In rilievo > L'universo della Questione Maschile
Le asserzioni false e demagogiche di Stalker Sarai Tu
COSMOS1:
si fa fatica a seguire le "osservazioni" di Vicus perchè si sovrappongono e si intersecano in continuazione, dando spesso per scontato un giudizio di valore che non mi sembra affatto scontato
la critica del mondo LGBT ad esempio assume per scontata una scala valoriale: chi ha detto che è scontata? qui non voglio dire che la critica sia ingiustificata ma che per un problema di chiarezza si deve fare una cosa per volta. Si vuole criticare l'ideologia LGBT? va bene, si costruisce un tavolo, un forum, si apre un dibattito, etc
questo è il forum della QM, perciò la critica all'ideologia LGBT può solo toccarci tangenzialmente, non può essere l'argomento centrale del nostro forumtra noi possiamo e dobbiamo dare spazio a chiunque sia interessato alla QM, qualunque posizione abbia su LGBT. Il confine non è un determinato giudizio su LGBT, ma l'interesse per la QM
dico questo per chiarire il punto di vista del forum, non per dire che Santiago ha una posizione o un'altra su LGBT. Questo argomento, onestamente, non mi interessa moltissimo.
al contrario il lavoro di Santiago mi interessa moltissimo perchè smonta uno per uno miti e preconcetti femministi di cui siamo intrisi
non mi interessa perchè chiarisce la mia visione dell'universo, la mia filosofia di vita, le mie scelre esistenziali, etc
è un testo con un obiettivo preciso, se rimaniamo all'interno di quell'obiettivo si può discutere, altrimenti no
le opinioni di Santiago sulla religione sono irrilevanti in questo contesto. Possiamo discuterne per chiacchierare. Ma non tolgono nè aggiungono nulla al valore del suo lavoro.
se Santiago è riuscito o non è riuscito a mettere in discussione la Grande Narrazione Femminista è un argomento valido
a mio parere si. Benissimo!
le donne sono le vittime della storia? ma quando mai se il 99% dei morti, dei carcerati, dei torturati, dei poveri, dei prigionieri, dei condannati a morte, dei morti sul lavoro sono uomini?
la terribile caccia alle streghe è stata un torto indimenticabile nei confronti delle donne? ma se ha fatto (forse) un undicesimo dei morti della battaglia di Gallipoli (che nessun uomo-maschio rimprovera alle donne come un terribile torto subito dal nostro genere)? e degli uomini-maschi uccisi nei processi per stregoneria, perchè non si parla?
ad un congresso di matematica non si viene ammessi e/o criticati in base alla propria fede religiosa (non si dovrebbe e nei congressi sani non succede)
perciò, ovviamente nessuno nega la possibilità di criticare Santiago e io non contesto il fatto che sia stato criticato
contesto semmai:
che gli argomenti della critica mi sembrano sfuocati, imprecisi
che la critica non è pertinente, non si limita cioè all'oggetto del libro di Santiago
ma anche che rimanda a dati che sono riportati altrove e quindi pregiudica ulteriormente la propria chiarezza e lucidità
Vicus:
Mi attengo al giudizio del mio prof. di italiano come del mio dentista, che sono sempre stati capaci di capire chiaramente quanto dicevo.
Il commento di Cosimo non mi pare pertinente:
1. Non stiamo parlando dei valori morali degli LGBT ma dell'attacco congiunto femminismo-lobby LGBT alla stessa idea di maschilità. Ho citato fonti (risoluzioni ONU, patologizzazione del maschio, ovviamente gender nelle scuole, future leggi sull'omofobia che vieteranno ai nostri figli di dirgli che sono nati maschi) che Cosimo non commenta riducendo tutto a presunte osservazioni morali e "omofobica" avversione per gli LGBT
2. Già il titolo del topic mostra come non stiamo parlando del libro di Santiago ma del suo articolo su Stalker Sarai Tu e altre sue ricorrenti affermazioni in rete
Ora a prescindere dalle spiegazioni di Santiago, che sono alquanto farraginose, non si può mettere ragionevolmente in dubbio che da una lettura del suo articolo e dei suoi contenuti in rete:
1. Non si ricava un'impressione positiva del nostro passato, della civiltà, del sacro che fa parte di tutte le culture evolute, dei rapporti familiari stabili e della tutela sociale e giuridica del'istituzione familiare.
