismi come fosse cosa normale, come una versione un po’ radicale di valori comunque di base condivisi. Per questo non prova repulsione e non ha l’istinto di detronizzare il predicatore, cacciandolo a calci come avvelenatore del clima sociale."
Forse sarebbe il caso di detronizzare Stasi (autoproclamato Referente Unico del Partito Maschile), che avvelena il clima sociale censurando e provocando l'unica porzione di italiani che si dà attivamente da fare per difendere la famiglia nel nostro Paese.Se gli uomini mettono like a vignette "estremiste" è perché questa "schiacciante maggioranza di donne" desiderosa di collaborare e di "radunarsi attono a un tavolo" (di Stasi) esiste solo nella testa del suddetto. Altrimenti il problema del femminismo neppure esisterebbe. C'è chi se ne accorge prima, altri dopo magari dopo essersi messi una di queste donne
eccezionali in casa, ma chi persiste in questa narrativa è solo per tener buone le femministe e ingannare gli uomini.
A Stasi non viene in mente che se in rete prosperano quelli che lui chiama estremismi una ragione c'è, e va cercata non solo nello scollamento dalla realtà della narrativa della nostra classe politica (di cui lui aspira a far parte), per la quale le donne sono tutte sante e gli uomini (appunto) tutti estremisti stupratori, ma anche nell'inanità della politica di oggi, in cui si consuma quotidianamente il tradimento degli elettori. Tradimento che Stasi ha cominciato persino anzitempo, con
dichiarazioni di fedeltà ai poteri forti, che giudica "indispensabili", come gli LGBT e lo stesso femminismo che non gli dispiace affatto quando non è, secondo lui, "estremista".Non so voi, ma se dovessi scegliere, per eliminare il femminismo, più che della religione farei a meno di Stasi.