Autore Topic: Donne, territorio e invasori  (Letto 2049 volte)

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Online Massimo

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Donne, territorio e invasori
« il: Novembre 17, 2019, 19:44:04 pm »
Il confine, la difesa del territorio, è una prerogativa tipicamente maschile. Tutte le grandi civiltà come i Cinesi, hanno erto barriere contro le Tenebre Esteriori. Le donne di oggi invece, come insegnano le Sabine, conoscono solo apertura & accoglienza.

Anche la sorella di un Orazio era per l'accoglienza: difatti si era innamorata di un Curiazio, guerriero di Albalonga. E nel duello tra Orazi e Curiazi tifava per lui, non certo per il fratello che combatteva per la patria. Tanto meno, per la patria. E secoli più tardi, fu Onoria, della famiglia imperiale, a chiamare Attila contro l'impero romano per sfuggire alla vita monastica che le era destinata. Pensava alla felicità e alla sua gratificazione, non al destino dell'Impero. Dovettero metterci una pezza il generale romano Ezio e Papa Leone 1° per fermare il suo invocato "liberatore". Più tardi, sotto il dominio longobardo, toccò a Romilda, moglie del duca del Friuli Gisulfo, morto combattendo contro gli Avari a pensare bene di innamorarsi del khan degli Avari e consegnare loro la città di Cividale dove si erano rifugiati i suoi longobardi sconfitti, in cambio di una promessa di matrimonio con lui. Pensava solo alle sue fregole sessuali, non alla salvezza della città e degli abitanti e neppure ai suoi figli che vennero difatti tutti catturati (anche se poi riuscirono a fuggire in modo rocambolesco). Ma le andò male: dopo averla trombata, il khan degli Avari la consegnò a dodici suoi guerrieri che la violentarono e la torturarono a turno per una notte intera. Il giorno dopo venne infilzata su un palo e le venne detto: "Questo è il marito che ti meriti". Lo storico longobardo Paolo Diacono la ricorda come un'infame meretrice che "antepose i suoi desideri lascivi alla salvezza della sua patria e della sua gente". La Storia è piena di episodi di autoreferenzialità femminile di questo tipo, di donne cioè che misero i propri desideri al di sopra di tutto. Che le femministe non ci vengano a raccontare che il comportamento attuale delle donne odierne sia una "reazione" o "rivalsa"per i secoli di "oppressione" subita. L'indole delle donne è sempre stata la stessa, a prescindere dalle esperienze "oppressive". Se invece di uscire da secoli di "patriarcato", le donne fossero uscite direttamente dal giardino dell'Eden, il loro comportamento sarebbe tale quale. Le loro panzane le femministe vadano a raccontarle ai loro maschietti idioti, femministi e castrati. A noi non la raccontano. Avrebbero dei risultati migliori a raccontarle agli Zulù. O ai pinguini della Patagonia.

Offline Vicus

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Re:Donne, territorio e invasori
« Risposta #1 il: Novembre 17, 2019, 20:32:46 pm »
Senza dimenticare la proverbiale Elena di Troia.
Come sempre l'antifemminista Wyndham Lewis aveva visto giusto:

Women are notoriously unamenable to strictly ethnicity-related mysteries. The classical example of this is that of the Sabine women deciding, as it is supposed, to remain the property of the Sabine ravishers rather than return to the defeated men of their own people.

Traduzione: se ti prendi un'italiana non ti distrarre mai o tuo figlio nascerà abbronzato (v. recente episodio di Ascoli Piceno).

Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Massimo

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Re:Donne, territorio e invasori
« Risposta #2 il: Novembre 17, 2019, 20:41:26 pm »
Elena di Troia o Elena la troia? :D

Offline Vicus

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Re:Donne, territorio e invasori
« Risposta #3 il: Novembre 17, 2019, 21:07:13 pm »
Tutt'e due!
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Duca

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Re:Donne, territorio e invasori
« Risposta #4 il: Novembre 19, 2019, 16:00:37 pm »
Al di là di episodi più o meno leggendari, sta di fatto che la mentalità femminile è naturalmente egoistica, in quanto l'amore materno viene riversato dalla donna unicamente sui suoi figli, e non su quelli altrui.
Sono incapaci di gesti gratuitamente altruistici.
Per questo poi mentono come respirano, perché si tratta di adoperare ogni mezzo possibile per fare i propri interessi.

Offline Vicus

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Re:Donne, territorio e invasori
« Risposta #5 il: Novembre 19, 2019, 17:57:12 pm »
Al di là di episodi più o meno leggendari, sta di fatto che la mentalità femminile è naturalmente egoistica, in quanto l'amore materno viene riversato dalla donna unicamente sui suoi figli, e non su quelli altrui.
Ricorrenti fatti di cronaca sembrano smentirlo. Il record sono le rumene che partoriscono nei cassonetti.
Sono incapaci di gesti gratuitamente altruistici.
Mica vero: fanno volontariato, vanno in missioni "umanitarie"... in Africa per esempio. Guarda com'è altruista questa qua che lavora in una ONG (nell'interesse del nostro Paese, ovvio) e come sono contenti i negher:


Citazione
Per questo poi mentono come respirano, perché si tratta di adoperare ogni mezzo possibile per fare i propri interessi.
Questa frase andrebbe messa in prima pagina nei testi scolastici, con l'aggiunta che non conosce eccezioni.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Donne, territorio e invasori
« Risposta #6 il: Novembre 19, 2019, 23:11:43 pm »
Guarda com'è altruista questa qua che lavora in una ONG (nell'interesse del nostro Paese, ovvio) e come sono contenti i negher:
Sarei disposto a pagare pur di lasciarla in Africa. :mad: