Personalmente credo di no, mi pare un giudizio troppo duro. Abbiamo avuto elementi eccellenti, tutti uccisi fisicamente o politicamente con la complicità dello Stato profondo, che dal 1870 è il viceré di potenze straniere.
E' impossibile scalfire questa burocrazia, che probabilmente ha previsto abbondanti contromisure per tutto: dai movimenti populisti, ai "gilet" fino (chissà) a scambiare quattro chiacchiere col vicino.
Leggetevi i romanzi di Kafka, non potrete non trovare analogie col presente: anche i più minuti capillari dell'organismo sociale sono controllati e gestiti. L'Unione Sovietica non è caduta, si è estesa al mondo intero, esportando le sue pregiate conoscenze per creare un clima di gelo e diffidenza e impedire qualsiasi interazione umana, che non sia approvata e controllata dal Partito.
Esagero? Attendo le prove del contrario.