Autore Topic: Proposta per neomamme  (Letto 26226 volte)

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Re: Proposta per neomamme
« Risposta #75 il: Luglio 14, 2010, 12:50:13 pm »
Uccidere un innocente è una atto che va punito con la morte. Uccidere un assassino è un atto eroico che va elogiato!
Sono due cose distinte e separate e di valore opposto.
Così la penso e non me ne fotte un piffero di chi è d'accordo o meno col sottoscritto.
Le mie posizioni sono giuste e sacrosante e chi la pensa diversamente da me sbaglia ed è coglione. E seppure tutta l'umanità la pensasse diversamente da me vorrebbe dire che tutti sbagliano e solo io ho ragione. Non è certo il numero di persone che sostiene un'idea a rendere giusta quest'idea.
Punto.

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Re: Proposta per neomamme
« Risposta #76 il: Luglio 14, 2010, 13:43:12 pm »
Beh se fosse per me dover stilare leggi e decidere, innanzitutto introdurrei il diritto per il padre di non riconoscere il figlio alla nascita. Poi non negherei alle donne di poter abortire, e nemmeno di poter cedere il figlio subito dopo la nascita (ovvero di non riconoscerlo). Una donna non vuole il figlio che ha in grembo? Bene, lo faccia pure. Però è importante che anche l'uomo abbia lo stesso diritto però in modo solo unilaterale. Ovvero: se la donna vuole abortire ma il compagno lo vuole si abortisce; se uno dei due non lo vuole riconoscere e l'altro sì, se lo tiene chi lo vuole riconoscere; se entrambi non lo vogliono riconoscere viene affidato ai servizi sociali. Al giorno d'oggi invece, un uomo è OBBLIGATO a riconoscere un figlio: è questa mancanza di libertà (che invece le donne hanno) la cosa inaccettabile.

Ah apro una parentesi per ilmarmocchio che ha detto qualche post fa che le pena di morte ha come difetto il fatto di NON essere reversibile. Beh, questa è in verità la caratteristica di OGNI pena, poiché una volta inflitta, non si possono ripristinare le condizioni che c'erano prima che venisse applicata. Mi sto riferendo -ad esempio- a quei casi in cui una persona viene rinchiusa in carcere per mesi se non anni e poi solo dopo un periodo di tempo così lungo si riesce a provare la sua innocenza. Certo, il presunto colpevole dopo è libero, ma chi glieli restituisce quegli anni di vita?

Sinceramente non sono sicuro che la pena di morte sia la risposta giusta a certi problemi. Sia da un punto di vista istruttivo (l'esempio che viene dato agli altri potenziali trasgressori) e strettamente pratico, forse la pena di morte non è poi così efficace. Credo che i lavori forzati a vita come massima punizione siano una pena molto più utile, efficace ed economica.
La donna media sogna 10, pretende 10 e ottiene solitamente 8.
L'uomo medio sogna 8, chiede 4, e, se gli va bene, ottiene 1.

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Re: Proposta per neomamme
« Risposta #77 il: Luglio 14, 2010, 15:44:36 pm »
I diritti del padre, i diritti della madre... i diritti dei bambini invece non valgono una cippa.
Non credo che aggiungendo una paraculaggine maschile a quella femminile si faccia una cosa buona. Anzi, una paraculaggine al quadrato è ben peggiore di quella semplice.

Offline Stealth

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Re: Proposta per neomamme
« Risposta #78 il: Luglio 14, 2010, 15:52:08 pm »
Sinceramente non sono sicuro che la pena di morte sia la risposta giusta a certi problemi. Sia da un punto di vista istruttivo (l'esempio che viene dato agli altri potenziali trasgressori) e strettamente pratico, forse la pena di morte non è poi così efficace. Credo che i lavori forzati a vita come massima punizione siano una pena molto più utile, efficace ed economica.

