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Assalto alla scuola. Stasi & Co. assolvono il femminismo non "suprematista"
Vicus:
Il titolo dell'articolo di oggi di Stalker Sarai Tu è già un programma:
Il femminismo suprematista ed LGBT all’assalto della scuola
Per Davide Stasi e la combriccola filo-radicale che casualmente & disinteressatamente lo sostiene, dei guai degli uomini a partire dalla negazione in radice della loro maschilità non sarebbe responsabile un mai identificato femminismo non suprematista e LGBT.
Come sappiamo, ad infiltrare LGBT e la loro ideologia ci pensa già Stasi da tempo anche senza l'aiuto delle femministe.
La novità è che da un po' di tempo a questa parte, Stasi opera un'accurata distinzione tra un femminismo cosiddetto suprematista e un femminismo presunto buono.
Ad oggi, non si è pregiato di farci sapere in cosa consista questo femminismo moderato e chi lo rappresenti. Per chi è ancora capace di pensare, è davvero difficile non constatare che la sua influenza e consistenza numerica sono pari a zero.
Stasi assolve femministe e LGBT che definisce "moderati", senza produrre uno straccio di prova sul loro impegno concreto, costante e verificabile contro i danni devastanti inferti agli uomini sin dalle scuole.
Come sempre queste strategie di comunicazione rivelano contraddizioni, che nascondono il vuoto di principi e valori di Stasi e compagni.
Se per loro esiste un femminismo buono, ne deriva che Stasi e adepti approvano in qualche modo tale femminismo e sono in qualche misura femministi. Già questo dovrebbe esser sufficiente a far aprire gli occhi, sulle contraddizioni dell'ideologia progressista-radicale, che si pretende a favore dei separati senza far nulla di concreto ma si proclama e agisce da femminista.
Pur non potendo entrare nella labirintica mente di Stasi, possiamo affermare con certezza che il requisito minimo del femminismo sia la lotta per la parità di diritti, ovviamente ancora sbilanciati a favore degli uomini.
Al lettore dotato di logica, che tra gli uomini dovrebbe abbondare, non sfuggirà che questo favore verso un presunto femminismo buono cancella con un colpo di spugna la flagrante discriminazione delle istituzioni e della società verso noi uomini.
La parità di diritti rivendicata dalle femministe si misura in base a quale criterio, se non i diritti di cui attualmente beneficerebbero gli uomini?
E se le donne non hanno ancora pari diritti, chi ne è responsabile se non gli uomini?
Queste sono le assurdità dell'ideologia dialogante (non si sa a quale scopo, eventualmente personale) di Stasi e compagni. Ideologia che produce danni concreti, sia a livello di capacità di giudizio di chi la segue, sia di confusione di strategie.
Senza idee chiare e principi attorno cui fare quadrato, il tutti insieme appassionatamente (nel nulla) che ci viene continuamente proposto quasi come un ricatto morale porta solo al disastro.
Vicus:
Ultim'ora: Stasi (alias "Redazione") continua a incensare le donne, non diversamente dalle femministe ("moderate"?) che ci sorbiamo quotidianamente sui media:
Gran parte dei peggiori soggetti femminili in circolazione nell’intero mondo occidentale, fortunatamente una minoranza, sebbene molto dannosa, si è formata nella percezione di se stessa e nel suo ruolo sociale in anni di comunicazione pubblica dove la liquidità consumistica veniva di proposito spacciata come forma di emancipazione. Dal maschio anzitutto, ma anche dai figli e da ogni altro vincolo sociale.
Vicus:
Dopo censure e insulti pittoreschi degni di uno scalo portuale (non Genova: credo che Stasi provenga da altra regione) finalmente il nostro, sollecitato da altro attivista maschile, abbozza una risposta:
1) Ogni movimento ideale/ideologico deve avere delle giustificazioni per esistere. Una parte del femminismo storico aveva delle ragioni e ritengo importanti le sue vittorie. Il femminismo odierno, TUTTO, non ha motivi di lagnanze reali, ma è solo una ricerca di privilegi, potere e denaro. Dunque è TUTTO da condannare. Non solo e non tanto per gli uomini o perché io sono uomo, ma per tutti, uomini e donne assieme.
