Adesso gli americani sono preoccupati per Taiwan: ritengono che la Cina approfitti dell'attenzione del mondo (e degli USA) rivolta in via principale all'Ucraina per tentare un colpo grosso sull'isola. Ipotesi non troppo peregrina, in realtà. RimbanBiden ha ribadito l'impegno USA per salvaguardare l'indipendenza di Formosa dalla Repubblica Popolare Cinese, anche di carattere militare. Intende dire che per aiutare Taiwan gli USA sono disposti a scendere in campo militarmente. Forse che RimbanBiden intende sul serio combattere politicamente su due fronti? Con l'eventualità di dovervi combattere magari poi anche militarmente? Non ha abbastanza guai in casa con l'inflazione che morde e soprattutto nel cortile di casa con il Cile, il Messico, il Nicaragua, la Bolivia, la Colombia (oltre al Venezuela e Cuba) oramai apertamente e dichiaratamente ostili agli USA? E' sempre più probabile la formazione di un blocco compatto formato da Russia, Cina, India, Iran, Africa Settentrionale, Sudafrica e America Latina alternativi ed ostili al sistema del dollaro e del petrodollaro che non aspetta altro che iniziative militari americane per concretizzarsi. Proprio oggi sul Corriere della Sega (pardon, Sera) un allarmato e preoccupato Ernesto Galli della Loggia (un sinistroide convertitosi al liberalismo e alla Nato) ha scritto che l'Occidente è sì unito, ma è solo. Ma chi deve ringraziare? Deve ringraziare per questo solamente se stesso. Oltre, naturalmente, il nostro RimbanBiden, si capisce!