Qui non si tratta di "punire" ma bensì di eliminare. Il carcere ha un carattere rieducativo, o almeno così è in teoria.
Certi efferati delitti non hanno alcuna possibilità di essere "rieducati", devono solo essere eliminati. Non è "giusto" ucciderli (ma è stato giusto che costoro abbiamo ucciso forse?)? Allora che si li rinchiudano in una stanza senza cibo né acqua e si attenda che muoiano. E' troppo "crudele" anche lasciarli morire così (ma quantà misericordia, dio mio! :cry:)? Allora che si lascino in questa stanza una pasticca di sticnina e un sonnifero. Sceglierà il condannato se morire sveglio, addormentarsi oppure avvelenarsi! Più che "pena di morte" la chiamerei "meritata esclusione dal mondo". Ma i benpensanti avrebbero da ridire pure su questo. No, per loro gli assassini devono campare con vitto e alloggio sulle spalle degli onesti contribuenti. I lavori forzati non servono a una cippa. Ogni tentativo di rendere produttivi e utili i detenuti è fallito. Eppoi che vogliamo obbligarli a lavorare? E che è questo, schiavismo? :w00t:

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Re: Proposta per neomamme
« Risposta #79 il: Luglio 14, 2010, 16:38:34 pm »
Qui non si tratta di "punire" ma bensì di eliminare. Il carcere ha un carattere rieducativo, o almeno così è in teoria.
Certi efferati delitti non hanno alcuna possibilità di essere "rieducati", devono solo essere eliminati. Non è "giusto" ucciderli (ma è stato giusto che costoro abbiamo ucciso forse?)? Allora che si li rinchiudano in una stanza senza cibo né acqua e si attenda che muoiano. E' troppo "crudele" anche lasciarli morire così (ma quantà misericordia, dio mio! :cry:)? Allora che si lascino in questa stanza una pasticca di sticnina e un sonnifero. Sceglierà il condannato se morire sveglio, addormentarsi oppure avvelenarsi! Più che "pena di morte" la chiamerei "meritata esclusione dal mondo". Ma i benpensanti avrebbero da ridire pure su questo. No, per loro gli assassini devono campare con vitto e alloggio sulle spalle degli onesti contribuenti. I lavori forzati non servono a una cippa. Ogni tentativo di rendere produttivi e utili i detenuti è fallito. Eppoi che vogliamo obbligarli a lavorare? E che è questo, schiavismo? :w00t:

No non hai capito. Io non sono contro a priori alla pena di morte, e non concordo su chi la vuole eliminare perché "troppo crudele".

E mi fa ridere chi dice che il carcere ha un ruolo rieducativo... l'unica cosa che ha avuto un VERO carattere rieducativo (lavaggio del cervello) sono stati i campi di RIEDUCAZIONE della cina comunista. (http://it.wikipedia.org/wiki/Laogai)

In linea di principio sono d'accordo con te: la pena di morte è un buon metodo per eliminare. Tuttavia, quello che volevo intendere nel messaggio precedente è che secondo me è molto più utile allo stato e alla società non giustiziare queste persone bensì "riutilizzarle" come lavoratori. Non a caso nell'antica roma (come in molte altre culture) chi si macchiava di reati gravi era punibile con la schiavitù a vita.
Voglio dire... perché uccidere queste persone, quando le si può condannare a una pena forse più atroce e sicuramente molto più conveniente per la comunità?

Ah, è anche importante ricordare che la tendenza al crimine e a certi reati gravi (come la pedofilia) sono ovviamente determinate da caratteri genetici ereditari, quindi dovrebbe essere una priorità quella di proibire chi si macchia di reati gravissimi di poter avere discendenza.
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Re: Proposta per neomamme
« Risposta #80 il: Luglio 14, 2010, 16:40:26 pm »
Bisogna tenere anche in conto che, in un sistema economico caratterizzato da scarsa richiesta di manodopera come quello in cui viviamo, seppure fosse possibile rendere produttivi i detenuti, ossia dare loro lavoro, questo toglierebbe opportunità ai cittadini onesti.
Ora posso pure ammettere che chi è stato condannato per furto, rapina, aggressione o altro che non sia omicidio di minori o strage, abbia delle opportunità di reinserirsi in società anche durante il periodo di detenzione, ma non certo per chi ha ammazzato bambini o una decina di persone innocenti.

