Autore Topic: Il Fatto: la fragilità del "maschio" e la marcia trionfale delle "donne"  (Letto 2103 volte)

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Offline Vicus

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Lasciate perdere gli studi sociologici, accantonate le ricerche psicologiche, sorvolate sui tanti dati disponibili nei siti specializzati; considerate solamente quello che si offre ai vostri occhi giusto appena fuori di casa guardando gli adolescenti passeggiare o chiacchierare: c’è un abisso tra le ragazze e i ragazzi, altro che omologazione tra i generi.

Le ragazze sono mediamente più eleganti, mediamente più vivaci, assolutamente più curiose dei loro coetanei maschi. E’ come se la realtà per loro fosse un campo di opportunità, una promessa di affermazione se non di felicità mentre i ragazzi sembrano annoiati, incerti, non direi impauriti ma semplicemente insospettiti, sfiduciati. [Chissà perché...] [...]

https://www.coscienzamaschile.com/index.php/topic,1374.msg4418.html#msg4418
« Ultima modifica: Ottobre 19, 2019, 15:01:34 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Frank

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Re:Il Fatto: la fragilità del "maschio" e la marcia trionfale delle "donne"
« Risposta #1 il: Ottobre 19, 2019, 16:40:57 pm »
Vicus, dovresti sapere bene che questa storia relativa alla "crisi del maschio" (sic!) è di vecchia data, ed è anche precedente al mio/tuo/nostro interessamento alla questione maschile.
Anche leggendo qua e là su uomini3000, si evince che già negli anni Novanta (e Ottanta) c'era chi parlava del "maschio in crisi".
Lo stesso Claudio Risé nel 2000 scrisse un libro intitolato:
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ESSERE UOMINI - La virilità in un mondo femminilizzato
Naturalmente il riferimento era, ed è, all'uomo (o "maschio"...) bianco occidentale, non certamente a quello orientale (esempio: i russi, i rumeni, gli albanesi...), tantomeno agli arabi o agli africani.
Anche perché se qualcuno scrivesse qualcosa del genere nei confronti degli uomini NON occidentali e NON bianchi, il rischio di essere tacciati di razzismo sarebbe alto nel primo, e altissimo (se non matematico) nel secondo, ragion per fui questi fenomeni di giornalisti e pseudo intellettuali, si guardano bene dal farlo, proprio perché se la fanno sotto al solo pensiero di essere considerati degli "sporchi razzisti".
 
Invece, quando si va a parare sugli uomini occidentali, il problema non si pone a prescindere, anche perché quest'ultimi (a parte i soliti quattro gatti, tipo noi) non hanno mai niente da obiettare.


Altro particolare da evidenziare: il genio che ha scritto quel datato articolo, è sicuramente un altro sessantottino leccaculo del menga, dal quale non c'è assolutamente niente da aspettarsi. *
Questi personaggi, negli ultimi 50 anni, han fatto solo danni.

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*
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Curriculum Vitae di Giovanni Taglialavoro
Nato ad Agrigento il 20 ottobre 1948. Ha conseguito la maturità classica al Liceo Empedocle di Agrigento nel 1967. Laureato a Pisa in Filosofia, con centodieci e lode, nel 1973. Abilitatosi all'insegnamento di Materie Letterarie negli Istituti superiori, da anni è di ruolo all'ITC 'L.Sciascia' di Agrigento.

Il tipo in questione è l'ennesima dimostrazione del fatto che una laurea in filosofia da centodieci e lode, non conferisce assolutamente la c.d. "consapevolezza di genere" (detesto il termine "genere", ma è tanto per rendere l'idea).
Il solo fatto di scrivere "i maschi" e "le donne" è emblematico.

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Re:Il Fatto: la fragilità del "maschio" e la marcia trionfale delle "donne"
« Risposta #2 il: Ottobre 19, 2019, 16:59:21 pm »
Un particolare che questi dementi di pseudo intellettuali non evidenziano mai, è quello relativo al fatto che negli ultimi decenni, in questa parte di mondo, sono fortemente aumentati i casi di depressione, attacchi di panico, bulimia e anoressia tra le appartenenti al sesso femminile.
Alla faccia della "superiore forza mentale femminile".

