Anche la nota agenzia di informazione alternativa Voltairenet conferma che la cosiddetta parità uomo-donna è stata solo l'inizio della confusione dei generi:
https://www.maurizioblondet.it/secondo-lunione-europea-e-arrivato-il-momento-di-usare-la-forza-cosa-significa/- La confusione dei generi, avviata con la parità uomo-donna, oggi continua con la valorizzazione del modello transgender. Nessuno osa più rilevare che la parità di genere nelle assemblee parlamentari e nei consigli di amministrazione non ha giovato affatto alle classi popolari, ma soltanto alle élite.
Non si capisce perché il passaggio dall’integrazione dei transessuali all’apologia dell’incertezza di genere dovrebbe farci progredire.
Thierry Meissan ha compreso un punto essenziale della Questione Maschile che a moltissimi uomini ancora sfugge: la cosiddetta parità uomo-donna è in realtà un modo per confondere i generi, in un sesso neutro e sterile di lavoratori-schiavi da rimpiazzare nel tempo con macchine.
Le donne oggi fanno disastri perché cercano di imitare, se non di competere con gli uomini. E i diritti maschili si riducono a quello di fare il "mammo" col congedo europeo pagato, onde la consorte possa proseguire la sua carriera.
Molti ancora sono prigionieri di questo incubo, che richiede costosi artificiali puntelli come congedi, asili nido, disoccupazione e scarsa retribuzione maschile. Ma nessuno ha mai potuto dimostrare che non porti all'estinzione demografica di una collettività, come vediamo appunto in Europa, che ha il record mondiale negativo di nascite.