La QM e l'omosessualita' maschile

[Vicus]

La versione di Varani è che non era gay e ha agito sotto l'influsso di droghe, che effettivamente possono provocare questi comportamenti.

[ilmarmocchio]

La versione di Varani è che non era gay e ha agito sotto l'influsso di droghe, che effettivamente possono provocare questi comportamenti.

droghe molto usate in quell'ambiente

[Cyberguy94]

ragazzi,trovatemi un gay a cui interessi la questione maschile e vi offro una birra.

Tu stai scherzando, spero 

http://media.breitbart.com/media/2015/11/american-milo-640x480.jpg

[maschio]

Sembra scusatemi l'ironia un remake moderno del delitto del Circeo in versione arcobaleno - sevizie per divertimento e noia

http://blog.ilgiornale.it/foa/2016/03/09/se-lomicidio-e-gay-va-detto-per-dovere-di-cronaca/

Se l’omicidio è gay, va detto. Per dovere di cronaca

luca varaniDi solito non mi occupo di fatti di cronaca, però in questo caso faccio un’eccezione e mi riferisco al terribile omicidio di Luca Varani. La versione che è stata diffusa all’inizio e che ha creato enorme sensazione è quella che il ragazzo sia stato ucciso da Manuel Foffo e Marco Prato “per vedere l’effetto che fa”. Col passare delle ore però sono emersi altri aspetti tutt’altro che secondari.

I due omicidi non erano semplici amici, erano gay. Ma non tutti i giornali lo hanno scritto. Non tutti i giornali hanno scritto che facevano pesante uso di stupefacenti, di cocaina e di GHB meglio nota come la droga dello stupro. Non tutti i giornali hanno scritto che la vittima avrebbe accettato un incontro omosessuale in cambio di 100 euro.

Soprattutto Repubblica ha brillato per ipocrisia e omissioni. Non una riga su questi aspetti. Ma perchè? Perchè non raccontare tutti i dettagli raccolti dai cronisti sulla base di testimonianze e delle solite confidenze degli inquirenti?

Il Corriere della Sera, ad esempio, ha raccontato tutto e nei toni giusti. Repubblica invece no. E chi lo ha denunciato per primo, come Mario Adinolfi, è stato sommerso da critiche e insulti
Il Fatto Quotidiano ha ripreso le sue denunce ma in modo davvero subdolo, usando tecniche ben note agli esperti di comunicazione, ad esempio facendo notare nel sommario dell’articolo che Adinolfi è l’ideatore del movimento No Gender nelle scuole ma è “un giocatore professionista di poker” e sin dalle prime righe dell’articolo che è uno degli animatori del Family Day, ma si è risposato a Las Vegas; insomma mettendo in dubbio implicitamente la credibilità dell’autore. Tecnica subdola ma sempre molto efficace, che mira a far sorgere nel lettore il pensiero: “Ah, ma è Adinolfi, un retrogrado”. Dunque, qualunque cosa scriva non ha legittimità.

Il problema è che ci troviamo di fronte agli eccessi del “politicamente corretto” che sfocia nel pensiero unico e settario. Qui non si tratta di criminalizzare i gay (ci mancherebbe altro!) ma di adempiere fino in fondo al proprio dovere di cronaca. Se questo omicidio fosse maturato sulo sfondo di relazioni eterosessuali, magari per gelosia, anche “Repubblica” avrebbe pubblicato tutto e con dovizia di dettagli. Invece in questo caso ha preferito l’omissione, totale, per ragioni fin troppo ovvie, evidenziando così un paradosso della nostra epoca. I gay, fortunatamente, possono vivere la propria sessualità senza più nascondersi e con ampia, diffusa accettazione da parte della popolazione. E’ una conquista civile, che comporta inevitabilmente anche parità di trattamento mediatico in casi drammatici di cronaca come quello di Roma.

Dovrebbe essere un requisito normale in una società libera e rispettosa. E di una stampa davvero oggettiva, davvero libera. Anche dai propri pregiudizi che sfociano in un’ingiustificata censura.

[maschio]

a dir la verità la mia riflessione verteva sul contemporaneo, come a dire: come siamo caduti in basso come maschi. Come a dire l'impressione che la maschilità oggi sia a tal punto in crisi che il vero maschio si ripiega su sè stesso.

Nel passato non era così, forse lo era nell'antica Grecia, ma il vero uomo fino a qualche anno fa era etero. Oggi ho il dubbio che qualcosa stia erodendo il maschile. Vabbè, è un pensiero che non riesco a concretizzare, mi resta a mezz'aria 

Un mio amico sessuologo una volta mi ha detto che in Grecia antica l'uomo era tanto maschilista e la donna tanto considerata alla stregua solo di un animale da riproduzione che si pensava l'amore omosessuale fra uomini come l'espressione piu' alta di amore, io che sono etero non credo che la cultura possa influire cosi' tanto i sensi come dice la storia che ci raccontano magari non era stigmatizzato ma direi che se si nasce etero si è programmati per quello.   

[Vicus]

Omosessuali non si nasce. Checché se ne dica, è un problema psicologico (non so se sia già reato affermarlo) che non deve essere un pretesto per mancare di rispetto ma neanche essere considerato normalità da insegnare nelle scuole.

[maschio]

Forse in Grecia crescevano i fanciulli nell'omosessualità da farli diventare cosi' in nome di un maschilismo tutto loro il ch lo trovo allucinante perche' in effetti non si nasce omosessuali

[Vicus]

Tempo fa è venuto un omosessuale, che si faceva passare per un tipo tosto, usava la foto di un cowboy, diceva di essere nazionalista (così ci vedeva), che gli omosessuali gli facevano schifo, che andavano picchiati dalle ronde e altre stupidaggini che nella sua mente contorta credeva ci avrebbero portato a considerarlo uno di noi.
Parlava di omosessuali in ogni topic, sempre cercando di scimmiottare un "uomo tosto" ma si vedeva che non capiva un tubo di maschilità.
Una volta stabilitosi come un cavallo di Troia, ha cominciato ad abbordare alla larga argomenti come la cultura omosessuale della Grecia antica, i matrimoni gay che non fanno male a nessuno ecc. cercando di convincerci che esistevano omosessuali fascistoidi nostri alleati.
Gli ho fatto un discorso nello "stile" a lui congeniale:

Codice: [Seleziona]

https://youtu.be/gbQnG5JIJYE?t=67

[Frank]

Omosessuali non si nasce. Checché se ne dica, è un problema psicologico (non so se sia già reato affermarlo) che non deve essere un pretesto per mancare di rispetto ma neanche essere considerato normalità da insegnare nelle scuole.

E' anche un problema psicologico, ma non solo.
C'entra pure madre natura.

[Vicus]

In molte culture l'omosessualità non esiste neppure

[Frank]

Nel mondo antico era (quasi) la norma.
Ossia, era molto diffusa.

[Frank]

https://www.sciencemag.org/news/2019/08/genetics-may-explain-25-same-sex-behavior-giant-analysis-reveals

[maschio]

Ritengo che nella maggioranza dei casi sia una spia di malessere psicologico, c'è un evento psicologico o fisico che nega all'uomo di esprimere la sua virilità e non potendo arrestare la potenza dell'istinto sessuale questo prende altre strade, un po' come accade nelle carceri.
Poi ci sara' la genetica.

[Vicus]

Nel mondo antico era (quasi) la norma.
Ossia, era molto diffusa.

E' tipica delle società tecnologiche (il mondo antico lo era) e specialistiche. Ma se esistesse un "gene" sarebbe presente ovunque.