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Re: Proposta per neomamme
« Risposta #81 il: Luglio 14, 2010, 17:17:41 pm »
Bisogna tenere anche in conto che, in un sistema economico caratterizzato da scarsa richiesta di manodopera come quello in cui viviamo, seppure fosse possibile rendere produttivi i detenuti, ossia dare loro lavoro, questo toglierebbe opportunità ai cittadini onesti.
Ora posso pure ammettere che chi è stato condannato per furto, rapina, aggressione o altro che non sia omicidio di minori o strage, abbia delle opportunità di reinserirsi in società anche durante il periodo di detenzione, ma non certo per chi ha ammazzato bambini o una decina di persone innocenti.

Se fosse per me, esisterebbero solo 3 tipi di punizione da infliggere verso chi infrange le regole:

- Multa pecuniaria
- Lavori forzati (lavoro non retribuito in ambiente rieducativo)
- Perdita di ogni diritto, allontanamento dalla società e perdita di ogni bene.

Maggiore è il danno arrecato, maggiore è la pena.
Andrebbe inoltre assicurato al danneggiato, per quanto possibile, un risarcimento adeguato al danno provocato.
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Offline mik

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Re: Proposta per neomamme
« Risposta #82 il: Luglio 14, 2010, 18:42:12 pm »
No non hai capito. Io non sono contro a priori alla pena di morte, e non concordo su chi la vuole eliminare perché "troppo crudele".

E mi fa ridere chi dice che il carcere ha un ruolo rieducativo... l'unica cosa che ha avuto un VERO carattere rieducativo (lavaggio del cervello) sono stati i campi di RIEDUCAZIONE della cina comunista. (http://it.wikipedia.org/wiki/Laogai)

In linea di principio sono d'accordo con te: la pena di morte è un buon metodo per eliminare. Tuttavia, quello che volevo intendere nel messaggio precedente è che secondo me è molto più utile allo stato e alla società non giustiziare queste persone bensì "riutilizzarle" come lavoratori. Non a caso nell'antica roma (come in molte altre culture) chi si macchiava di reati gravi era punibile con la schiavitù a vita.
Voglio dire... perché uccidere queste persone, quando le si può condannare a una pena forse più atroce e sicuramente molto più conveniente per la comunità?

Ah, è anche importante ricordare che la tendenza al crimine e a certi reati gravi (come la pedofilia) sono ovviamente determinate da caratteri genetici ereditari, quindi dovrebbe essere una priorità quella di proibire chi si macchia di reati gravissimi di poter avere discendenza.
Le teorie sull'ereditarieta' degli istinti criminali(opera di quel Cesare Lombroso amatissimo dai teorici dell'eugenetica e dal nazismo)fa acqua da tutte le parti.Giusto il neoconservatorismo degli ultimi 30 anni ha tentato ( e tenta) di resuscitarlo.
In quanto poi alla reintroduzione della schiavitu',guarda che di schiavitu' mascherata da liberta' ne esiste fin troppa e non mi pare una buona idea ampliarla.
ciao

Offline Zoltan2

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Re: Proposta per neomamme
« Risposta #83 il: Luglio 14, 2010, 19:03:56 pm »
Il sistema penale occidentale è un sistema confuso, contorto e macchinoso:

1) Innanzitutto le leggi non sono chiare e sono tutte da interpretare in base ai casi.
2) I giudici sono dei veri e propri despoti, hanno facoltà di interpretare le leggi e fare quindi il bello e il cattivo tempo.
3) La pena peggiore è il carcere: si tratta dell'obbligo di mantenere, a spese dei contribuenti, questi individui senza che essi si rivelino produttivi in qualche maniera.
4) Le pene NON sono calibrate in base al danno arrecato, ma tengono conto anche dell'intenzionalità dell'atto.
5) Spesso gli individui colpiti e/o i parenti delle vittime non ricevono un qualsiasi risarcimento.

