Autore Topic: Qual è il problema?  (Letto 4457 volte)

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Offline Vicus

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Re:Qual è il problema?
« Risposta #30 il: Dicembre 18, 2019, 10:57:26 am »
E se la donna è una puttana che salta addosso al primo che incontra e una psicopatica che aliena i figli che si fa? Ci si rivolge con fiducia al tribunale?
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Qual è il problema?
« Risposta #31 il: Dicembre 18, 2019, 11:50:11 am »
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E se la donna è una puttana che salta addosso al primo che incontra e una psicopatica che aliena i figli che si fa? Ci si rivolge con fiducia al tribunale?
Esattamente. Ci si rivolge al tribunale che, in teoria, dovrebbe essere imparziale.
Se le sentenze per te sono ingiustamente a favore delle madri, si avanzano proposte politiche per riformare la giustizia in questo senso.
Esaltare la figura del capofamiglia a priori non ha senso.
Perché, i mariti non tradiscono le mogli con le ragazzine, lasciando alle madri la responsabilità dei figli? E in quel caso la patria potestà per te sarebbe comunque giusta?

Cmq attendo il chiarimento sull'abolizione del suffragio femminile.
Per dire, un pedofilo killer che si è fatto i suoi anni di galera e poi esce, secondo te può votare; ma una donna incensurata no, perché ha la vagina


Offline Happy Priapo

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Re:Qual è il problema?
« Risposta #32 il: Dicembre 18, 2019, 12:00:02 pm »
@vicus

Ho parenti che hanno vissuto esattamente il caso da te descritto. Il padre in questione è stato vittima di una moglie disturbata.

Ma invocare la patria potestà si configura come una rivalsa rancorosa verso l'intero genere femminile; una rivalsa insensata, in quanto i comportamenti immorali sono appannaggio di entrambi i sessi.

Offline COSMOS1

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Re:Qual è il problema?
« Risposta #33 il: Dicembre 18, 2019, 14:21:35 pm »
1 fare domande la cui risposta è nota, pubblica, visibile, chiara, ... è sospetto. https://www.questionemaschile.org/?page_id=10

2 Un forum è un forum, cioè una piazza dove la gente si incontra e discute. Possibile e auspicabile che le posizioni che si incontrano siano le più diverse possibile. Perciò leggendo il forum è possibile trovare di tutto. È proprio questo "tutto" la nostra ricchezza. Ma noi non possiamo rispondere di tutto. Qui dentro ciascuno parla per sè.
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Offline Duca

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Re:Qual è il problema?
« Risposta #34 il: Dicembre 18, 2019, 20:51:57 pm »
Se tutti gli uomini di questo sito sommassero il loro quoziente intellettivo, non arriverebbero comunque a quello di un premio Nobel.
Piano con le offese.
Fermo restando che sia i test sul QI che il premio Nobel lasciano il tempo che trovano.

Offline Happy Priapo

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Re:Qual è il problema?
« Risposta #35 il: Dicembre 18, 2019, 21:00:21 pm »
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i test sul QI che il premio Nobel lasciano il tempo che trovano.
Lo so, infatti non sono stato io tirare in ballo queste cose...

Offline Happy Priapo

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Re:Qual è il problema?
« Risposta #36 il: Dicembre 18, 2019, 21:10:22 pm »
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@duca

Come mai, secondo lei, le donne sposate dovrebbero forzatamente stare a casa senza lavorare?

Offline Duca

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Re:Qual è il problema?
« Risposta #37 il: Dicembre 18, 2019, 21:19:38 pm »
Come mai, secondo lei, le donne sposate dovrebbero forzatamente stare a casa senza lavorare?
Dovrebbero stare a casa, ma non senza lavorare, ché badare a casa, marito e soprattutto figli non è uno scherzo.

Offline Happy Priapo

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Re:Qual è il problema?
« Risposta #38 il: Dicembre 18, 2019, 21:54:31 pm »
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Dovrebbero stare a casa, ma non senza lavorare, ché badare a casa, marito e soprattutto figli non è uno scherzo.

Ma se riuscissero a gestire tutti questi impegni egregiamente, senza far mancare nulla a nessuno E IN PIÙ lavorassero con profitto, sarebbe ancora un problema?

