Tutte le volte che una donna viene issata ad una posizione di prestigio e di potere (magari non per meriti propri, ma per mostrare come si è evoluta la civiltà occidentale. Oppure, e la cosa non esclude l'altra, per fare il lavoro sporco che un uomo non può fare altrimenti passa da "criminale" o nel migliore dei casi da "stronzo", mentre una donna dimostrerebbe solo di "avere le palle" che "gli uomini oggi non hanno più e via di questo passo). Non ha fatto eccezione la piddina Marta Cartabianca che già in odore di prima donna Capo del Governo, ma non è stata voluta dal M5S che nelle trattative per la formazione della nuova maggioranza hanno imposto di nuovo Conte, è stata giubilata alla Presidenza della Corte Costituzionale. La pupilla del PD insomma prima donna di qualche cosa e da qualche parte doveva essere e la si doveva mettere. E naturalmente la prima cosa che ha detto a commento della sua impresa è che si è rotto il "soffitto di cristallo". C'è da scommettere che si tratti di un cristallo autorigenerante, dal momento che continua a riformarsi e a rompersi ogniqualvolta una donna si sistema in posizioni di potere, magari messa da altri, come la Lagarde, la Van Der Leyen e altre. E ogni qualvolta si ripete il mantra del soffitto di cristallo rotto. Comunque, tra nove mesi la Cartabia dovrebbe lasciare il suo incarico per scadenza dei termini. E rivedremo così il soffitto autorigenerarsi di nuovo in attesa di essere nuovamente infranto. Con grande noia di tutti noi.