Io quindi proporrei:

1) Che le leggi vengano stilate in maniera più chiara e completa, tenendo conto di tutti i casi possibili. Cosa ancor più importante, sarebbe importante ridurre drasticamente il numero delle leggi, eliminando quelle più complesse e inutili. Le leggi devono essere innanzitutto poche e semplici, poi complete e chiare.
2) Che i giudici vengano ridotti a dei meri applicatori delle leggi e che vengano chiamati in causa solo per sentenziare le leggi. Proporrei inoltre che il loro potere decisionale venga espressamente limitato da leggi e regolamenti appositi e molto chiari.
3) Che le pene possano essere solo:
- Multa pecuniaria (pena basilare presente per ogni reato, in base alla gravità, e da destinarsi alla parte lesa)
- Lavori forzati (lavoro non retribuito in ambiente rieducativo) (pena aggiuntiva per reati gravi soprattutto contro lo stato e l'ordine pubblico)
- Perdita di ogni diritto, allontanamento dalla società e perdita di ogni bene (nei casi in cui la parte lesa non sia lo stato o l'ordine pubblico, per i reati gravissimi è prevista la perdita di ogni libertà e si fa in modo che la parte lesa possa decidere senza limitazioni il destino del condannato: morte, allontanamento o servizio presso la parte lesa a vita)
E che in ogni caso venga assicurato che il mantenimento dei detenuti non gravi sul bilancio statale.
4) Che le leggi vengano applicate SOLO in base al danno arrecato all'individuo o all'entità giuridica. Abolizione completa della considerazione dell'intenzionalità o meno del reato e che vengano stilate apposite regole (tabelle) in cui venga correlato il danno alla relativa punizione.
Esempio:
Un uomo aggredisce un altro uomo senza motivazione apparente o giustificabile, procurando alla parte lesa:
- Naso rotto (danno reversibile) -> 3000€ risarcimento
- Contusioni di medio livello (danno reversibile) -> 5000€ risarcimento
- Perdita del dito di una mano (danno irreversibile) -> 100000€ risarcimento + 30 giorni di lavoro forzato
- Convalescenza di 3 mesi in ospedale -> risarcimento 20000€
Totale: 128.000€ di risarcimento + 1 mese di lavori forzati.

Ovviamente il calcolo dei danni e della relativa pena non tiene conto dell'intenzionalità o meno dell'atto e viene elaborato in maniera meccanica seguendo apposite tabelle con tutti i casi possibili e la valutazione del danno viene affidata ad appositi incaricati dal giudice.
5) Che per ogni reato venga prevista una multa pecuniaria da utilizzare come risarcimento in base alla gravità del danno arrecato. Se l'individuo che ha provocato il danno non può tramite i beni ricoprire la quota, allora perde gran parte dei suoi diritti di uomo libero e il frutto del suo lavoro sarà fino a risarcimento compiuto da destinarsi a discrezione della parte che ha subito il danno (un po' come nel caso della schiavitù nell'antica roma, pur mantenendo un certo livello minimo di diritti per la parte in debito).
6) Inoltre proporrei per i casi più gravi (assassinio plurimo, infanticidio, etc...), e in caso di criminali recidivi, la perdita di ogni bene (da destinarsi ai parenti delle vittime), la perdita del diritto alla riproduzione, la perdita di ogni libertà personale, e il totale affidamento alla parte colpita (parenti delle vittime) che potranno decidere senza limitazioni del destino del condannato: allontanamento totale dalla società, servizio a vita verso la parte danneggiata, oppure, in caso estremo, la morte.

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Re: Proposta per neomamme
« Risposta #84 il: Luglio 14, 2010, 19:08:38 pm »
Nah raga, siamo "ragionevoli": è "giusto" che gli assassini campino coi soldi della comunità senza fare un cazzo e con vitto e alloggio spesato, mentre gli onesti si fanno un mazzo cubico per tirare avanti e mentre i bambini non ancora nati sono fatti a pezzi dai bisturi dei medici... sempre a spese della comunità. Bella società "civile" vero?
Beh, ora che i COGLIONI facciano pure altre barzellette su quanto ho detto, tanto il fetore del loro cervello bacato appesta il mondo ed è diventato legge. Per cui, per quanto mi riguarda, questo mondo di coglioni e retto da leggi coglione come chi le ha partorite, può pure continuare a rotolarsi nella propria merda!