Al contrario Santiago parla di vantaggio biologico dello stupro, di fantasie, della civiltà (o moralizzazione che dir si voglia) dannosa per il maschio, mentre è l'uomo che crea e difende la civiltà ma Santiago non lo dice mai almeno in rete. Invece il sesso, inteso sostanzialmente come soddisfazione senza ostacoli di un istinto, sembra essere un tema centrale degli interventi di Santiago, che hanno appunto sapore demagogico
2. Nel definire il "sesso coercitivo" normale espressione maschile fino alla "moralizzazione" per lui solo svantaggiosa per l'uomo, Santiago offre il fianco alle femministe per cui il coito sarebbe uno stupro. In effetti, sia pure con lunghi giri di parole, non fa che riproporre al pubblico maschile quello slogan femminista.
3. Non c'è un reale e verificabile impegno nel denunciare la messa al bando dell'identità maschile e dello stesso concetto di filiazione e paternità
santiago:
Ciao Vicus, mi piace discutere ma sinceramente non riesco a stare dietro alle tue continue domande e nuovi fronti che si continuano ad aprire, richiede un impegno di tempo e di energie troppo elevato che purtroppo non ho. Anche perché in alcuni punti continui ad insistere su certe posizioni che per me sono talmente evidente del contrario (avallato da infinità di scritti, documenti a analisi di storici e filosofi) che mi rendo conto che non arriveremo a concordare. Dunque con questo scritto rispondo il mio parere su tutti i punti aperti in maniera definitiva e sarà l'ultimo. Concordo tra l'altro con quanto scritto da Cosimo, spesso mi sembra di essere fuori tema. Mi farà piacere di discutere con te su altri argomenti in altri post del sito quando capiterà l'occasione.
2) Tu hai scritto: “Sei sicuro che le religioni abbiano commesso tutti questi crimini? L'Inquisizione (almeno fuori dalla Spagna) e la caccia alle streghe sono in gran parte dei falsi storici moderni. Se ti riferisci alle guerre di religione (ovviamente discutiamo della cristiana le altre non mi interessano), combattere per difendere la propria cultura non è un crimine.”
Io non ho scritto un libro sulle religioni, né per denigrarle né per magnificarle. E tutti i riferimenti alle religioni che ho fatto sono legati alla questione maschile e al femminismo.
Tesi feminista: tutte le religioni sono patriarcali e create per recare danno alle donne. Molte femministe storiche hanno chiesto la soppressione delle religioni.
La mia smentita: ho cercato di provare che le religioni hanno recato e recano un danno anche agli uomini, come minimo paritario quando non superiore.
Nessuno nega il contributo delle religioni al progresso dell'umanità. Tra l'altro io parlo sempre delle religioni in genere (naturalmente gli esempi sono specifici, adopero diverse religioni nel libro), sei tu che focalizzi tutto sulla religione cristiana. Ad esempio il paragrafo da te incriminato sull'articolo Stalker sarai tu recita così: “Eppure femministe e religiosi si sono trovati su questo fronte compagni in un’alleanza inaspettata all’ora di stigmatizzare l’abitudine maschile di fantasticare sul sesso.” (senza specifiche di quale religione)
Non capisco il tuo scopo quando cerchi di negare, o come minimo di sminuire, i crimini commessi dalle religioni, contro qualsiasi evidenza storica. (Ripeto fino l'ennesimo: denunciare i crimini non vuol dire negare l'esistenza di contributi positivi! Le prossime righe non denunciano in toto le religioni, né vogliono denunciare qualche religione in specifico, denunciano solo episodi specifici!).