Offline Vicus

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Re:Il Fatto: la fragilità del "maschio" e la marcia trionfale delle "donne"
« Risposta #3 il: Ottobre 19, 2019, 18:21:47 pm »
Le donne, nel ruolo degli uomini, non reggono. A nessuno viene in mente che l'ostentata sicurezza femminile, possa essere il sintomo di un problema.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Il Fatto: la fragilità del "maschio" e la marcia trionfale delle "donne"
« Risposta #4 il: Ottobre 20, 2019, 00:17:33 am »
La "forza psicologica" delle donne deriva unicamente dalla mancanza di obblighi prestazionali per i quali occorre doti solide e forte fiducia in se stessi, ma solo obblighi estetici per assolvere i quali basta affidarsi passivamente a mani altrui (parrucchiera, estetista, massaggiatore).
Se mai dovessero assolverne qualcuno, di obblighi prestazionali, sclererebbero in pochissimo tempo e andrebbero in tilt.  Del resto, lo si è abbondantemente visto e lo si vede sempre più, persino gli obblighi estetici fanno fatica a reggere (casi frequenti di anoressia, bulimia, etc) e qualcuno lo definisce "il vero sesso forte". Bisognerebbe dare alla forza un'altro significato, diverso da quello offerto dal dizionario, allora.

Offline Vicus

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Re:Il Fatto: la fragilità del "maschio" e la marcia trionfale delle "donne"
« Risposta #5 il: Ottobre 20, 2019, 00:26:11 am »
Leggiamo che le donne sono ossessionate dal loro aspetto fisico. Ho potuto constatare che si trovano più difetti di quanti ne vediamo noi.
Non c'è dubbio che oggi, il loro corpo è tutto quello che hanno da offrire. I loro "obblighi prestazionali" di donne li hanno buttati alle ortiche decenni fa per competere con l'uomo. E ora ne raccolgono i frutti: l'Erasmus e una "missione" in Canada o Giappone possono essere eccitanti a vent'anni, ma a cinquanta appaiono per quel che sono: stupidi gingilli come quelli propinati agli indiani d'America, in cambio della loro femminilità e della loro vita.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Il Fatto: la fragilità del "maschio" e la marcia trionfale delle "donne"
« Risposta #6 il: Ottobre 20, 2019, 00:52:19 am »
Sullo smartphone mi era sfuggito questo post:
Vicus, dovresti sapere bene che questa storia relativa alla "crisi del maschio" (sic!) è di vecchia data, ed è anche precedente al mio/tuo/nostro interessamento alla questione maschile.
Anche leggendo qua e là su uomini3000, si evince che già negli anni Novanta (e Ottanta) c'era chi parlava del "maschio in crisi".
Lo stesso Claudio Risé nel 2000 scrisse un libro intitolato:Naturalmente il riferimento era, ed è, all'uomo (o "maschio"...) bianco occidentale, non certamente a quello orientale (esempio: i russi, i rumeni, gli albanesi...), tantomeno agli arabi o agli africani.
Anche perché se qualcuno scrivesse qualcosa del genere nei confronti degli uomini NON occidentali e NON bianchi, il rischio di essere tacciati di razzismo sarebbe alto nel primo, e altissimo (se non matematico) nel secondo, ragion per fui questi fenomeni di giornalisti e pseudo intellettuali, si guardano bene dal farlo, proprio perché se la fanno sotto al solo pensiero di essere considerati degli "sporchi razzisti".
 
Invece, quando si va a parare sugli uomini occidentali, il problema non si pone a prescindere, anche perché quest'ultimi (a parte i soliti quattro gatti, tipo noi) non hanno mai niente da obiettare.


Altro particolare da evidenziare: il genio che ha scritto quel datato articolo, è sicuramente un altro sessantottino leccaculo del menga, dal quale non c'è assolutamente niente da aspettarsi. *
Questi personaggi, negli ultimi 50 anni, han fatto solo danni.

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http://web.tiscali.it/francescotag-wolit/Biogra.htm

Il tipo in questione è l'ennesima dimostrazione del fatto che una laurea in filosofia da centodieci e lode, non conferisce assolutamente la c.d. "consapevolezza di genere" (detesto il termine "genere", ma è tanto per rendere l'idea).
Il solo fatto di scrivere "i maschi" e "le donne" è emblematico.
So benissimo che non è di vecchia data. I maschi sarebbero in crisi da decenni...
Frank non sono il solo a dire che laurea oggi, è solo la patente di conformità alla narrativa dominante. Se fai l'Erasmus, non hai testa per pensare e sei idoneo per una scrivania in qualche giornaletto conformista.
Quanto a arabi, africani ecc. prendono uno stipendio senza lavorare, possono delinquere a loro piacimento, incluso menare i poliziotti che non li possono toccare, si fanno le nostre (si fa per dire) donne quando più gli aggrada... Perché mai dovrebbero essere in crisi? :lol:
Per di più a dire cose del genere, che sono poi una lampante ovvietà, si rischia pure di essere tacciati di "suprematismo bianco" (l'ultimo grido in tema di criminalizzazione delle opinioni) e talora (già successo più volte qui) vedersele sbattute in tribunale come "prova" di chissà cosa... che volete farci, siamo dei poco di buono mica abbiamo l'Erasmus noi.
Ogni tanto però anche gli (o meglio LE) Erasmus si cacciano nei guai, arruolandosi nell'ISIS o facendosi violentare da qualche spacciatore africano. Ma in quel caso i media sono corali nel santificare le Erasmus come brave ragazze "solari", che amavano la "vita" (qui gli credo), impegnate nel "sociale" e con "tanti amici" (specialmente su Facebook; più il tuo gregge è numeroso più sei rispettabile).
A queste favole crede sempre meno gente, ma l'essenziale è che lo spettacolo continui.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Il Fatto: la fragilità del "maschio" e la marcia trionfale delle "donne"
« Risposta #7 il: Ottobre 20, 2019, 11:56:50 am »
Leggi questo articolo...

https://www.ilfoglio.it/societa/2018/08/12/news/sulla-crisi-del-maschio-francese-perduto-tra-metoo-ed-emancipazione-209122/

Dunque, io non credo affatto a queste (presunte) affermazioni.
Citazione
Come lui, Félix, agente immobiliare di 37 anni, che dice di sentirsi bloccato sessualmente da quando la sua compagna è stata promossa capo della pubblicità in un’importante agenzia di comunicazione. “Faccio fatica ad accettare che guadagni più di me. Ho l’impressione di non servire più a nulla, che da un momento all’altro possa sbattere la porta e andarsene”, confessa Félix.

Son convinto che siano manipolazioni/invenzioni giornalistiche.
Poi, siccome non sono nato esattamente ieri (il prossimo gennaio saranno 49 e non 19...), so per certo che gli uomini non fanno questo genere di discorsi.
Ma a parte questo, noterai che nella foto sono rappresentati due uomini (anzi, "maschi"...) francesi bianchi, mica negri...
Che strano, eh ?



Più verosimili queste affermazioni.
Citazione
Arthur, attore di 28 anni, assicura di non avere problemi sul piano sessuale, ma per la sua compagna non è così. Per compiacerla, lei che lavora come giurista in un’ong, fa la spesa, passa l’aspirapolvere, aiuta il figlio Jules a farsi il bagno e si è pure specializzato nella preparazione di purè di carote 100 per cento bio. Ma nonostante l’impegno, Ariane si lamenta continuamente, e qualche giorno fa gli ha pure detto di essere stufa di andare a letto con un babysitter.

Non è certamente una novità il fatto che le femminucce moderne pretendano l'uomo tuttofare, capace di portargli anche l'acqua con le orecchie, ma che poi lo trovino assolutamente "non attraente".
C'è poco da fare: i rapporti "paritari" con le femmine non possono esistere.
Non possono esistere, innanzitutto perché quelli tra i due sessi sono rapporti di potere e non d'amore; ragion per cui o comandano loro o comandiamo noi.
Poi, perché le prime a disprezzare gli uomini/femmina, son proprio le femminucce "tutto e il contrario di tutto".


Per concludere, torno a far notare che non esistono libri (perlomeno io non ne sono a conoscenza) che parlano della... "crisi dell' uomo russo", oppure rumeno o albanese, o magari ungherese.
Tantomeno esistono libri relativi alla crisi del "maschio" iraniano, senegalese o somalo...
La presunta "crisi" riguarderebbe solo i soliti "maschi" bianchi occidentali etero; e al tempo stesso, esenti  :doh: da qualsiasi problema sarebbero le femminucce bianche occidentali "etero" (?),* ormai considerate il "vero sesso forte", talmente forte da necessitare però di leggi in difesa del sesso femminile, di quote rosa, standard fisici ribassati per entrare in polizia e nell' esercito, etc.
Insomma, un "sesso forte" veramente... anomalo!


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* Mi vien da ridere al solo considerarle "etero"... perché la loro sessualità è talmente "fluida" che non ci si può non scompisciare dalle risate nel considerarle tali.

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PS: naturalmente quell' articolo del menga non poteva che essere scritto dal solito maschietto inconsapevole e leccaculo, che al pari di tanti altri seguita a fare il frocio col culo altrui.

https://www.klatmagazine.com/author/mauro-zanon

https://twitter.com/mauro__zanon

Son fatti con lo stampino questi idioti.
Già li "qualifica" il fatto che tutti (ripeto: tutti) facciano riferimento al "maschio" e alla donna".
Ce ne fosse uno in grado di scrivere "l'uomo" e "la femmina".
...