Offline santiago

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Re:Qual è il problema?
« Risposta #39 il: Dicembre 18, 2019, 23:27:35 pm »
Sono d'accordo con tutto quello che ha scritto e la ringrazio per la lettura che mi ha segnalato; però lei non è il tipo di utente che a me interessa. A me interessa il punto di vista di quelli che scrivono che la donna non deve essere incoraggiata a lavorare; che la donna ha compiuto disastri storici da millenni.

Grazie. Anche se non sono il tipo d'utente che a lei interessa mi permetta capovolgere i ruoli, perchè Lei mi ha interessato e vorrei capire di più.
Innanzitutto un paio di osservazioni: 1) Ha scritto nella prima frase nella presentazione “da quello che scrivete, emerge una semplice misoginia derivante da frustrazioni e delusioni personali.” Di sicuro offerndere non è il miglior modo di presentarsi a casa di qualcun altro né di farsi amici. Spero che Lei condivida che questa frase era assolutamente inadeguata o, come minimo, fuori posto.
2) Lei non è entrato nel forum per discutere e condividere idee, lei è entrato come osservatore, cercando dei tipi antropologici precisi secondo la sua ricerca di laboratorio. A mio avviso sarebbe stato più onesto spiegare dall'inizio le intenzioni.

Ora mi permetta di fare l'avvocato del diavolo per alcuni dei diversi argomenti che sono sorti, per i quali le rimando di nuovo a quella enciclopedica opera che li avevo nominato, “La grande menzogna del femminismo”:

Potrebbe entrare nel merito di quello che dice, elencando le donne che hanno commesso disastri e allegando fonti?

C'è un capitolo intero di donne che nella storia hanno commesso disastri, scelga lei tra serial killer, regnanti, vedove nere, soldatesse, donne pirata,... (“La grande menzogna del femminismo”, II volume, pp. 990-1055). Per carità, non è che non ci siano donne che infilano alle loro figlie minorenni delle forchette nella vagina, ma quello riguarda i fatti di cronaca attuali e li trova nel capitolo su La violenza (p. 739)

Hitler era un criminale di guerra ma una donna avrebbe fatto anche peggio ecc.

Forse sì, forse no, in questo campo è sempre difficile esprimersi. In proporzione alla popolazione Ranavalona I fece di peggio (La grande menzogna del femminismo”, p. 993). Comunque il punto è un altro: lei sa che Hitler arrivò al potere grazie al voto femminile, che fu superiore tanto in numeri percentuali come in numeri assoluti? (La grande menzogna del femminismo”, I volume, pp. 175-176). Lo so, è una verità che raramente si trova enunciata.

Margaret Hamilton non ha avuto alcun ruolo nella missione dell'Apollo 11, avrà rubato i calcoli ad un collega maschio dopo essere andata a lavoro con la gonna e mi allega le fonti.

Sulle invenzioni c'è un capitolo intero “La pulsione del sapere” (La grande menzogna del femminismo”, pp. 858-907). Tra le altre cose trova un elenco di uomini geni e inventori dimenticati dall'umanità (il Patriarcato che invisibilizza) oppure i settori prettamente femminili dai primi tempi dell'umanità che sono progrediti grazie al contributo e le scoperte maschili. Su questo argomento aggiungo che gli uomini hanno sempre apprezzato i più bravi, al di là del sesso (anche qui numerosi esempi in pittura, letteratura, scienze femminile) e come semplice esempio nomino una donna nota a tutti Mme de Curie, unica persona (donna!) che per deceni (!) ha vantato due Nobel. Questo non si vedeva nel Patriarcato dai tempi nei quali gli stati suprematisti bianchi premiavano i neri!!