Le guerre fino al XVII secolo in Europa o erano di religione o comunque associate a elementi religiosi. Anche i romani, la popolazione più laica per antonomasia, si appellava agli dei, prima di combattere o addirittura prima di dichiarare una guerra. Nel resto del mondo fino pocchi anni fa e ancora oggi in qualche posto (ad es. i talebani, Khomeini nella guerra Iran-Iraq, Saddam Hussein appellando alla guerra santa in Iraq contro l'USA,...). Ma non solo le guerre, che nella sua quasi totalità possono essere imputate parzialmente alle religioni per quanto prima affermato. Tantissimi altri eventi, per fare solo qualche esempio, dai sacrifici umani degli aztechi (ipotizzati 1,2 milioni di vittime dagli storici) alla rivoluzione dei Taiping in Cina (20 milioni di vittime). Inutile ricordare come si è diffuso l'islam, la religione della spada, non credo sia necessario che ti mandi i versetti del corano che incoraggiano a sopprimere l'infedele.
La religione cristiana, poiché a quanto pare è l'unica che ti interessa. Vale lo stesso discorso delle guerre. Tu scrivi: “discutiamo della cristiana le altre non mi interessano), combattere per difendere la propria cultura non è un "crimine"”
Sul serio stai dicendo che le crociate erano guerre difensive? La crociata che finì per saccheggiare Bisanzio, cosa difendeva? Il bagno di sangue con il quale finì la presa di Gerusalemme nella prima crociata da parte dei crociati, sterminando uomini, donne e bambini, è negli annali storici come una presa di città delle più feroci e micidiali. L'ho già detto e lo ripeto, la Bibbia contiene libri bellissimi, oltre il Nuovo Testamento il mio preferito è Qoelet, ma l'Antico Testamento è anche un elenco di episodi di eccidi, torture e stupri. Lo sterminio di un altro popolo non l'ha inventato Hitler, ci sono nell'Antico Testamento diversi esempi di diversi stermini da parte del popolo ebraico su richiesta del Dio ebraico. A non essere che tu voglia sminuire anche i crimini di Hitler, non c'è alcuna differenza tra uno sterminio e l'altro. È necessario sul serio che ti mandi i versetti? Lo so, è stato il popolo ebraico ma la Bibbia è il libro sacro cristiano che trovi in tutte le chiese.
Hai scritto: “L'Inquisizione (almeno fuori dalla Spagna) e la caccia alle streghe sono in gran parte dei falsi storici moderni.”
Sbagliato. L'Inquisizione e la caccia alla stregoneria sono pienamente esistite, assieme alle torture e il dolore che recavo. Quello che è un falso storico sono le esaggerazioni e mistificazioni che girano intorno. Le vittime della caccia alla stregoneria (non alla caccia alle streghe, questo sì è una mistificazione, dovresti leggere il mio libro) furono secondo gli storici tra le 40.000 e le 60.000 rispetto ai milioni (anche 8 milioni esplicite di streghe morte) denunciate dal femminismo (questo è un falso storico!). Anche se in alcuni casi le denunce avevano altri scopi, la giustificazione finale era sempre religiosa, dunque stiamo parlando della tragedia tra 40.000 e 60.000 vittime condannate a morte per motivi religiosi. Cosa dobbiamo sminuire?
Tranne l'Inquisizione spagnola, sul serio? Il ruolo micidiale dell'Inquisizione francese nello sterminio degli albigesi può andare, oltre 20.000 vittime nella “Crociata” contro i catari?
Scusa, di quanti vittime numericamente hai bisogno prima di riconoscere che ci sono dei crimini?
Ripeto, la Storia bisogna prenderla com'è, senza esaggerla o sminuirla.