Risposta: Stasi che si autoproclama campione dei diritti maschili non può ignorare, per convenienza personale, che un femminismo buono non è mai esistito. Se ancora non lo sapesse, può istruirsi qui: https://www.coscienzamaschile.com/index.php/topic,1686.msg5902.html#msg5902
2) Analiticamente ha senso catalogare il femminismo attuale. La definizione che preferisco è "suprematista", come viene chiamato in Spagna dal partito Vox, perché rende bene l'idea dei suoi scopi: non la parità di diritti (che già c'è) ma la supremazia. Va ammesso, perché esistono, che possano esistere diverse branche di femminismo: quello che accetta l'alleanza con gli LGBT, quello che no, quello aperto al confronto, quello che lo rifiuta e così via. In questo senso si può parlare di "femminismo moderato", intendendo con ciò qualcosa comunque da battere, ma con cui, sebbene sia minoritario (e dunque abbia scarsa utilità farlo), è comunque possibile confrontarsi. E qui si passa al punto successivo.
Risposta: Ad oggi Stasi non ha fornito uno straccio di prova (nomi? siti?) sull'esistenza di un femminismo cosiddetto moderato e specialmente su un suo impegno concreto, costante e verificabile contro i danni devastanti inferti agli uomini sin dalle scuole.
3) Qual è l'obiettivo di un movimento per i diritti maschili? A mio parere è quello di spazzare via l'ideologismo e indurre uomini e donne a dialogare e confrontarsi sui fatti, senza più inquinamenti. Io non faccio e non voglio fare una "guerra alle donne", cosa totalmente priva di senso. La faccio al femminismo che avvelena le relazioni. Odiare il nazismo non vuol dire odiare tutti i tedeschi. L'obiettivo dunque non è lo sterminio della popolazione femminile, ma un tavolo di confronto culturale e sociale tra uomini e donne che sopravanzi le bugie femministe e costruisca nuovi modelli relazionali. DUNQUE è importante cercare il confronto con le (poche) femministe moderate e lo scontro frontale con tutte le altre femministe, per ridurre a miti consigli le prime, facendo leva sulla loro moderazione, e spazzare via le seconde.
Risposta: Stasi dice di spazzare via l'ideologismo ma è dichiaratamente favorevole al matrimonio gay/lesbo che è ideologico al punto da negare la natura e che, anche se lui fa finta di non capire, apre la porta alla distruzione di intere generazioni di uomini (non dimentichiamo Bibbiano!)
Per Stasi l'ideologia è sempre quella degli altri, variamente tacciati di nazismo e misoginia con abiette strategie di comunicazione.
In realtà sono gli altri a doversi adeguare con "dialoghi" e "tavoli" in pieno stile maoista, a partire dalla censura e supervisione sulle sue pagine, onde permettergli di portare implacabilmente avanti la sua agenda politica di stampo progressista-radicale (che lo ammetta o meno poco importa) di cui il matrimonio gay è emblema.
4) Dato che una larga fetta del femminismo si fa forte dell'alleanza con gli LGBT (e viceversa) e questi ultimi si fanno forti di una certa passività nel mondo omosessuale, che li considera come "i compagni che sbagliano", è due volte opportuno e giusto dialogare anche con il mondo omosessuale. Una volta perché è giusto e basta, una seconda perché sottrae consenso e legittimazione agli LGBT, quindi anche al femminismo con cui si allea. C'è tutto un mondo là fuori di omosessuali che detestano le carnevalate e le pretese degli LGBT. Vogliamo ignorarli? Vogliamo evitarli come la peste? Vogliamo gasarli? Il tuo amico del forum forse sì. Io no, io voglio dialogare con loro. Il più possibile.
Risposta: Anche qui Stasi non ha fornito uno straccio di prova (nomi? siti?) sull'esistenza di un mondo omosessuale cosiddetto moderato e specialmente su un suo impegno concreto, costante e verificabile contro i danni devastanti inferti agli uomini sin dalle scuole in nome dell'ideologia LGBT.
Che il mondo LGBT sia in maggioranza "moderato" e contrario a questa perversa ideologia ("compagni che sbagliano") è PURA FANTASIA ad uso dei gonzi che vogliono crederci.
Tralascio le gravi e strumentali illazioni sul "gasare" gli omosessuali, tipiche di chi per mestiere (ghost-writer) vende la propria penna al miglior offerente.
5) La differenza radicale tra me e il bevitore di grappa del forum sopra citato, sta nel fatto che lui è un estremista misogino, che probabilmente vorrebbe davvero creare un VERO patriarcato, sottomettendo o sterminando ogni donna (specie chi non gliela dà, non a caso altri commentatori hanno individuato le sue venature incel nel senso deteriore del termine). Per questo si spettina tutto quando dico che le donne inaffidabili alla "sex and the city" sono una minoranza dannosa. Il che è vero, è nei fatti: la maggioranza delle donne è fatta di Donne, Madri, Mogli, Sorelle, coi loro pregi e difetti, come gli uomini, ma che cercano di contemperare il tutto sulla base di valori condivisi, per costruire qualcosa di significativo. E che rischiano di non riuscirci perché risucchiate da questa ideologia dilagante e conflittuale. Le stronze che fanno le preziose o le ex mogli sanguisughe sono, vivaddio, una minoranza. Dannosa più delle locuste, ma una minoranza. Può non piacere a chi non ha mai avuto nella sua vita una relazione decente con una donna, ma è così.
