1917. Gli USA entrano in guerra. Milioni di uomini statunitensi vanno a combattere oltreoceano assieme agli alleati contro gli Imperi centrali.
Nel Paese a stelle e strisce molte donne, sia fidanzate che già sposate, rimangono sole. E devono provvedere alla famiglia. Lavorano per lo sforzo bellico ma anche per le famiglie. Per muoversi nello stato più dinamico del mondo oramai la maggior parte della gente usa un mezzo che ancora deve esprimere tutti i potenziali, sino a pochi anni prima una novità: l'automobile. La Ford T si vende come il pane. Così molte donne per necessità prendono la patente. E mentre le accasate lasceranno l'auto al marito quando questi tornerà dal fronte, le altre pagano le rate per acquistare l'utilitaria. Sono meno di 500 dollari, ma all'epoca sono tanti, la maggior parte degli americani campa con meno di cento verdoni al mese.
Finisce la guerra. Nell'euforia generale le donne acquisiscono il diritto di voto e vincono i repubblicani, fautori del laissez faire. Negli ambienti urbani le flapper, motorizzate e impiegate in uffici, banche ecc. in lavori di concetto, cominciano a vivere una vita con poche inibizioni, libere e propense a spendere parte del proprio stipendio in cose effimere o a investire parte dei risparmi in borsa.
In quel momento l'industria automobilistica e quella petrolifera sono in attivo come non mai e ovviamente i Ford e i Rockefeller vedono con simpatia queste donne che comprano auto e usano i loro soldi per pagare la benzina nelle stazioni di servizio della Standard Oil.
Nel '41 sarà la Fondazione Rockefeller a finanziare gli studi di un entomologo improvvisatosi sessuologo di nome Alfred Kinsey. E quarant'anni ancora più tardi, negli Ottanta, saranno le fondazioni Ford e Rockefeller le prime a offrire finanziamenti ai college statunitensi per corsi di studi femministi.
Tutto cominciò cent'anni fa. Nel '41 saranno ottant'anni da quello che per me è l'inizio della questione maschile, ma le basi erano state poste nel 1920 (a Hollywood producono il film "The Flapper", che rende famose quelle giovani donne libere e disinibite).
È tempo che il vecchio muoia.