https://maschileindividuale.wordpress.com/2019/12/31/ce-vita-a-sinistra-per-la-qm/Stavo leggendo questo articolo sulle elezioni in Emilia Romagna di gennaio 2020 che potrebbero essere un serio spartiacque tra il trionfo completo di Lega e FdI e l’inizio della loro crisi (almeno quella della Lega).
Per la sinistra radicale si presentano tre liste: PaP, L’Altra Emilia e il Partito Comunista di Rizzo.
PaP sempre piu legato ai centri sociali e alla figura di Cremaschi dopo l’uscita di rifondazione, il furboPCI di Rizzo che fa eco da sinistra alle tematiche della Lega, e la classica rifondazione comunista o almeno quel che resta.
Se le cose vanno come nelle altre regioni neanche a questo giro la sinistra radicale dovrebbe ricevere voti a sufficienza.
La sinistra rossa sta andando fuori da ogni istituzione. E questo è un fatto.
Devo dire che non ho mai avuto molta simpatia per i centri sociali, neanche quando ero un ragazzino, e ovviamente non amo le femministe.
Mi chiedo tuttavia quanto sia utile la fine della sinistra rossa.
Il politicamente corretto permea anche le forze non rosse. Italia Viva ad esempio si schiera spesso con il politicamente corretto.
All’interno della sinistra, Rizzo ha spesso espresso perplessità sulle lotte delle libertà civili (borghesi) che ormai hanno preso il sopravvento come priorità rispetto alle lotte sociali. Non so quanto questa presa di posizione sia reale o furba. Dato i precedenti di Rizzo nei vecchi governi penso sia piu furba che altro.
Una altra formazione profondamente su questa impostazione è Risorgimento Socialista. Uno degli iscritti di peso nel movimento è Fabrizio Marchi la mente che sta dietro all’ linterferenza.info.
Percentualmente quindi si può dire che il peso della componente anti-femminista nella sinistra rossa sia aumentata ma mi pare più per declino complessivo dei movimenti rossi che per crescita degli anti-femministi. E il declino della sinistra rossa è stato occupato da forze anti-maschili o perchè accettano in pieno il femminismo (Italia Viva, Verdi, +Europa) o perchè fortemente capitaliste e intrise di logica classista (e gli uomini sono quelli che vengono giudicati con il peso del portafogli).
Quindi che dire… un anno che non definirei di successo ma interlocutorio. Di barricata e di trincea. Vedremo se l’avversario stramazzerà al suolo prima di noi.
Intanto mi auguro anche per l’anno prossimo il piccolo contributo di ciascuno di noi per la questione maschile: scrivere sul web, sussurrare all’orecchio di persone conosciute nel reale che c’è una resistenza egualitaria libertaria e solidale al femminismo, non contribuire al pestaggio di uomini (e neanche di donne) che non rispecchiano i canoni della nostra società( brutti, grassi, poveri, asociali), rendere stabile la propria posizione (economica, culturale, affettiva) perchè il capitalismo e il femminismo ci vogliono in balia dei flutti.
E speriamo bene
buon anno nuovo