4) LGBT. Tu hai scritto: “Se dici "non tutti gli LGBT condividono la ideologia di genere" si deve presumere che questi LGBT dissidenti non siano solo uno o due, altrimenti non varrebbe come argomento volto a confutare, che la quasi totalità degli LGBT è favorevole in riferimento a sé o ad altri omosessuali a questa ideologia.”
Chi vuole confutare cosa? Basta un singolo caso per rendere la proposizione vera. Risulta sbagliato confondere la parte con il tutto: “non tutti gli uomini sono violenti” “non tutti i musulmani sono terroristi” “non tutte le donne sono puttane” e così all'infinito, non mi interessa la percentuale, non si sta parlando di percentuali, l'intenzione è quella di non rendere sinonimi (dovuto a un pregiudizio sbagliato di chi giudica) omosessuali=ideologia di genere, uomo=violento, donna=puttana, musulmano=terrorista.
Qualche anno fa ha fatto molto di più l'omosessuale Milo Yiannopoulos contro il femminismo e l'ideologia di genere che io e te messi assieme dopo anni scrivendo su forum maschili. Non mi interessa quanti sono, mi interessa che ci sono.
Ribadisco. L'ideologia di genere è perniciosa è deve essere combattuta, ma ideologia di genere e omosessualità non sono la stessa cosa, come non lo sono il nazismo e i tedeschi, o il femminismo e le donne.
Matrimonio omossesuale: trovo tutta la legislazione sbagliata, i diritti sono individuali (eredità, pensione, autorizzazione a vedere la persona gravemente ammalata all'ospedale,...) , no si deve legiferare per gruppi. Al di là di questo, il nome scelto “matrimonio” risulta una provocazione gratuita e scorretta linguisticamente.
Adozione e nascite: questo è il punto focale! Ripeto per l'ennessima volta che ogni individuo ha diritto a un padre e a una madre per motivi che non andiamo qui ad approfondire. È vero che acquisendo certi diritti col “matrimonio” sembra inevitabili concederne gli altri (sull'adozione o la nascita), ma non è così. La decisione di concedere i diritti di adozione/nascita è una scelta autonoma, tanto è vero che in altri posti o momenti queste due cose non sono andate di pari passo. Può succedere anche che pur riconoscendo solo unioni civili si riconosca l'adozione.
Non capisco perché ti fissi sul “matrimonio omosessuale”, sul fatto ad esempio che possano ereditare tra di loro come succede nei matrimoni classici senza pagare una percentuale di tasse più o meno alta (ciò che in realtà discrimina chiunque non sia sposato, per quello i diritti dovrebbero essere individuali) e non ti concentri sulla vera violazione umana di sottrarre programmaticamente il diritto al bambino ad avere un padre e una madre (Carta dei diritti del bambino), e questo succede anche quando le donne single si fanno inseminare in una clinica per avere un figlio senza padre (come vedi il problema non riguarda unicamente le coppie dello stesso sesso).
5) Desiderio. Tu hai scritto: “magari guardandola insistentemente al ristorante”. Di nuovo questo l'hai aggiunto tu. Non so cosa c'entra desiderare con “provare” e ora con la “maleducazione”.