Risposta: Anche qui Stasi a corto di argomenti, evoca scenari inaccettabilmente violenti ("sterminare") per screditare l'avversario.
Si noti l'accezione negativa, tipicamente femminista, che dà alla parola patriarcato.
Come le femministe, Stasi incensa un'intera generazione di donne che non fa più figli perché troppo impegnata con toy boy e soggetti da fumetto, e sfascia regolamente le famiglie con percentuali reali (calcolate da un suo caro amico) che superano l'80%.
Le maggioranze di cui parla Stasi sono nettamente rovesciate e incensare donne del genere negando la vastità di un problema che costa letteralmente vite umane, rende un pessimo servizio agli uomini, alla collettività e alle donne stesse.
Coscienza Maschile non è un sito misogino ma per il bene comune vuole mettere tutti, uomini e donne, di fronte alle loro responsabilità senza quote rosa e sconti di genere.
Non necessita spiegazioni la tipica inaccettabile deresponsabilizzazione delle donne, che agirebbero come agiscono addirittura perché traviate da Coscienza Maschile!
Quasi non meritano cenno le illazioni come sempre errate sulla mia vita privata, cui rispondo: un'ucraina come quella che hai sposato la trovo in dieci secondi.
Continua Stasi:
Questione di onestà intellettuale, insomma, e questione di scopi PULITI. Non c'è e non ci dev'essere nemmeno una parvenza di odio contro il genere femminile tutto indiscriminatamente. Quello che va imposto è il dialogo e il confronto, ricominciare a fare ciò che non si riesce più a fare da troppo tempo: parlarsi. E non ci si riesce perché alcune, una minoranza, fa casino e spara sciocchezze, seguita da un manipolo di agguerrite zucche vuote (femmine e maschi). Sono queste ultime da togliere di mezzo, comunque le si chiami o le si etichetti. Anzi no: non loro, ma il veleno che gli ha riempito la zucca vuota è da eliminare. Il confronto è ideale prima ancora che sociale o "di genere". Occorre drenare la porcheria che si è infiltrata nei cervelli e nel tessuto sociale, mostrando la sua pericolosità, e inoculare qualcosa di vero e di concreto, da concepire assieme, uomini e donne. Perché, giusto per fare un esempio ridicolo ma emblematico, mentre l'alcolista del forum spara a zero su di me, là fuori c'è un politico (Civati) che esulta pubblicamente perché in Scozia hanno messo gli assorbenti gratis. Non so se rendo l'idea del livello di follia...
Risposta: Proprio Stasi parla di scopi puliti quando cerca appoggi dai nostri stessi avversari e copre di insulti chi evidenzia simili manovre. Per lui la causa dell'attuale gravissimo stato di cose sarebbe nella mancanza di "dialogo". Se fosse un altro direi che parla così perché è innamorato. Alle donne abituate a farsi i fatti propri calpestando tutti non interessa "dialogare". Sono le prime ad alimentare il conflitto come ben sanno i separati. Magari vuole dialogarci lui con le mogli alienanti, che hanno distrutto la vita di milioni di uomini? Ricordo a Stasi, che non è digiuno di statistiche, che il divorzio è chiesto nel 70% dei casi dalla donna. Stai a vedere che adesso è colpa nostra...
Senza leggi eque non se ne esce e queste leggi non le otterremo dando credito a ideologie che negano in radice la causa maschile e incensando a prescindere donne corrotte e opportuniste.
Conclude la Stasi:
Credo e spero che quanto ho scritto non necessiti di esegesi e sia immediatamente comprensibile. E' l'ultima volta che apro un confronto, anche se indiretto, con quel soggetto là e che affronto questo argomento. Non sono a mio agio a parlare per stereotipi o formulette, tanto meno con misogini sbarellati con manie frustrate di protagonismo. Sbaglierò, ma sono una persona concreta, io bado al sodo: c'è una guerra in atto e bisogna combatterla, non perderla in chiacchiere con chi ha perso il cervello. Alla fine della fiera si vedrà chi ha contribuito sinceramente a uno scopo nobile e chi ha rimestato nel torbido per motivi suoi.