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Re: Proposta per neomamme
« Risposta #85 il: Luglio 14, 2010, 19:15:30 pm »
Nah raga, siamo "ragionevoli": è "giusto" che gli assassini campino coi soldi della comunità senza fare un cazzo e con vitto e alloggio spesato, mentre gli onesti si fanno un mazzo cubico per tirare avanti e mentre i bambini non ancora nati sono fatti a pezzi dai bisturi dei medici... sempre a spese della comunità. Bella società "civile" vero?
Beh, ora che i COGLIONI facciano pure altre barzellette su quanto ho detto, tanto il fetore del loro cervello bacato appesta il mondo ed è diventato legge. Per cui, per quanto mi riguarda, questo mondo di coglioni e retto da leggi coglione come chi le ha partorite, può pure continuare a rotolarsi nella propria merda!

Cosa pensi del mio ultimo post?

E' in linea con quanto sostieni tu?
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Re: Proposta per neomamme
« Risposta #86 il: Luglio 14, 2010, 19:20:20 pm »
Cosa pensi del mio ultimo post?

E' in linea con quanto sostieni tu?

E chi non ha i soldi? Chi non lavora e non ha beni? Se l'assassino è un senzatetto?

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Re: Proposta per neomamme
« Risposta #87 il: Luglio 14, 2010, 19:52:37 pm »
E chi non ha i soldi? Chi non lavora e non ha beni? Se l'assassino è un senzatetto?

"Se l'individuo che ha provocato il danno non può tramite i beni ricoprire la quota, allora perde gran parte dei suoi diritti di uomo libero e il frutto del suo lavoro sarà fino a risarcimento compiuto da destinarsi a discrezione della parte che ha subito il danno (un po' come nel caso della schiavitù nell'antica roma, pur mantenendo un certo livello minimo di diritti per la parte in debito).
Inoltre proporrei per i casi più gravi (assassinio plurimo, infanticidio, etc...), e in caso di criminali recidivi, la perdita di ogni bene (da destinarsi ai parenti delle vittime), la perdita del diritto alla riproduzione, la perdita di ogni libertà personale, e il totale affidamento alla parte colpita (parenti delle vittime) che potranno decidere senza limitazioni del destino del condannato: allontanamento totale dalla società, servizio a vita verso la parte danneggiata, oppure, in caso estremo, la morte."


Insomma, se chi provoca un danno è un senzatetto, senza beni e senza soldi, diventa (prima di aver scontato l'eventuale pena ai lavori forzati) un individuo al completo servizio della parte lesa, ovvero:
- Può essere obbligato a svolgere lavoro retribuito verso terzi per pagare il risarcimento (ovviamente interessi compresi dato che il risarcimento viene spalmato nel tempo)
- Può essere costretto a svolgere qualsiasi lavoro non retribuito verso la parte lesa
Il tutto entro certi limiti per assicurare alcuni diritti minimi alla parte in debito.

Invece nel caso di reati molto gravi come infanticidio o omicidio multiplo, possono accadere due cose:

A - Che il condannato possiede risorse finanziarie sufficienti a fornire immediatamente la somma per il risarcimento (per esempio per un infanticidio potrebbe essere un risarcimento di decine di milioni di euro ai genitori) e dovrà poi scontare una pena ai lavori forzati di durata molto lunga (se non addirittura con l'ergastolo).

B - Nel caso in cui il condannato non possiede le risorse finanziarie necessarie, non viene mandato automaticamente ai lavori forzati (poiché questo farebbe si che la sua vita passerebbe a scontare tale pena e la parte lesa non avrebbe risarcimento), invece la parte lesa acquisisce il diritto decisionale sulla persona, potendo decidere se:
- Allontanarla dalla società, facendogli perdere ogni diritto sociale e politico
- Destinarla completamente ai lavori forzati senza esigere risarcimento
- Chiedere l'eliminazione
- Disporre per acquisire il servizio verso la parte lesa fino alla morte del condannato