Potresti per favore smettere di entrare nelle teste delle persone e dire loro cosa devono e non devono desiderare? Proprio da un atteggiamento simile al tuo è nata la mia critica al femminismo (e alle religioni, malgrado ti pesi). Le femministe devono smettere di dirmi se devo o non devo guardare un film porno, se devo trarne o meno piacere, se in camera mia voglio appendere un calendario con delle tettone o se voglio fantasticare sesso con la mia vicina del quarto. Le femministe devono smettere di voler entrare nelle nostre teste, o secondo me dovresti farlo anche tu. Ognuno desideri quello che gli piace. Desiderio e fatti non sono la stessa cosa. Basta creare senso di colpa sul pensiero. Anche la frase che hai scritto “il desiderio è un misero succedaneo del sesso che, in quest'epoca in cui ogni moralizzazione solo dannosa per gli uomini è caduta, ha sostituito i rapporti veri per un numero enorme di uomini” dice di più di te che delle persone alle quali ti rifererisci. Non è vero che la persona che desidera o fantastica col sesso vive un vita più infelice o senza rapporti vero. Da dove tiri fuori tali conclusioni. Ci saranno quelli che fantasticano di fare sesso il mattino con le loro compagne e lo fanno di sera spettacolarmente. Perché hai tanta paura a desiderare o a fantasticare? Secondo me la giusta misura è quella di Aristotele: il termine medio. Comunque, il mio parere, vive e lascia vivere, cosa che le femministe non fanno.
6) Tu hai scritto: “MAI la Chiesa ha detto, o ci sono state prassi sociali, per cui il piacere sessuale era di per sé considerato peccaminoso. Anzi, i popoli cattolici vivono il sesso in maniera molto più giocosa e spontanea di altri.” Va bene, se tu sei convinto di questo. A me questa sembra come la tua affermazione sui crimini delle religioni. A mio parere le prove contrarie, il carattere sessofobico della Chiesa (visto che parli della religione cristiana), dei Padri della Chiesa, sono più che evidente e assodate, come sottolineano tutti i filosofi del XX secolo, compresa naturalmente Simone de Beauvoir. A questo punto penso che un semplice esempio possa bastare, una citazione del mio libro che non è mia (evito di autocitarmi):
“[Cristianesimo] «Le autorità religiose ritenevano ogni atto commesso fuori dal matrimonio un peccato mortale, così come ogni atto coniugale che non fosse compiuto in funzione della procreazione. San Gerolamo dichiarò che il marito che avesse abbracciato con esagerata passione sua moglie era un “adultero” [...]. Ribadito da san Tommaso d’Aquino e ripetuto senza fine da autori di manuali per la confessione per tutto il XVI e il XVII secolo, la denuncia della passione del matrimonio condannava tanto la moglie amorosa quanto il marito libidinoso. [...] Per i devoti i giorni di digiuno erano anche giorni di castità, così come tutte le feste religiose quali la domenica, il Natale, il Venerdì Santo, la Pasqua. La continenza era anche raccomandata per tutto il periodo di quaresima [...]. In aggiunta ai 120, 140 giorni di osservanza in cui il sesso era scoraggiato, se non proibito espressamente, le coppie erano spinte a evitare i rapporti durante i caldi mesi estivi e durante i diversi periodi di indisposizione della moglie. L’intimità, durante il ciclo mensile o durante i 40 giorni di “impurità” che seguivano il parto, non solo era considerata potenzialmente rischiosa per la salute del marito, ma i rapporti sessuali durante la gravidanza e l’allattamento si riteneva minacciassero le probabilità di sopravvivenza del bambino. [...] portò ad un certo numero di medici e di autorità religiose a proibire categoricamente i rapporti durante l’intero periodo di allattamento al seno» (Storia delle Donne. Dal Rinascimento all’Età Moderna, pp. 80-81) (La grande menzogna del femminismo, p. 600)
Ce ne sono altre citazioni-esempio, ma tanto dà. Sinceramente, io tutto questo non lo definerei pro-sesso.
Quanto sesso si faceva? Ribasdico di nuovo, la realtà è spesso a metà strada tra la normativa e la prassi. Ho dedicato alla pratica del sesso nelle diverse epoche un capitolo L'origine della famiglia nel secondo volume.
8) Continuiamo a parlare di epoche diverse. So cosa dice Ortega y Gasset, in qualche modo nel libro l'ho trattato parlando dell'evoluzione dello stupro citando il Ratto delle Sabine (circa 700 a. C.!) e le mitologie greche e gli stupri tra i dèi che ne dimorano. Parli anche degli “uomini delle caverne, con le loro elaborate pitture, manufatti e rituali, stuprassero le donne dalla mattina alla sera,” (circa 30.000 a. C.) quando io ti parlo degli austrolopiteco (circa 4 milioni di anni a. C. !!)