Certo che Stasi non vuole il confronto, perché i suoi unici argomenti sono l'insulto, la gogna e la censura.
A proposito di manie di protagonismo, ricordo che Stasi ha tentato più volte (in partiti diversi) la scalata al potere politico. Cercate in rete e troverete. Un lavoro come il suo richiede enormi mezzi umani (persone, tempo) e finanziari. Lo fa solo per un altruistico ideale? Staremo a vedere ma ricordate Grillo e la squallida parabola del suo movimento.
Stasi vi chiede di spegnere il cervello per combattere una guerra, alleandosi con femministe e LGBT la cui ideologia sta mettendo gli uomini letteralemente fuori legge (già lui fascistizza e patologizza l'avversario in pieno stile femminista-piddino).
"Alla fine della fiera si vedrà chi ha contribuito sinceramente a uno scopo nobile e chi ha rimestato nel torbido per motivi suoi.": ecco, vedremo a quali risultati concreti porteranno le sue idee volutamente confuse e chi agisce per interesse personale.
Vicus:
PS Grazie per la pubblicità, continua a citarci su Facebook:
Ogni tanto magari, pubblica anche tu le statistiche del tuo sito che dici essere un riferimento nel settore, quando ci sono pagine con quattro volte i tuoi iscritti.
Frank:
--- Citazione ---2) Analiticamente ha senso catalogare il femminismo attuale. La definizione che preferisco è "suprematista", come viene chiamato in Spagna dal partito Vox,
--- Termina citazione ---
Quindi se in Spagna dicono che gli asini volano, bisogna prendere per buone le loro affermazioni ?
Il femminismo è solo ed esclusivamente uno (come lo era il comunismo).
Punto.
--- Citazione ---3) Qual è l'obiettivo di un movimento per i diritti maschili? A mio parere è quello di spazzare via l'ideologismo e indurre uomini e donne a dialogare e confrontarsi sui fatti, senza più inquinamenti. Io non faccio e non voglio fare una "guerra alle donne", cosa totalmente priva di senso. La faccio al femminismo che avvelena le relazioni. Odiare il nazismo non vuol dire odiare tutti i tedeschi. L'obiettivo dunque non è lo sterminio della popolazione femminile, ma un tavolo di confronto culturale e sociale tra uomini e donne che sopravanzi le bugie femministe e costruisca nuovi modelli relazionali. DUNQUE è importante cercare il confronto con le (poche) femministe moderate e lo scontro frontale con tutte le altre femministe, per ridurre a miti consigli le prime, facendo leva sulla loro moderazione, e spazzare via le seconde.
--- Termina citazione ---
Ma perché, chi è che sta facendo "una guerra alle donne" ?
Sarà mica il contrario ?
E chi è che vorrebbe "sterminare la popolazione femminile" ?
Ma che cazzata è ?
--- Citazione --- Per questo si spettina tutto quando dico che le donne inaffidabili alla "sex and the city" sono una minoranza dannosa. Il che è vero, è nei fatti: la maggioranza delle donne è fatta di Donne, Madri, Mogli, Sorelle, coi loro pregi e difetti, come gli uomini, ma che cercano di contemperare il tutto sulla base di valori condivisi, per costruire qualcosa di significativo. E che rischiano di non riuscirci perché risucchiate da questa ideologia dilagante e conflittuale. Le stronze che fanno le preziose o le ex mogli sanguisughe sono, vivaddio, una minoranza. Dannosa più delle locuste, ma una minoranza. Può non piacere a chi non ha mai avuto nella sua vita una relazione decente con una donna, ma è così.
--- Termina citazione ---
Questa storia delle donne "vittime del femminismo" ha veramente frantumato i coglioni, come li ha frantumati la favola secondo cui "solo una minoranza" si comporterebbe in un certo modo.
No, le donne non sono vittime di un bel nulla; anzi, in questa società ci sguazzano alla grande.
E torno a far notare, per la milionesima volta, che le donne si reputano intellettivamente e moralmente superiori agli uomini, perciò non possono essere ingannate e manipolate da alcuna ideologia!
Eccheccazzo...
--- Citazione ---Può non piacere a chi non ha mai avuto nella sua vita una relazione decente con una donna, ma è così.
--- Termina citazione ---
Cosa c'entra l'aver avuto o meno una relazione decente con una donna ?
Che c'entra l'esperienza personale - che può essere anche molto positiva - con il disastro odierno, che prescinde l'esperienza individuale ?
Ma che razza di discorsi sono ?
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