Off Topic > Identità digitale, vaccini e Great Reset: salute o dittatura?
Jacques Attali: " Ci vuole una piccola pandemia per imporre un governo mondiale"
Frank:
--- Citazione da: Vicus - Maggio 21, 2020, 20:36:53 pm ---La domanda giusta è: in quale modo si può sostenere che Attali si riferisse a pandemie accidentali?
Ormai sono gli stessi governi dei due prin cipali Paesi del mondo, USA e Russia a dire che si tratta di un'arma biologica. A Wuhan c'era un laboratorio militare e non sta scritto da nessuna parte che se si sviluppano nel mondo armi biologiche, queste non vengano mai usate.
Fusaro credo si riferisca alla deriva autoritaria di stampo piddino, non vedo come non essere d'accordo.
Orban poi, cosa ha fatto? Ci fosse in Europa un politico come lui, o Putin, o anche Trump invece della Kulona, di Giuseppi e del pédale Micròn.
--- Termina citazione ---
Ma quale arma biologica...
Tra l'altro le vere armi biologiche hanno un campo d'azione limitato e non mirano a distruggere i creatori di tali armi...
Son solo chiacchiere, speculazioni, accuse tra potenze mondiali.
Resta il fatto che i virus esistono da miliardi di anni e facevano danni anche secoli e millenni fa.*
--- Citazione ---Orban poi, cosa ha fatto?
--- Termina citazione ---
Ha fatto quello che il tal Fusaro chiama "derive autoritarie".
Solo che per lui (e non solo) il discorso non vale quando ci sono di mezzo ungheresi, cinesi e compagnia cantante.
Del resto che italiano medio sarebbe se non considerasse l' erba del vicino sempre più verde ?
Essù...
@@
*
http://www.pediatria.it/storiapediatria/p.asp?nfile=storia_del_vaiolo
--- Citazione ---Storia del vaiolo
Dalle origini al vaccino.
a cura di: Dott. Antonio Semprini (pediatra)
Il vaiolo fu una malattia con segni clinici talmente evidenti e caratteristici e causò epidemie talmente drammatiche e disastrose da diventare a lungo il soggetto di miti e superstizioni e i medici e gli storici scrissero molto su di esso.
Le origini del vaiolo sono sconosciute e i più antichi rapporti attorno ad esso sono inattendibili. La più antica prova si trova nelle mummie egizie di persone morte circa 3000 anni fa.
E’ ragionevole pensare che il vaiolo venisse trasmesso dall’Egitto per via terrestre o marittima fino all’India, dove rimase come una malattia umana a carattere endemico per circa 2000 anni e forse ancor più.
Nel I secolo d.C. il vaiolo entrò in Cina da Sud-Ovest e diventò stabile nella popolazione. Nel VI sec. d.C. il vaiolo passò dalla Cina al Giappone.
In Occidente il vaiolo fece periodiche comparse in Europa senza diventarvi stabile, fino al momento in cui la popolazione non aumentò di numero e gli spostamenti delle persone non divennero più intensi durante il periodo delle Crociate.
Come la popolazione crebbe in India, in Cina e in Europa, il vaiolo divenne stabile nelle città e nelle aree maggiormente popolate come una malattia endemica che colpiva soprattutto i bambini con periodiche epidemie che provocavano la morte di circa il 30% dei soggetti colpiti.
La sua penetrazione si accrebbe progressivamente e attorno al XVI secolo il vaiolo fu un’importante causa di morbilità e mortalità in Europa come nel Sud-Est Asiatico, India e Cina.
La comparsa della malattia in Europa fu di speciale importanza perché l’Europa costituì il focolaio da cui il vaiolo si estese alle altre parti del mondo, come una coda delle successive ondate di esploratori e colonizzatori europei.
Tanto per citare alcuni dati significativi della mortalità provocata dal vaiolo nel solo continente europeo nel corso del XVIII secolo, prima che le misure di profilassi fossero attuate con il metodo della variolazione, pur imperfetto, nel 1753, a Parigi, morirono di vaiolo 20.000 persone, a Napoli nel 1768 in poche settimane morirono 60.000 persone, a Berlino, nel 1766, 1077 persone e ad Amsterdam, nel 1784, 2000 persone. Nel 1707 una nave infetta di vaiolo, approdata in Islanda, vi provocò in breve 20.000 morti. La Groenlandia nel 1733 perse i tre quarti della popolazione a causa del vaiolo.
Nel 1507 il vaiolo era stato introdotto nell’isola caraibica di Hispaniola (Haiti) e nel 1520 nel continente americano in territorio messicano. Esso colpì gli indigeni con grande durezza e fu un importante fattore nella conquista degli Aztechi e degli Incas da parte degli Spagnoli. Lo stesso avvenne in Brasile nel 1560. La colonizzazione della costa orientale del Nord America avvenne circa un secolo più tardi e fu anch’essa accompagnata da devastanti esplosioni di vaiolo tra gli Amerindi e successivamente tra i coloni nativi.
Il vaiolo fu introdotto tardi nel Centro Africa, probabilmente durante i primi anni del XIX secolo, mentre nell’Africa Settentrionale lo era da tempo immemorabile.
Dalla metà del XVIII secolo il vaiolo fu la maggiore malattia endemica del mondo, se si esclude l’Australia e diverse piccole isole. Esso fu introdotto in Australia nel 1789 e di nuovo nel 1829 e fece strage tra gli aborigeni, ma rapidamente si spense in ambedue le occasioni.
Il vaiolo imperversò in Europa nel XIX secolo con numerose epidemie (1824-1829; 1837-1840;1870-1874) e vi fu eradicato solo nel 1953. Nel Nord America gli ultimi casi di vaiolo si videro negli anni Quaranta.
Nel 1969 si contavano ancora 5000 casi di vaiolo in Brasile, ma nel 1971 il morbo fu considerato scomparso in tutta l’America Latina. Nel 1974 si ebbero 170.000 casi in India, ma l’ultimo caso si ebbe nel 1975. Tuttavia nel 1979, dopo l’ultimo caso segnalato in Somalia nel 1977, il vaiolo poté essere considerato scomparso dal pianeta e questo in virtù di una universale campagna di vaccinazione dell’OMS.
--- Termina citazione ---
Vicus:
Oltre ai governi (che sono anche quelli che le armi biologiche le creano) fior di virologi sostengono che questo virus è stato creato artificialmente a partire da virus naturali. Questo non rende certa l'ipotesi, ma non c'è neppure la certezza del contrario.
Massimo:
Sempre più A LIVELLO UFFICIALE danno per certa la seconda ondata di Coronavirus, ancora più micidiale della prima. Qui gatta ci cova.
E naturalmente a Settembre. Così si darà il colpo di grazia all'economia italiana. Gatta ci cova di nuovo.
Vicus:
E' grave. Hai delle fonti a parte i soliti TG?
Massimo:
Eccoci adesso alla certezza della terza ondata e alla variante "inglese" del COVID. Da qualche parte il nostro caro Attali e i suoi cari amici si fregano bellamente e ghignanti le mani.
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