L'ipotesi del coito coercitivo è un'ipotesi molto, molto ragionevole, basata sull'etologia, l'osservazione del comportamento degli animali, in particolare dei nostri cugini più prossimi, il mondo delle scimmie, e anche supportato dall'anatomia dell'uomo. Capisco che questa ipotesi moralmente non ti piacia, ma la Natura è amorale. Se non sei d'accordo dovresti fornire prove argomentative contrarie, ma non cercare di smentirla con giudizi morali.
9) Moralizzazione del sesso.
Tesi femminista: la morale del sesso recava danni solo o principalmente alle donne.
La mia tesi: è proprio il contrario. Di nuovo, per approfondire l'argomento rimando alla lettura del capitolo specifico, supportato da citazioni e argomenti. Comunque rispondo punto per punto
a) Maggiori possibilità di sopravvivenza: effettivamente, la cooperazione di gruppo aumenta le possibilità di sopravvivenza, ma tu dai per scontato valori che sono attuali e che non necessariamente dovevano allora esistere, né esistono in certi gruppi di animali. Prima non c'è gelosia, il maschio non tiene a una sola femmina e dunque non gli importa se gli altri maschi prendono la femmina che ha preso precedentemente. Tra questi maschi continuerà ad esistere la cooperazione all'ora di sopravvivere. Secondo, dai per scontato che le femmine si oppongano al coito coercitivo, invece di arrendersi o addirittura di collaborare, come succede in altre specie. Il femminismo ha denunciato la costruzione culturale degli uomini e delle donne e ha denunciato la cultura dello stupro. In realtà è al contrario la civiltà ha creato la cultura del rispetto o dell'anti-stupro (e anche dell'anti-omicidio, anti-furto,...). Quello che il femminismo non ha indagato è sulla costruzione della donna nel rifiuto di un coito coercitivo. Nel mio libro cito numerosi esempi di accettazione passiva di un coito senza danni psicologici in epoche antiche o moderne (come può testimoniare qualsiasi prostituta e tutte le mogli che si concedono per obbligo religioso). L'argomento è complesso, e di nuovo mi raccomando di leggere il capitolo intero.
b) Avere figli: di nuovo questo tema è trattato nel libro. Il sentimento di paternità è innato nella natura maschile o è costruito culturalmente dalle femmine per la loro sopravvivenza e quella della prole? Comunque accertata l'esistenza del sentimento di paternità, questo può portare un vantaggio affettivo all'uomo, in nessun caso un vantaggio di sopravvivenza o biologico.
c) Continui a ragionare con i valori attuali, parli di “stupri selvaggi”. Si tratta di coiti coercitivi (e non necessariamente sempre). Come fanno le altre specie a sopravvivere? Di nuovo parti da premesse che sono soltanto ipotesi molto improbabili, osservate altre specie. Prima che tra i maschi esiste gelosia. Secondo che tra le femmine esiste opposizione (invece di un arrendevole assoggettamento oppure addirittura collaborazione)
d) Stessa pecca. Parli di “patto legale”, che molti uomini sarebbero rimasti tagliati fuori. Può essere, come succede tra le specie che vivono in harem (come i gorilla). Ma non è detto che fosse la società di harem a esistere tra gli homo. E anche se così fosse mi staresti dando ragione, perchè spiegarebbe il motivo della trasformazione dal coito coercitivo di pochi a quello più democratico di molti.
