Confrontare con il curriculum di ex prestigiatori:
Sergio Resta nasce a Roma il 13 Agosto 1957 Dopo l’acquisizione del diploma di maturità classica si laurea a 23 anni in Medicina e Chirurgia (cum laude) e all’età di 28 anni è specialista in Chirurgia Generale (cum laude) presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e il Policlinico Universitario “Umberto I” di Roma. Redattore di oltre 100 pubblicazioni scientifiche originali a stampa e redattore presso l’Enciclopedia Medica Italiana edita da U.T.E.T. per la sezione chirurgica, il Dott. Sergio Resta svolge attività libero professionale in Italia e all’estero. Abilitazione nazionale all’assistenza medica nelle emergenze sanitarie territoriali. Coach di PNL (programmazione neurolinguistica), PNEI (psiconeuroendocrinoimmunologia).
Questo non è Mazzucco, né "Giuseppi" Conte Può bastare? Ecco il suo parere:
Ad oggi Sars-Cov2 ha determinato 370.000 morti in tutto il pianeta e non milioni. La definizione di pandemia è errata dal momento che il virus influenzale è causa di un numero di decessi che va dai 350.000 ai 650.000 ogni anno… e non se ne parla. La patologia non è devastante.
I casi trattati in fase iniziale in Lombardia hanno risentito di gravi incompetenze terapeutiche e totale assenza di coordinazione col MinSal (Ministero della Salute, ndr). Soggetti in chiara insufficienza respiratoria sono stati intubati o trattati con caschi CPAP e sono morti. Idrossiclorochina, immediatamente sconsigliata, si è rivelato farmaco di prima scelta nei casi iniziali e in fase mediana di sviluppo sindromico.
Azitromicina si associa a idrossiclorochina per la prevenzione di sovrainfezioni batteriche polmonari.
Pazienti con sintomatologie assolutamente svincolate da infezione Covid-19 sono stati catalogati come Covid-19+ e hanno ingrossato le fila di una casistica improbabile, risibile e assolutamente falsa. OMS ha dichiarato solo verbalmente la pandemia: non esiste documento redatto a stampa.
La dichiarazione è avvenuta poche ore prima del rilascio di cedole multimilionarie che i “bene informati” hanno riscosso, scommettendo sulla dichiarazione di pandemia, a oggi inesistente.
Il siero iperimmune dei pazienti guariti è curativo e a basso costo.
Le terapie ci sono e sono state rodate.
Le autopsie (per certo condotte anche in Cina e i cui esiti non sono stati comunicati al mondo) hanno evidenziato la trombosi dei rami polmonari, responsabili dei decessi della maggior parte dei pazienti.
Le comorbidità da gravi a gravissime hanno ucciso i pazienti anziani (media 80.2 anni) affetti da Sars-Cov2 in fase avanzata, come sempre avviene anche per la comune flu (influenza, ndr) stagionale.
Gli anziani sono stati maggiormente colpiti a seguito dello shock postvaccinale da prevenzione influenzale, vaccino somministrato a oltre 159.000 soggetti, contenente ceppi attenuati H1N1 eccezionalmente virulenti. ammesso e assolutamente non concesso che i 31.000 decessi registrati in Italia siano imputabili a Sars-Cov2 la % di mortalità sulla popolazione totale italiana è dello 0,050. Il nulla più assoluto.
A disposizione per dati e valutazioni statistiche aderenti ai numeri di ISS (Istituto Superiore di Sanita, ndr).
I cadaveri sono stati cremati per occultare le gravissime prove relative a imperizia, azioni ed omissioni gravissime intraprese nel trattamento dei pazienti deceduti.
Sergio Resta
E ora, chiamate i prestigiatori del CICAP che faranno sparire le prove.