Offline Vicus

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Re:Il Fatto: la fragilità del "maschio" e la marcia trionfale delle "donne"
« Risposta #8 il: Ottobre 20, 2019, 12:48:04 pm »
Citazione
Dunque, io non credo affatto a queste (presunte) affermazioni
Penso anch'io che si tratti di una mistificazione, ma probabilmente nessun barista farebbe i salti di gioia a sposare una dirigente.
Per i negri il caso è diverso perché cercano un tornaconto economico e legale.
Citazione
Non è certamente una novità il fatto che le femminucce moderne pretendano l'uomo tuttofare, capace di portargli anche l'acqua con le orecchie, ma che poi lo trovino assolutamente "non attraente".
Esattamente. Ancora una volta, negri e dintorni fanno eccezione perché le suddette donne in carriera credono di essersi trovate uno schiavo sessuale, da poter controllare come meglio credono. E puntualmente si sbagliano, con esiti spesso letali.
Citazione
C'è poco da fare: i rapporti "paritari" con le femmine non possono esistere.  Ragion per cui o comandano loro o comandiamo noi.
Non è la prima volta che lo dico: se tutti gli attivisti maschili arrivassero a questa semplice verità invece di inseguire utopie paritarie, il "movimento" maschile farebbe un enorme passo avanti.
Citazione
La presunta "crisi" riguarderebbe solo i soliti "maschi" bianchi occidentali etero; e al tempo stesso, esenti  :doh: da qualsiasi problema sarebbero le femminucce bianche occidentali "etero" (?),*
In effetti le espressioni "questione maschile", "diritti maschili" sono fuorvianti, o meglio bisognerebbe aggiungere: diritti degli uomini bianchi etero.
Citazione
Mi vien da ridere al solo considerarle "etero"... perché la loro sessualità è talmente "fluida" che non ci si può non scompisciare dalle risate nel considerarle tali.
Non mi stupirebbe sapere che il tasso di lesbismo fosse incredibilmente aumentato, ma di sicuro le donne oggi hanno una libido pressoché inesistente, salvo andare in fregola per i soliti tamarri (possibilmente africani o arabi).
Citazione
Son fatti con lo stampino questi idioti.
Certo, altrimenti mica entrano al giornale, vanno a pulire le strade.
« Ultima modifica: Ottobre 20, 2019, 20:48:43 pm da Vicus »
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Re:Il Fatto: la fragilità del "maschio" e la marcia trionfale delle "donne"
« Risposta #9 il: Gennaio 24, 2020, 17:30:47 pm »
Qui di seguito il link alla conferenza Nazionale (Gran Bretagna) sulla questione maschilie : sono presentati i relatori, alcuni di notevole spessore.

https://static.j4mb.org.uk/2020/01/200116-V2-NCMI20-details.pdf
L'ottimo è nemico del bene....ma non c'è limite al peggio

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Re:Il Fatto: la fragilità del "maschio" e la marcia trionfale delle "donne"
« Risposta #10 il: Gennaio 25, 2020, 00:10:12 am »
C'è anche Buchanan!
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Il Fatto: la fragilità del "maschio" e la marcia trionfale delle "donne"
« Risposta #11 il: Gennaio 25, 2020, 15:55:49 pm »
C'è anche Buchanan!
Infatti, Mike (J4MB)  è davvero infaticabile e non ha paura di esporsi continuamente !
L'ottimo è nemico del bene....ma non c'è limite al peggio

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Re:Il Fatto: la fragilità del "maschio" e la marcia trionfale delle "donne"
« Risposta #12 il: Gennaio 26, 2020, 08:48:52 am »
E' sbagliata l'idea che l'uomo per essere accettato deve sempre dimostrare qualche cosa o compiere delle prestazioni, invece di esistere e basta.

Offline Vicus

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Re:Il Fatto: la fragilità del "maschio" e la marcia trionfale delle "donne"
« Risposta #13 il: Gennaio 26, 2020, 09:51:28 am »
E' sbagliata l'idea che l'uomo per essere accettato deve sempre dimostrare qualche cosa o compiere delle prestazioni, invece di esistere e basta.
Dovrebbe essere il motto del forum
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Re:Il Fatto: la fragilità del "maschio" e la marcia trionfale delle "donne"
« Risposta #14 il: Gennaio 26, 2020, 21:03:41 pm »
Dovrebbe essere il motto del forum
Se non addirittura del movimento maschile in assoluto.
L'ottimo è nemico del bene....ma non c'è limite al peggio