Riguardo all'abolizione del suffragio femminile da te approvato,

Suffragio femminile (La grande menzogna del femminismo, pp. 508-519). Che le donne non potessero votare non era una idea esclusiva dei cattivi uomini patriarcali, la maggior parte delle donne all'epoca delle suffragette erano contrarie, anzi forse c'erano più uomini favorevoli che donne, e nell'unico posto dove si chiese alle donne in referendum se volevano il diritto di voto soltanto il 4% delle donne votò affermativamente! Al di là di questo e dei numerosi esempi riportati nel libro, il voto era legato al dovere di difesa di questo voto e così è rimasto per gli uomini fino ai nostri giorni. Come ben sai, immagino che ti avrai chiesto molte volte perchè ti possono togliere il diritto di voto in quanto maschio se non vai alla guerra e alle donne no! Negli anni 60' in Italia (e in tutto il mondo) se ti rifiutavi di fare il militare ti toglievano dei diritti civili, tra cui il voto. Sono sempre sorpresso di leggere gli studi sulla discriminazione delle popolazione nere carcerate negli Stati Uniti, private in grande numero del diritto di voto, ciò che influisce sull'interea popolazione nera, e nulla sui numeri degli uomini carcerati, percentuali molto più elevate rispetto alle donne, privati dal diritto di voto. Gli oltre 100.000 latitanti della guerra del Vietnam non potevano votare, e nessuna femminista si spettinò per loro. In Spagna le femministe socialiste del governo di Zapatero, votarono negli anni 90' la prigione per gli obiettori di coscienza, e più recente le donne austriache perché gli uomini continuino a fare il servizio militare obbligatorio o in Lituania la presidente lo ha ristabilito. In altre parole, in Italia la leva è sospesa (no abolita) e per legge se c'è la guerra o calamità naturali tu maschio sei obbligato, altrimenti rischi la gallera e la perdita dei tuoi diritti. Da una parte abbiamo le donne che possiedono da circa un secolo nei paesi occidentali un diritto inalienabile, dall'altra l'uomo che possiede un diritto di voto alienabile. Io, sinceramente, come uomo, mi preoccuparei di capire come questo sia possibile.

"Eva ha dato la mela ad Adamo, il male ha origine nella donna".

Questo suo esempio su Adamo ed Eva, tipico argomento femminista, dimostra quanto Lei abbia subito un bel lavaggio del cervello (nulla di strano, la stragrande maggioranza della società ne è convinta come Lei di ciò che afferma). Esorto la lettura su “Adam ed Eva” (La grande menzogna del femminismo, pp. 368-370)

Infine, la mia domanda. Non ho capito molto bene cosa pretende di trovare nella sua ricerca del tipo modello “misogino”. Se Lei vuole informarsi sulla questione maschile, basta una lettura degli articoli dei numerosi siti sulla questione maschile in Internet, compresi molti degli articoli che riporta questo forum. Oppure la lettura dei libri, che non fanno mai del male.
Non ho capito perché cerca “misogini”, che ce ne sono, per carità, nei posti più nascosti dei bar o dei forum, quando a mio parere il problema sociale è il contrario, il mondo è pieno di “misandrici”, è a tutti i livelli (La grande menzogna del femminismo, pp. 972-989). è  da qualche giorno solo la stronzata di Obama riportata da tutti i giornali sulla superiorità delle donne. La misandria e discriminazione si trova ovunque, non c'è nemmeno bisogno di cercarla, e fa danni strepitosi tra i papà separati, i suicidi, i morti sul lavoro, i senzatetto...
 Ecco due articoli sul suprematismo femminista in due siti diversi che ho appena pubblicato. Io incomincerei piuttosto a cercare i misandrici, non è difficile.

https://stalkersaraitu.com/il-suprematismo-femminista-e-i-suoi-test/

http://www.uominibeta.org/articoli/lo-stupratore-sei-tu/


Offline Sardus_Pater

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Re:Qual è il problema?
« Risposta #40 il: Dicembre 19, 2019, 10:35:54 am »
Caro Priapo, con te cercherò di non vincere facile visto che ho laurea magistrale in antropologia culturale ed etnologia con 110 e lode.
La mia tesi verteva sui nuovi movimenti religiosi ed era interessante trovare materiale che dimostrava le tecniche di asservimento e plagio da parte dei leader e del clero di questi fenomeni culturali spacciati per Credo attraverso dogmi e lavaggi del cervello. Da Scientology sino alle mille sette che proliferano in Occidente.
Il femminismo, in quanto religione laica, usa gli stessi strumenti, facendo brainwashing non solo alle donne ma anche agli uomini grazie a precise azioni di gaslighting mirato, affinché l'uomo pensi che la situazione di merda in cui si trova sotto sotto se la sia meritata. Molte sono le volte che ci riescono anche se la sempre più ampia resistenza di forze maschili a questo statu quo dimostra che un'operazione del genere su larga scala è impossibile e pian pianino può ritorcersi contro chi la manda avanti.
Non concordo con alcune cose che leggo qui, ad esempio non ho mai ritenuto le donne inferiori a me e agli altri uomini, però penso che siano rimaste incantate da una narrazione inculcata loro in testa, con la complicità di molti uomini di potere, che ha distorto la loro percezione della realtà. Grazie alla deresponsabilizzazione, all'edonismo (trappola in cui cascano anche molti uomini, ça va sans dire), all'adulazione ecc.

