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mi presento spero bene

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attento:
sono un nonno 65 anni suonati, padre di 2 maschi ormai adulti,  un nipotino 2 anni e una nipotina  adolescente.
Fin da ragazzo ( negli anni 60/70)  avevo colto una certa politica contro i maschi, la figura paterna, la famiglia patriarcale, in particolare con l'affermazione di quei salotti televisivi alla " Costanzo", poi "Vespa" dove veniva denigrato il carattere e la figura maschile.
Mi ricordo che subivo questi discorsi e per pudore non se ne parlava ne con padre, madre.
In una ricerca fatta sul WEB sulla figura del padre sono capitato in questo sito e così mi sono iscritto, sennteno ancora di più questo mondo denigratore del nostro genere.
Mi auguro di dare il mio contributo.
Ciao a tutti

COSMOS1:
 :fiocco:

credo che vedere i propri figli e nipoti crescere quasi vergognandosi, scusandosi di essere maschi, sia triste

Vicus:
Benvenuto! :fiocco:
Sei stato fortunato, ad aver potuto avere figli e nipoti con la serenità che agli uomini di oggi è negata.
Non vedo l'ora di aver notizie da te su com'era, malgrado tutto, la gente degli anni '50-'60 soprattutto le donne.

attento:
La mia fortuna è stata di avere una moglie veramente donna, intelligente, rinunciando al lavoro per famiglia e figli e che  ha  sempre condiviso con me la questione maschile dissocandosi dal femminismo in ogni sua forma e anche in questa occasione mi ha invogliato a sostenere il genere riconoscendo la misandria ormai consueta.
I cambiamenti epocali in pochi decenni sono tremendamente spinti nella considerazione dei generi.
Ci sono uomini al potere che si dichiarano femministi per "ruffianaggine" affermando che le donne sono migliori, che devono assumere i posti più importanti, eccetera, ma questi falsi si esprimono così perché il potere ce l'hanno e  non  lo mollano.
Ai miei tempi ci si sposava molto giovani (io avevo 24 anni mia moglie 20 anni) e allora la grande soddisfazione per un uomo di creare e essere responsabile di una famiglia e la gioia di una donna di appoggiarsi alla sicurezza del marito; una diversità tale da rendere felici entrambi.
Oggi se una ragazza non trova lavoro dopo il diploma o la laurea è un dramma.
Capisco che i tempi sono cambiati, ma questo fa dell'Italia (statistica ISTAT di questa settimana) quasi il peggio paese al mondo per nucleo familiare ( un terzo delle famiglie è single) e natalità.
Insieme con l'aiuto di mia moglie ( casalinga, ma il suo aiuto morale è stato determinante) sono passato da impiegato a imprenditore e ora con orgoglio mio e di mia moglie un fantastico passaggio generazionale in azienda ai miei figli (con gioia in questa strana epoca) maschi.
A risentirci e grazie dell'accoglienza




Paride:

Complimenti Attento,

la soddisfazione di tramandare la propria storia, il proprio sudore, la propria attività, in Italia, in quest'epoca in cui le aziende italiane faticano a non chiudere i battenti e sono soggette a una regolamentazione elefantiaca anche europea, è il traguardo che ogni uomo potrebbe e dovrebbe desiderare.

In bocca al lupo per questo importante momento

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