Quindi:
- Se commetti un reato lieve e puoi permettertelo paghi un risarcimento e poi sconti una pena.
- Se commetti un reato lieve e non puoi risarcire la parte lesa, lavori secondo indicazione della parte lesa finché non puoi ripagare il risarcimento e poi sconti una eventuale pena.
- Se commetti un reato grave e puoi permetterlo paghi il risarcimento e poi sconti una pena.
- Se commetti un reato grave e non puoi risarcire la parte lesa, perdi ogni diritto e il tuo destino è deciso in piena libertà dalla parte lesa.
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Re: Proposta per neomamme
« Risposta #88 il: Luglio 14, 2010, 20:01:35 pm »
"Se l'individuo che ha provocato il danno non può tramite i beni ricoprire la quota, allora perde gran parte dei suoi diritti di uomo libero e il frutto del suo lavoro sarà fino a risarcimento compiuto da destinarsi a discrezione della parte che ha subito il danno (un po' come nel caso della schiavitù nell'antica roma, pur mantenendo un certo livello minimo di diritti per la parte in debito).
Inoltre proporrei per i casi più gravi (assassinio plurimo, infanticidio, etc...), e in caso di criminali recidivi, la perdita di ogni bene (da destinarsi ai parenti delle vittime), la perdita del diritto alla riproduzione, la perdita di ogni libertà personale, e il totale affidamento alla parte colpita (parenti delle vittime) che potranno decidere senza limitazioni del destino del condannato: allontanamento totale dalla società, servizio a vita verso la parte danneggiata, oppure, in caso estremo, la morte."


Insomma, se chi provoca un danno è un senzatetto, senza beni e senza soldi, diventa (prima di aver scontato l'eventuale pena ai lavori forzati) un individuo al completo servizio della parte lesa, ovvero:
- Può essere obbligato a svolgere lavoro retribuito verso terzi per pagare il risarcimento (ovviamente interessi compresi dato che il risarcimento viene spalmato nel tempo)
- Può essere costretto a svolgere qualsiasi lavoro non retribuito verso la parte lesa
Il tutto entro certi limiti per assicurare alcuni diritti minimi alla parte in debito.

Invece nel caso di reati molto gravi come infanticidio o omicidio multiplo, possono accadere due cose:

A - Che il condannato possiede risorse finanziarie sufficienti a fornire immediatamente la somma per il risarcimento (per esempio per un infanticidio potrebbe essere un risarcimento di decine di milioni di euro ai genitori) e dovrà poi scontare una pena ai lavori forzati di durata molto lunga (se non addirittura con l'ergastolo).

B - Nel caso in cui il condannato non possiede le risorse finanziarie necessarie, non viene mandato automaticamente ai lavori forzati (poiché questo farebbe si che la sua vita passerebbe a scontare tale pena e la parte lesa non avrebbe risarcimento), invece la parte lesa acquisisce il diritto decisionale sulla persona, potendo decidere se:
- Allontanarla dalla società, facendogli perdere ogni diritto sociale e politico
- Destinarla completamente ai lavori forzati senza esigere risarcimento
- Chiedere l'eliminazione
- Disporre per acquisire il servizio verso la parte lesa fino alla morte del condannato


Quindi:
- Se commetti un reato lieve e puoi permettertelo paghi un risarcimento e poi sconti una pena.
- Se commetti un reato lieve e non puoi risarcire la parte lesa, lavori secondo indicazione della parte lesa finché non puoi ripagare il risarcimento e poi sconti una eventuale pena.
- Se commetti un reato grave e puoi permetterlo paghi il risarcimento e poi sconti una pena.
- Se commetti un reato grave e non puoi risarcire la parte lesa, perdi ogni diritto e il tuo destino è deciso in piena libertà dalla parte lesa.

Queste sono tesi anarcocapitaliste. Già avanzai tempo fa le mi perplessità al riguardo.
E se non esistesse nessuna "parte lesa"? Se chi è stato ucciso non aveva parenti?
Secondo me non tutto si ripaga coi soldi e col lavoro. Inoltre l'uccisione di una persona (innocente) non è solo un danno ai parenti ma alla comunità.
No, non condivido questa mercificazione della vita umana.

Offline ilmarmocchio

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Re: Proposta per neomamme
« Risposta #89 il: Luglio 14, 2010, 20:09:47 pm »
Non tutti gli omicidi sono fatti per divertimento, anzi direi che in genere sono fatti per ben altri motivi. E quindi?

Infatti, non tutti gli omicidi sono puniti