Continui ad adoperare stupro (con un'evidente connotazione attuale) al posto di coito coercitivo. Continui a giudicare tutto con il prisma dei valori attuali. È probabile che le femmine accettassero in una rassegnazione passiva (magari anche con scambi alimentari successivi a modo di risarcimento) rapporti coercitivi. È probabile che i maschi fossero indifferenti alle violenze che potevano capitare alle femmine e ad altri maschi del gruppo. Non sembra che il sentimento di paternità sia qualcosa di innato nell'uomo, al contrario, dagli studi etologici, le femmine di certe specie fanno questo sentimento nascere quando hanno necessità di sopravvivenza. In pratica i maschi raggirati dalle femmine.
Lo so, certe ipotesi possono sembrare sconvolgenti ( a dir la verità per entrambi i sessi), ma che possano disturbare moralmente no vuole dire che non siano molto molto plausibili.
Questo non è una gara per vedere chi fa gol o autogol : le cose stanno così o non stanno così.
Per ultimo, se vuoi cercare di capire se le cose stanno così o meno il primo passo che dovrsti fare è quello di sostituire la parola stupro per coito coercitivo nella tua mente.
Il filosofo Lévi-Strauss, studiato anche nei libri di testo scolastici, ha sostenuto che la nascita della cultura coincide con la proibizione dell’incesto. Ciò vuol dire che prima ipoteticamente madri e figli copulavano. Per fortuna Lévi-Strauss, dopo aver formulato un'ipotesi così aberrante, non ti ha conosciuto.
Io sostengo che la nascita della cultura coincide con la proibizione del coito coercitivo. Non è molto diverso, un'ipotesi aberrante ma molto molto plausibile.
Ciao Vicus, sono esausto, immagino che anche tu.
Vicus:
Prima era l'uomo prestorico ora l'australopiteco. E va bene.
Santiago guardiamoci metaforicamente negli occhi: nei tuoi interventi traspare un malcelato disprezzo verso la civiltà costruita dagli uomini, l'affettività umana e l'istituto del matrimonio che, ti piaccia o no, è essenziale all'esistenza di ogni società.
Le uniche cose che sembrano interessarti sono il coito come stupro (pardon, sesso coercitivo dietro compensazione successiva in natura, con triplo salto carpiato), le fantasie e gli attacchi alla religione che bene o male è il motore di ogni civiltà e coesione sociale. Basterebbe confrontare le belle e armoniche città di un tempo con gli immondezzai attuali.
Spiace dirlo ma siamo alla barbarie più informe, che riscuote consenso nella misura in cui la mente maschile (e l'umanità intera) è regredita allo stadio adolescenziale.
Come prevedevo alla semplice domanda sul matrimonio omosessuale non rispondi, di sicuro per te non rappresenta un grave problema sociale che distruggerà intere generazioni.
Concludo con il commento di un utente.
L'affermazione:
"non tutti gli omosessuali appartengono alla lobby LGBT (ideologia di genere) come non tutte le donne sono femministe. L'ideologia di genere è deleteria."
è esemplare per svelare la cosa:
Con gli artificiosi distinguo del mondo LGB rispetto ai "T" a sua volta distinto dal gender si fa passare in cavalleria l'acquisizione presso l'opinione pubblica della "normalità" di tutto il "pacchetto" .
Non è vero che non tutte le donne sono femministe semplicemente perché non mi risultano pervenuti segnali che facciano supporre pur minima spaccatura del mondo femminile. Di fronte a tanto silenzio sarebbe conveniente per il mondo maschile pensare che "chi tace acconsente" e regolarsi di conseguenza nel considerare il mondo femminile come femminista in potenza.
Qui il mondo maschile rischia di soccombere rispetto a se stesso: nel pieno della battaglia dove dovrebbe essere preminente la capacita di "darle" almeno nella stessa misura con cui le si "riceve" ci ritroviamo puntuali utili (per le femmine) idioti che in modo del tutto unilaterale, senza alcun mandato culturale e praticamente senza interlocutore (impegnato a "randellargli" la testa) tendono mani (in alto?) aprono tavoli, tessono dialoghi, fanno concessioni, avanzano compromessi, trattano (la resa?), finendo nella loro sostanziale solitudine per impersonare pure la controparte femminile, pur di continuare con questa pagliacciata diplomatica.
