Lo Sheol è la tomba del genere umano. Equivale all'Ades dei greci. Gli ebrei credevano nella resurrezione E BASTA. La resurrezione dei corpi è incompatibile con l'immortalità dell'anima. Cristo resuscitò Lazzaro: non disse a Marta che la sua anima era da un'altra parte. La bimba che resuscitò, figlia di Iairo, presidente della sinagoga era morta e inconscia, non stava vivendo da un'altra parte con un'anima. Gesù infatti disse: "Vado a svegliarla dal SONNO". La morte è una condizione di incoscienza, paragonata infatti al sonno. Nel libro di Ecclesiaste viene detto. "I morti non sono consci di nulla". E di nuovo: " Non c'è disegno, nè sapienza, ne lavoro, nè conoscenza nello Sheol, ove vai". Cioè si è completamente inconsci quando si muore. Questo contrasta con la tesi PAGANA dell'immortalità dell'anima. E il soffio vitale (ruach), cioè la facoltà della respirazione che consente ad un essere umano o animale di vivere non ha niente a che vedere con la nephesch (equivalente al greco psichè) che è invece la vita stessa dell'individuo.