Tu comunque arrivi qui partendo già da pre-giudizi, grosso errore metodologico per chi si occupa di queste cose.
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline Vicus

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Re:Qual è il problema?
« Risposta #41 il: Dicembre 19, 2019, 11:22:24 am »
Sardus cosa aspettavi a dirlo, lo studio dei fenomeni settari è uno dei miei passatempi preferiti. :w00t: Ti contatto in MP per un proficuo scambio di idee.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Happy Priapo

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Re:Qual è il problema?
« Risposta #42 il: Dicembre 19, 2019, 12:44:26 pm »
Citazione
@Santiago
Buongiorno, Santiago.
Sono entrato nel forum come osservatore proprio per discutere e condividere idee, ma il fine è comprendere la ragione reale si cela dietro certe osservazioni.

Lei è uno che risponde pacatamente e argomenta puntualmente con bibliografia e fonti. Ma sotto altri post ci sono signori che scrivono cose veramente bestiali, del tipo:
Una donna è stata aggredita da un negro su un autobus e nessun uomo è intervenuto in sua difesa. Ben le sta, ci vogliono femminilizzati? E noi non le aiutiamo. E poi qual è il problema, il cazzo negro lo prendono 'ste troie, ti ecciti se un negro ti aggredisce? Ti piace eh?
e una caterva di altre discussioni di questo tenore.

Questo per me è odio immotivato contro le donne. Se uno gioisce all'idea che una perfetta SCONOSCIUTA venga picchiata, per me è sintomo di una frustrazione. Non c'è tentativo di offendere da parte mia, è semplice constatazione.

Io non sono femminista. Sono contrario alle quote rosa e dissento dalle ultime affermazioni di Obama. Una donna vale tanto quanto riesce a dimostrare sul campo; ma se "Maria" fallisce, fallisce in quanto "Maria", non in quanto femmina. Il fallimento di lei, non è stato causato dal suo sesso.

Il diritto di voto, essendosi sganciato dell'obbligatorietà del servizio di leva, è diventato un diritto universale. Perché tornare indietro? L'ho chiesto all'utente Vicus che, sotto a un altro post, auspica un mondo in cui le donne non possano votare.
'Duca' si augura che alle donne sposate sia impedito di lavorare.

Uno come Lei, Santiago, condivide che alle donne maritate sia impedito di lavorare?

Un conto è non condividere molti temi del femminismo occidentale, perché in tal caso sarei d'accordo. Un conto è desiderare che alle donne sia tolto TUTTO:
- Lavoro (anche badare ai figli e spazzare per terra è un lavoro)
- Potere decisionale (auspicano il ritorno della patria potestà)
- Diritto di voto

Forse non dovrei neanche prendere sul serio queste affermazioni, magari sono solo le farneticazioni di uomini arrabbiati e delusi dalla vita. Ma se lo faccio, mi si dice che sono offensivo.
E se invece prendo la cosa sul serio e giudico queste posizioni come estreme, alcuni utenti mi rispondono come sopra, oppure non rispondono.

Comunque acquisterò il suo saggio.

Offline COSMOS1

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Re:Qual è il problema?
« Risposta #43 il: Dicembre 19, 2019, 12:55:33 pm »
Sono d'accordo con tutto quello che ha scritto e la ringrazio per la lettura che mi ha segnalato; però lei non è il tipo di utente che a me interessa. A me interessa il punto di vista di quelli che scrivono che la donna non deve essere incoraggiata a lavorare; che la donna ha compiuto disastri storici da millenni. Infatti attendo la risposta di Vicus

 :hmm:

interessante
e perchè le interessano costoro che hanno questo punto di vista?
è maschilista? tradizionalista? misogino?
caro Priapus, sarebbe ora che ci dicesse qualcosa di chiaro!

critiche generiche (il tale dice così, il tal'altro dice cosà) in un forum non hanno alcun senso: in una piazza ci si incontra, si discute, si passeggia. Lei ha gridato al vento convocando le persone che erano nella piazza come se fossero una unità in qualche modo legata ad una etichetta.
Non ci siamo.
Se vuole nei topic dove ci sono affermazione alle quali vuoe controbattere, può intervenire e dire la sua. questa sezione serve solo come presentazione e mi pare che lei si sia presentato abbastanza.
Perciò chiudiamo la discussione. Se vuole discutere c'è un forum intero a sua disposizione.
Dio cè
MA NON SEI TU
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