Questa gente culturalmente parlando continua a ritenere atto dovuto accostarsi al mondo femminile da gentlemen d'altri tempi [con lo strofinaccio sul braccio], lesto nel cedere in ogni situazione "il passo al gentil sesso". Questo "maschiciume" al netto di tutto è nemico della q.m perché queste cose non sono affatto secondarie, qui ci si gioca l'essenza dell'identità maschile.
COSMOS1:
--- Citazione da: Vicus - Marzo 30, 2020, 13:58:19 pm ---Il commento di Cosimo non mi pare pertinente:
1. Non stiamo parlando dei valori morali degli LGBT ma dell'attacco congiunto femminismo-lobby LGBT alla stessa idea di maschilità.
--- Termina citazione ---
e questo non è un giudizio di valore? ritenere che sia male questo attacco non implica un giudizio di valore?
io ho detto che la tua critica è off topic rispetto al discorso di Santiago, discorso in senso generale cioè articoli, interventi, libri. Va da sè che puoi anche limitare la tua critica ad un solo articolo, ma devi essere tanto bravo da cogliere bene il pensiero dell'autore partendo da poche pagine. Se l'autore deve scrivere un papiro per dire che non hai capito, c'è un problema. Altrimenti ti conviene leggere un po' di più, anche per criticare un singolo articolo. Può essere che lui in quell'articolo si sia espresso male ma è molto più facile che tu abbia capito male: il maggior ostacolo alla comunicazione è la limitatezza del recipiente.
In generale il punto di Santiago consiste nel dimostrare che il femminismo è falso, che le singole affermazioni su cui si basa sono false. Perciò, ripeto, o tu dici che questo compito l'ha svolto male e dici dove, quando e come, altrimenti sei fuori tema.
Per quel che riguarda ad esempio la morale sessuale, Santiago replica all'accusa femminista che sostiene che la morale sessuale delle religioni sia stata uno strumento di oppressione della donna (litania talmente ripetuta che quando ho letto il libro di Santiago mi sono all'improvviso accorto che l'avevo assorbita anch'io) osservando che la stessa morale si è dimostrata molto più oppressiva per l'uomo. E questo è di una evidenza solare.
Lo stesso ragionamento potrebbe essere ampliato osservando che in realtà ebraismo e cristianesimo hanno rappresentato la liberazione sessuale della donna. Partendo da una condizione di natura nella quale il diritto è la forza, l'ebraismo ha avuto il coraggio di sostenere i diritti della donna non in base alla sua forza, ma ai suoi diritti di persona. Vai a vedere la vicenda di Susanna.
Il mondo pagano al diffondersi del cristianesimo è rimasto shoccato nel vedere vergini che rifiutavano ciò che al tempo doveva essere un costume indiscusso: il ricco e il potente potevano avere qualunque donna. Le martiri vergini (Sant'Agata, Santa Lucia, Sant'Agnese ... ripercorrono quasi tutte lo stesso copione. Mentre per gli uomini il capo d'accusa era che non sacrificavano agli dei, per le donne era che non si concedevano)
questo forse è una argomento che potrebbe essere aggiunto al libro di Santiago (non ho finito di leggerlo, potrebbe anche esserci) ma in sè non può essere una critica. Io non posso lamentarmi perchè un arrosto di montone non è anche un arrosto di maiale. Potrei lamentarmi se non fosse un buon arrosto.
Nel caso di Santiago dobbiamo invece ringraziarlo senza se e senza ma. Credo che il suo lavoro costituirà uno spartiacque nella storia del femminismo e della QM. Possiamo dire che la pars destruens si concluda qui.
PS lo ringrazio anche per la pazienza con cui è venuto qui ad argomentare
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